Mi capita di voltarmi a guardare indietro nel tempo per capire che tipo di persona ero fino a qualche annetto fa, e se escludo il fatto che fossi sempre stato di natura timido e introverso, un po' solitario e un imbranato nei rapporti sociali, una cosa sola mi permetteva di essere sereno ed ottimista, il fatto che sentissi dentro di me la convinzione che avevo ancora molto da esprimere e da dimostrare, che valevo qualcosa, sentivo di avere degli obiettivi da raggiungere nella vita, tutti mi consideravano un ragazzo in gamba e avevano fiducia in me, mai avrei pensato di diventare quello che sono ora, o forse lo temevo solo nei miei incubi più scuri...fatto sta che ora di quella forza interiore che mi teneva "vivo" non è rimasto quasi più nulla, soppiantata dalla frustrazione e dal rimorso, ciò che io considero "vuoto" perché non ti porta a nulla di costruttivo nella vita ma solo al desiderio di autodistruzione.....quando ero più piccolo, prima che iniziasse questo periodo nefasto, facevo spesso un sogno: il mio pc si rompeva e io avevo paura e mi sentivo in colpa e agitato perché non riuscivo a farci niente per sistemarlo, quando però mi risvegliavo sentivo dentro di me una sensazione di profondo sollievo, perché capivo che era stato solo un brutto sogno; ultimamente mi è capitato di sognare nuovamente questa circostanza, ma al risveglio non provavo alcun sollievo ...mi sentivo frustrato esattamente come nel sogno, così ho ipotizzato che probabilmente quell'immagine onirica mi avvertiva che qualcosa dentro di me si stava "rompendo" e non ne ero consapevole e che ora questa "rottura" sta continuando ma a differenza di prima ne sono cosciente e la sto vivendo mio malgrado.
Ora mi sento un microbo, un parassita, vivo alla giornata, sperando che la sera tarda arrivi subito per buttarmi nel letto e dormire, sono riuscito a gettare via 23 anni di vita non realizzando niente, anni che non mi darà indietro più nessuno, non mi godo più un solo momento di vita, cosa c'è di peggio.