Ciao a tutti,
vi leggo sempre, ma non scrivo praticamente mai. Mi dispiace. Vorrei augurare a tutti un buon anno, che sia un anno per quanto possibile sereno, che vi porti dei traguardi, anche piccoli, ma importanti.
Spero anche che, anche se non mi faccio mai viva, possiate darmi qualche consiglio. Il capodanno è andato bene ma, ogni volta che mi diverto, poi tornano i brutti pensieri, come se mi rendessi conto che quella cosa che non va c'è ed è inutile illudersi che sia passata.
La situazione l'avevo spiegata qui, qualche mese fa: http://www.fobiasociale.com/una-situazione-insopportabile-38546/
E adesso non è molto migliorata, anche se - grazie ad alcuni consigli in privato da un utente che non nomino
- e ad alcune riflessioni mie, nonchè appoggio di una cara amica che ha capito il mio problema, ho preso un po' più di consapevolezza e un briciolo di fiducia in me stessa.
Nel senso che ho capito che devo assolutamente uscire da certi meccanismi perchè alcune persone non mi sono compatibili, forse non è che loro sono giusti e io sbagliata o viceversa, è proprio che se la vivo così evidentemente mi fanno male. Io insisto, perchè voglio loro bene, e perchè ne ho paura, lo ammetto. Ho paura di dire di no, di deludere loro e chissà chi, nel senso che noto che diventa un po' l'abitudine quella di stare continuamente a pensare a come fare per non contrariare nessuno. Il mio gruppo esclude persone, io mi sento a disagio perchè quelle stesse mi chiamano e non so che dire, perchè se ne parlo col gruppo rispondono male. Bisogna organizzare un'uscita, mi viene l'ansia perchè non so se potrò partecipare. Ho paura che parlino alle spalle, che mettano il muso (lo fanno). Poi questa cosa si è estesa anche ad altre amicizie, non appena vedo che una mia amica o amico mi chiede qualcosa io sono subito lì ad accontentare, non penso mai a me stessa. Ho preso questa bruttissima abitudine e quindi mi ritrovo perennemente con l'ansia, prevedo eventi brutti che non hanno senso probabilmente (ipotesi di situazioni di disagio per me, sempre per quei motivi, e sto là a calcolare: se chiamo tizio oggi poi domani non mi chiama e me lo sono tolto e quelli non si arrabbieranno, ad esempio), me ne preoccupo prima, sono certa che accadano.
Mi viene un'angoscia e questo da qualche mese e non ne posso più.
Non so se devo davvero parlare con qualcuno, vorrei provare prima da sola ma non so se sono in grado, sono spaventata all'idea. Di notte dormo male e mi sveglio sempre preoccupata, con zero voglia di lavorare e di fare cose.
Sto bene e non ho alcun problema (ma proprio alcuno) solo con alcuni amici e amiche e quindi mi è venuto in mente che fossero gli altri, ma in realtà secondo me è un modo di porsi di entrambe le parti.
Inutile dire che questo condiziona pesantemente la mia vita sociale e penso dipenda pur dal fatto che, non avendo mai avuto un ragazzo, io sia molto insicura e metta sempre le mie esigenze dopo quelle degli altri, come se dovessi guadagnarmi la loro stima, mi sento da meno. Figuriamoci poi (riflessione a margine) quante possibilità ho in queste condizioni di conoscere gente nuova e magari un ragazzo. Pura utopia. Già sono parecchio triste per questo, tutto il resto non mi aiuta.
Non so se si tratta di fobia sociale, forse no, ma è comunque un disagio nel rapportarmi agli altri e sospetto che sia serio o forse mi sto fissando io?
Grazie per l'ascolto, a dire il vero il consiglio vero e proprio non l'ho chiesto ma so che molti di voi affrontano l'ansia e vorrei sapere come fate a star meglio.