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16-03-2016, 10:07
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#1
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,784
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buongiorno a tutti.
oggi volevo approfittare di questo spazio per parlare di un problema che mi sta dando parecchie noie ultimamente.
il fatto è questo. purtroppo come ben sa chi mi legge da tempo ho due genitori molto ansiosi, in particolare mio padre, il quale, non so se con o senza coscienza dei danni che ne sarebbero potuti derivare, mi ha sempre protetto da tutto e da tutti, evidentemente senza tenere in conto che gli anni passano e le esperienze che non fai a tempo debito te le sei irrimediabilmente giocate, tenendomi sotto la classica campana di vetro in particolare negli anni più importanti.
ho già parlato altrove dei motivi alla base di tutto ciò e per non annoiarvi non li ripeto qui.
ora il fatto è questo. nel bene e nel male sono arrivato a quasi 31 anni, con numerose insicurezze e carenze a livello affettivo. il fatto è però che lui si sta accorgendo solo ora di questa cosa e ha iniziato da un pò di tempo a rompermi le scatole perchè si è messo in testa che vuole vedermi sistemato, minimizzando le mie paure e le mie insicurezze, come se fosse facile trovare una persona di punto in bianco. e questo già mi mette in crisi, anche perchè pur capendo le buone intenzioni, anche se tardive, e pur desiderando anche io di risolvere questo problema, non so proprio da che parte cominciare.
e qui arriva la parte più tragicomica..... da un pò di tempo ha adocchiato, nella chiesa dove andiamo a messa, una ragazza che secondo lui è quella giusta per me, sulla quale ha preso anche informazioni e si è fatto una serie non indifferente di film mentali.... e non perde occasione per parlarmi di lei e per spronarmi nel contattarla. inutile dire che ho esternato tutti i miei dubbi su questa cosa, dicendo anche che mi pare di cattivo gusto contattare dal nulla una persona che in effetti non conosco, perchè nessuno me l'ha presentata, e lui mi ha detto che sono dubbi privi di fondamento perchè alla fine tra ragazzi non devono esserci problemi.
sinceramente mi cadono le braccia. e mi cadono perchè io sono cosciente dei miei limiti e della mia situazione. ma ancora di più la cosa mi fa arrabbiare perchè lui certi discorsi me li avrebbe dovuti fare almeno 15 anni fa, quando era ora e quando lui pensava che certe cose non avessero nessuna importanza... adesso è troppo tardi. anche perchè purtroppo non ho nessun tipo di base in questo senso. e quindi con l'insicurezza che ho addosso parto già sconfitto in partenza. poi magari mi sbaglierò anche però ritengo troppo comodo uscire solo adesso con certi discorsi, anche perchè non fanno altro che aggiungere confusione a confusione già esistente nella mia testa.
forse dovrei rispondergli male.... dovrei intimargli di farsi gli affaracci suoi. però ancora una volta non ci riesco. non ci riesco perchè non ho e non ho mai avuto una vena polemica, e ho sempre preferito la diplomazia, con il risultato che invece di sfogarmi esternamente sono regolarmente imploso, con le conseguenze psicosomatiche inevitabili che mi porto dietro, e ho permesso a determinate persone, e tuttora lo permetto, di fare il bello e cattivo tempo.
insomma, tirando le somme, una situazione abbastanza critica che si aggiunge ad altri problemi e di cui avrei fatto volentieri a meno.
consigli e commenti sono, ancora una volta, bene accetti.
grazie a tutti!
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16-03-2016, 10:39
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#2
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Italia
Messaggi: 320
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Io l'ho sempre detto che l'abolizione del servizio di leva avrebbe portato a conseguenze catastrofiche per giovanotti insicuri e fobici..............ecco i risultati;
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16-03-2016, 10:44
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,784
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Quote:
Originariamente inviata da Dragofobico
Io l'ho sempre detto che l'abolizione del servizio di leva avrebbe portato a conseguenze catastrofiche per giovanotti insicuri e fobici..............ecco i risultati;
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Ne sei sicuro?
