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19-09-2013, 19:02
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 736
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Il mio problema, chi mi legge se ne sarà accorto, non è la fobia sociale.
Sono introverso, moderatamente timido (o parecchio in certe "giornate no"), ma niente di patologico. Ho subito bullismo, ma come moltissime persone ne sono uscito in maniera abbastanza indolore. Ho un padre abbastanza sociofobico che mi ha inculcato certi suoi comportamenti, ma riesco tranquillamente a discernere quando sono eccessivi. Soffro di ansia e ho sofferto di DOC; il secondo è ormai un ricordo; con la prima ho imparato a convivere senza darci troppo peso, come si farebbe con un coinquilino un po' molesto.
Il vero problema è l'avere potenzialità in molti campi che tuttavia, per influenze esterne (famiglia e persone varie che ho incontrato) non mi è mai stato permesso di sfruttare.
A 14 anni, visto che ero, a detta degli altri, un "mostro" nelle arti figurative (avevo già vinto un paio di concorsi nazionali), ebbi l'opportunità di conoscere un esponente di spicco di una delle migliori accademie del fumetto italiane, che conoscevo bene e che sosteneva che una volta raggiunta la maggiore età avrei potuto entrarvi senza problemi. Se mi fossi iscritto al liceo artistico (cosa che a me sarebbe piaciuta molto) avrei avuto la strada spianata, ma diverse persone intorno a me (non solo la mia famiglia, ma parecchio anche gli insegnanti della scuola) mi fecero il lavaggio del cervello perché "ero tipo da liceo classico, sarei stato sprecato in quella scuola di artisti falliti e nullafacenti". Risultato, mi iscrissi al classico e mi allontanai definitivamente dall'arte per anni. Opportunità buttata.
L'arte la continuai a coltivare, in realtà, come "passatempo", facevo disegni sul giornalino del liceo che erano molto apprezzati, finché un giorno (avevo 18 anni) una trasmissione televisiva, sapete quelle che invitano i ragazzi delle scuole per parlare di problemi e aspirazioni giovanili ecc., decise di invitare un "contingente" del mio liceo, nel quale, per le mie abilità artistiche, i capoccia della scuola mi inserirono di diritto. Durante la trasmissione dovevo fare "sfoggio" delle mie abilità disegnando in diretta le caricature degli ospiti presenti (per lo più politici locali, nonché l'allora presidente della locale squadra di calcio, tra l'altro di serie A), cosa che feci brillantemente. Casualmente, uno sceneggiatore di vignette di un notissimo settimanale, che stava distrattamente seguendo la trasmissione mi notò: il giorno dopo telefonò alla scuola per sapere il mio nome e cognome, mi fece chiamare dalla classe e mi diede il suo contatto: voleva che disegnassi per lui.
Disegnai un paio di vignette, come collaborazione occasionale, su un giornale meno noto e a tiratura più limitata, ma dalla redazione del settimanale più famoso mi risposero che non erano ammesse collaborazioni occasionali, e per entrare a far parte dello staff avrei dovuto sottoscrivere un contratto (oggi a dirla così fa ridere con la crisi che c'è, ma ai tempi era tutto diverso), cosa cui la mia famiglia si oppose fermamente, perché " dopo la maturità devi fare l'università, non avresti più tempo per studiare, poi i disegnini se vuoi puoi farli per hobby quando sarai un affermato professionista".
Naturalmente iniziavo a vedere che, dopo la maturità, chiunque avesse un minimo di talento in qualcosa iniziava a seguire le proprie strade... io mi iscrissi a una facoltà che sì, non mi dispiaceva, ma continuavo a pensare che avrei voluto fare altro.
Ebbi l'opportunità di organizzare una mostra, insieme ad un altro del mio corso, ma alla mia famiglia, tanto per cambiare, l'idea non andava a genio, anzi si opposero bollandola frettolosamente come " inutile perdita di tempo che ti distoglie dalle tue priorità". Feci lo stesso la mostra di nascosto, lasciando le mie opere al mio amico, insomma esposi senza essere presente, la qual cosa mi danneggiò non poco. L'altro, ora, vende quadri fino in America.
Un anno più tardi ebbi modo, in una sorta di festa studentesca, di mostrare un'altra mia vena artistica, quella comico-attoriale. Fui notato da un gruppo che faceva cabaret ad altissimi livelli (leggi Zelig) che mi invitarono a fare due prove con loro: anche lì iniziativa stroncata sul nascere, " non mi avevano iscritto all'università per fare il pagliaccio". Il bello è che questi, che conoscevo tramite un amico comune (erano tutti poco più grandi di me), insistettero due o tre volte nell'arco dei mesi successivi, e il mio rifiuto dovette sembrargli ben strano.
