la potenza di essere tutto il contrario di tutto mi fa sentire impotente...reliquati di onnipotenza mi attanagliano, mi costringono ad una vita in cui potrei passare da una persona affermata ad una nullità assoluta attaccata alla bottiglia...
tra apparenza e profondità sprofondata sempre più, come quelle isole vulcaniche che spariscono sommerse dalle acque dopo un'ultima eruzione...
mi preparo la cena...e poi?forse una telefonata, lacrime che non usciranno...uscirà solo una parte di me quella che sta a galla e che abbraccerà una ragazza senza bagnarsi perchè in fondo il tesoro è nell'abisso in ciò che fa più paura fa più male.
passerò la notte in compagnia ma io chi sono, lei chi è?è lei che voglio? e l'altra che vorrei è solo un riflesso di una mia scelta, di un desiderio profondo...o bisogno di riempire un buco che diventa voragine di affetto?