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Vecchio 08-04-2011, 20:36   #1
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A volte noto che, più che per sintomi ansiosi, io sto lontano dalla gente per altri motivi: sono così concentrato sui miei problemi, sulle mie sensazioni (inadeguatezza, estraneità a tutto e tutti...) che non riesco a stabilire un rapporto empatico con le persone, anche se lo vorrei probabilmente più di ogni altra cosa. Se uno mi parla non riesco a concentrarmi su ciò che mi dice, ma il mio pensiero va a: cosa risponderò? risulterò stupido? ed alle conseguenti sensazioni negative che questi pensieri mi generano. Forse perchè ormai sono abbastanza abituato, non ho ansia sociale a stare in mezzo agli altri, forse un po' se per un attimo l'attenzione si concentra su di me; più che altro, è come se fossi rassegnato a provare quella sensazione di sentirmi un idiota ed un debole ogni volta che ciò accade. Ma non dipende dalla presenza altrui; è una sensazione che potrei benissimo provare pure da solo, in presenza di un compito troppo difficile che mi fa sentire un incapace.
Ho queste stesse difficoltà se devo ascoltare a lungo una persona che parla, come una lezione universitaria: dopo un po', per quanto mi impegni, non riesco a seguire il filo del discorso, è come se ricevessi le singole parole separate e dovessi fare uno sforzo enorme, da me, per riassemblarle in un discorso di senso compiuto. Non credo dipenda dalla difficoltà della materia, a volte ho constatato questa cosa pure nella lettura di testi molto brevi e didascalici; è come se proprio non riuscissi a concentrarmi su ciò che leggo/ascolto, ma avessi la testa da un'altra parte, dove proprio non so. Che ne pensate? possibile che mi fossi sbagliato sull'essere SF, ma questa chiusura esterna sia il sintomo di qualcos'altro?
Vecchio 08-04-2011, 21:26   #2
Principiante
L'avatar di Walking Dead
 

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Originariamente inviata da andry88darkside Visualizza il messaggio
Ho queste stesse difficoltà se devo ascoltare a lungo una persona che parla, come una lezione universitaria: dopo un po', per quanto mi impegni, non riesco a seguire il filo del discorso, è come se ricevessi le singole parole separate e dovessi fare uno sforzo enorme, da me, per riassemblarle in un discorso di senso compiuto. Non credo dipenda dalla difficoltà della materia, a volte ho constatato questa cosa pure nella lettura di testi molto brevi e didascalici; è come se proprio non riuscissi a concentrarmi su ciò che leggo/ascolto, ma avessi la testa da un'altra parte, dove proprio non so.
ultimamente sto avendo anch'io problemi simili e questo mi deprime parecchio perchè prima ero in grado di seguire ore e ore di lezione prendendo buoni appunti, mentre ora sono spesso deconcetrato e passo spesso il tempo a guardare l'orologio per vedere quando finisce la lezione............spero che passi, anche se ormai va avanti da qualche mese. inoltre questa incapacità di seguire un discorso a volte si manifesta anche in ambito sociale, è come se mi annoiassi a seguire un discorso per più di un certo periodo di tempo
Vecchio 08-04-2011, 22:15   #3
Banned
 

Anche a me è capitato spesso, forse più pochi anni fa rispetto ad adesso, che sto tornando al mondo reale...

Però capisco la sensazione di avere la testa piena di pensieri e non riesci a guardarti intorno, ad ascoltare, a concentrarti.

In questi giorni dovevo fare un lavoro, ho dormito 8 ore in 2 giorni e ieri sera sono andata a letto tardissimo per finirlo... spero sia andato bene, ma è difficilissimo stare concentrati sul computer evitando di pensare a pensieri di ansia e sofferenza...

Volevo infatti aprire un thread sulla concentrazione al lavoro... come si fa a restare concentrati 8 ore davanti al computer ad esempio?

Inoltre, mentre lavoro ho bisogno di sfogarmi con un post qui e ascoltare la radio. Non riesco a fare tante ore filate pensando solo al lavoro. A meno che non sia a contatto con il pubblico, che lì sono costretta a stare concentrata (ed è più facile, perché c'è una persona che stimola l'attenzione).
Vecchio 10-04-2011, 09:55   #4
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Mi sembra strano che questo thread non vada avanti...
Vecchio 10-04-2011, 10:19   #5
Intermedio
L'avatar di ASongNoOneSings
 

Anche a me capita lo stesso...sono talmente concentrata sui miei "problemi" che nn riesco a concentrarmi sul presente...sarà per questo che appaio sempre accigliata...e quando poi la gente prova a parlarmi, sono molto distratta e magari rispondo una cosa per un'altra...
Vecchio 10-04-2011, 20:46   #6
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si pure io mi stupisco del fatto che a volte posto thread interessanti che credo accomunino molti qui e non vanno avanti, altre volte vedo discussioni infiinite su palesi stronzate...
Vecchio 10-04-2011, 21:38   #7
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Originariamente inviata da andry88darkside Visualizza il messaggio
A volte noto che, più che per sintomi ansiosi, io sto lontano dalla gente per altri motivi: sono così concentrato sui miei problemi, sulle mie sensazioni (inadeguatezza, estraneità a tutto e tutti...) che non riesco a stabilire un rapporto empatico con le persone, anche se lo vorrei probabilmente più di ogni altra cosa. Se uno mi parla non riesco a concentrarmi su ciò che mi dice, ma il mio pensiero va a: cosa risponderò? risulterò stupido? ed alle conseguenti sensazioni negative che questi pensieri mi generano. Forse perchè ormai sono abbastanza abituato, non ho ansia sociale a stare in mezzo agli altri, forse un po' se per un attimo l'attenzione si concentra su di me; più che altro, è come se fossi rassegnato a provare quella sensazione di sentirmi un idiota ed un debole ogni volta che ciò accade. Ma non dipende dalla presenza altrui; è una sensazione che potrei benissimo provare pure da solo, in presenza di un compito troppo difficile che mi fa sentire un incapace.
Ho queste stesse difficoltà se devo ascoltare a lungo una persona che parla, come una lezione universitaria: dopo un po', per quanto mi impegni, non riesco a seguire il filo del discorso, è come se ricevessi le singole parole separate e dovessi fare uno sforzo enorme, da me, per riassemblarle in un discorso di senso compiuto. Non credo dipenda dalla difficoltà della materia, a volte ho constatato questa cosa pure nella lettura di testi molto brevi e didascalici; è come se proprio non riuscissi a concentrarmi su ciò che leggo/ascolto, ma avessi la testa da un'altra parte, dove proprio non so. Che ne pensate? possibile che mi fossi sbagliato sull'essere SF, ma questa chiusura esterna sia il sintomo di qualcos'altro?

A me all'università succedeva esattamente la stessa cosa, mi rinchiudevo sempre + nei miei pensieri e il mondo esterno diventava sempre + lontano comprese le parole del tizio dalla cattedra, ad un certo punto mi sono chiesto se soffro di ADHD deficit di attenzione ma non credo, soffrendo peraltro di ossessioni e di fobia sociale bastano questi due per spiegare perchè la testa sia occupata da questi pensieri piuttosto che seguire una qualsiasi cosa, a me capita con tutto anche con un film dopo 10 minuti perdo il filo e inizio a pensare, cioè voglio dire anche con cose piacevoli non solo pallose come le lezioni universitarie, credo nel gergo medico si chiami fuga di idee, uno dei sintomi di qualche problema dentro nella psiche
Vecchio 10-04-2011, 21:43   #8
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Mamma mia, a chi lo dite.
Pure io non riesco a concentrarmi. O perlomeno mi capita spesso. Mi capitava a scuola e tuttora a lavoro. A volte stupidamente faccio finta d'aver capito quello che i miei capi mi dicono. Ho la testa presa dai miei pensieri, ho un vortice nella scatola cranica...
Vecchio 10-04-2011, 23:03   #9
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Originariamente inviata da sway Visualizza il messaggio
Mi sembra strano che questo thread non vada avanti...
ehm.....ecco........veramente.........VUOTO MENTALE.............
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