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16-03-2016, 10:45
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#4
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Italia
Messaggi: 320
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Si io ne sono sicurissimo;
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16-03-2016, 10:51
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,784
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Quote:
Originariamente inviata da Dragofobico
Si io ne sono sicurissimo;
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Purtroppo non avrei potuto fare il militare neanche volendo
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16-03-2016, 10:54
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#6
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Italia
Messaggi: 320
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Il mio era un discorso in generale, non riferito a te in particolare, comunque cerca di sfruttare a tuo favore la situazione, avere un padre che ti aiuta non è malaccio, può darti buoni consigli a riguardo;
Tanto da solo non ce la faresti, così hai lui che ti fa da spalla........niente non è;
Poi io sono estroverso, non capisco alcuni stati dei fobici. Non posso esserti molto d'aiuto;
Se può rassicurarti, visto che abbiamo quasi la stessa età, hai ancora una vita per fare esperienze e tutto il resto, tranquillo, non ti sei perso niente......
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16-03-2016, 12:11
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#7
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,629
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Quote:
Originariamente inviata da Dragofobico
Poi io sono estroverso, non capisco alcuni stati dei fobici.
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Come nickname sarebbe più corretto Dragoestroverso
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Ultima modifica di cancellato11905; 16-03-2016 a 12:25.
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16-03-2016, 12:28
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 3,954
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Sicuramente l'averti cresciuto in una campana di vetro non è un merito ma ora stai colpevolizzando tuo padre per un input tardivo su una cosa che avresti dovuto fare tu parecchia anni fa e senza bisogno di input.
Detto questo piangersi addosso non serve a niente, è ora di darsi da fare.
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16-03-2016, 12:43
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 904
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Mario, mi chiedo una cosa.. So che hai un fratello.. Non ricordo se più piccolo o più grande.. Lui non può aiutarti? Cosa fa nella vita? Non sta a casa con te e i tuoi? E lui invece come ha gestito il rapporto con i genitori? -a meno che io non mi stia sbagliando e tu non abbia nessun fratello.. Ma su facebook mi pare di aver visto delle foto con lui-
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16-03-2016, 14:46
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#10
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,784
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Quote:
Originariamente inviata da Dragofobico
Il mio era un discorso in generale, non riferito a te in particolare, comunque cerca di sfruttare a tuo favore la situazione, avere un padre che ti aiuta non è malaccio, può darti buoni consigli a riguardo;
Tanto da solo non ce la faresti, così hai lui che ti fa da spalla........niente non è;
Poi io sono estroverso, non capisco alcuni stati dei fobici. Non posso esserti molto d'aiuto;
Se può rassicurarti, visto che abbiamo quasi la stessa età, hai ancora una vita per fare esperienze e tutto il resto, tranquillo, non ti sei perso niente......
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Avevo capito che non ti stavi rivolgendo a me specificamente.
Il fatto che lui rappresenti un ottima spalla è vero.... l'unico inconveniente è che ci faccio una pessima figura ad avere bisogno di una spalla a questa età. quindi ecco anche il motivo della mia crisi in tal senso.
Mi rassicura solo il fatto che fino a che c'è vita c'è speranza.... ciò che mi dispiace è di non essere più tanto duttile come lo sarei stato anni fa per certe cose. più passa il tempo più tutto è difficile.
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16-03-2016, 14:58
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#11
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,784
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Quote:
Originariamente inviata da Antonius Block
Sicuramente l'averti cresciuto in una campana di vetro non è un merito ma ora stai colpevolizzando tuo padre per un input tardivo su una cosa che avresti dovuto fare tu parecchia anni fa e senza bisogno di input.
Detto questo piangersi addosso non serve a niente, è ora di darsi da fare.
