mezzavvoi

Questo è ovvio ! spesso a provarci sarà un uomo che non è di loro gradimento..tuttavia per la legge dei grandi numeri , primo o poi uno sarà di loro gradimento e l'avranno trovato senza fare assolutamente niente.
Diverso è per l'uomo timido medio che non viene abbordato da nessuna , nemmeno da quelle che non sono di suo gradimento

Perduellio

Come non darti ragione al 100%... una ragazza, anche se timida e se odia i tabbozzi/truzzoni (per intenderci, quelli che ci provano pure con le tane delle talpe per autodimostrarsi/dimostrare alla gente di essere "dei duri e dei fighi"), sarà comunque avvicinata da qualcuno....se invece è un ragazzo ad essere timido, apriti Cielo...nessuna ti considera minimamente, e si è considerati i paria dei paria, gli Intoccabili della società (classico discorso "eh ma è l'uomo che deve fare la prima mossa, anche se siamo noi ad essere interessate"...perchè? dove boja fàus è scritto questo presunto assioma sociale?).

Aree

Io CONSIDERO I TIMIDI anzi, la maggior parte di quelli che mi piacciono sono timidi, se ne stanno per i fatti loro e non sono quasi mai circondati da ragazze...il problema è che io non ho il coraggio di provarci, mi limito a delle occhiate (senza esagerare ovviamente, mi vergogno anche di quelle)

Winston_Smith

C'è comunque da fare una precisazione: avere più possibilità di essere approcciate non significa avere una vita sentimentale (né tantomeno una vita in generale) più facile o più bella: significa solo avere più possibilità di iniziare una relazione (come si vede anche dalla differenza tra il numero di utentesse del forum che hanno avuto almeno un'esperienza di questo tipo e il numero di utenti in analoghe condizioni).

Ecco, a parti invertite le cose cambiano un po'.

Halaster

No, non mi sono mai innamorato. I mezzi pubblici poi quando li prendevo li ho sempre odiati. Pieni di gente idiota, fra quelli che puzzano e ti si siedono di fianco... quelli obesi la cui ciccia trasborda dal loro posto al tuo... quelli che ti rivolgono la parola... e quelli che ti chiedono il biglietto. Ricordo che ai tempi della scuola, siccome all'ora giusta in cui dovevo prenderlo era troppo pieno, aspettavo che arrivasse quello dopo e se era pieno quello dopo aspettavo quello dopo ancora. Ma alla fine arrivavo solo con una, massimo due ore di ritardo.

Perduellio

Ah guarda, dall'estate 2009 è così anche per me, come d'altronde per parecchi che scrivono qui sopra, quindi è abbastanza normale...io parlo in generale, soprattutto delle ragazze cosidette "popolari" o "espansive" (per non usare, a volte termini ben peggiori), le classiche "fighette da corridoio liceali/universitarie" (non saprei usare un'altra licenza figurativa, spero di aver reso l'idea)...anche loro, a sentirle, pretendono che sia l'uomo a fare la prima mossa e a onerarsi di gran parte del corteggiamento, pur a volte essendone fortemente interessate loro stesse...

Perchè, mi chiedo? Citando Sheldon di TBBT, "è una convenzione sociale non opzionale", ma perchè bisogna per forza? Perchè il 90% delle persone vive e pretende che gli altri vivano secondo una scaletta di convenzioni/rituali/gesti/ etc...?

Quintuplo

generalmente non è molto divertente prendere il bus, concordo.
Ma ricordo una volta che ero seduto, bus mediamente pieno ed una tizia che era appena salita si è piazzata davanti a me... infilando una gamba tra le mie... ...con il dondolio del bus che viaggiava, in pratica abbiamo ballato la lambada...
Che in tutto il tempo non mi ha neanche degnato di uno sguardo. Doveva essere particolarmente "estroversa".
Non mi è più ricapitato... ed ho smesso di prendere il bus...

Aree

A me nei mezzi sono capitati sempre vecchi pervertiti

Quintuplo

Forse il 90% delle persone (percentuale da verificare, si intende) soffre dipigrizia di pensiero. E' meno faticoso accettare la convenzione così com'è, piottosto che capire perchè sia nata e se sia sensato mantenerla. La stragrande maggioranza è mentalmente sciatta.

(e spero che il restante 10% (percentuale da verificare) di persone vive, non si offenda, ma anzi, si inorgoglisca!)

Ishtar

Già .....

Labocania

C'era un violinista dal viso strano e l'aspetto trasandato che veniva conteso da tutte le donne in cui s'imbatteva :

Quintuplo

La cosa buffa, è che i vecchi pervertiti, spesso credono anche di essere simpatici.
Incredibilemente, riescono anche a credere di risultare simpatici anche alle ragazze che molestano...

