Phoenix91

Apro questa discussione perché mi sono resa conto che leggendo qua e là, tra le cause più probabili, e in certi casi evidenti, di problemi relazionali, ci sono i genitori.
Mi sono resa conto leggendo che avere genitori troppo opprimenti, ansiosi e iperprotettivi, o dal lato opposto genitori disinteressati e mancanti, sia spesso un elemento chiave per capire tante cose su quel che si diventa. Infatti la famiglia è la prima cosa con cui veniamo a contatto, che segna la nostra infanzia e parte dell'adolescenza, quando il carattere si sta man mano formando.

Ma veniamo al dunque: voi ritenete di avere un vostro spazio, e se sì come interagisce coi vostri genitori? Come vorreste che fosse se non vi piace?
Mi riferisco sia ad uno spazio fisico che mentale.
Uno spazio in cui stare da soli o in cui potervi realizzare o coltivare qualcosa.
Quindi la vostra camera, la vostra privacy in genere, vostri eventuali hobby, orari imposti o meno, amicizie imposte o al contrario ostacolate. E altro che vi viene in mente in tal senso Specificando la vostra età, o se non volete rivelarla, dire almeno che siete tra i 25 e i 30 o tra i 15 e i 20 etc.

Per quanto mi riguarda, ritengo che parecchi problemi avuti soprattutto in passato, derivino anche da questo.
Per esempio la mia camera non ha una chiave. C'era ma qualcuno l'ha fatta sparire Quindi anche quando mi chiudo dentro, ogni tanto mia madre entra o apre a mo' di controllo. Tante volte le ho detto di bussare, ma le mie parole non hanno mai avuto presa su di lei. Persino in bagno spesso quando entro non vuole che mi chiudo a chiave, ma io ovviamente lo faccio. Infatti diverse volte che non avevo chiuso, me la sono ritrovata dentro.

Per quanto riguarda gli orari, ho 24 anni, ma ho degli orari da rispettare da 16enne. Se mi capita di uscire la sera (anche se non amo io in primis tornare chissà a che orario) devo stare tassativamente entro mezzanotte. In via del tutto eccezionale mezzanotte e mezza. Altrimenti sono cazziate a non finire.

Spesso ho provato ad ascoltare musica a volume più alto senza cuffie, ma ogni tanto erano critiche. Cosa ascolti, abbassa il volume oppure tentativi di farmi capire che era inutile ascoltarla e che dovevo studiare.
Risultato? Ho sempre ascoltato un sacco di musica (con le cuffie) salvo quando loro escono che posso finalmente fregarmene, ed è tra le mie principali passioni.

Le poche amicizie che tentavo di fare da adolescente, quando ero fobica, avevano quasi sempre qualcosa che non andava.

Insomma i miei ho capito che pur avendo 24 anni mi considerano una di 8. Mia madre soprattutto. Questo per fortuna non mi ha impedito di avere una mia vita autonoma, un'autonomia e un'indipendenza che per me è fondamentale. Ma non è sempre facile date le premesse.

Spero di non aver scritto troppo, lascio a voi la parola.

Weltschmerz

Ce l'ho, è la mia camera e non appena provano ad entrarci ho visto che mi incazzo come una iena.
Fossi in te avrei già sbroccato, poter chiudere la porta a chiave per me è fondamentale

Chi non piscia in compagnia...?

Phoenix91

A volte mi sono incazzata, ma non è servito a nulla. Pensano che io esageri. E se ne escono con la frase "sono tua madre" o "sono tuo padre".

Pensieroso

Ho 31 anni.
Non ho mai avuto una camera tutta mia, pro e contro.
Chiave non c' è. Privacy, fammi il favore...
Per quanto riguarda gli orari, nessun problema: uscivo ed esco pochissimo per il senso di uscire.
Ho sempre rispettato le regole che mi son state date, anche se in verità son poche.
Mentalmente: prendevo e prendo le mie decisioni da solo da qundo son bambino.
Orgogliosamente dal punto di vista economico sono indipendente, per ora.

