Integro la presentazione, un pò scarna :
Ufficialmente dopo due ricoveri volontari e mesi di Csm sarei borderline, ma mi pare una diagnosi errata, in ogni caso di certo ora non lo sono più, nel senso che sono altro.
Sto male sin da quando mi ricordo di esistere, dunque da quando avevo 3 o 4 anni, e il mio malessere ha cambiato forma tante volte.Quello che è rimasto costante è il dolore esistenziale, che ogni tot si cambia d'abito, ma è sempre lui, inestirpabile, avvinghiato con le unghie alla mia anima, che ora è davvero stanca di lottare, infatti il suicidio è una possibilità che contemplo.Ora sono così, sospeso nel limbo tra il sopprimermi, opzione razionalmente ineccepibile, e cambiare, opzione di cuore, che non significa " guarire ", perchè da queste cose non si guarisce in alcun modo, almeno non io, però conviverci forse si.So di essere disintegrato, e sento la fine vicina, ma la speranzosa fiammella brucia ancora, è la parte "animale"dell'essere umano, che come tutti gli esseri viventi tende alla vita.
Sono convinto che la malattia mentale non esista, se non come riflesso di una disfunzione a livello di Anima, infatti ho un approccio alla vita decisamente spirituale, con forti tendenze all'astrazione e al distacco dalla realtà.La derealizzazione è sempre stata per me una scomoda compagna, ultimamente è peggiorata. tanto che se mi chiedo, ma io esisto? la mia risposta istintiva sarebbe no, ovviamente no, e pure tutto ciò che mi circonda è illusione, proiezione.Vivere così è impossibile, o succede qualcosa o me ne devo andare.
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