monika89

Ciao a tutti del forum,non so più cosa fare,è da molto che dura questo strazio,mi spiego meglio,vi è mai capitato di cercare di reagire allo stato depressivo,come dicono molti psicologi,magari farsi un'hobby,o distrarsi più possibile.,avere qualche interesse,cercare di lavorare più possibile o studiare,tenersi occupati ,ma malgrado tutto cioè di perdere velocemente interesse,dopo praticamente poco tempo?come se una cosa diventa non più interessante e monotona e noiosa,e non aver nè voglia nè forza per continuare,per quanto mi riguarda ho fatto di tutto,hobby,ho collezionato monete,maschere veneziane,ho lavorato per molto tempo ed ero entusiasta perchè mi piaceva il mio lavoro come commessa di profumi e cosmetici,avevo molti impegni nell'ordinare merce,rifornire......ect,avendo stipendio ,mi sono tolta molti sfizi,di vestiti ,scarpe,cellulari vari,ho aiutato mia madre con affitto,bollette,ma dopo quasi neanche 2 settimane entusiasmo si spegne(ho fatto 2 anni,non so come a fare la commessa)e mi diventa noiso,idem per hobby,idem in tutte le cose che trove molto entusiasmanti all'inizio,non so sento un blocco nelle arti,e una noia mortale,ora non lavoro ,proprio per questa mia sofferenza che mi sta devastando,ho svolto parecchi di lavori,rappresentatrice di una ditta,anche segretaria per poco tempo,ma è sempre la stessa canzone ,ho sempre avuto invidia bianca verso persone che hanno questa volonta di fare per 40 anni lo stesso lavoro,mi direte voi che quando hai fame,e devi pagare le bollette ti svegli e fai per anni lo stesso lavoro,ma io non ne sono convinta,credo che mi butterei per strada e farei fine di una senza tetto,meno male che ho mia madre ,e che è lei a pagare affitto e bollette,e fare spesa,senza di lei ,sarei già morta,cosi mi sento persa,e fallita in partenza,perchè ho già tentato centinaio di volte a rialzarmi,mi sento frustrata,incapace e inconcludente,scusatemi per testo lungo,spero di essermi spiegata decentemente,conto su di voi,sulle vostre esperienze e risposte,per sentirmi un pò meno sola,perchè non c'è la faccio più,grazie mille

Labocania

Di sicuro non sei sola qua, c'è gente che rilegge nella tua esperienza brani della sua vita. Ogni giorno mi tocca il solito esame davanti allo specchio implacabile, ogni giorno è costellato dai momenti di sconforto duranti i quali scorro tutti i miei motivi di afflizione, ogni giorno rimpiango le scelte errate o le scelte non compiute, che mi hanno condotto verso questa desolazione e a nulla vale come consolazione la consapevolezza che per quelli come me, la strada giusta non è compresa tra le possibili scelte.

monika89

Ti ringrazio,anche se sarò egoista,ma a sapere che c'è gente che prova simili sensazioni,un pò mi consola

TrueLover

Non c'è rimedio credo,forse solo una scelta estrema,un cambio di vita radicale,una rivoluzione totale.
Hai mai pensato all'idea di un anno di volontariato all'estero?non dico in Africa ma magari centroamerica o asia

DexterMorgan

Ciao Monica,
capisco benissimo come ti senti.
E' quello che provo io costantemente. Provo a risalire, a costruire qualcosa, a trovare nuovi interessi, nuovi stimoli, ma alla fine mi ritrovo sempre al punto di partenza: sento un enorme vuoto dentro di me, un senso di incompletezza e di infelicità costante. Non so onestamente come venirne fuori. Mi sembra di essere impotente. Sono ormai da 6-7 mesi in psicoterapia e, sebbene abbia fatto passi in avanti dal punto di vista cognitivo, in pratica sono allo stesso livello.
Sto pensando seriamente di rivolgermi a uno psichiatra e provare una cura farmacologica.
Pensavo(speravo) di essere uscito dalla depressione. Invece il male oscuro è sempre lì. Probabilmente non è mai andato via.

LatrinLover

moriremo tutti

Larajò

Forse mi sbaglio...ma penso che la depressione possa essere paragonata a qualsiasi altra malattia...se tu di una malattia ti limiti a curare i sintomi e non cerchi di indagare sulla causa che l'ha scatenata, la malattia nel tempo si ripresenterà e con essa gli stessi sintomi..ti sei mai chiesta qual è l'origine della tua depressione? Io non credo che possa venire per caso..si magari c'è chi è più predisposto di qualcun altro..ma a chi viene, accade per un motivo...a volte sono traumi adolescenziali..a volte delle verità che ci rifiutiamo di affrontare..a volte evitiamo di ascoltare i nostri bisogni...ma c'è sempre un motivo...ripeto..magari mi sbaglio, è solo la mia opinione...ho sofferto di depressione in diversi momenti della mia vita, ma per fortuna non è mai stata cronica...ho vissuto anni di solitudine e sofferenza senza capirne il motivo..mi dicevo semplicemente: sono fatta così, è il mio carattere. Poi è accaduto che finalmente il muro è crollato..ho affrontato i traumi adolescenziali che mi avevano causato quel dolore e ho riscoperto una nuova me...e tutto è accaduto solo quando ho cominciato ad ascoltare davvero i miei bisogni e a capire realmente cosa mi rendeva infelice e cosa invece mi avrebbe reso felice.

eVito Corleone

Tutto quello che faccio lo faccio per inerzia, anche molte delle mie passioni ed hobby le proseguo per inerzia, anche se a volte mi rendo conto che non mi interessano più come una volta.

eVito Corleone

A me a volte sembra proprio di recitare una parte teatrale, anche se volessi comportarmi diversamente, devo sempre attenermi al mio personaggio.

barclay

Anch'io vivo come se avessi il pilota automatico. Certe volte penso che non è necessario un manicomio per sentirsi istituzionalizzati: al di là degli elementi oggettivi (porte chiuse, infermieri, medicine, ecc.), l'istituzionalizzazione è proprio questo: la ripetizione infinita di giornate tutte uguali. Per quanto riguarda il tenermi impegnato, l'ho fatto per i primi 24 anni della mia vita, finché non mi sono detto «Ma chi c***o sto prendendo in giro?»

LatrinLover

io penso che molti utenti in questo forum se avessero il coraggio (incluso me) si toglierebbero la vita senza pensarci troppo, purtroppo siamo condannati ad un perenne stato di sospensione tra fobia sociale depressione angoscia e altre schifezze psichiche, maledizione maledizioneeee

lauretum

non è questione di coraggio

eVito Corleone

Ed aggiungerei che in qualunque contesto finisco sempre per fare più o meno la stessa parte (l'emarginato), a volte mi sento come Tony Sperandeo, costretto sempre allo stesso ruolo per tutta la carriera.

monika89

Vi ringrazio immensamente,perchè leggendo le vostre parole,mi sento meno sola,perchè mi ci ritrovo in pieno,grazie di sostegno di cuore

monika89

è già,e poi il non sapere cosa c'è dopo il suicidio e dove andremmo a finire,magari li è peggio,è uno strazio continuo senza fine,una prigione senza nè porte nè finistre,senza alcuna uscita,una claustrofobia totale,che sofferenze