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Guarda, premesso che questo post non equivale a un mio volermi piangere addosso ma solo una occasione per sfogarmi e confrontarmi con persone che possono passare gli stessi miei guai, ti dico che io, che per mio padre nutro un affetto ed un rispetto sconfinato anche se purtroppo non ci sono mai state grandi manifestazioni di affetto tra noi, complice il fatto di essere due persone chiuse, non lo sto colpevolizzando affatto anche perchè se proprio avessi voluto colpevolizzarlo glielo avrei strillato in faccia. ma siccome sono uno che non perde il controllo non faccio una cosa del genere, ma mi limito solo a constatare come se ne sia ricordato un pò tardi che il proprio figlio maschio primogenito potesse avere un certo tipo di esigenze, tutto qua. magari se l'avesse fatto prima, senza farmi certi discorsi preclusivi, io non starei qui a parlare di questa cosa.
ma siccome purtroppo non ha mai affrontato l'argomento quando era ora, limitandosi solo a dire che non erano cose importanti all'epoca, complice anche un'educazione non troppo severa ma neanche troppo lasciva che mi ha forgiato questo bel carattere che ho e il mio fisico che grazie alla bontà di madre natura non è proprio alla brad pitt, io non mi sono proprio sentito incentivato a fare certe cose. ecco tutto. per paura della sua disapprovazione, per paura di un rifiuto da parte di una potenziale ragazza a causa dei miei vari problemi e per tanti altri motivi. e quelle poche volte che l'ho fatto ho fallito miseramente sempre per colpa della paura della sua disapprovazione.
magari uno diverso, più ribelle, meno propenso al dialogo e alla mediazione, al posto mio avrebbe fatto diversamente e si sarebbe preso belle soddisfazioni. io però sono fatto diversamente, e se sono così non l'ho scelto io. e pretendere un cambiamento repentino adesso credo sia un pò eccessivo.
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16-03-2016, 15:12
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#12
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,784
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Quote:
Originariamente inviata da Elle_Bishop
Mario, mi chiedo una cosa.. So che hai un fratello.. Non ricordo se più piccolo o più grande.. Lui non può aiutarti? Cosa fa nella vita? Non sta a casa con te e i tuoi? E lui invece come ha gestito il rapporto con i genitori? -a meno che io non mi stia sbagliando e tu non abbia nessun fratello.. Ma su facebook mi pare di aver visto delle foto con lui-
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Ti ricordi bene. Ho un fratello più giovane di me di due anni.
Lui in passato era come me se non forse peggio di me in quanto a chiusura. Però da un certo punto della sua vita è cambiato in meglio, pur continuando ad avere alcuni limiti anche lui, ma diciamo che ha scardinato un buon 75 % dei problemi che aveva prima. In più ha maturato negli anni una forte dose di faccia tosta e di menefreghismo che gli permette di non farsi pesare cose che per me pesano come macigni. però malgrado questo la differenza tra me e lui è che io implodo mentre lui in determinati casi esplode proprio e non trattiene le arrabbiature come faccio io.
Non so cosa abbia giocato un ruolo fondamentale nel suo caso.... forse c'è che ha avuto gli amici giusti che lo hanno spronato e aiutato in tal senso.
Per il resto lui vive a casa con noi anche se vorrebbe andarsene. Ha iniziato una libera professione mettendo finalmente a frutto una sua grande passione per la fotografia. Che altro dire.... il rapporto con i nostri genitori lo vive in maniera diversa, anche se alcuni problemi sono stati simili a quelli che ho vissuto io.
In particolare con nostro padre lui ha messo determinati paletti, paletti che non vengono oltrepassati minimamente, infatti parlano molto poco, specie di certe cose. E mio fratello quando inizia a sentire discorsi che non gli piacciono o che comunque invadono il suo ambito personale si ammutolisce.
A parte questo mio fratello è disperato per la mia situazione.... vorrebbe vedermi sereno e felice. E infatti mi fa sempre un sacco di prediche per ciò che vede che non va in me ma purtroppo la teoria è una cosa e la pratica è ben altro.
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16-03-2016, 15:23
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 904
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Quote:
Originariamente inviata da mariobross
Ti ricordi bene. Ho un fratello più giovane di me di due anni.
Lui in passato era come me se non forse peggio di me in quanto a chiusura. Però da un certo punto della sua vita è cambiato in meglio, pur continuando ad avere alcuni limiti anche lui, ma diciamo che ha scardinato un buon 75 % dei problemi che aveva prima. In più ha maturato negli anni una forte dose di faccia tosta e di menefreghismo che gli permette di non farsi pesare cose che per me pesano come macigni. però malgrado questo la differenza tra me e lui è che io implodo mentre lui in determinati casi esplode proprio e non trattiene le arrabbiature come faccio io.
