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21-11-2015, 15:20
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 483
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Avendo letto tante storie con punti in comune alla mia esperienza, ero curioso di sapere in termini "numerici" l'influenza negativa che i genitori (oppure un genitore) hanno avuto su di voi.
Con influenza negativa includo vari tipi di manifestazioni: verbali, fisiche, pressione psicologica, comportamenti, abitudini, scelte di vita.
Nessuna: sono il risultato delle mie sole scelte, pensieri ed atteggiamenti.
In parte: in parte uno/entrambi i genitori ha/hanno influenzato in negativo il mio modo di essere, ma in parte è dipeso anche da me.
In parte e ho "ereditato" caratteri: come la precedente, ma aggiungendo l'aver assimilato atteggiamenti/comportamenti negativi a livello "ereditario" (avendo avuto per molto tempo un modello negativo).
EDIT: ho fatto un casino e non ho confermato il sondaggio e son sparite le opzioni. Mod?
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Ultima modifica di barrylyndon; 21-11-2015 a 15:26.
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21-11-2015, 16:55
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,334
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Nessuna, 100% responsabilità mia.
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21-11-2015, 17:06
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#3
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Certamente, essendo stato cresciuto da loro, ho ereditato aspetti negativi (e altri positivi) da entrambi. Questi aspetti messi insieme hanno determinato i miei problemi.
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21-11-2015, 17:12
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#4
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,976
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In parte.
Genitori separati quando avevo 10 anni.
Fino a quell'età tutto bene, poi mia madre ha iniziato a lavorare, e mio padre era inesistente(sempre stato).
Credo sarebbe stato importante avere un corretto confronto con il padre nell'età adolescenziale, ma stare con lui era come stare con l'amichetto di cortile.
Mia madre ha fatto ciò che ha potuto fino ad un certo punto.
In generale troppo progressisti-fricchettoni. Niente gerarchia,niente punti di riferimento,pochi principi e troppo lassismo. Tutto questo ha sicuramente influito molto negativamente sulla mia personalità. In pratica in tutta l'età adolescenziale e prima età adulta mi è totalmente mancata ogni forma di educazione.
Naturalmente tutto questo non mette assolutamente in ombra le mie enormi responsabilità passate e presenti.
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Ultima modifica di cancellato16760; 21-11-2015 a 17:15.
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21-11-2015, 17:50
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 483
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Quote:
Originariamente inviata da Semifobico
In generale troppo progressisti-fricchettoni.
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E' la prima volta che sento qualcuno che descrive così i propri genitori.
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21-11-2015, 18:13
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#6
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,976
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Quote:
Originariamente inviata da barrylyndon
E' la prima volta che sento qualcuno che descrive così i propri genitori.
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Si lo so, va più di moda lamentarsi del problema opposto credo,ovvero di quelli troppo tradizionalisti-oppressivi-protettivi(se è questo che intendevi). Altro estremo che non va bene. Ci vuole equilibrio.
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21-11-2015, 18:14
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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In parte e ho "ereditato" caratteri: come la precedente, ma aggiungendo l'aver assimilato atteggiamenti/comportamenti negativi a livello "ereditario" (avendo avuto per molto tempo un modello negativo).
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21-11-2015, 18:15
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: I'll remain unperturbed by the joy and the madness that I encounter everywhere I turn.
Messaggi: 1,955
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I miei genitori hanno avuto la sola "colpa" di essere come me, ed avermi voluto bene e incoraggiato, negli aspetti e nelle scelte che in qualche modo mi hanno reso quello che sono. Ma sono convinto che questa fosse per me l'unica strada percorribile, e d'altronde niente è stato in grado di condizionarmi in 31 anni di vita quando mi mettevo in testa una cosa. Non cambierei nulla della mia vita, perché in definitiva è il prodotto delle mie scelte, nelle quali credevo e credo, anche se non sono felice e probabilmente non lo sarò mai.
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21-11-2015, 18:18
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#9
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Intermedio
Qui dal: Jul 2015
Ubicazione: Bergamo
Messaggi: 211
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Tutta colpa mia anche se forse essendo figlio unico mi hanno viziato troppo...
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21-11-2015, 18:21
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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In parte hanno influenzato il mio modo di essere ansioso, inoltre mi sono stati instillati troppi valori perbene e non la giusta dose di aggressività necessaria per affrontare la jungla della società.
