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Originariamente inviata da M.me Adelaide
Idem.
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Perdona l'attegiamento diretto ed il lungo post. Non ce l'ho con nessuno, sia chiaro. Nè fuori, nè dentro il forum.
Senza peli sulla lingua, generalmente dalla parte maschile c'è molto di più la tendenza a fregarsene tranquillamente del fatto che una donna sia inesperta o meno per decidere se averci un rapporto sessuale.
Al limite la valutazione se questo era preferibile averlo o meno è a posteriori.
Poi c'è pure la visione della verginità come un pregio molto più che dal lato femminile. Discorso a parte comunque.
Ed onestamente mi pare un atteggiamento più razionale questo.
Le esperienze precedenti alla fine non è che mi diano una reale misura oggettiva di quanto una ragazza è disinibita, capace di muoversi etc.
Soprattutto non mi danno nessuna informazione di quale possa essere la compatibilità sessuale che quella persona ha specificatamente con me.
Almeno questa è la mia esperienza, sulla base di poche esperienze vissute e di un po' raccontatemi.
Immagino che, dopo aver saputo con chi la persona X è stata, poi non si vada a chiedere a tutti i partner sessuali precedenti informazioni specifiche sul sesso che hanno fatto insieme. Che pure se venissero fornite sarebbero influenzate talmente tanto dalla percezione soggettiva e bias vari da avere comunque valore marginale.
Oppure per gli uomini poi si fa girare un questionario che chieda : dimensioni del pene misurate correttamnte ed espresse in cm, orgasmi fatti raggiungere in condizioni standard/rapporti avuti, pratiche sessuali a cui è stato disponibile e che ha richiesto, tempo medio per l'orgasmo (suo) etc ?
Il grosso della valutazione in chiave sessuale delle esperienze precedenti è fatto per assunto o affidandosi al parere - altamente soggettivo, vista la materia - altrui. Logica di mercato insomma.
Posso capire che da un vergine ci si aspetti, giustamente, poca dimestichezza e performance minori. Mi sembra stupido invece basarsi su parametri così " alla buona" per valorizzare il " CV" altrui così tanto.
Poi il discorso del divertirsi è n'altra cosa che non capisco.
Sulla base di cosa si suppone che uno con più esperienze mi faccia stare meglio a letto se non ho idea di quanto effettivamente sia bravo, quanto mi trovi a mio agio, mi tratti bene etc ?
Sul solo presupposto che scopi meglio a livello di pura performance ( durata, manualità etc )? Meh, contando quanto pure questo sia un assunto a priori grosso come un capannone industriale, magari avrebbe giusto senso se fosse una pornostar.
Non c'è da stupirsi poi si sentano storie di insoddisfazione sessuale da tutte le parti, dal lato femminile.
A questo punto : se a me piace X, ed a X piaccio io = c'è attrazione reciproca, e sentiamo di voler far sesso perchè stare a verificare altri requisiti? Perchè sto atteggiamento alla " oddio no, devo sapere se scopa bene altrimenti perdo tempo ( madò, i minuti preziosi, maronn') e rischio di non divertirmi !" ?
Non basta la sola attrazione per voler far sesso. Deve essere necessariamente qualcosa che bisogna "meritare" da una delle due parti ?
Se sì ( basta solo piacersi e volerlo), allora a che serve la valutazione in base a verginità, esperienze, CV e quant'altro, se non a farmi pare mentali inutli.
Faccio sesso con quella persona perchè mi va e mi piace, punto. POI valuto al limite com'è stato, no ?
Da parte maschile alla fine della fiera il ragionamento nella stragrande maggioranza dei casi è così. Da quella femminile invece, siamo onesti, spesso e volentieri no. Non dico ci sia il rifiuto netto ma i pensieri e le valutazioni sono molte di più.
Se era vergine, o inesperta, ma mi ci son trovato bene insieme perchè poi non dovrei valutare magari di rivederla se continuiamo ad avere attrazione reciproca ?
Per me è più importante la compatibilità sessuale con una persona rispetto alla valutazione della singola performance.
Altrimenti andrei a prostitute, che son sicuro fare ciò che voglio ed essere esperte.
Anche in termini di " divertirmici" insieme. La logica del "tutto e subito" magari mi porterebbe a prendere cantonate grosse come case.
C'è tutto questo rifiuto di investire il proprio tempo nelle persone anche dal lato sessuale ?
Specifico ripeto : non è un attacco a nessuno, non sto cercando vittime e colpevoli.
Non ce l'ho col genere femminile, o maschile, nello specifico.
Solo vorrei capire come si possa essersi costruiti una sovrastruttura mentale che mi appare così limitante.
Cosa porta a questo ?
Disproporzione della disponibilità sessuale tra i sessi ( la più probabile mi sa )? Per cui gli uomini agicono alla " ogni lasciata è persa" perchè le occasioni son poche, mentre le donne, con la certezza di averne a facilmente, procedono alla cernita.
Oppure è un discorso di prestigio sociale ?
Di scambio del sesso per altro ? Il valore del concedersi femminile è infiitamente più alto ed il sesso per la donna deve essere adeguatamente ricompensato ( vabbhè, ma non ti basta godere del fare sesso con chi ti piace, non è soddisfacente di per sè ?).
