Masterplan92

Io ho molti capelli ma faccio schifo lo stesso....

Markos

Non saprei se può essere definita come normalità ma rappresenta a mio avviso una realtà ben radicata che si sta diffondendo a macchia d'olio...
Non entro nel merito dei singoli pareri espressi ma mi soffermo un secondo sul video postato da Architeuthis...
E' un concentrato di banalizzazioni, generalizzazioni ed ignoranza allo stato brado ma rappresenta appieno quelli che è il parere generale sull'argomento...
Gli incel in generale sono degli sfigati e dobbiamo farli passare anche per pericolosi cosi riusciamo ad colpevolizzarli meglio...
Questo è il pensiero mainstream e cosi deve essere perchè chiedersi il motivo per cui certe realtà sono cosi diffuse potrebbe portare a porsi delle pericolose domande...
Non sia mai!!!!

Nerone

Mi riferivo al fatto che a 35 anni una donna che si è "divertita" con fichi socialoni bellocci ma che nessuno di questi ha deciso di accollarsi, miracolosamente riscopre il suo vicino coetaneo con lavoro fisso in banca che fino all'anno prima manco registrava come uomo.

Non certo al fatto che uno basso e pelato a 18 anni diventa alto e capellone a 35

Chiaramente il poveraccio in questione capisce benissimo cosa sta succedendo ed in quasi tutti i casi lascia perdere.

Non escluderei però miglioramenti di molti uomini precedentemente inibiti da famiglia o stile di vita che magari dopo i 25 iniziano a vivere più liberi o tenersi in forma, questi per me hanno molto margine di miglioramento a patto che ci sia qualcosa su cui lavorare.

XL

Da quello che ho afferrato ci dovrebbe essere una correlazione tra il poter accedere equamente al sesso da parte dei maschi ed un abbassamento della competizione tra questi che poi ne ridurrebbe le dimensioi, o il piumaggio, o quei comportamenti competitivi volti a dominare o conquistare l'altro sesso.
Qua sempre Steven Pinker ("Come funziona la mente") parla solo delle scimmie...

<<Le scimmie mostrano un'ampia varietà di organizzazioni sessuali. Il che significa, tra l'altro, che non esiste nessun «retaggio scimmiesco» con cui gli esseri umani sarebbero condannati a convivere. I gorilla vivono ai margini delle foreste in piccoli gruppi formati da un maschio e numerose femmine; i maschi si battono per il controllo delle femmine e si sono evoluti fino a essere due volte più grandi di loro. Le femmine di gibbone sono solitarie e vivono molto sparse; il maschio trova il territorio di una femmina e si comporta da consorte fedele. Poiché gli altri maschi sono lontani, in altri territori, i maschi non combattono più delle femmine e non sono più grandi di loro. Le femmine di orango sono anch'esse solitarie, ma vivono abbastanza vicine perché un maschìo possa monopolizzare due o più delle loro aree, e i maschi sono circa 1,7 volte più grandi delle femmine. Gli scimpanzé vivono in gruppi numerosi e instabili che nessun maschio può dominare. I gruppi di maschi vivono insieme alle femmine e i maschi competono tra loro per il dominio, che conferisce maggiori opportunità di accoppiamento. I maschi sono circa 1,3 volte più grandi delle femmine. Con tanti maschi attorno, una femmina è incentivata ad accoppiarsi con molti di loro; in questo modo un maschio, non potendo mai essere certo che un piccolo non sia suo figlio, non ricorre alla tattica di ucciderlo per rendere la femmina disponibile a partorire un figlio suo. Le femmine di scimpanzé nano sono quasi indiscriminatamente promiscue e i maschi combattono meno e sono circa delle stesse dimensioni delle femmine. La loro competizione avviene su un altro terreno: all'interno del corpo della femmina.>>

Ho sottolineato i due casi in cui in pratica si abbassa la spinta alla competizione, uno è basato sulla monogamia accessibile grosso modo a tutti, l'altro sulla promiscuità indifferenziata e poco selettiva delle femmine.

Probabilmente non si può eliminare del tutto nei mammiferi perché la femmina ormai biologicamente deve investire per forza di più nella prole.

<<La competizione tra maschi e la selezione da parte delle femmine sono onnipresenti nel regno anìmale. Su questi due fenomeni ha richiamato l'attenzione anche Darwin, che li definisce «selezione sessuale», chiedendosi tuttavia perché mai debbano essere i maschi a competere e le femmine a scegliere e non viceversa. La teoria dell'investimento genitoriale risolve l'enigma. Il sesso che investe di più sceglie, quello che investe meno compete. La causa delle differenze sessuali è insomma l'investimento relativo. Tutto il resto, testosterone, estrogeni, peni, vagine, cromosomi X, cromosomi Y, è secondario. I maschi competono e le femmine scelgono solo perché quell'investimento leggermente maggiore l'uovo - che definisce l'essere femmina - viene moltiplicato da tutte le altre abitudini riproduttive dell'animale.>>

Michel Houellebech aveva anticipato il fenomeno In "Estensione del dominio della lotta e arriva a una conclusione simile...