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21-11-2015, 18:32
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#11
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Avanzato
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Modena
Messaggi: 308
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Credo che i genitori (o la loro mancanza) siano sempre molto influenti sulla nostra educazione. Anche se da piccoli non ce ne rendiamo conto. Anche se allora pensiamo di essere noi a scegliere quando, invece, imitiamo inconsciamente i loro comportamenti. Ovviamente da adulti sta (o starebbe) a noi la responsabilità di continuare ad essere quello che siamo o di scegliere di cambiare.
Io ho avuto un padre assente ed una madre iperprotettiva. Di conseguenza non ho mai appreso ad essere assertivo, anzi, ho imparato solo a nascondermi e a temere il giudizio altrui...
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21-11-2015, 18:40
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#12
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Principiante
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 65
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Quote:
Originariamente inviata da Semifobico
In parte.
Niente gerarchia,niente punti di riferimento,pochi principi e troppo lassismo. Tutto questo ha sicuramente influito molto negativamente sulla mia personalità. In pratica in tutta l'età adolescenziale e prima età adulta mi è totalmente mancata ogni forma di educazione.
Naturalmente tutto questo non mette assolutamente in ombra le mie enormi responsabilità passate e presenti.
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Idem per me. Mia mamma troppo presa a lavorare, mio papà troppo preso dai suoi mille problemi, educazione da parte loro quasi nulla. Ricordo che a un certo punto sono stata persino invidiosa delle mie coetanee quando avevano coprifuoco o limitazioni in generale.
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21-11-2015, 19:37
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#13
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,578
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In parte: mi hanno fatto (e pure cessa)
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21-11-2015, 20:17
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 865
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Non ricordo una sola dimostrazione di stima e/o affetto da parte dei miei genitori. Più che altro sono un tizio al quale danno vitto e alloggio gratis (e al quale, ahiloro, tocca pagare gli studi). Intendiamoci, non mi hanno mai trattato male: non mi hanno proprio trattato, ecco. Assolvono diligentemente i loro compiti materiali di genitori, senza sfiorare minimamente l'aspetto affettivo. Adesso, a me fare la vittima non piace, ma diciamo che ho quantomeno il sospetto che questo abbia influito a farmi diventare ciò che sono. Sono anche abbastanza certo, ad onor del vero, di essere partito da una base di asocialità e bassa autostima piuttosto solida, questo si. Quindi, come altri, direi "in parte".
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21-11-2015, 20:30
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#15
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,976
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Devo anche aggiungere,che fino a poco tempo fa,mentre tentavo senza riuscirvi di superare i miei limiti, mi dispiaceva per mia madre a cui tocca avere un figlio come me.
Oggi,che sono in fase di autoaccettazione, penso anche che così come a lei tocca avere un figlio come me, a me son toccati dei genitori come loro, percui siamo pari!!
Quindi è inutile fustigarsi ed è inutile fustigare...
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21-11-2015, 20:38
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,426
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Padre che oscillava a metà tra l'assente e l'autoritario, madre iperansiosa. Educazione fortemente contraddittoria, che oscillava da un lassismo progressista e "illuminato" a tutta una serie di regole per confezionare i figli a propria immagine.
A questo va aggiunta una costellazione familiare, in cui rientrano due sorelle, con gravi disfunzionalità. È solo quando ho cominciato l'università che ho scoperto l'esistenza e la possibilità di rapporti non basati sull'aggressività, la competizione e l'invidia, e ancora oggi faccio fatica a non interpretare di default i rapporti umani in questo modo.
Mi stupisce comunque che, quando si vuole ricondurre la propria situazione psicologica all'ambiente familiare, si tirino in ballo i genitori e non, com'è ad esempio il mio caso, fratelli e sorelle.
In ogni caso, per rispondere al quesito del topic: penso che una base fobica ed evitante ce l'abbia avuta di mio dalla nascita... certo è che i miei genitori non hanno assolutamente dimostrato di saper gestirla, anche solo di accorgersene e comprenderla. Poi l'ambiente disfunzionale ha fatto il resto.
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21-11-2015, 21:05
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#17
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 3,539
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In parte e ho ereditato caratteri.
Dico questa opzione perchè ho sia ereditato sicuramente un "fattore timidezza" da mia madre, e sia perchè in parte i miei genitori sono responsabili della nascita di alcuni problemi. Nel mio caso sono proprio entrambi responsabili. Nonostante questo comunque, io gli voglio un bene dell'anima, e continuo ad aspettare da parte loro approvazione. Sbagliatissimo credo perchè ormai sono un'adulta, ma il fatto che non mi sia mai sentita accettata mi fa ancora provare questo.