Non so cosa abbia giocato un ruolo fondamentale nel suo caso.... forse c'è che ha avuto gli amici giusti che lo hanno spronato e aiutato in tal senso.
Per il resto lui vive a casa con noi anche se vorrebbe andarsene. Ha iniziato una libera professione mettendo finalmente a frutto una sua grande passione per la fotografia. Che altro dire.... il rapporto con i nostri genitori lo vive in maniera diversa, anche se alcuni problemi sono stati simili a quelli che ho vissuto io.
In particolare con nostro padre lui ha messo determinati paletti, paletti che non vengono oltrepassati minimamente, infatti parlano molto poco, specie di certe cose. E mio fratello quando inizia a sentire discorsi che non gli piacciono o che comunque invadono il suo ambito personale si ammutolisce.
A parte questo mio fratello è disperato per la mia situazione.... vorrebbe vedermi sereno e felice. E infatti mi fa sempre un sacco di prediche per ciò che vede che non va in me ma purtroppo la teoria è una cosa e la pratica è ben altro.
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Mi sembra un po' di rivedere un po' me è mia sorella. Anche lei ha un carattere simile al mio ma, non so come faccia, ma si fa sempre scivolare tutto addosso mentre io faccio fatica. Alla fine tra fratelli/sorelle c'è sempre una diversità di caratteri che poi fanno fare esperienze diverse oltre a far affrontare la vita in maniera diversa.
Secondo me tuo fratello può essere la chiave per poter uscire fuori da quelle situazioni che ti fanno stare in stallo.
È più giovane di due anni quindi non avete un divario di età di e vi separa e allontana. Oltretutto lui sa dei tuoi problemi, magari sa anche quali sono i tuoi punti deboli e può aiutati proprio fisicamente. Potresti cercare di seguirlo di più, di frequentarlo anche al di fuori delle 4mura di casa, e lui potrebbe aiutarti ad inserirti nella comitiva..e magari a farti conoscere ogni tanto qualche ragazza se ne conosce ancanche lui. Secondo me è lui ci è dovrebbe farti da spalla. Tuo padre ha un approccio troppo 'vecchio', oltre a non sapere effettivamente come vanno ormai certe cose.. È bello che, anche se tardi, ci sia arrivato a capire che magari hai bisogno di aiuto però non credo che possa funzionare ora come ora.
Quindi ci hai mai pensato a tuo fratello come un aiuto concreto per risolvere i problemi di solitudine e varie?
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16-03-2016, 16:47
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,784
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Si alla fine è proprio così che vanno le cose. E' la vita stessa che da alle persone input diversi che poi portano ad affrontare le cose in maniera anche molto diversa.
guarda, devo dire che mio fratello fa tantissimo per me. per esempio io prima non uscivo quasi per niente, e anche questo fatto mi ha reso più pigro del normale. lui gradualmente mi ha fatto uscire con i suoi amici e da li abbiamo iniziato a uscire anche con altri amici comuni che in passato frequentavo di meno. i risultati sono abbastanza positivi da questo punto di vista e quelle poche volte che si esce sto abbastanza bene devo dire..... anche se penso che ci sia molto da lavorare ancora. molte volte però devo dire che mi sento un pò a disagio. come se la mia presenza fosse un peso. magari è una impressione mia, ma con certe persone di quel gruppo questo è quello che mi pare di capire.
stessa cosa spesso mi pare di percepire da parte sua. lui ha iniziato anche se in ritardo a risolvere i suoi problemi, e spesso vedo in lui una forte insofferenza verso le dinamiche di famiglia tant'è vero che dice spesso che vuole andarsene, e forse ha ragione perchè per costruire una propria identità uno deve allontanarsi. ma per il resto anche lui ha ancora qualcosa da risolvere, qualcosa che gli provoca molto nervosismo e spesso è difficile anche parlarci, proprio perchè comunque anche lui, malgrado tutto, non è un tipo del tutto aperto.
a parte ciò per me è una risorsa importante e penso che se non ci fosse stato lui nella mia vita a quest'ora non starei qui a parlare.
per quanto riguarda mio padre, malgrado le ottime intenzioni e il fatto che si sia reso conto tardi di tante cose, non ha proprio il polso della situazione attuale. lui pensa ancora che le cose funzionino come quando lui era giovane. purtroppo però non è più così.