Aree

Infatti sono persone malate

Aree

Si ma ci vuole quell'attimo di "incoscienza/non sono io" per farsi avanti e nei casi più fortunati si potrebbe trovare l'approvazione dell'altro che magari voleva che l'altra (ad es, l'ordine dei sessi è casuale) facesse la prima mossa

barclay

È per questo che io sono così pessimista: siamo prigionieri di questo circolo vizioso. Sospetto anche che, alla fine, molte ragazze si stufino di aspettare ed accettino le advances del primo estroverso che ci prova

Labocania

Però i mezzi pubblici non è che siano pieni di estroversi che attaccano bottone con ogni ragazza che risulta essere gradevole, in genere gli estroversi stanno insieme con ragazze della propria compagnia, compagne di classe o di corso, colleghe etc. insomma non affascinanti sconosciute.

rainy

Da quando iniziai ad andare alle superiori 5 anni fa, me ne sono capitate di tutti i colori sugli autobus.
All'inizio non ci fai caso, anzi quasi te ne vergogni. Poi ti accorgi che non ne puoi più fare a meno. Quegli occhi curiosi e timidi, che ti scrutano e osservano ogni tuo movimento. Sguardi rubati e silenzi assordanti. Quante cose mi sono successe sull'autobus.
Mi piaceva una ragazza più grande di me, forse aveva 20 anni e io 16. Mi ricordo che mi guardava sempre e io mi vergognavo perchè non sapevo cosa fare. Non riuscivo a respirare bene, ero affannato e prima di fare un qualsiasi movimento pensavo a cosa lei avrebbe pensato di me se l'avessi fatto. Un giorno l'autobus era vuoto, c'era lo sciopero e nessuno era venuto a scuola. Io il solito imbranato che sceglie comunque di andare. Il solito pesce che nuota contro corrente. Sta di fatto che mai in vita mia avevo visto così tanti posti vuoti sul Cotral. Ed ecco che lei sale. Ancora me la ricordo: capelli lisci piastrati, giacca bianca e gonna nera, in tono col colore delle calze. Mi guardò con un vano tentativo di sembrare indifferente, poi si sedette davanti a me. Il tempo passava e desideravo tanto non terminasse mai. Lei aprì il finestrino e se ripenso al suo profumo sento ancora il sangue pulsarmi nelle vene. Ad un certo punto lei si alza e si siede vicino a me. E io vado nel panico più totale. Comincio a sudare tanto, sento il cuore scoppiarmi. Non riesco più a respirare e sono costretto a prendere grandi boccate d'aria ogni due secondi, come se fossi in apnea. Sentivo i muscoli irrigiditi. L'avevo così tanto sognata e ora che era vicino a me, finalmente, mi comportavo come uno scemo. Maledetto scemo. Avevo il mio iPod, sfruttai il dorso a specchio per guardarla. Quanto era bella. Poi lei scese. Il giorno dopo non salì sul mio autobus e non la vidi per tutto il fine settimana. A metà del mese la rividi. Lei si accorse di me e sorrise. Io non feci niente. Scese dall'autobus e mi guardò un'ultima volta. Portava gli occhiali da sole e non so se stesse effettivamente rivolgendo il suo sguardo a me, ma mi piace pensarla così. Non la rividi più.
Col tempo è capitato di incrociare nuovamente lo sguardo con altre ragazze. Spesso però erano in compagnia, spesso parlavano di ragazzi e per me era inutile tentare un approccio.
E' successo, quest'anno, che mi accorgessi delle attenzioni di una ragazza molto carina. E' al primo anno, mentre io faccio il quarto. Ho 5 anni più di lei. Io prendo l'autobus alle 7, mentre lei quello delle 7:15. Perdevo apposta il mio autobus per salire sul suo. Più volte mi sono girato e l'ho colta sul fatto, mentre mi guardava. Poi mi sono innamorato di una mia compagna di classe, sciagurata avventura amorosa visto che mi ha preso in giro e ha giocato con i miei sentimenti. Così l'ho persa di vista. Lei si era appena trasferita e non conosceva nessuno, ora parla con tutti e poche volte fissa il suo sguardo su di me. Se solo non avessi questa maledetta fobia, se solo non fossi timido.
Quante capocciate al muro

Ravanello

Sì è capitata la stessa cosa tante volte anche a me.
Non sull'autobus però, dove solitamente guardo fuori o leggo.

Ravanello

Ti assicuro che i ragazzi estroversi attaccano bottone con ragazze sconosciute molto più di quello che immagini.

Perduellio

La differenza è che loro vedono solo il fine ultimo di ciò, ovvero la "bordata e via" (perdonate la licenza), mentre noi magari abbiamo l'accenno di pensiero "potrei parlarle", poi però iniziano le nostre solite seghe (anzi, incudini) mentali "ma cosa posso dirle? Mica posso attaccare a parlare con una/o sconosciuto, dai che figura di merda....oppure cosa le dico?...e poi cosa pensa? Cosa penseranno gli altri? etc. etc" e va a finire che il tutto muore sul nascere, oppure ancora prima.

Si può dire che una delle differenze fra timidi ed estroversoni è che l'estroversone ha in mente solo il "fine ultimo" ed emotivamente è poco coinvolto nel "mezzo" o nel "durante"...mentre per noi timidi è esattamente l'opposto: è il "mezzo/durante" il problema, nonchè l'ostacolo più grosso, che ci blocca continuamente impedendoci di agire.