A circa 13 anni, proprio nella fase di crescita più delicata, mia madre ha accolto in casa nostra mio nonno, con una grave malattia degenerativa. Bene, io credo che da quel momento in poi io sia diventata pressochè invisibile ai suoi occhi, perchè lei era completamente assorbita da lui come fosse un neonato. A me è mancata tantissimo la sua presenza, nonostante fosse in casa e non lavorasse. Ma è proprio questo il fatto, lei era in casa e mi vedeva, eppure ero come invisibile ai suoi occhi, probabilmente c'era solo per le frasi di rito "vai a fare i compiti" e simili.
C'è da dire inoltre che mia madre da sempre si è prodigata per aiutare la sua famiglia, e ci mancherebbe altro, ma secondo me ha esagerato, ha voluto fare la martire. Da molti anni già aiutava mia nonna, non entro nei dettagli ma a giorni alterni lei aveva degli impegni. Avrebbe dovuto fare scelte diverse, pensando ai suoi figli prima di tutto (io in primis mio nonno non me lo sarei portato in casa). Ma ovviamente lei non se n'è resa conto e pensava di tenere sotto controllo tutto. La causa di tutto è stata mia zia (altra malata psichiatrica ), è lei che ha sbattuto letteralmente fuori di casa mio nonno perchè non lo voleva, ed è stata la causa della situazione di schiavitù che abbiamo vissuto negli anni. Non vado oltre per non entrare nei dettagli, ma dopo la morte di mio nonno mia madre è sempre stata superimpegnata per la sua famiglia, a scapito però della libertà della nostra.
Un'altro fatto cruciale del rapporto con mia madre è stato verso i 18 anni. Stavo subendo bullismo, soffrivo in silenzio senza parlarne con nessuno. A un certo punto non ce la feci più e ne parlai con lei, mi aprii, per me fu difficile farlo. Gli chiesi stremata di andare da una psicologa, ma le sue risposte furono pressochè "Ma lasciali perdere, ignorali, non te ne preoccupare..", non ascoltò minimamente la mia richiesta e io mi sentii (inconsciamente) rifiutata. Non chiesi più aiuto a nessuno. In psicoterapia capii che da questo episodio era scaturita ad esempio la paura di chiedere un abbraccio a mia madre per paura di essere rifiutata ancora. Questi episodi cruciali solitamente riaffioravano durante la terapia, e sono cose di cui ho preso coscienza durante la stessa. Non pensavo che degli episodi per me apparentemente insignificanti (ma mica tanto) mi avessero segnato e avessero segnato la mia personalità così tanto.
Sempre a circa 13 anni, mio padre (che è sempre stato molto critico), per un'estate (non entro nei dettagli per paura di essere riconosciuta), mi fece vivere una situazione terribile, che io definisco una vera e propria violenza psicologica, dove mi criticava tutti i giorni, alzava la voce con me, era aggressivo. Ovviamente io stavo ancora crescendo, la mia personalità si doveva ancora formare e il messaggio che la mia mente ha ricevuto è "sei sbagliata, non vali niente". Ancora oggi le conseguenze di questo fatto persistono (scarsa autostima). In psicoterapia parlandone ho scoperto che proprio da questo fatto è derivato il mio "non fare niente" nelle situazioni (in analisi transazionale questo si chiama il copione, cioè cosa uno decide di fare per la vita, se qualcuno vuole saperne di più lo cerchi). Ancora provo un certo odio verso mio padre e non credo riuscirò mai a perdonarlo per questo. Mi viene anche il sospetto che la distimia sia cominciata a nascere proprio da questi episodi . Mi si stringe il cuore pensando a questo, e penso che in parte lui abbia annullato la mia voglia di vivere, di fare, l'entusiasmo che potessi avere. Credo si fosse sfogato con me sia per frustrazione sua, ma forse anche per una scelta che io feci riguardante la mia vita, ma questo non lo giustifica affatto. Ovviamente di tutto questo lui nemmeno si ricorderà e questo fa molto male. Ma in tutto questo fa male anche che mia madre non ha fatto niente per proteggermi. E io credo che mi vedesse arrivare a casa stanca, triste, abbattuta, credo che me lo leggesse in viso anche se non ricordo, ma non ha mai battuto ciglio.
In più reputo i miei genitori responsabili dei miei problemi anche perchè, causa questi episodi raccontati e loro modo di educarmi in generale, non sono stati capaci di farmi formare una personalità e un'autostima adeguata a vivere. Di positivo riconosco che mi hanno dato una buona educazione e buoni valori, sono stati bravissimi in questo.
