Doppia premessa: il mio tratto paranoide ha giocato molto sulla percezione delle risposte che ho ricevuto e sulle risposte che ho dato di conseguenza in questo forum, indipendentemente se ci sia stato qualcosa di vero o meno, ormai ho già preso le distanze come mi è solito fare.
Questo probabilmente sarà uno dei miei ultimi thread, come detto già in chat a qualcuno penso che molto probabilmente mi cancellerò entro la fine dell'anno, anche perché ho ricevuto quello che mi serviva.
Volevo evitare di fare questo thread dal momento che oltre al mio disturbo evitante ho anche un tratto paranoide molto forte. Già in questo momento sto pensando a ripercussioni su quello che mi potreste rispondere, però comunque la mia mania di finire tutto quello che ho iniziato mi impone di andare avanti incurante delle ripercussioni. Mi ricordo che dissi alla persona con cui parlai in chat di questa cosa e che sotto al mio pensiero riguardo questa tematica mi aspettavo tanta di quella "merda" da poterla paragonare alla merda ricevuta da Carola Rackete da parte dei leghisti.
Il mio aspetto fisico è cambiato sempre negli anni sono stato grasso e sono stato magro a livelli assurdi, quando ero grasso nemmeno si notava tanto perché la mia altezza mascherava tutto, oggi ho un peso forma ideale (per la mia altezza manca giusto qualche centimetro per poter fare il corazziere), il mio volto è sempre stato pulito, da piccolo avevo un accenno di strabismo che poi è scemato nel tempo, l'unica pecca che ho avuto negli anni è stata quella che , vuoi per il mio carattere, vuoi per il mio vissuto ho sempre dubitato di tutto quello che mi stava intorno. Ho sempre avuto l'insegnamento da parte dei miei genitori e dei miei parenti di andare sempre in fondo nelle cose, di guardare sempre la realtà e di levarmi tutti i dubbi.
Vivendo sempre con il dubbio anche per colpa del mio vissuto e dovendo anche a mio malgrado andare a "toccare con mano" la realtà ho vissuto sempre situazioni particolari. Fin da piccolo ho avuto sempre la capacità di buttarmi nell'ignoto e sono sempre riuscito a ritrovarmi, questo è anche il motivo per cui non ho mai avuto la percezione di una stabilità e lo si nota anche oggi, che non riesco a stare a mio agio nei vari contesti quotidiani.
La mia stabilità l'ho ritrovata nelle situazioni estreme, dove tutti hanno paura e timore, invece io riesco a stare a mio agio perché da quando son nato mi son ritrovato quasi sempre ad affrontare situazioni al limite.
Ed è proprio da questo che parte la mia concezione sulla scala sociale. Io penso che molti criteri che a volte si usano per definire il grado di una persona sono tutti molto soggettivi e dinamici, le disconferme avute hanno valorizzato questo. Mi sono sempre posto la domanda:"se tutti ci trovassimo in una situazione al limite quanto riusciremmo a reagire ed andare avanti?".
Ecco, ad oggi il mio pensiero si basa su questo, su quanto una persona riesce ad affrontare l'imprevisto, su quanto riesce ad andare avanti anche in situazioni al limite in generale.
In passato mi sono nascosto dietro a queste scuse "sono un cesso", "non ho soldi per affrontare la vita" (che qui ho ancora dei dubbi, ma non in quanto a scala sociale, ma giusto per l'inizio), "non sono interessante", ecc. in realtà di tutto ciò ho avuto delle disconferme anche lampanti, con tutto che ho un tratto paranoide molto forte, ma comunque non ho risolto il problema, il disagio non viene da questo, ma viene da una mancanza di stabilità. A volte è anche giusto pensare che non siamo solo quelli che possono avere invidia, ma che forse possiamo riceverla, e il ricevere la meschinità da parte di altri è veramente una brutta sensazione, soprattutto se la percezione che abbiamo di noi stessi è veramente bassa.
Oggi riesco a notare sguardi che prima non volevo notare, però non riesco comunque ad approcciarci, non tanto per il rifiuto, ma per la paura di affrontare una relazione.