<<L'indomani, a colazione, ha fissato a lungo la sua tazza di Nesquik; poi, con tono sognante, ha sospirato: "Cazzo, ho venticinque anni e sono ancora vergine!..." La cosa mi ha sorpreso, nonostante tutto; allora mi ha spiegato che un residuo d'orgoglio gli ha sempre impedito di andare a puttane. L'ho biasimato - forse con troppa energia, visto che poi la sera, poco prima di partire per il fine settimana a Parigi, ci ha tenuto a rispiegarmi il suo punto di vista. Eravamo nel parcheggio della Direzione dipartimentale del ministero dell'Agricoltura; il riverbero del sole spandeva un alone giallastro alquanto sgradevole; l'aria era umida e fredda. Ha detto: "Capisci, ho fatto i conti: posso permettermi una puttana a settimana; l'ideale sarebbe il sabato sera. Forse finirò per farlo. Però, sapendo che un sacco di uomini riescono a ottenere la stessa cosa gratis, e per giunta per amore, preferisco insistere; per ora preferisco ancora insistere."

Non ho saputo cosa rispondergli, poi mi sono fermato in albergo a pensare. Decisamente, mi sono detto, nella nostra società il sesso rappresenta un secondo sistema di differenziazione, del tutto indipendente dal denaro; e si comporta come un sistema di differenziazione altrettanto spietato, se non di più. Tuttavia gli effetti di questi due sistemi sono strettamente equivalenti. Come il liberalismo economico incontrollato, e per ragioni analoghe, così il liberalismo sessuale produce fenomeni di depauperamento assoluto. Taluni fanno l'amore ogni giorno; altri lo fanno cinque o sei volte in tutta la vita, oppure mai. Taluni fanno l'amore con decine di donne; altri con nessuna. È ciò che viene chiamato "legge del mercato". In un sistema economico dove il licenziamento sia proibito, tutti riescono più o meno a trovare un posto. In un sistema sessuale dove l'adulterio sia proibito, tutti riescono più o meno a trovare il proprio compagno di talamo. In situazione economica perfettamente liberale, c'è chi accumula fortune considerevoli; altri marciscono nella disoccupazione e nella miseria. In situazione sessuale perfettamente liberale, c'è chi ha una vita erotica varia ed eccitante; altri sono ridotti alla masturbazione e alla solitudine. Il liberalismo economico è l'estensione del dominio della lotta, la sua estensione a tutte le età della vita e a tutte le classi della società. Altrettanto, il liberalismo sessuale è l'estensione del dominio della lotta, la sua estensione a tutte le età della vita e a tutte le classi della società. Sul piano economico, Raphaël Tisserand appartiene alla schiera dei vincitori; sul piano sessuale, a quella dei vinti. Taluni vincono su entrambí i fronti; altri perdono su entrambi i fronti. Le imprese si disputano alcuni giovani laureati; le femmine si disputano alcuni giovani maschi; i maschi si disputano alcune giovani femmine; lo scompiglio e la confusione sono considerevoli.>>

QuantumLeap

Forse per colpa dello stereotipo che vuole le donne meno portate per queste discipline, spero che progetti come questo aiuteranno a cambiare le cose... https://www.corriere.it/tecnologia/1...9725a806.shtml

DeadSoul

Anch'io sono così.

Keith

chiarissimo l'esempio che hai fatto e non metto in dubbio che tu abbia avuto modo di osservare questa cosa, però ne a me personalmente ne ad altre persone che conosco è mai capitato.
se dovesse capitare probabile che il nostro ipotetico impiegato di banca non sarà bello ma non sta messo neanche poi tanto male, altrimenti il 99% delle donne in questi casi preferisce rimanere sola o continuare ad aspettare.
beh già se arriva a capirlo e ad avere la forza di dire "no" vuol dire già che ha un bel coraggio, a maggior ragione se la tipa di cui sopra gli piace.

DeadSoul

Ho due amici brutti e li considero solo amici, non mi ci metterei mai insieme.

boogiewoogie

non conosco questi incel, è la prima volta che li sento, ma il fatto di criminalizzare una fetta di popolazione disagiata è sempre esistito, basti guardare le campagne di stampa anti-immigrazione in cui si parla solo di fatti di cronaca dimenticando i milioni di lavoratori onesti, o quando si addita un quartiere proletario solo per fatti criminali

Keith

Scusa, che esempio avrei fatto io? Mica mi ricordo..

Clover

---moderazione---

Darby Crash

io no, non vorrei amiche brutte

Delta80

Sulla carta l’amico brutto è invece l’ideale come amico, proprio perché non ci possono essere momenti di debolezza ed equivoci , ovviamente vale sia per uomini che per donne

Darby Crash

Perché se hanno un aspetto che trovo sgradevole tendo a sentirmi a disagio assieme a loro e non mi sento stimolato a conoscerle e a stare in loro compagnia. Sì, ho amiche. Poche eh (2). Affinché qualcuna possa diventare mia amica è necessario che mi susciti almeno un minimo di attrazione fisica.

Darby Crash

Per i maschi vale una cosa simile. Se una persona ha un aspetto che trovo sgradevole non mi va di starci. Considera che in percentuale sono pochi i maschi che scarterei per l'aspetto. Inoltre, più che i maschi oggettivamente belli tendo a preferire quelli con un aspetto che a prima impressione mi è "simpatico" o che trovo simile al mio. Ad esempio se entro in un'aula universitaria e scelgo accanto a chi sedermi, mi posso orientare su un maschio alto più o meno quanto me, magro, coi capelli lunghi e che possa vagamente somigliare a qualche musicista rock anni '70 ahah. Se invece vedessi uno obeso con i capelli verdi e una maglietta dei Pokemon mi verrebbe da passare oltre ahah - senza offesa, ovviamente

Masterplan92

Bah....

Delta80

Io sarei, se non avessi i miei problemi che mi limitano la vita sociale , il classico buon amico per le donne , buono per sfogarsi dei problemi e totalmente innocuo dal punto di vista sentimentale

Nerone

Non voglio entrare nel merito della polemica che stai avendo con l'altro utente anche perchè mi pare di capire che lo hanno bannato.

Posso dire quello che osservo io, i campi STEM sono probabilmente i più complessi ed impegnativi nonché più remunerativi al giorno d'oggi.
Per avere successo in quel campo serve una grandissima intelligenza logica di norma più alta negli uomini mentre non serve una particolare intelligenza emotiva di cui invece sono gli uomini da essere carenti e le donne ricche.

Spiego il concetto per non essere frainteso un uomo non particolarmente brillante se vede il progetto di un mobiletto e ha gli strumenti può montarlo, non altrettanto facilmente una donna non particolarmente brillante.

Allo stesso modo l'uomo medio è capacissimo di parlare con una ragazza e questa nonostante gli mostri tutti i più evidenti segni di disagio e fastidio le chiederà di uscire e quando questa darà risposte ovviamente negative nel messaggio non verbale ma positive nel lessico lui davvero sarà convinto che quella ci vuole uscire mostrando un serio limite alla propria intelligenza emotiva, tanto da chiedersi se quell'uomo è un ritardato...scena che conosciamo bene tutti.

Non sto dicendo che uno è meglio dell'altro, di norma abbiamo abilità diverse ma complementari che dipendono da fattori biologici in atto prima ancora che nasciamo anche all'interno di individui dello stesso sesso.
https://www.sciencedirect.com/scienc...06453017308739

Ad esempio invece quella donna media che non capisce nulla delle istruzioni di quel mobiletto sarà capacissima in pochi secondi di capire intenzioni e atteggiamento di chi ha di fronte e anzi perfino all'interno di un gruppo ne capirà le dinamiche molto facilmente.

La ragione per la quale non ci sono molte donne nel campo STEM è la stessa per la quale non ci sono molti uomini nel corso di letteratura o poesia, semplicemente è un qualcosa che non tocca gli elementi preminenti del loro essere e soprattutto non stimola il loro interesse.

Poi certo donne nello STEM qualcuna c'è, non serve che vi dica che pensano come gli uomini (spesso sembrandolo pure) cosi come ci sono uomini artisti che hanno una sensibilità e capacità introspettiva inaudita per l'uomo medio.

Nel 2020 non ci sono stereotipi di genere o ostacoli psicologici al percorso di studio delle donne anzi avere donne che si iscrivono in determinate facoltà è il sogno bagnato dei rispettivi direttori per ragioni di marketing e di fondi pubblici.

Se gli stereotipi fossero un problema non vedremmo ragazzine di 18 anni tatuaggiate come marinai o coperte di piercing, in quel caso se ne fregano delle pressioni sociali e degli stereotipi ESISTENTI in quel senso.

Perfino in paesi scandinavi femministi da sempre, i campi stem non raccolgono particolare interesse nelle donne anche perchè diciamocela tutta sono l'esatto opposto del socializzare e lavorare con le persone nei quali le donne eccellono molto più degli uomini.

ps. secondo te gli uomini usano i social network meno delle donne per formazione mentale o perchè li fermano gli stereotipi?
Semplicemente siamo strutturati in maniera diversa, complementare ovviamente ma diversa.

Se vuoi creature uguali in tutto e per tutto parliamo di vermi asessuati perchè perfino gli insetti hanno due sessi e ognuno con funzioni diverse, complementari ma diverse.

Markos

Quello che sono io attualmente insomma...(prima ci provavo ad avere una relazione ed una famiglia ma mi hanno messo al mio posto)..
Infatti un paio di amiche (pure carine) le ho...

Delta80

Ti capisco , se ti fa piacere avere queste amicizie va benissimo, devi avere solo l’onestà di sapere appunto quale è il tuo posto, certo se hai altre speranze poi ci soffrirai ovviamente