Quote:
Originariamente inviata da Elle_Bishop
Mi sembra un po' di rivedere un po' me è mia sorella. Anche lei ha un carattere simile al mio ma, non so come faccia, ma si fa sempre scivolare tutto addosso mentre io faccio fatica. Alla fine tra fratelli/sorelle c'è sempre una diversità di caratteri che poi fanno fare esperienze diverse oltre a far affrontare la vita in maniera diversa.
Secondo me tuo fratello può essere la chiave per poter uscire fuori da quelle situazioni che ti fanno stare in stallo.
È più giovane di due anni quindi non avete un divario di età di e vi separa e allontana. Oltretutto lui sa dei tuoi problemi, magari sa anche quali sono i tuoi punti deboli e può aiutati proprio fisicamente. Potresti cercare di seguirlo di più, di frequentarlo anche al di fuori delle 4mura di casa, e lui potrebbe aiutarti ad inserirti nella comitiva..e magari a farti conoscere ogni tanto qualche ragazza se ne conosce ancanche lui. Secondo me è lui ci è dovrebbe farti da spalla. Tuo padre ha un approccio troppo 'vecchio', oltre a non sapere effettivamente come vanno ormai certe cose.. È bello che, anche se tardi, ci sia arrivato a capire che magari hai bisogno di aiuto però non credo che possa funzionare ora come ora.
Quindi ci hai mai pensato a tuo fratello come un aiuto concreto per risolvere i problemi di solitudine e varie?
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16-03-2016, 17:16
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#15
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 483
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Quote:
Originariamente inviata da mariobross
forse dovrei rispondergli male.... dovrei intimargli di farsi gli affaracci suoi.
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Assolutamente no. Hai già scritto qui pubblicamente a degli sconosciuti quello che avresti dovuto dirgli: ti ha fatto vivere in una campana di vetro impedendoti di fare certe esperienze nel mondo, divorato com'era dalla sua ansia ed apprensione, e che avrebbe dovuto spronarti a fare certe cose a 15 anni, non a 30!!!!
Io lo so bene perchè ho un padre come il tuo, il quale ha purtroppo anche altri problemi caratteriali importanti. Non ho la tua età, sono un under 25 -ancora per poco-, e sto facendo gli ultimi passi per andare via di casa definitivamente e farmi una vita mia.
Lo so quanto è pesante avere dei genitori apprensivi, che ti dicono che sei libero di decidere per te, poi quando prendi certe scelte iniziano a tenerti il muso, a rinfacciare, a convincerti del contrario e instillarti dubbi. E' anche per questo che ho perso vita sociale ed occasioni, e quando tutto era già perduto, eheheh, lì iniziano a dire "ma perchè non esci?" "non hai amici, non vuoi parlare con uno psicologo?". Io li rispetto troppo per poterli mandare a fare in culo, e condire il tutto con bestemmie di ogni tipo. Io avevo -e volevo- una vita normale, loro negli anni mi hanno messo addosso dubbi e ansie col loro modo di fare, e per alcune conquiste personali che ho ottenuto ho dovuto fare crociate e impormi manco fossi un perseguitato politico in Iran, ma che cazzo dai.
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16-03-2016, 17:54
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#16
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da mariobross
buongiorno a tutti.
[...] ora il fatto è questo. nel bene e nel male sono arrivato a quasi 31 anni, con numerose insicurezze e carenze a livello affettivo. il fatto è però che lui si sta accorgendo solo ora di questa cosa e ha iniziato da un pò di tempo a rompermi le scatole perchè si è messo in testa che vuole vedermi sistemato, minimizzando le mie paure e le mie insicurezze, come se fosse facile trovare una persona di punto in bianco. e questo già mi mette in crisi, anche perchè pur capendo le buone intenzioni, anche se tardive, e pur desiderando anche io di risolvere questo problema, non so proprio da che parte cominciare.
