Acheo

Tempo fa era stata aperta una discussione riguardante il tema, secondo me molto affascinante, della depersonalizzazione.
Adesso, pur ovviamente trattandosi di cose diverse, mi piacerebbe però confrontarmi con voi sull'affine tema dell'immaginarsi in modo molto intenso di vivere un'altra vita e altre esperienze.
In particolare, spesso mi capita di pensare che magari nella vita di ognuno di noi, spesso, capitano degli avvenimenti, apparentemente insignificanti ed irrilevanti nella loro banalità, ma che, ad un più attento esame ci rendiamo conto che cambiano in modo spesso irreversibile la nostra vita ed il nostro essere.
Almeno, io spesso provo queste sensazioni, che spesso purtroppo sono fonte di angoscia e di rimpianti, e mi chiedo continuamente come sarebbe stata la mia vita se, per puro caso, avessi preso un binario diverso.... sarei stato più felice...
Voi vi fate mai queste domande?

Bastet.

Più che altro realizzo che, certe volte, conviene comportarsi come se si stesse recitando la parte di un'altra persona...agli estroversi viene facilissimo e spontaneo. Non si tratta di mettersi una maschera, eh! Ma , in occasioni che richiedono un determinato comportamento, assumere un atteggiamento consono alla situazione, e magari distante anni luce dal proprio sentire più intimo. Mai in amore, però...quello mai....

barclay

Ricordo solo un episodio in cui un mio comportamento diverso avrebbe potuto rendere migliore la mia vita successiva. Per il resto si tratta di piccoli errori che, se corretti, mi avrebbero evitato altrettanto piccoli fastidi, ma nulla di più.

TrueLover

Io dico che la vita è come scegli di viverla.

Inosservato

Sì, me le faccio spesso e ci penso molto, sono arrivato alla conclusione che le mie "svolte" (niente di eccezionale comunque) sarebbero potute arrivare nella mia infanzia o giù di li

very90

Sì abbastanza spesso anche. Di solito mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se invece di compiere una scelta ne avessi fatta un'altra. Però queste domande di solito me le pongo per le scelte più o meno importanti che ho fatto, non tanto per quelle più insignificanti.

onironauta

Io lo faccio, però guardando verso il futuro e non il passato su cui ormai è inutile piangersi addosso; se sono ancora vivo è proprio grazie al fatto che spesso immagino che il mio futuro sarà migliore, che in futuro farò le scelte giuste; se mi dicessero con certezza che tra dieci o vent'anni sarei nella situazione in cui sono adesso, penso mi suiciderei all'istante.

eVito Corleone

Lo faccio sia sul passato che sul futuro, non penso solo in generale come sarò o come sarei stato se avessi fatto scelte diverse, ma spesso mi immagino eventuali dialoghi immaginari anche molto dettagliati.
A volte temo di confondere il mondo immaginario con quello reale, anche se sono talmente diversi che non è poi così difficile distinguerli, questo mi succede anche con i sogni, quando ripenso ad un sogno fatto qualche tempo prima mi capita di non essere in grado di ricordare se si era trattato solo di un sogno o della realtà.
Tutte queste pratiche e rimuginazioni mi provocano ulteriore tristezza e stress una volta che mi rendo conto che la realtà è sempre la solita.