Suttree

Ho 28 anni, ho una camera mia e non posso chiuderla a chiave.
Anche se potessi chiuderla a chiave non lo farei..perché sarebbe come mettere un cartello "mi sto masturbando" almeno dal mio punto di vista.

Mia madre entra perché per accedere al balcone dove stende il bucato deve passare da camera mia..ogni tanto la sgrido perché entra di soppiatto senza che me ne accorga.

Mio padre non si fa alcun problema ad entrare senza bussare..a qualsiasi ora del giorno e della notte..solo se ha bisogno di qualcosa altrimenti praticamente non mi parla.

enia

Io invece sono cresciuta nella situazione opposta, ovviamente sempre all'eccesso. Fin troppa privacy. Ho imparato a chiudere la porta a chiave subito dopo aver imparato a camminare 😂, ognuno si fa gli affari suoi insomma. Distanza emotiva massima, ovviamente nei momenti in cui ho avuto bisogno di aiuto non sono riuscita a chiederlo. A 20 anni sono andata a vivere da sola, ora ne ho 25, ma non sono comunque completamente indipendente dal punto di vista economico, quindi è un'indipendenza per modo di dire..

Yamcha

Anch'io ho 24 anni, posso tornare a qualsiasi ora da quando ne ho 16 quindi da questo punto di vista non ho mai avuto problemi. Invece il discorso privacy è un disastro, hanno fatto sparire la chiave, e se per caso trovò una ragazza con cui scopare non posso portarla a casa perché c'è sempre mia nonna di mezzo e non avendo un reddito non posso stare in affitto

Weltschmerz

Quindi possono fare quel che pare a loro? Cosa c'è di così disturbante nella privacy?

Phoenix91

Non saprei. Forse la privacy è "disturbante" perché li priva della possibilità di controllo.

Io penso che essere figli unici, da questo punto di vista, sia un limite a volte. Sei solo contro i tuoi genitori, e stop.

BlackDragon

Me too.
I miei sono sempre stati molto permissimi e ho sviluppato un carattere introverso e distaccato nei loro confronti. Infatti non parliamo mai di me, io decido e informo, se possono mi aiutano altrimenti no.

Parlando di spazi personali..
Odio avere la stanza in comune con mio fratello perchè, come me alla sua età (13), tende a esagerare gli orari andando a dormire molto tardi. Però sono freddo e distaccato anche con lui, quindi se da un lato gli concedo libertà dall'altro pretendo di essere lasciato in pace.
Non è poi così terribile.

Hor

I miei non hanno mai capito cosa significhi privacy.
Io ho sempre avuto un bisogno disperato dei miei spazi, delle mie cose, dei miei angolini dove nessuno venisse a controllarmi, a disturbarmi. I miei questi non l'hanno mai capito.
Mia madre arrivava a degli eccessi da paranoia: spiava la posta cartacea, spiava le stanze, e così via. Questo sia con me che con le mie sorelle. Non appena le mie sorelle uscivano di casa andava sùbito in camera loro a spiare, a controllare, a leggere il loro diario ecc. Immagino facesse lo stesso con me, tanto che quando ho cominciato a tenere un diario (cartaceo) ho dovuto inventarmi un codice cifrato per impedirne la lettura a estranei!...
Tutto questo è finito quando ho lasciato la casa dei miei.
Per dire, quando ormai le mie sorelle avevano ormai trent'anni mia madre ancora andava a controllare i vestiti che si compravano e a rimproverarle di conseguenza, manco di anni ne avessero quattordici. A me, quando andavo all'università (da fuori sede), controllava come mi facevo le valigie e anche lì erano rimproveri se non erano fatte come voleva lei... che tristezza.
Ed era completamente inutile far notare l'assurdità di questi comportamenti: peggio che parlare a un muro.