e qui arriva la parte più tragicomica..... da un pò di tempo ha adocchiato, nella chiesa dove andiamo a messa, una ragazza che secondo lui è quella giusta per me, sulla quale ha preso anche informazioni e si è fatto una serie non indifferente di film mentali.... e non perde occasione per parlarmi di lei e per spronarmi nel contattarla. inutile dire che ho esternato tutti i miei dubbi su questa cosa, dicendo anche che mi pare di cattivo gusto contattare dal nulla una persona che in effetti non conosco, perchè nessuno me l'ha presentata, e lui mi ha detto che sono dubbi privi di fondamento perchè alla fine tra ragazzi non devono esserci problemi.
sinceramente mi cadono le braccia. e mi cadono perchè io sono cosciente dei miei limiti e della mia situazione. ma ancora di più la cosa mi fa arrabbiare perchè lui certi discorsi me li avrebbe dovuti fare almeno 15 anni fa, quando era ora e quando lui pensava che certe cose non avessero nessuna importanza... adesso è troppo tardi. anche perchè purtroppo non ho nessun tipo di base in questo senso. e quindi con l'insicurezza che ho addosso parto già sconfitto in partenza. poi magari mi sbaglierò anche però ritengo troppo comodo uscire solo adesso con certi discorsi, anche perchè non fanno altro che aggiungere confusione a confusione già esistente nella mia testa.
forse dovrei rispondergli male.... dovrei intimargli di farsi gli affaracci suoi. però ancora una volta non ci riesco. non ci riesco perchè non ho e non ho mai avuto una vena polemica, e ho sempre preferito la diplomazia, con il risultato che invece di sfogarmi esternamente sono regolarmente imploso, con le conseguenze psicosomatiche inevitabili che mi porto dietro, e ho permesso a determinate persone, e tuttora lo permetto, di fare il bello e cattivo tempo.
insomma, tirando le somme, una situazione abbastanza critica che si aggiunge ad altri problemi e di cui avrei fatto volentieri a meno.
consigli e commenti sono, ancora una volta, bene accetti.
grazie a tutti!
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1) IMHO ha perfettamente ragione sul fatto che non ci devono essere problemi, soprattutto tra ragazzi. Se dovessimo parlare solo con le persone che ci presentano saremmo più isolati di uno scoglio in mezzo al mare. Se ti piacesse è necessario attaccare bottone con un qualche pretesto che non è difficile trovare.
2) Il resto della storia ha diversi punti in contatto con la mia; la figura ipeprotettiva è stata mia madre, anzi sono state mia madre e mia nonna, che mi hanno caricato di tutte le ansie esistenti a questo mondo. Mio padre se n'è accorto tardi, era ampiamente scusato perché era assente non certo per divertirsi ma per lavoro. Dopodiché, di fatto mi ha punito perché non ero uno slayer brillante e di successo sul lavoro come è stato lui. Come lo abbia fatto l'ho detto tante volte e non lo ripeterò.
Restano le linee generali di genitori che si accorgono tardi degli errori e fin qui niente di male, non si può chiedere di essere perfetti educatori. Ma a questo punto non possono nemmeno pretendere di cambiare le cose nel modo che credono, dato che sono stati in minore o maggiore misura causa o concausa del problema.
Così a latere, dal tuo accenno alla messa domenicale mi pare di capire che c'è questo sfondo religioso in famiglia, se così posso dire. Ora, se pure è vero che le ragazze più disinibite spesso si trovano proprio in questi contesti "parrocchiali" per ovvii motivi di repressione e cose simili, mi chiedo, mi chiedo soltanto, se sia una strada praticabile persino nel caso in cui non venga sottilmente imposta la persona. Credo di capire almeno grossomodo certi aspetti di base del tuo carattere che vedo simili ai miei e a quelli di tutti quelli cresciuti con ansie genitoriali: io cercherei una ragazza in ambienti del tutto diversi per non ritrovarmi nello stesso tipo di clima mentale che vorrei abbandonare. Ed è da intendersi letteralmente: io farei così, non sto dicendo che lo debba fare tu, dato che un forum permette una conoscenza troppo superficiale per dare consigli a ragion veduta. Te lo sottopongo solo come spunto di riflessione.