Tra l'altro, questo perseguire una "normalissima" carriera universitaria snobbando opportunità che chiunque avrebbe sognato certo contribuì a formarmi intorno quell'aria di "pazzo giullare" che a volte mi porto appresso ancora adesso.
Certo non ho elencato tutte le occasioni che ho avuto (ne ho avuto tantissime), mi sono limitato alle principali. E' stata debolezza da parte mia? Forse, ma considerate che io sono vissuto in un regime di dittatura familiare praticamente fino al giorno in cui me ne sono andato di casa, tre anni fa. Ero talmente poco abituato ai contatti con l'esterno che non avrei neppure saputo da che parte iniziare per "reagire", il mio isolamento era forzato dall'esterno più che dovuto al mio carattere, anzi il carattere che mi sentivo era completamente l'opposto, istrionico, eccessivo, esuberante. Mi dicevano in casa: " Tu sei introverso, non sei un tipo da stare di fronte a un pubblico, sei la persona meno indicata". Era un giudizio inappellabile (" fidati, ti conosciamo meglio di come ti conosci tu") che mi ripetevano per plasmare il mio carattere, perché loro hanno sempre avuto paura della gente e degli "eccessi", come se l'avere in casa una persona di quel tipo avesse potuto arrecare disturbo alla loro patologica riservatezza (quella sì, reale).
Il bello è che ora che ho due lauree (la seconda presa con sacrificio solo per compiacerli, leggi per farli stare zitti) a volte se ne escono con "ma ora che sei laureato, le tue qualità quand'è che le fai fruttare?"
Ora a volte penso che è come se da quando sono andato via di casa il mio carattere fosse esploso all'improvviso; ho recuperato enormemente su molti fronti, ma continuo a portarmi dietro dei blocchi e una sorta di "doppio senso di colpa", come se da un lato il non aver saputo seguire la mia strada sia stato colpa mia, dall'altro, quasi una sindrome di Stoccolma (secondo la mia ragazza si tratta proprio di questo), ho un considerevole blocco a "infrangere le regole", che dovrebbero essere ormai un ricordo, a uscire dai binari su cui sono stato forzatamente messo anni fa.
Ho 34 anni: sarebbero tantissimi per cercare lavoro per la prima volta come commesso, pizzaiolo, o anche avvocato o geometra. Ma un lavoro qualificato per fortuna ce l'ho, e a qualsiasi età si può, in teoria, seguire un'inclinazione artistica, magari iniziando a tempo perso, che con le giuste abilità e i giusti contatti può portare lontano. Ma la paura dell'insuccesso, la paura del "e se avessero avuto ragione i miei..." mi blocca ormai ogni volta che provo a intraprendere quella strada. Spesso mi dico, ogni giorno, che appena finisco di lavorare mi metto dietro a qualcuna delle mie opere, e poi non lo faccio, convinto che "il treno è già passato, perderei solo del tempo".
Come posso fare? Lo chiedo a voi, ciurma del forum...
Evandro Flores è il nome d'arte (finora inutile, perché mai reso pubblico) con cui da qualche tempo firmo le mie opere. Lo leggeremo da qualche parte prima o poi, o è destinato a restare un nick di uno che, come molti altri del resto, non se la passa tanto bene?
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19-09-2013, 20:29
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#2
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Banned
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 1,455
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wow.. che storia di vissuto affascinante..
comunque non ho potuto fare a meno di pensare a questa:
Ero un ribelle fin dai giorni della scuola
Lasciavo crescere i capelli lunghi e infrangevo le regole
Mi siedevo ad ascoltare tutto il giorno i miei dischi
Con grandi ambizioni su dove avrei potuto andare a suonare
I miei genitori mi mettevano in guardia su come sarebbe stata una simile vita
Così sono cresciuto così come mi volevano
Hanno detto che i miei amici erano solo una folla indisciplinata
E che avrei dovuto farmi un taglio di capelli e trovarmi un lavoro vero.
Datti una tagliata di capelli e trovati un lavoro vero
Modera le tue azioni e non fare il cialtrone
Fai come fa tuo fratello Bob
Perchè non ti dai una tagliata ai capelli e ti trovi un lavoro vero?
Datti una tagliata ai capelli e trovati un lavoro vero.
Perchè non ti dai una tagliata ai capelli e ti trovi un lavoro vero?
