utopia?

Oh sì anche qui i bar son pieni di gente, di vecchietti che tracannano giocando alla passatella e di giovani che...boh non so cosa facciano i giovani nei bar sinceramente.
Qui si ammette spesso che "non si trova nulla" e che "si entra solo coi calci", ma dinanzi a un disoccupato il mantra rimane "chi non trova è perché non cerca abbastanza bene o anzi lo cerca pregando di non trovarlo".
Non saprei quale delle due sia da considerare migliore, comunque.
Il fatto che a un colloquio di lavoro molto spesso non si possa chiedere "quante ore al giorno dovrò lavorare?" né "quale sarà la paga che mi spetterà alla fine del mese?", la dice lunga sul come "un qualsiasi lavoro pur di lavorare" debba essere considerato un valore a prescindere indipendentemente dai propri bisogni e dalle proprie necessità.

BbFenix

Under 25:
Devi avere la ragazza.
Devi andare bene all’università, possibilmente ad u corso prestigioso come medicina o ingegneria ecc.
Devi avere un hobby in cui sei talentuoso (sport, musica ecc.).
Devi essere un bel ragazzo.

Over 25:
Devi essere sposato.
Devi avere una famiglia.
Devi lavorare molto.

BbFenix

Da questo sondaggio si può abbastanza capire chi vive al nord e chi vive al sud.

Peste Nera

Il quadro generale (intendo la mentalità di giudizio) è desolante se in Italia veniamo giudicati dalle cose che abbiamo (e ho)detto.

Peste Nera

Io vorrei vivere nel luogo che ho indicato come "ubicazione".

BbFenix

Non la conoscevo, bel posto

Palmiro

A Milano ho notato che sono tutti in fissa per la carriera e il fare soldi, difatti tutto scorre a ritmo di business e lo stress regna sovrano. Più inizi a scendere a sud più la mentalità si ammorbidisce e c'è una concezione del divertimento più "povera"... Già qui in Liguria ad esempio è tradizione consolidata il tuffo in mare dopo il lavoro d'estate, mentre a Milano al massimo vanno a far serata in qualche locale fighettino..
In Toscana stessa cosa, lungo la costa, mentre da Roma in giù si da più importanza allo svago e alla socialità, dato che il lavoro spesso manca.

Svalvolato

Prima di chiederti come stai o come ti chiami ti chiedono cosa fai. E' una cosa ancora abbastanza radicata, soprattutto in certe zone del Nord, dove la gente accumula per poi finire nella tomba avendo passato i Weekend all'Esselunga a vedere le promo dei frullatori e le ferie rigorosamente per 15 giorni ad Agosto a Rimini insieme ad altri migliaia di fantozziani come loro, senza godersi una lira.
E' comunque un qualcosa, tra la crisi infinita e la rivoluzione lavorativa, che andrà man mano scemando, anche perché molti non hanno capito che il loro lavoro "prestigioso" in realtà è fuffa, e che è già inutile ora, figurarsi quando sarà spazzato via dalle nuove tecnologie, senza che anche la più rigida delle leggi possa tenerlo in piedi.
Sull'amore invece ti rompono molto in adolescenza, o comunque in gioventù, poi dopo molto meno, anche perché quasi tutti hanno avuto in famiglia qualche cornuto, divorziato ecc... ritornato a casa o in braghe di tela, e quindi si guardano bene dal puntare il dito contro i single, quando sono loro i primi "falliti" in tal senso.

Peste Nera

Adesso che è abbandonata è ancora più affascinante. In passato ci mandavano gli ammalati di peste e poi c'è stato un ospedale con anche il reparto psichiatrico che è chiuso da decenni ormai anche se non ricordo quando esattamente. In teoria adesso non potresti accedervi e dicono che sia infestata dai fantasmi.

milton erickson

Fino a 20 anni ti prendono per il culo se studi

Dopo i 20 anni se non hai studiato e di conseguenza trovato un lavoro prestigioso


che si decidano

Pima

Io la chiamo filosofia dei "Malavoglia", abito al nord (Piemonte) ealmeno nella mia famiglia é cosí; é una cosa particolare forse, mio nonnoé una specie di maciste e a 80 anni lavora ancora nei campi e disbosca boschi. Peró é battuto dalla mia bisnonna che ha vissuto 100 anni e a novanta e passa era ancora nei campi anche lei a fare qualcosa. Tradizioni, Magari campassi 100 anni pure io

