claire

Quanto vi sentite impotenti di fronte alla vostra condizione?

Il primo che entra a fare battute sul viagra verrà evirato

enemyofthesun

Divertente il "tra parentesi".
Direi all'ennesima potenza? Bel gioco di parole per una brutta situazione.

no-body

Da uomo ti dico che la parola impotente mi sta antipatica.
Non potevi invece dire: sentirsi frigida ?

Masterplan92

100 da 1 a 100

ElsaonMars

Dipende. Ci sono giornate che tocco picchi di disperazione incredibili. Mi chiedo come ho fatto a non cedere alla tentazione di buttarmi dal balcone fin'ora-
E altre giornate in cui sono ottimista e tutto si ''ridimensiona''. E sento di potercela fare. Ma alla fine entrambi gli stati derivano proprio dall'instabilità emotiva tipiaca del mio problema, quindi non saprei.
Ovviamente ora le giornate del primo tipo sono decisamente più frequenti di quelle del secondo tipo.

Mike Patton

Poco e nulla.

Creeper

Del tutto impotente.

claire

Io ho la convinzione che la mia fs, (non la fs in generale)e la mia emicrania non siano risolvibili (quest'ultima è confermata scientificamente),l'unica soluzione sarebbe la costituzione di una zona comfort lavorativa,sociale,economica e relazionale dove poter convivere più serenamente con i miei disturbi,ma anche questa la vedo dura,perchè nella vita non si può avere tutto sotto controllo.
Sul senso di inadeguatezza ,sull'ansia e sui pensieri negativi e depressivi invece credo di poter ancora (un po')lavorare con farmaci e terapia...

OhNo!

Abbastanza, perché comunque mi è capitato di provare a mettermi nell'ordine di idee di fare qualcosa, ma nel momento clou mi è molto spesso capitato di non farcela. E' una sensazione molto frustrante, perché poi la sensazione che provo è anche in un certo senso staccata dalla realtà, nel senso che percepisco i limiti come astratti e non concreti, materiali, ma nonostante questo è come se fossi legato a delle invisibili catene e mi girano le palle non poco. Mi è successo spesso di pensare "sono bloccato qui per sempre".

Pablo's way

Non so se si possa definire un senso di impotenza vero e proprio, però sento di essere un po' al limite con le energie e non mi sembra una condizione temporanea, come è accaduto a volte in passato.

Forse ho ancora dei margini per quanto riguarda i miei problemi psicologici, ci sono ancora alcune esperienze che prima o poi dovrò fare e che potrebbero aituarmi a migliorare ancora un po' (ma potrebbero anche mettermi ko).

Ci sono poi tutta un'altra serie di questioni verso le quali sono di fatto impotente, principalmente legate alla salute, che ho gestito fin troppo bene fin qui, ma che cominciano a farsi veramente pesanti da sopportare e quando ci penso mi viene voglia di disintegrarmi all'istante.

hermit94

In questo momento mi sento disperato al 99 % e non sto scherzando,non riesco ad avere nemmeno un barlume di umore positivo da almeno un anno...Mi si è atrofizzato il cervello, non so..magari a furia di tenerlo stressato x mesi ha mollato e mi ha fatto piombare in un apatia tombale.. non riesco proprio a capire di cosa ho bisogno..

Yumenohashi

Viviamo in una società che non ci permette di scegliere la nostra strada liberamente ma solamente di selezionare l'opzione a noi più accessibile. Il che presuppone comunque anche ai livelli più bassi confronto e compartecipazione di diversi fattori che esulano dalla'iniziativa personale. Il che vuol dire che se sei un timorato di tutto non hai modo di percorrere mezzo passo del sentiero da te auspicato. Il che vuol dire che sei condannato all'immobilità. Quindi 100% impotenza.

It's Me

Per fortuna, è una sensazione che non provo molto spesso

IO&EVELYN

mi sento al 100% impotente di fronte a tutto quello che non posso cambiare e avere, insomma una consapevolezza orribile quella di non poter essere felice.

Strange Man

Impotente al massimo, perché ho capito che da solo non ne esco, e la fobia, per sua stessa natura, mi impedisce di trovare qualcuno che mi aiuti in questa "impresa".

Silent Bob

Credo che per me sia ormai troppo tardi per raddrizzare la baracca, non sono più un ragazzino.
Faccio quello che posso fare, mi fa gioire avere almeno un'oretta di serenità in mezzo ad anni ed anni di depressione e fottute paure.
In questo periodo sto un po' meglio, ma la mia situazione rimane comunque molto grave e spesso, molto spesso, mi chiedo quale miracolo possa mai arrivare a salvarmi.

Weltschmerz

Parzialmente e sto cercando di venirci a patti.

claire

Mi sa che è l'unica.Che fatica però.Ripeto,con una zona comfort sarebbe tutto più semplice,non si può stare in balìa di tutto.

Weltschmerz

Sì, è faticoso sopratutto perché ho anche tutta la paura, la rabbia e la tristezza con cui ho reagito prima.
Anche per me ci vuole una zona di comfort e, non solo, delineare ciò che posso comprendere/cambiare o no e cosa dipende davvero dal mio comportamento.
Sembra banale ma finisco per darmi la colpa per qualsiasi reazione.

XL

Forse in ambito relazionale (coltivare delle amicizie, non mi riferisco all'avere un compagno/a perché anche qua risulta complicato) e sociale qualcosa in più si può fare (in questi ambiti io stesso personalmente mi sento meno impotente), in ambito lavorativo ed economico io la vedo sempre dura riuscire a ritagliarsi uno spazio abbastanza confortevole ed è più difficile davvero, ma non lo dico a causa del mio pessimismo, basta guardarsi intorno.