Ah, non avevo visto l'ultima parte: fai benissimo a non rispondergli male, a meno di non avere dei delinquenti i genitori sono sempre genitori ed è apprezzabile rispettarli. Basta dire "no grazie" e se poco poco somigliano ai miei genitori, mai un cenno ai loro errori, se no partono rinfacci che non finiscono più.
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Ultima modifica di pokorny; 16-03-2016 a 17:57.
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16-03-2016, 19:40
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#17
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Fanculo l'ubicazione. Piuttosto, gentilmente, nn datemi consigli se nn ve li chiedo. Pensate x voi.
Messaggi: 1,798
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Quote:
Originariamente inviata da Dragofobico
Io l'ho sempre detto che l'abolizione del servizio di leva avrebbe portato a conseguenze catastrofiche per giovanotti insicuri e fobici..............ecco i risultati;
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Un po' come prendere uno che non sa nuotare e ha paura dell'acqua, e buttarcelo entro perché " quando l'acqua tocca il culo si impara a nuotare".
Poi che nella realtà delle cose non funzioni proprio così, visto che se bastasse questo nessuno sarebbe mai morto annegato, immagino sia solo una mia visione distorta delle cose dovuta alla mia negatività... boh...
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16-03-2016, 19:48
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#18
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Italia
Messaggi: 320
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Per molte persone era uno stimolo di crescita, caratteriale e fisica.
Si usciva dal servizio di leva, temprati, cresciuti in tutti i sensi, più sicuri di se e pronti ad affrontare situazioni difficili.
Secondo me anche tutta questa maleducazione e mancanza di rispetto dei giovani deriva in parte da questo..........
Poi il caso del nostro amico credo sia diverso;
Vedrai che ti sbloccherai proprio come tuo fratello, devi solo stare più tranquillo.
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16-03-2016, 21:43
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#19
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Fanculo l'ubicazione. Piuttosto, gentilmente, nn datemi consigli se nn ve li chiedo. Pensate x voi.
Messaggi: 1,798
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Non ho dubbi che per molti fosse stimolo di crescita eccetera.
Accidentalmente qualche decennio fa (quando appunto la leva era obbligatoria), forse anche grazie a questa mentalità del "serve a drizzare le schiene", proprio da dentro l'ambiente delle forze armate si tendeva ampiamente a ignorare o minimizzare quel fenomeno conosciuto come nonnismo, finché non hanno cominciato a scoppiare un certo numero di scandali (anni 80-90), perché sai, ogni tanto capitava ci scappasse il morto...
Ora prova a immaginare un ambiente dove la logica è quella di "forgiare il carattere", e dimmi chi secondo te diventa il primo ad essere preso di mira.
Comunque vabé, basta sennò andiamo fuori argomento.
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17-03-2016, 00:27
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#20
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Nella mia testa, e occasionalmente nel mondo reale.
Messaggi: 2,679
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Quote:
Originariamente inviata da barrylyndon
Assolutamente no. Hai già scritto qui pubblicamente a degli sconosciuti quello che avresti dovuto dirgli: ti ha fatto vivere in una campana di vetro impedendoti di fare certe esperienze nel mondo, divorato com'era dalla sua ansia ed apprensione, e che avrebbe dovuto spronarti a fare certe cose a 15 anni, non a 30!!!!
Io lo so bene perchè ho un padre come il tuo, il quale ha purtroppo anche altri problemi caratteriali importanti. Non ho la tua età, sono un under 25 -ancora per poco-, e sto facendo gli ultimi passi per andare via di casa definitivamente e farmi una vita mia.
Lo so quanto è pesante avere dei genitori apprensivi, che ti dicono che sei libero di decidere per te, poi quando prendi certe scelte iniziano a tenerti il muso, a rinfacciare, a convincerti del contrario e instillarti dubbi. E' anche per questo che ho perso vita sociale ed occasioni, e quando tutto era già perduto, eheheh, lì iniziano a dire "ma perchè non esci?" "non hai amici, non vuoi parlare con uno psicologo?". Io li rispetto troppo per poterli mandare a fare in culo, e condire il tutto con bestemmie di ogni tipo. Io avevo -e volevo- una vita normale, loro negli anni mi hanno messo addosso dubbi e ansie col loro modo di fare, e per alcune conquiste personali che ho ottenuto ho dovuto fare crociate e impormi manco fossi un perseguitato politico in Iran, ma che cazzo dai.