Mi sono detto che è stato tutto un brutto sogno
Ho trovato una band con alcuni buoni brani da riprodurre
E ora faccio festa tutta la notte e dormo tutto il giorno
Ho incontrato questa ragazza, era la mia fan numero uno
Mi ha portato a casa sua ad incontrare la sua mammina e il padre
Mi hanno dato un occhiata e han detto "oh mio dio!"
Datti una tagliata ai capelli e trovati un lavoro vero.
Datti una tagliata ai capelli e trovati un lavoro vero.
Perchè non ti dai una tagliata ai capelli e ti trovi un lavoro vero?
Ho letteralmente sfondato con la mia rock& roll band
Il futuro è il più luminoso ora di quanto non ho mai pianificato
Sono dieci volte più ricco di mio fratello Bob
Che si è tagliato i capelli e ha trovato un lavoro vero
Datti una tagliata ai capelli e trovati un lavoro vero.
Perchè non ti dai una tagliata ai capelli e ti trovi un lavoro vero?
Credo che la famiglia abbia rappresentato praticamente per tutti quanti i grandi talenti in qualche modo un ostacolo perchè comunque l'ignoranza per la quale... come in questa canzone.. molti genitori vorrebbero far fare le strade più "banali" ai figli.. che reputano più "sicure"..vorrebbero vederli avvocati, ingenieri ecc.. ma poi alla fine come appunto dice il buon vecchio George... la vita è ben strana ed è capitato che persone che invece hanno scelto di coltivare le loro passioni abbiano trovato in questa scelta la scelta vincente e insomma... come dice lui "guadagno dieci volte quanto guadagna il fratello bob" "faccio festa tutta la notte dormo tutto il giorno" "lui si è tagliato i capelli e ha trovato un lavoro vero." A volte non seguendo i consigli che si sentono intorno succede anche questo..
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19-09-2013, 20:55
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
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Mi ritrovo un attimo senza parole... Ora comincio: devi assolutamente riprendere con la strada artistica!! Anche se tu avessi 60 anni o di piu' ti direi la stessa cosa ma ne hai 34,sei giovane e in piu' nell'arte...quando mai ci sono stati limiti d'eta'? E .. devi fare quello che ti fa sentire bene,indipendentemente dal successo che potresti avere o meno... Comunque vada,resta il fatto che la tua famiglia non si è comportata nel modo corretto perché sentirsi bene è importante e tu..ti sentivi bene quando facevi qualcosa di artistico... ; esisteva la via di mezzo,di laurea ne bastava una,si doveva trovare il tempo anche per la passione. Ma ora devi pensare solo che è meglio una delusione alla tua eta' che il rimpianto,a 70 anni di non aver mai tentato! Per te,ripeto,non per il successo... perché i gusti delle persone cambiano,le mode cambiano... la fiducia nelle tue qualita' non puo' dipendere da loro: sei tu che devi piacerti. Un certo pittore che dipingeva girasoli è morto senza un soldo in tasca e senza manco sapere che alla fine le sue opere sarebbero piaciute... L'arte,si sa,è un rischio,un'avventura... e bisogna prenderla per com'è,con un po' di follia! Per sempre e nonostante tutto! In bocca al lupo
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19-09-2013, 21:12
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,195
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Ho visto un paio di tue creazioni artistiche (chiamarli disegni mi sembra di sminuire la loro bellezza) in un topic, qualche settimana fa... Io, se ne avessi la possibilità, manderei in galera per n anni (almeno quelli dell'università che ti hanno obbligato a fare) i tuoi genitori... Ma come si fa ad avere in casa un genio del disegno e della pittura e sminuirlo in questo modo? Tu devi seguire la tua strada, non importa se all'inizio non guadagnerai a sufficienza, la vita è una sola e devi poterti esprimere come ti va, non come va ai tuoi genitori!
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19-09-2013, 21:24
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,643
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Anche a me vien da fare la faccina
Sì, insomma, è stata un po' una sorpresa leggere la tua storia. Sei una di quelle persone che ha molto da raccontare.
Dire che i tuoi genitori hanno avuto un grosso peso nelle tue numerose occasioni perdute, sarà pure scontato... ma è vero :/ tu hai pagato il prezzo della loro riservatezza patologica. Per te loro avevano già designato il ruolo di esistenza non esposta alla bufera.
Però è anche vero che, mentre perdevi quelle occasioni, te ne conquistavi altre. Non è da tutti raggiungere certi obiettivi alla tua età.
