In questi giorni (sinceramente non ricordo la data esatta) cade il decennale della morte della mia nonna paterna.
Oggi io e mia mamma siamo finiti,per caso,a parlare brevemente di lei.Per mia mamma non è stato certo facile averla accanto,come suocera oltretutto.Aveva una maniera di ferire chiunque la contraddicesse o non si comportasse come lei che disturbava molti,che infatti erano riluttanti a frequentare la nostra famiglia.Figuriamoci cosa voleva dire trattare con lei per un bambino insicuro come ero io.Spesso inveiva contro la mia scarsa socievolezza e la mia riluttanza a giocare con i coetanei.Devo dire che talvolta provavo gusto a farla arrabbiare,ma lei era pronta a definirmi "bescia grama" (bestia miserabile),a dire che non ero a posto con la testa e altre simili amenità (ricordo che all'epoca avevo non più di 11 anni).
Sì,perché lei era una estroversona.La sua maggiore passione era organizzare pranzi e cene con amici e parenti di tutta Italia e anche dall'estero.Ottima cuoca,adorava cucinare e provare sempre nuovi piatti (faceva il pane,gli gnocchi,i tortellini,giusto per citare qualcosa).Intratteneva a meraviglia gli ospiti conversando e cantando (amava cantare,soprattutto motivi popolari,da giovane faceva parte di un coro e cantava operette),o recitando poesie.Come la maggior parte della sua generazione,ebbe scarse possibilità di studiare,ma era una divoratrice di libri (amava molto Proust).Si interessava alle tradizioni popolari di ogni Regione e Paese che visitava,e aveva molti amici "colti".Amante dell'arte,girò tutta l'Italia e in molti Paesi esteri,soprattutto la Francia,che conosceva molto bene.
Sarebbe stata una persona da cui imparare moltissimo,se non fosse per i difficili caratteri mio e suo.Negli ultimi anni l'avevo frequentata pochissimo,e la notizia della sua morte non mi fece molto effetto.Da qualche tempo mi chiedo come sarebbe stata la nostra relazione se fossimo stati più sereni,e sono preso da molti rimorsi,tra i tanti che mi accompagnano.