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Io non sono d'accordo con il fatto di non rinfacciare ai genitori i propri errori.
Noi in famiglia siamo stati oppressi tutti dal carattere dei nostri genitori e il risultato si vede adesso perché abbiamo tutti un brutto carattere e una perenne insoddisfazione addosso.
Troppo facile chiedersi il perché dei figli intorno ai 25 anni siano messi così, quando li si è cresciuti nella mancanza di comunicazione, di prospettive che tenessero conto della LORO felicità, nella mancanza di esperienze, di attività sociali, eccetera.
Troppo facile dire alla prole che ha un brutto carattere.
Anche perché se c'è una cosa da dire, è che le persone come noi, tenute sotto campane di vetro, non tornano a casa alle 6, non si ubriacano, non fanno incidenti, non si fanno conoscere per delinquenza...
Siamo tutti dei cazzo di figli modello agli occhi di chi sta all'esterno delle nostre famiglie.
I nostri genitori non sentiranno mai i vicini sparlare di "quanto è scapestrato il loro figlio".
Quindi, se arrivati ai 30 anni della prole vedono in casa propria zombie tristi che non hanno amici, fidanzate, lavoro, quello che vi pare, mentre i loro coetanei hanno la casa e la moglie incinta, beh, ben venga che si prendano un minimo di responsabilità.
Ben venga rinfacciargli che almeno in parte è colpa loro.
Non dico di mandarli a quel paese con parolacce e cattiveria. Ma semplicemente di fargli capire che se le cose adesso sono così difficili è perché quando era tempo di costruirci un carattere, loro ci hanno messo in una gabbia emotiva dove tutto l'essenziale per vivere era già pronto.
La cosa da evitare invece, per come la vedo io, sono i patetici tentativi di accasare i figli. Se io a 30 anni vedessi i miei cercare di farmi conoscere uno per paura di vedermi sola, gli direi "Quando avevo 20 anni e tutte le ragazze erano fidanzate, conoscevano gente e andavano in vacanza coi loro ragazzi, io dovevo tornare a casa presto perché sennò voi non dormivate e il giorno dopo mi guardavate male. Quindi adesso non stupitevi se non so avere relazioni. Mi prenderò un gatto!!!"
Siamo sinceri, i genitori sono sempre pronti a farci un mazzo così per i nostri difetti e i nostri problemi. È giusto che si prendano le loro responsabilità per i fallimenti della nostra vita che hanno influenzato, e ciò significa anche non uscirsene con frasi pseudo consolatorie che ormai non servono più e atteggiamenti imbranati.
Se mi accompagni a braccetto alla vita di merda, poi almeno mi devi lasciare in pace.
Io personalmente non vedo l'ora di andarmene, per quanto bene mi vogliano, mi hanno cresciuta accettando e promuovendo la mia inettitudine, e non sostengono le mie idee per il futuro.
Quindi che senso ha stargli appresso?
Io vorrei avere relazioni con persone che potrebbero non piacergli, senza rovinarle perché "devo tornare a casa per la notte". Vorrei prendere un treno e stare via 3 giorni per andare a un evento che mi interessa. Con loro non posso farlo.
Vorrei fare qualche attività senza sentirmi dire che è una stronzata solo perché a papà non piace. Vorrei essere libera di fare degli errori che siano solo miei, senza il loro zampino.
Ho pochi amici perché quando ero adolescente non potevo mai andare dove mi invitavano. Idem all'università.
Quando vado un pelo troppo lontano per i loro gusti mento per evitare di farli arrabbiare.
Non mi lasciano prendere un treno dopo una certa ora se non c'è un amico maschio con me (ecco perché non mi farmavo mai agli aperitivi dell'università).
Non fare cose ti rende inetto e solo.
E se sono stati loro a non farti fare cose, è giusto che dicano "sotto questo aspetto sono stato un cattivo genitore".
Io la vedo così.
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Ultima modifica di Jupiter; 17-03-2016 a 00:29.
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