Magari del giudizio culturale negativo sulla donna che lo fa in modo libertino con chi vuole ?
Oppure è " the other way around" : l'attrazione nasce proprio solo verso chi ha" il CV richiesto" e scema subito verso chi non l'ha ?
C'è il desiderio di fare sesso con uomini con cui altre donne hanno già fatto sesso ?
Praticamente la logica del prodotto commerciale che fa da status simbol.
Un po' il tutto insieme, temo.
In pratica : perchè in una società dove il sesso è un piacere, e non una necessità riproduttiva, nel 99% dei casi, stiamo qui a ancora a dar credito a tutte 'ste dinamiche mentali che null'altro fanno che rendere quasi burocratico, a volte, il sesso ?
Praticamente son tutti ragionamenti che portano all'insoddisfazione sessuale, per forza di cose, di una parte di uomini, e anche donne per carità, sulla base di fluffa inutile.
Tutta insicurezza costante derivante dalla paura del "non divertirsi", " perdere tempo" che sembrano i mali assoluti da combattere dei giorni nostri.
Alla peggio si è fatta un'esperienza, non è piaciuta e ci si muove oltre - in linea di massima.
Non muoio se non ho un orgasmo o non faccio sesso come dico io, perdo anche ben poco tempo a conti fatti. La mia persona non viene svilita, non cambia il mio ceto sociale, non mi metto a schifare l'altra persona ...
Non mi pare sto gran problema a cui pensare se si usano le precauzioni del caso ed il tutto si è svolto con rispetto reciproco.
Ammesso ci sia chiaramente una certa forma mentis (per me il problema sarebbe casomai nella gestione emotiva dell'affetto - discorso a parte).
Parliamo di non dare particolare valore al sesso oltre la dimensione dello stesso e poi invece lo ricopriamo di miliardi di significati sociali, prestigio e robe varie.
Comunque,
curiosità pura... e seghe mentali a manetta, per quanto riguarda la roba scritta sopra.
Perchè, per quel che mi riguarda :
Non vedo il sesso come una concession che mi dev'essere fatta o un qualcosa che devo concedere.
Non assumo nè che " la fica debba piovere dal cielo come diritto dell'uomo" nè che "la fica te la devi meritare ". Stronzate, per me, entrambe.
Una spinge verso l'atteggiamento misogino, l'altra verso il fenomeno della pesca a strascico, del provarci a tutti i costi e della perdità di dignità pur di rimediar sesso; che alla fine è sempre una forma di misoginia.
Se sono seriamente attratto al punto di volerlo fare con una ragazza e mettermi io stesso in gioco, prima o poi lo faccio. Se non lo faccio è colpa in primis mia e se l'altra non si interessa, pace.
Se lei è attratta ma non ci prova, quindi io non la considro per qualsivoglia motivo, mi aspetto ragioni in modo analogo e non con la teoria del "primo passo" o dei segnali.
Se mi piace, io piaccio a lei e non ci sono pare mentali varie : ottimo. Neanche me ne frega di discriminare in base alle esperienze pregresse la sua capacità sessuale. Al limite se capita fuori il discorso lo uso per farmi un'idea (superficiale e di poco peso) di come vive lei le relazioni affettive e la sua dimensione sessuale. Se proprio ho interesse per qualcosa chiedo a lei e solo in casi estremi di lontananza di vedute penso mi fermerei prima, se sono seriamente attratto.
Valuto a posteriori se eventuali timori erano fondati perchè so che potrebbero essere un ammasso di pare e null'altro.
Se a me lei piace ma io non piaccio a lei per qualsiasi motivo : pazienza, ci rimarrò di merda un po', alla peggio, ma poi me ne faccio una ragione. Se non posso soddisfare le sue richieste e necessità va bene così.
Se mi piace, le piaccio, vorremmo entrambi fare sesso
ma lei ha bisogno di sincerarsi della mia esperienza pregressa perchè " non può perder tempo e rischiare di non divertirsi", lo fa, mi trova carente/inadatto a lei e quindi decide di non fare più nulla : rientra nel caso di cui sopra per cui non soddisfo una sua necessità.
Però onestamente mi pare una motivazione molto più irrazionale ed idiota di un " no, scusami, io con quelli con un pene minore di 25 cm non vado a letto", detto papale papale.
Se c'era veramente attrazione ( ne dubito a 'sto punto) ed è l'esperienza il motivo per cui scema, chiaramente.
Comunque farei come sopra.
Necessità legittima, ciascuno è libero di cercare quello che vuole nei rapporti.
Solo mi chiedo appunto da cosa origini dato che per me è un qualcosa di quasi totalmente assente
Alla fine ci perdiamo entrambe da ragionamenti del genere, dato che il piacere di poter far sesso con chi piace lo abbiamo visto negato ( lo ha negato lei a) tutt'e due.
Comunque già il discorso dal mio lato non me lo pongo più di tanto perchè tanto è difficile mi senta così attratto da espormi in prima persona se prima non conosco un po' la ragazza in questione e mi piace davvero sotto tutti gli aspetti.
Seghe mentali appunto.