Come dice Phoenix c'è dietro una pulsione di controllo ma, secondo me, anche l'incapacità di ammettere che i figli sono cresciuti e ormai potrebbero, anzi, dovrebbero essere lasciati in pace a vivere una vita autonoma.
C'è l'incapacità anche da parte dei genitori di vivere una vita propria: si vive attraverso i figli che, quindi, vanno controllati, monitorati, modellati, ecc.

sushi

Sono assolutamente d'accordo. Avere privacy significa avere un minimo di indipendenza, cosa che ovviamente il genitore medio non vuole, perché ha bisogno di controllare i figli e di renderli dipendenti, di renderli assoggettati a sè, così che quando crescono saranno completamente inabili alla vita. Se si hanno fratelli, si può reagire insieme, che è già meglio.
Personalmente mi chiudo a chiave perché altrimenti i miei entrerebbero senza bussare di continuo. Purtroppo pur chiudendomi a chiave spesso bussano con grande vigore fino a portarmi all'esasperazione e a farmi aprire la porta (mi disturbano sempre per chiedermi cose futili che avrebbero anche potuto aspettare, non per questioni di vita o di morte, ma, di nuovo, loro vogliono affermare continuamente il loro potere, che hanno il coltello dalla parte del manico).

Idem. E' successo che mentre ero in bagno mia madre è entrata in camera mia a rovistare. Nel passato spiava i miei messaggi sul cellulare. Ora ho protetto tutto con password, ma continua a leggere miei quaderni e a spulciare ovunque nella mia camera.

Più in particolare, si vive attraverso la disperazione dei figli, sui quali vengono scaricate le frustrazioni di una vita.

Aurora.

Stessa identica cosa. Con la formula "sono tua madre" si sente in diritto di fare tutto.

cancellato17198

Non penso che i miei siano il problema dato che ho un fratello completamente diverso da me. Siamo come il giorno e la notte, eppure siamo stati cresciuti alla stessa maniera, con le dovute sfumature del caso ovviamente

Zenfone2

Per le uscite nessun problema, posso tornare a casa quando mi pare. Anzi, siccome esco poco mi spronano ad uscire. Per la privacy ho la mia stanza, anche se entrano quando vogliono non mi interessa perché non ho nulla da nascondere.

IO&EVELYN

per fortuna io la camera ce l'ho (a differenza del ragazzo che ho come vicino di casa), non è grandissima ma ci sto dentro diciamo... ecco, avrei voluto averla molto piu grande, tipo 85 mq... per farci di tutto e di piu.


ovviamente anche loro come moltissimi genitori entrano sempre senza bussare, cosa che a volte mi irrita...

ma anche loro direbbero: sono tua padre/madre e questa è casa mia... insomma non c'è ne per nessuno, sigh.

ah e nella mia cameretta c'è un congelatore e una mini-dispensa, quindi sono praticamente obbligati ad entrarci di tanto in tanto...

come ultima cosa, offro la mia solidarietà a chi non ha una camera. io impazzirei a stare sempre in cucina...

limitless

io in camera ci sto solo per dormire, ma sono stato comunque costretto a spostarmi, perché nella mia vi è il balcone dove mia madre stende il bucato, il PC della famiglia e la scrivania di mio padre, in pratica zero privacy

Adesso dormo nella stanza di mio nonno,anche perché lui non ci viene più qui ed la stanza con più privacy della casa

Leucina

Divido la camera con mia sorella, la chiave non c'è e la porta sta sempre aperta anche di notte. La casa è piccola e per motivi di spazio alcune cose dei miei genitori sono in camera nostra per cui mia mamma può accedervi quando vuole, entra anche per pulire e non mi da fastidio.

Phoenix91

Come ho detto prima e hanno detto anche altri, bisogno di controllo, bisogno di affermazione del "proprio potere". E poi sicuramente anche paura nel vederci crescere, di vederci come persone e non solo come i loro figli.
Non è per niente piacevole come cosa.
Vedo che siamo in parecchi in questa situazione.

Invece nessuno/a come me ha orari di rientro così rigidi? Io mi vergogno di dire ad altri una cosa del genere, e se mi capita di uscire la sera, ho scuse tipo stanchezza o "devo alzarmi presto il giorno dopo".

Hor

Io non sono mai uscito la sera, quindi non ho mai avuto problemi del genere...
Le mie sorelle hanno sempre avuto orarî di rientro assai rigidi anche quando ormai erano ultramaggiorenni, soprattutto per opera di mia madre, che stava ansiosamente sveglia finché non rientravano.