Diceva Biagio Antonacci.
Ma io la intendo in modo diverso, forse contrario.
Quella sensazione di smarrimento, forse addirittura alienazione, di una persona in grado di stare con nessuno, nessuno proprio, nel mondo.
Appunto, in mezzo al mondo.
Tra quelle persone fobiche, depresse, evitanti, che hanno complessi di inferiorità e inadeguatezza, che senti che in fondo al tuo cuore forse senti di non appartenere del tutto...
E tra quelle invece dove ti vorresti catapultare immediatamente, senza pensarci, quelle persone positive, estroverse, sociali, che amano prima di tutto loro stesse e poi gli altri, stanno bene con la Vita.
Vi è mai capitata questa sensazione di stare in mezzo al nulla? Per quanto tempo: fugace o passeggera? Come avete risolto? Raccontate la vostra testimonianza se ne sentite di averne fatto o fare parte.
Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk