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Vecchio 14-02-2011, 08:20   #1
Principiante
L'avatar di Wolfman
 

Vorrei fare una sorta di analisi per capire quanta importanza ha il temperamento con cui si nasce e il condizionamento che determina il contesto in cui si cresce durante l'infanzia e l'adolescenza (famiglia, amici, scuola..). In parole povere: timidi e introversi si nasce o ci si diventa a causa di particolari esperienze e/o condizionamenti?

Io personalmente come ho scritto nella presentazione ho ricevuto molto affetto nell'infanzia, ma forse a causa di questo fuori dal contesto familiare mi sentivo insicuro e fragile e subivo i bambini più prepotenti.. se ad esempio i miei genitori mi avessero trascurato o amato di meno sarei stato più forte?
Inoltre a 15 anni poichè studiavo pianoforte in un istituto annualmente facevano il saggio ovvero un assolo dei singoli studenti davanti a molte persone; io preso dall'ansia dell'esibizione in pubblico ebbi un clamoroso black-out (nonostante fossi preparato sul pezzo) e mi emozionai facendo un casino (mio padre si arrabbiò parecchio). Da allora per la vergogna non mi sono mai più esibito davanti ad altre persone.. questo può aver influito profondamente sulla mia autostima penalizzando quindi anche il rapporto con l'altro sesso?
Vecchio 14-02-2011, 10:18   #2
Avanzato
L'avatar di PERSO
 

Quote:
Originariamente inviata da Wolfman Visualizza il messaggio
Vorrei fare una sorta di analisi per capire quanta importanza ha il temperamento con cui si nasce e il condizionamento che determina il contesto in cui si cresce durante l'infanzia e l'adolescenza (famiglia, amici, scuola..). In parole povere: timidi e introversi si nasce o ci si diventa a causa di particolari esperienze e/o condizionamenti?
Dunque.
Io sono nato "difettoso".. non ho mai smesso di pensarlo nemmeno un pico secondo.
Detto questo, sono anche abbastanza certo, almeno nel mio caso, di essere quello che sono a causa ( o concausa) di fattori esterni.
Alla fine, sono state le situazioni e le esperienze che abbiamo avuto a formarci da piccoli.
Io sono cresciuto con condizionamenti sia da parte esterna, ma sopratutto "autoindotti" in maniera più o meno consapevole.
Un po come tutti credo.
Poi, tutto viene "mescolato" dalla propria indole e/o predisposizione a certi stati d'animo.

Quote:
Io personalmente come ho scritto nella presentazione ho ricevuto molto affetto nell'infanzia, ma forse a causa di questo fuori dal contesto familiare mi sentivo insicuro e fragile e subivo i bambini più prepotenti.. se ad esempio i miei genitori mi avessero trascurato o amato di meno sarei stato più forte?
Guarda, io da bambino, fino alla terza elementare, ero un fifone pauroso di qualsiasi cosa. Avevo paura perfino di me stesso.
Non sopportavo i miei simili, tanto che l'asilo non l'ho fatto.
A casa ero considerato più o meno come un soprammobile e le uniche cose che mi venivano dette erano: non fare questo, non fare quello, lascia pedere che non sei capace, lascia stare che non sai farlo, stai zitto che conti meno di zero .......
Come potevo crescere in quel contesto, secondo te ????
-
Cosa sarebbe cambiato se i miei si fossero comportati in maniera diversa o se le mie esperienze fossero state diverse da quelle avute ???
Difficile a dirsi. Non si può sapere. Siamo figli dei nostri successi ed insuccessi.
Siamo stati forgiati dalle esperienze, e formati nell'autostima in base a noi stessi, a come ci siamo visti allo specchio, crescendo.
--
Devo dire che dopo la terza elementare, invece, qualcosa è "esploso" in me, facendo crescere la rabbia e l'intolleranza verso i miei simili.
Sono arrivato ad un paradosso: ne avevo timore e nel contempo, li odiavo e mi ci scontravo pesantemente, tanto, a volte, col finire col prevalicare gli altri a forza di "botte" ...
Non sono stato mai un violento, mai un attacca brighe, ma da una certa età in poi, se qualcuno mi attaccava o se la prendeva con me.. per me era carne morta..
Dai 7 ai 16-17 anni ho sempre avuto difficoltà nel gestire la rabbia... se esplodeva, erano cazzi amari per chi (chiunque) mi stesse intorno.
come si dice "andò cojo, cojo", botte da orbi.
Ho fatto il collegio da bambino, in prima media sono stato "espulso".....
-
ah, in tutto questo, ovviamente, genitori molto "assenti" sulla via della "comprensione".
---