Beh adesso, il fatto di cimentarti in ciò che ti è sempre piaciuto e che hai sempre desiderato fare, è d'obbligo. Lo devi a te stesso! Adesso che non sei più ostaggio di nessuno, che hai raggiunto e anzi anche superato l'ideale che avevano in testa i tuoi genitori, non puoi essere tu stesso il sabotatore delle tue aspirazioni più profonde, sarebbe davvero ingiusto, sarebbe un vero peccato.
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19-09-2013, 21:43
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 736
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Sono contento di leggere opinioni confortanti... spero che il "porsi il problema" di questi blocchi possa essere almeno un inizio nel superarli. Il guaio è che essendo sempre stato in qualche modo ostacolato, spesso sono io stesso a non crederci più... sono, come scherzosamente dice un mio amico (anch'egli artista sfortunato, è un cantautore tra i più validi a mio avviso, ma non è ancora riuscito a trovare un produttore) sono un "fottuto modesto di m.....", dovrei imparare a pompare di più quello che faccio, dato che in fondo siamo circondati da tacchini che si credono pavoni... e ci credono così tanto che alla fine la gente se ne convince
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19-09-2013, 21:46
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#7
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Banned
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 2,958
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io ai tuoi genitori fossi in te gli sparerei in testa, cioè tu in pratica sei qua sopra invece di avere soldi e figa per colpa loro
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19-09-2013, 23:29
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#8
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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in pratica ti è successo su larga scala quello che succede quasi quotidianamente in questo forum:
uno prova a buttarsi, a investire energie in qualcosa, e gli altri, siccome sono falliti e hanno paura che qualcuno abbia successo più di loro, gli dicono "ma cosa tenti a fare quelle cose! Non farle, o se le fai, preparati all'insuccesso, ad una grande delusione che ti ucciderà!"
Questa frase, la scrisse la mia ex su facebook, "Diffidate da chi vi dice di smettere di sognare, vuol dire che non ne è più capace". E' verissimo.
Comunque, hai 34 anni, non 16. Sei rimasto in ostaggio dei tuoi troppo a lungo per avere giustificazioni. A una certa età diventi responsabile delle tue scelte, perché sei responsabile anche dai condizionamenti che DECIDI di ricevere, oppure di rifiutare.
E' una tua scelta.
Capisco che sia difficile. Secondo me la tua ragazza con la teoria della "sindrome di stoccolma" ci ha preso di brutto, segui a lei.
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20-09-2013, 00:45
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#9
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Intermedio
Qui dal: Feb 2013
Messaggi: 132
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Quote:
Originariamente inviata da Evandro Flores
Il guaio è che essendo sempre stato in qualche modo ostacolato, spesso sono io stesso a non crederci più...
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il guaio è che hai sempre ,perlomeno fino ad ora, seguito i consigli di chi ostacolava le tue aspirazioni bollandole come velleità. Credo che ormai per te sia giunto il momento di seguire chi ti ha fino ad ora incoraggiato, come hai scritto ce ne sono stati molti, insomma provare per la prima volta a seguire i consigli o le opportunità offerte da chi crede che il tuo lavoro sia valido e smettere di seguire chi giudica le tue opere un hobby.
Credo che allora, solo allora, potrai dire chi dei due aveva ragione., smettendola di fare speculazione sull'idea di chi avesse (o ha) più o meno torto.
Ecco ti dico di seguire la tua indole, mettila in gioco, valutane i risultati, e dopo ciò potrai dire se avevano ragione i tuoi genitori o no.
Non avere paura.
Male che va resterai la stessa persone (forse con una maggiore consapevolezza dei tuoi mezzi) ma se va bene sarà una grossa rivincita per te.
ergo non hai nulla da perdere nel buttarti a capofitto nelle tue passioni.
R.
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20-09-2013, 01:32
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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Quote:
Originariamente inviata da Evandro Flores
Come posso fare? Lo chiedo a voi, ciurma del forum...
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Comincia col fare le cose perchè TU le vuoi fare, non per compiacere gli altri.
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20-09-2013, 02:32
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#11
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,652
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Innanzitutto rimango sbalordita (anche se non dovrei più sorprendermene) di quanto possano essere dannosi i propri famigliari.
Non è possibile che due genitori, di fronte all'evidente impegno del proprio figlio, continuino a pretendere l'"eccellenza", e quale sia poi per loro questa eccellenza vallo a sapere.
