pollyjean

"Le amiche che la persona depressa contattava per ricevere sostegno e cercare di aprirsi ed esternare se non altro la forma contestuale dell'incessante agonia fisica e dei sentimenti di isolamento si aggiravano sulla mezza dozzina e subivano alterne rotazioni. La terapeuta della persona depressa definiva queste amiche il Sistema di Sostegno della persona depressa. La mezza dozzina circa di membri a rotazione di questo Sistema di Sostegno in linea di massima erano o conoscenze che risalivano all'infanzia della persona depressa o ragazze con le quali aveva condiviso la stanza nelle varie fasi della sua carriera scolastica, donne incoraggianti e relativamente indenni che ora vivevano nelle città più disparate e che per lo più la persona depressa non vedeva da anni, e che per lo più chiamava la sera tardi, in interurbana, in cerca di esternazione e sostegno e di una manciata di parole ben calibrate che l'aiutassero a inquadrare in una prospettiva realistica la disperazione della giornata e a trovare un punto di equilibrio e a raccogliere le forze per affrontare l'angoscia emotiva del giorno dopo, e con le quali, quando telefonava, la persona depressa per prima cosa si scusava di dare il tormento o di apparire noiosa o autocommiserativa o disgustosa o di distoglierle dalla loro vita interurbana attiva, vibrante e largamente indolore."

David Foster Wallace - La persona depressa. Da Brevi interviste con uomini schifosi


Voi avete un vostro Sistema di Sostegno al quale ricorrere nei momenti critici? Vi è indispensabile o provate a farne a meno perché vi considerate un peso per gli altri?

Myway

Zero sistema di sostegno...

The_Sleeper

Ironico io abbia qua sul tavolo proprio quel libro, tra quelli da leggere.

Ho una specie di micro rete sociale che, tra le altre cose, cerca di essere anche una forma di reciproco sostegno.

pollyjean

Wallace può risultare un po' indigesto, ma questo lo sto leggendo piacevolmente.

ll mio Sistema di Sostegno è un po' strano perché in realtà parecchio variabile. Potrei dire di avere un gruppetto consolidato di persone con le quali confidarmi (mia madre o i miei amici a seconda dei casi) a cui però non ricorro nelle "emergenze" per non preoccuparli o non pesare troppo o risultare eccessivamente debole. E' più facile che gli sfoghi veri e propri avvengano con estranei o persone che non mi conoscono a fondo.

no-body

Non ho nessun sostegno. Sono forzatamente seguace
del motto: aiutati che dio ti aiuta; perche' non
ho persone con le quali ho sufficiente fiducia
e confidenza da raccontare loro i miei problemi "di testa".
E non credo mi sarebbero di aiuto; perche' viceversa,
quando qualcuno prova a piangere sulla mia spalla;
cioe' fatalita', e' successo una volta in vita mia recentemente,
fatico molto a capire le reali problematiche, necessita'
e rimedi applicabili alla persona quando sono malesseri
affettivi e/o psicologici. Ma forse perche' sono
assai chiuso e molto poco comunicativo. Preferisco
se possibile adoperarmi nel concreto, cioe' ti serve un stanza
per dormire o 10mila euro ? Te li offro subito per superare
il problema.

Pablo's way

In pratica non ce l'ho, ci sarebbero un paio di persone ma per vari motivi vi ricorro raramente.

E' una grossa mancanza perché a volte mi sento veramente perso, non riesco ad avere una visione lucida della situazione e avere qualcuno che possa darti un punto di vista esterno, non soggetto ad ansie e paure, sarebbe importante.

A volte sento proprio la necessità di qualcuno che mi ascolti, che abbia la pazienza di capire le fesserie che mi passano in testa in un dato momento, è così frustrante tenersi tutto dentro, è come se ci fosse un grido di aiuto soffocato perennemente, che nessuno può ascoltare.