Quote:
Inoltre a 15 anni poichè studiavo pianoforte in un istituto annualmente facevano il saggio ovvero un assolo dei singoli studenti davanti a molte persone; io preso dall'ansia dell'esibizione in pubblico ebbi un clamoroso black-out (nonostante fossi preparato sul pezzo) e mi emozionai facendo un casino (mio padre si arrabbiò parecchio).
Anche io, spesso, ho sofferto di black out di memoria. La timidezza ed il senso di inadeguatezza, sono sempre stati molto forti in me, da bambino-ragazzino.
Però questa cosa l'ho vinta!! E l'ho vinta proprio grazie alla "musica".
La musica mi ha, in un certo senso, salvato, migliorato.
Un concerto dopo l'altro, alla fine, sono riuscito a capire "le tecniche" con cui riuscivo a stare su di un palco, senza sentire la "presenza" di altre persone.
Come se la musica mi "drogasse" e mi portasse in "viaggio" verso sensazioni bellissime.


Quote:
Da allora per la vergogna non mi sono mai più esibito davanti ad altre persone.. questo può aver influito profondamente sulla mia autostima penalizzando quindi anche il rapporto con l'altro sesso?
Invece, avresti dovuto continuare ad esibirti, magari in situazioni meno stressanti; magari affrontando piccole platee invece di grandi spazi. Cominciando con gli amici e conoscenti, per poi "allargarti" ad altri orizzonti.
Suonare è un privilegio, non sprecarlo, od almeno.. suona per te ...
-
Per quanto riguarda l'altro sesso, non saprei. Credo che l'autostima sia una cosa che sappiamo benissimo "distruggere" da noi stessi.
A volte ci facciamo troppi "film".
Io sono riuscito a "correggere" l'autostima, quando ho iniziato a fregarmene degli altri.
Per quanto riguarda le donne ed il sesso, non sono mai stati il centro del mio universo, quindi non gli ho mai dato peso ed importanza tali da condizionare la mia esistenza.
Vecchio 14-02-2011, 10:52   #3
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da Wolfman Visualizza il messaggio
In parole povere: timidi e introversi si nasce o ci si diventa a causa di particolari esperienze e/o condizionamenti?
A questa domanda si può rispondere in modi diversi: dipende se si crede alla teoria che un bambino nasce come una “lavagna pulita”. Nel mio caso si può dire che il condizionamento è cominciato appena sono nato, a causa della convivenza con un padre psicotico; per qualcun'altro può esserci stato uno specifico evento traumatico oppure il disturbo s'è manifestato durante l'adolescenza, che è una fase importante dello sviluppo mentale, pur essendo preesistente. C'è poi la teoria secondo cui alcuni di noi sono "predisposti" e l'emersione del disturbo è più o meno inevitabile. Alla fine è una questione di fede.
Vecchio 14-02-2011, 13:12   #4
Banned
 

caged e shady ,quando succedono queste cose si devono prendere provvidimenti un po radicali
Vecchio 14-02-2011, 15:49   #5
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Io ho avuto un'esistenza quasi normale fiono a dieci anni.
Alle medie è esplosa la bomba atomica della fobia sociale e non mi sono mai ripreso, vivo ancora in mezzo alle macerie...
I tentativi di miglioramento sono stati frustrati da persone ipocrite, che prima ti fanno credere di esserti amici e poi ti pugnalano alle spalle, senza contare la "razza" peggiore... quelli a cui non frega un cazzo di me e non hanno il coraggio di dirmelo accampando scuse a cui non crederebbe neanche un bambino di quattro anni.
Ecco....la storia della mia tragedia. Io ho messo sù una corazza inattaccabile, solo che all'interno stà marcendo
Vecchio 14-02-2011, 17:06   #6
Principiante
L'avatar di Wolfman
 