Poi come ho detto in altri interventi ho avuto altri episodi negativi nella mia vita e anche questi hanno contribuito a distruggermi. Ma la personalità si forma in famiglia e nell'ambiente familiare e io sono il risultato di quello che ho raccontato. Ci saranno sicuramente anche altri episodi determinanti nel nascere dei miei problemi ma io non ricordo.
Per favore non quotare la parte in piccolo.
Mi ero dimenticata di scriverlo. Grazie Ippocrates per non averlo fatto.
Mi scuso se mi sono dilungata molto, ma ne ho aprofittato per sfogarmi. L'ho scritto anche in piccolo per non disturbare nessuno.
Per quelli che dicono che è tutta colpa loro, che i genitori non c'entrano niente: ne siete proprio sicuri? Provate a scavare indietro nella vostra vita. Mi sembra davvero poco probabile non ci sia niente di strano. L'ambiente familiare ha tantissima influenza sullo svilupparsi del nostro carattere e della nostra personalità.
Dico questo perchè anche io ero convintissima (prima della psicoterapia) di avere una famiglia serena alle spalle, che mi aveva educato benissimo, invece riflettendo mi sono resa conto che non era affatto così e che c'erano tanti aspetti negativi che io non vedevo e che non ero riuscita a cogliere.
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Ultima modifica di Lùthien.; 21-11-2015 a 22:20.
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21-11-2015, 21:50
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#18
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Banned
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,665
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Quote:
Originariamente inviata da Lùthien.
In parte e ho ereditato caratteri.
Dico questa opzione perchè ho sia ereditato sicuramente un "fattore timidezza" da mia madre, e sia perchè in parte i miei genitori sono responsabili della nascita di alcuni problemi. Nel mio caso sono proprio entrambi responsabili. Nonostante questo comunque, io gli voglio un bene dell'anima, e continuo ad aspettare da parte loro approvazione. Sbagliatissimo credo perchè ormai sono un'adulta, ma il fatto che non mi sia mai sentita accettata mi fa ancora provare questo.
Mi scuso se mi sono dilungata molto, ma ne ho aprofittato per sfogarmi. L'ho scritto anche in piccolo per non disturbare nessuno.
Per quelli che dicono che è tutta colpa loro, che i genitori non c'entrano niente: ne siete proprio sicuri? Provate a scavare indietro nella vostra vita. Mi sembra davvero poco probabile non ci sia niente di strano. L'ambiente familiare ha tantissima influenza sullo svilupparsi del nostro carattere e della nostra personalità.
Dico questo perchè anche io ero convintissima (prima della psicoterapia) di avere una famiglia serena alle spalle, che mi aveva educato benissimo, invece riflettendo mi sono resa conto che non era affatto così e che c'erano tanti aspetti negativi che io non vedevo e che non ero riuscita a cogliere.
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Ravvedo alcune similitudini con la mia situazione . Anche io mi sento di rispondere "in parte e ho ereditato alcuni caratteri". Ho preso la timidezza e l'insicurezza da mia madre , mio padre al contrario oppressivo e autoritario. Insomma , mi son ritrovato nel tritacarne ..e il periodo peggiore con mio padre è stato dai 10 anni in poi ..critiche ,aggressioni verbali (spargeva maldicenze perfino coi condomini) considerabili anche per me una vera e propria violenza psicologica. Per quanto riguarda la scuola tutto il loro lavoro è condensabile in una frase : "basta che studi" . Problemi di vita extrascolastica :non pervenuti.
Io non spero più nella loro approvazione , per un semplice motivo : o fai A o fai B è uguale , sarò sempre soggetto a critiche , per loro non andrà mai bene nulla di quello che dico o faccio . A questo punto scelgo per me e accetto le conseguenze delle mie azioni.
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21-11-2015, 23:33
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#19
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 483
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Ogni tanto penso: e se tutti i genitori del mondo fossero "non proprio così perfetti" ma siamo noi ad aver reagito negativamente a tali imperfezioni?
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22-11-2015, 00:21
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#20
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 470
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Mio padre è sempre stato iper protettivo, severo, esigente e molto, molto irascibile.
Sono quasi certa che il mio (non) rapporto con lui abbia a che fare con i miei problemi, eppure non voglio dare a lui la responsabilità, mi sento in colpa anche solo a pensarlo.
La verità è che nonostante il suo carattere così difficile mi vuole bene, e se ha influito negativamente su di me non lo ha mica fatto di proposito... non riesco ad accusarlo per quello che sono adesso.
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