La colpa di questa situazione è ovviamente solo mia, una persona evitante finisce per distruggere la propria rete di contatti e si trova sola, a quel punto non è facile ricreare rapporti di questo tipo.

cancellato18523

sì, costa 50 euro a seduta

Bulbasaur

per chiunque voglia sfogarsi in chat ascolto 24h su 24 alla modica cifra di 10 euro al giorno, contattatemi

redone

Lo sfogo me lo tengo dentro,non c'è nessuno con cui poter parlare apertamente,sopporto in silenzio,beato chi tiene un straccio d'amico per poter parlare!

Oblomov

D.F. Wallace si è suicidato sei mesi dopo avere smesso l'antidepressivo.
Forse non è il caso di citarlo sulla depressione.

StacyFreak

A parte la psicologa che è una new entry no, non ce l'ho.
Purtroppo ho sbagliato a cercare sostegno nella maniera sbagliata dalla persona giusta, pensando che quell'orchestra caotica si sarebbe fermata... ed invece ho fatto solo danni, nonché aumentato la mole di peso in cui ho sempre creduto di consistere.

Tante volte mi sono imposta di non sfogarmi con nessuno, per non disturbare/apparire debole o ridicola. Puntualmente ci ricasco, ma ho deciso di non cedere più, devo tirare fuori un po' di attributi, sono diventata una piagnucolona pappamolla.
E' come se fossi costantemente un vaso già pieno per 2/3 e quindi continuare ad accumulare mi porta a traboccare nel giro di poco ed in altrettanto poco tempo mi riempio fino al limite di nuovo. Vorrei avere la possibilità di tirar fuori ansie e dolore senza avere un impatto così negativo. Per me cercare sostegno è un meccanismo per abbassare la pressione della negatività, per ristabilire dei livelli accettabili di stress. Fino a qualche anno fa il mio unico sostegno era mio padre a cui, disperata, elencavo a raffica tutto quello che mi faceva star male. Ma non volevo consigli, bastava solo che mi ascoltasse, per me era più che sufficiente. Sentendomi di poco valore per gli altri, ho sempre pensato che parlargli delle mie turbe non abbia alcun impatto negativo su di loro... Se a nessuno frega nulla o comunque se gli frega poco di me, perché dovrebbero star male se io soffro? E' un errore che continuo a fare, anzi, pensare...
Idea! Dovrei provare chiamando il servizio clienti della Coca cola o del Dash, ed attaccare il pippone alla prima operatrice; io mi sfogo ed a lei passa il tempo che geniaccio

Boriss

zero, anzi visto che sono socialmente innocuo spesso sono gli altri che mi confidano i loro problemi.... anche se non glieli chiedo

Blue Sky

Ho un sistema di sostegno solo per alcune cose, quelle concrete della vita come il lavoro e il resto. Il sistema è composto dalla famiglia e da un amico in particolare, che è l'unico con cui realmente mi confronto su alcuni argomenti. Con gli altri è solo stare insieme e parlare di cose piacevoli.
Sui temi psicologici, come immagino molti di voi, non ho nessuno irl. Mi appoggio molto a questo forum per questo.

ElsaonMars

Gli amici sono un'inculata pazzesca.

Keith

Ne faccio a meno perché quasi nessuno può aiutare. Ancora meno quelli che capiscono e la quasi totalità ti bolla come malato di mente/persona inaffidabile/da evitare.

pollyjean

ne ero al corrente.
ma perché in questo caso la citazione sarebbe inappropriata?

pollyjean

nelle situazioni in cui mi sento persa il punto di vista esterno mi provoca il disagio e la fatica ulteriori di dover spiegare e giustificare pensieri e azioni a qualcuno che è ben lontano dal poterle capire, nonostante la buona fede. per questo evito.
In generale però sono d'accordo, le confidenze libere in situazioni non critiche aiutano parecchio ad alleggerire il carico.

Phobi

la mia terapia, il fatto che la porto avanti con buona continuità e che la interromperò quando sarà il momento giusto. l'idea di farne a meno, per quanto un sollievo sarebbe per chi mi è vicino, al momento non la prendo neanche lontanamente in considerazione.

Noriko

Il sostegno che avevo al momento non c'è più e non so se magicamente apparirà un giorno ... per questo mi sono un po' "persa" negli ultimi tempi.