Sapevo di aver toccato un tasto importante e che questa discussione poteva offrire degli spunti interessanti. Mi hanno colpito finora in particolare le testimonianze di Perso e Shady74; anche io col passare del tempo ho trasformato le mie frustrazioni e difficoltà in "rabbia" verso il prossimo, o meglio sono diventato molto acido e sarcastico perchè sono convinto dentro di me che pochissime persone che ci stanno intorno si comportano in modo disinteressato.
Se posso usare una metafora la società in cui viviamo è una grandissima presa per il culo, tutti mentono per ottenere i propri interessi, davanti tutti buonisti, perbenisti, non ti dicono mai le cose come stanno veramente perchè non gli conviene.. io preferirei che uno mi dicesse la verità in faccia se c'è qualcosa che non va, almeno sarebbe uno spunto per migliorarmi.
Se c'è una cosa che odio poi è il finto buonismo. Secondo me una grossa fetta di colpa per la società di merda in cui viviamo deriva dai mezzi di comunicazione.

Comunque tornando all'argomento di questa discussione, è incredibile pensare a quanto sia importante per l'autostima di una persona avere un'infanzia ed un'adolescenza in cui si verifichino episodi favorevoli, si facciano le esperienze giuste al momento giusto e soprattutto si abbiano al proprio fianco delle persone intelligenti (genitori, parenti, amici) che evitino a contribuire a farci venire più problemi di quelli che avremmo potuto avere.
Vecchio 14-02-2011, 18:03   #7
Intermedio
L'avatar di Hartigan
 

Gli anni scolastici sono stati un inferno per me.
Se prima avevo una bassa autostima a causa non solo del mio carattere chiuso e introverso ma anche del mio aspetto, l'esperienza scolastica ha dato il colpo di grazia a quel poco di fiducia che ritenevo di avere.
Vecchio 14-02-2011, 18:38   #8
Avanzato
L'avatar di inconstant_moon
 

io sono timida, insicura e ho difficoltà a socializzare dai tempi dell'asilo, e sono cresciuta con genitori che, seppur facendo alcuni errori, hanno sempre cercato di incoraggiarmi e convincermi del mio valore... quindi... propenderei per l'ipotesi della predestinazione.
Vecchio 14-02-2011, 19:35   #9
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da Wolfman Visualizza il messaggio
In parole povere: timidi e introversi si nasce o ci si diventa a causa di particolari esperienze e/o condizionamenti?
Alla base può esserci una predisposizione biologica, ma il ruolo dell'esperienze di vita (soprattutto precoci) gioca un ruolo molto importante nello sviluppo di eventuali disturbi.
A volte può essere sufficiente un unico evento per condizionare una risposta.


Dott. Liverani
Vecchio 14-02-2011, 22:00   #10
Principiante
L'avatar di Wolfman
 

Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
Alla base può esserci una predisposizione biologica, ma il ruolo dell'esperienze di vita (soprattutto precoci) gioca un ruolo molto importante nello sviluppo di eventuali disturbi.
A volte può essere sufficiente un unico evento per condizionare una risposta.


Dott. Liverani
In effetti credo che tu abbia ragione (anche perchè è il tuo lavoro), forse alcune persone sono più predisposte ma gli stimoli che si ricevono nella prima infanzia e le esperienze positive e negative dell'adolescenza hanno un ruolo primario.
Addirittura ho letto da qualche parte che ha una grandissima influenza nello sviluppo caratteriale i primi mesi di vita del bambino, se viene allattato adeguatamente, se si sente amato, se si sente tra le braccia e protetto dalla madre quando serve eccetera.. quindi dei genitori poco attenti o incapaci possono fare dei danni a volte anche senza rendersene conto.. comunque non è facile essere dei bravi genitori.

Ultima modifica di Wolfman; 14-02-2011 a 22:35.
Vecchio 14-02-2011, 23:11   #11
Principiante
L'avatar di Wolfman
 

Quote:
Originariamente inviata da clementina Visualizza il messaggio
Ah ecco...siamo predestinati
Non è che siamo predestinati.. è che purtroppo la fortuna o casualità come vogliamo chiamarla gioca un ruolo fondamentale.. come del resto in tutta la vita.
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