La cosa più brutale è che loro non si renderanno forse mai di quanto hanno stroncato sul nascere quelle che per te erano e sono vere passioni, ma soprattutto il tuo modo di esprimerti, che se assecondato e seguito può darti quello che un lavoro, pur se soddisfacente, non può darti.
In nome di questa violenza che hai ricevuto (sì, perché io un simile atteggiamento lo considero estremamente violento e dannoso) cerca di renderti conto che queste persone non avevano ragione, inoltre tu non devi dimostrare niente a nessuno, hai detto di avere già un lavoro stabile, quindi disegneresti per pura passione, e la gioia che può darti il disegno credo tu la conosca bene.
Da quello che scrivi ipotizzo che possa spaventarti l'idea di non raggiungere la fama e il successo, ma è inutile pensarla in questo modo, anche perché in passato sei già uscito fuori dalla tua cameretta, disegnando in tv, per giornalini, esponendo una mostra etc., concentrati su questi successi!
Ma più di tutto concentrati sul fatto che è quello che ami fare di più al mondo, chiunque ti abbia ostacolato finora non merita e non deve essere causa della minima esitazione.
P.S.: Una cosa che mi interessa particolarmente è che hai nominato il fumetto c:
Che esperienza hai nel campo? E soprattutto dove posso vedere i tuoi disegni?
Ulteriore P.S.: Ti scrivo questo perché da tempo vorrei cimentarmi nel disegno (se riuscissi a fare fumetti penso che mi renderei felicissima, ad es.), e visto che tu al contrario di me non sei distante dal saper disegnare, ti consiglio di buttartici con tutta la tua forza.
Dopo due anni andati male in un istituto tecnico commerciale da me scelto per ragioni oscure, anche io avrei voluto iscrivermi al liceo artistico, ovviamente i miei genitori mi hanno detto: "eh ma poi che lavoro ti dà quella roba lì", rifiutandosi categoricam. di iscrivermi.
Risultato? Ho fatto l'alberghiero (decisione accettata passivamente, hanno deciso i miei famigliari per me) pensando di seguire l'indirizzo Cucina (ahahahhahahaha seh proprio io), invece ho poi preso l'indirizzo Ricevimento, che sfocia poi nel Turistico nell'ultimo biennio (la scelta più umanistica possibile fra Cucina e Sala Bar, rido). Dopo essermi diplomata faticosamente, ho fatto un tentativo inutile all'università, ora sono bloccata in casa da praticamente tre anni.
Non so se all'artistico sarebbe andata meglio, quello che è certo è che secondo me i genitori devono essere in grado di capire quali sono le reali inclinazioni dei figli, e cercare di assecondarli il più possibile, invece che spingerli verso professioni ai loro occhi più prestigiose ma che col carattere e i desideri e le aspirazioni dei propri figli non c'entrano un accidente.
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20-09-2013, 11:00
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#12
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 1,556
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tornare a disegnare e dipingere. segui le tue passioni
con il massimo rispetto manda a fare in culo i tuoi genitori e chi ottusamente ti ha impedito di seguire i tuoi sogni.
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20-09-2013, 12:02
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#13
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,959
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Il problema grosso è quando non si hanno qualità..
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Il mio ingegno non ha niente più degli altri, giusto ho il metodo, scriveva Cartesio.
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20-09-2013, 12:12
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#14
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,195
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Il problema grosso è quando non si hanno qualità..
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Impossibile: se non ne hai, vuol dire che qualcuno ha giocato sporco e ti ha fatto credere di non averne... anch'io, per esempio, da bambino mi divertivo a disegnare... Poi un bel giorno, avendola fatta arrabbiare perché aveva ritoccato un mio disegno, mia madre mi ha bruciato l'album dei miei disegni nella stufa... inutile dire che non ho più disegnato fino alla 1a media...
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20-09-2013, 12:20
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#15
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,959
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Anche se non se ne hanno non è un problema.
A meno che non ci si voglia beare soltanto della propria mera potenza.
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20-09-2013, 12:48
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#16
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,195
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Storia veramente assurda (fino a un certo punto naturalmente, dato che se molti sono qui è anche per certe influenze ricevute durante l'adolescenza e la giovinezza....) che mi ha colpito non poco. Mi sembra quasi di riconoscere certi personaggi che fanno di tutto per andar contro il desiderio di migliorare e valorizzarsi "istituzionalizzando" la vita in nome dei canoni comuni, senza sgarrare dal conformismo vigente
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20-09-2013, 14:49
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#17
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Ubicazione: sopra! le Murge
Messaggi: 686
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sei in uns ettore completamente estraneo al disegni/arte...?
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