Oggi, direi che la mia famiglia è stata fortemente incapace di emettere giudizi. Scarsa individuazione, sicurezza, intelligenza, cultura, equilibrio, amor per sé, chiamatelo come volete. Fatto sta che nessuno mi ha mai dato una norma sensata, ovvero non riconducibile a luoghi comuni, stupidaggini o rimandi ciechi e deresponsabilizzanti all'autorità altrui.
Hanno inoltre frustrato fortemente il mio bisogno di ricevere conferme al mio bisogno di capire e regolarmi nelle piccole cose della vita, così che questo è schizzato nel cielo iperboreo dei rimuginii astratti, lontano dai fatti terreni. Perché non so stare davanti a una donna? Perché per andare in pizzeria o al cinema da solo devo dissociarmi un po', come se fossi in un film? Inducendo, inoltre, un'incapacità di vivere nel vuoto di chi è (ancora) ignorante, il che spiega la mia saputelleria.
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