Da premettere che sto bene col mio ragazzo, ne sono innamoratissima e il solo pensiero di perderlo mi fa rabbrividire... Oggi partiva, di nuovo. Doveva prendere il treno, e dopo le lezioni all'università l'ho accompagnato in stazione. Come ogni volta che mi affeziono a qualcuno, non sopporto il fatto di dovergli stare lontana, ma fortunatamente non è per molto tempo, come è già successo, e veramente non mi posso lamentare, sarebbe troppo da egoisti.
Ma la partenza è stata bruttissima. E' stato tutto così in fretta, tutto così all'improvviso... Siamo arrivati, era tardi, davano l'avviso del treno che stava per arrivare. Ad un tratto mi ha detto "Dai corri!" per raggiungere il binario del suo treno, che nel frattempo era già arrivato. Ci siamo messi a correre e a sorpassare tutti, e in quei due minuti continuavo a ripetermi "Dai Cecilia, passerà anche questo, passerà tutto e tornerà di nuovo, non sei sola, non sei sola, non sei sola". Io avevo una busta in mano che doveva portarsi. E' salito sul treno, e gli ho dato la busta quando la porta si stava già chiudendo. Mi faceva male la testa, avevo sete, ero frastornata dai rumori e dalla folla, volevo dirgli "Abbracciami, solo per un secondo"... Ma una debolezza improvvisa si è letteralmente impossessata di me, ero confusa senza un motivo... E non ci siamo nemmeno salutati. La porta si è chiusa e il treno è partito. Ci siamo solo guardati attraverso il vetro.
Poi ho fatto uno sforzo enorme per trattenere le lacrime.
A quel punto mi sono sentita sola, e la solitudine, benchè abbia i suoi mille lati buoni, è esattamente quella cosa da cui io cerco di fuggire, perchè ne ho vissuta e sofferta troppa in passato, e perchè mi fa paura, troppa paura.
Non ce l'avevo con lui. Ce l'avevo con me stessa, per il fatto che penso troppo, che ingigantisco ogni emozione, che non riesco mai a staccarmi con ragionevolezza da chi mi dà tutta la sicurezza che potrei mai desiderare... Mi sono sentita sola lì in mezzo a tutti, a combattere con me stessa per non piangere, per non apparire ridicola.
Mi sono sentita come se fossi rimasta indietro.
So benissimo che non è successo niente, che queste cose capitano a tutti e tutti i giorni, perchè si sa com'è fatta oggi la vita, è terribilmente veloce, frenetica, caotica, e se qualcuno rimane indietro, dovrà pensarci da sè a riprendere il passo.
Se pensate che io sia una grande stupida, esageratamente sensibile e paranoica, avere perfettamente ragione voi...
Basta, ho finito, non c'era una domanda, era solo uno sfogo contro questo tempo che ha sempre fretta, maledizione! E che non aspetta mai nessuno. Scusatemi.