Peró non é importante il lavoro prestigioso, basta lavorare sodo (e purtroppo alcune vecchie tradizioni rimangono come il dover per forza bere vino o sei strano o stare a chiaccherare o avere la ragazza e poi sposarti)

tersite

Sembra il ritratto di Livorno, a parte la sanità che secondo me qua funziona (ma sono punti di vista, per me e per i miei familiari sempre ci hanno risolto i problemi)
Sarà che anche qua c'è il lungomare : negli uffici ormai è tutto deserto e stanno tutti sugli scogli in 'mutandine'* e qualcuno pure senza








*gergo con si chiama il costume da noi

Svalvolato

Quando sei all'uni devi frequentare corsi "seri", tipo medicina o fisica o ingegneria (non gestionale) altrimenti sei visto come un fancazzista che graverà sulle spalle dello Stato. Ovviamente la maggior parte di chi critica ha magari la terza media o il diploma serale, ma loro si fanno il culo (inutilmente) al lavoro, ottenuto magari in un'epoca in cui anche l'ultimo cretino trovava qualcosa.

tersite

un po' di ragione ce l'hanno quelli che 'santificano' il lavoro materiale nei campi e pensano che i giovani d'oggi siano tutti dei fakazzisti.
Poi parlo io che un lavoro fisico non l'ho mai fatto

Equilibrium

Io nn ci vedo tutta questa standardizzazione nel dare un giudizio di valore, molto dipende dal livello culturale e dalla classe di appartenenza di chi lo esprime. Posso dire però che un certo retaggio che viene dalle generazioni più vecchie é quello di mostrare una certa ammirazione per chi é furbo

tersite

mentre i giovvani non ce l'anno questa ammirazione?

Gio.solo

da me se sei un poco di buono lo rimarrai sempre e visto anche male, sei visto bene solo se sei un gran lavoratore e ci si tratta bene nel vestiario e nel circolo d'amicizie e interessi, io lavoro ma vestendomi male e non avendo amici sono snobbato ma almeno non visto malissimo

lone 73

Ma dove vivi?In che regione?

alien boy

Mi sembra che il fatto di lavorare non sia considerato il parametro principale di valutazione di una persona. Allo stesso tempo si percepisce una svalutazione ironica del mondo dei lavori che richiedono un certo percorso di studi e una distanza maggiore da attività "concrete" che in realtà proviene da una parte della popolazione (seppur probabilmente maggioritaria), che o svolge / ha dovuto svolgere lavori "umili" (oppure nel commercio) e/o è ancorata a una mentalità scettica, che trova astratto e inutile il dedicarsi ad attività mentali quando il problema può essere risolto per via di esperienza, intuito e aiuto della Madonna (che contradirebbe lo scetticismo di cui sopra e a quanto pare invece no), a una visione tipica della vita rurale, in cui sono privilegiate le capacità dei sensi e la robustezza / resistenza fisica rispetto alle scelte meditate e alle conoscenze dettagliate. Altri invece non disdegnerebbero affatto di arrivare (in particolare far arrivare i propri figli) ad ottenere lavori diciamo più prestigiosi, e se sono ironici rispetto a quelle figure professionali, è perchè qualcosa non è andata come volevano, perchè sono invidiosi, ecc. Il medico, l'ingegnere, l'avvocato, ecc. comunque sembrano avere il loro riconoscimento, qualche riguardo in più a livello almeno formale viene dato a questi, un po' meno forse agli insegnanti .
L'importante è che restino dei 'loro', che facciano parte della vita di paese, che siano dei tipi svegli, che stiano in mezzo alla gente, che sappiano cavarsela, in un modo o nell'altro.

vikingo

Sicilia orientale sulla costa stessa cosa, tra i 30enni ci sono tanti disoccupati, si vive di turismo e attività commerciali e ristorative