cancellato21736

Lo so, infatti se fosse arrivata quando ero ancora alle superiori l'équipe avrebbe potuto fare un incontro con i professori per spiegare la mia situazione e le mie difficoltà e trovare un modo per venirmi incontro per quanto possibile.

Per altri ragazzi del gruppo è stato così e sono riusciti a finire le superiori o continuare/finire l'università.

Forse anch'io avrei potuto avere qualche chance in più di finire.

Ma ormai è troppo tardi; e anche per il lavoro se con le categorie protette non si risolve niente negli anni a venire posso iniziare a cercare l'indirizzo della caritas più vicina.

gaucho

Alle docce!

cuginosmorfio

Maledizione a tutti quelli che spostano strusciando sul pavimento sedie, tavoli e mobili vari!!! Soprattutto alle 8 del mattino!

XL

Riusciresti a scindere il valore artistico di un'opera dal suo autore anche se il tizio in questione ti segregasse e violentasse?
Se lo sapessi è probabile che il tuo giudizio sarà influenzato dal fatto che il tizio in questione ha fatto queste cose.
Supponi poi che questo autore scrive e dirige film in difesa delle donne, il fatto poi che le droghi e le violenti non finirà con l'influenzare il giudizio in relazione ai suoi film che potrebbero apparire un po' paraculi e furbi per questo riducendone il valore?

Ma poi in base solo al fatto che viene accreditato un certo sputo di inchiostro a questo o quell'autore può modificare in modo considerevole il valore dello sputo di inchiostro.

Perciò non so, in base a quel che vedo intorno e a come si comportano gli esseri umani, in diversi casi concluderei che non è separabile il valore dell'opera dall'autore e quel che fa l'autore.

Le opere d'arte non sono solo espressioni di concetti, il valore viene attribuito seguendo diverse variabili, e ognuno poi usa certi criteri. A livello sociale è possibile che il valore di una creazione sia influenzato da chi l'ha creata e dalla sua biografia.

Non credo che si possa creare una qualche teoria relativa al valore artistico. bisognerebbe osservare socialmente l'animale uomo come l'attribuisce e che variabili usa.
La biografia dell'autore non è una variabile irrilevante secondo me, delle conoscenze relative alla biografia potrebbero influenzare il valore delle opere di quell'autore.

Sono d'accordo con te solo in relazione ad affermazioni valutabili in vero/falso, in tal caso se uno ammazzasse tutti o seguisse questa o quella ideologia e dicesse 2+2 = 4 la cosa rimarrebbe vera ed è separabile dalla biografia, ma il valore delle produzioni artistiche (che non sono affermazioni e non è una valutazione tipo vero/falso o del fatto che debbano funzionare in relazione ad uno scopo) è influenzato dalla biografia dell'autore, altrimenti si eviterebbe a monte di studiarla in ambito umanistico come si fa nelle facoltà scientifiche.

Se segui matematica o fisica (e simili) all'università ti illustreranno i teoremi e le teorie (che al più avranno solo appiccicato un nome o più nomi a seconda delle attribuzioni storiche più aggiornate... Dei teoremi cambiano i nomi e ne vengono aggiunti altri ) e non la biografia degli autori (se non per mera curiosità in qualche corso facoltativo a parte di storia), se invece sei iscritta a una facoltà umanistica la biografia degli autori diventa estremamente rilevante anche per valutare il valore artistico delle loro opere.

La critica relativa a certe opere è influenzata spesso da elementi biografici, è chiaro che se questi cambiano (in base ad un aggiornameto storiografico) potrebbero finire col modificare anche questo tipo di valutazioni.

Il fatto che venga dato un peso maggiore alla storia, alla biografia e alla genesi delle opere in ambito umanistico e artistico secondo me si spiega proprio col fatto che non sono perfettamente scindibili valore artistico, e quindi valutazione e critica dell'opera, da queste altre cose qua.

Varano

Sto ciclisti del cazzo che fanno le gare mentre torno da lavoro ...mi sta sul cazzo il fatto che loro giochino sulle loro bici da migliaia di euro mentre io rincaso da lavoro con il bus. Mi fa sentire uno che non ha capito un cazzo dalla vita, hanno vinto loro, probabilmente sono nati già vincenti. Ogni tanto li osservo in faccia e sono spesso boomer oppure giovani rampanti dalla mascella squadrata

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vikingo

Quindi ad un bad boy non riconoscono meriti..benzema ha vinto un pallone d'oro con una condanna..se portanova un giorno vincesse il pallone d'oro la sentenza di stupro come verrà ricordata..

Varano

Non lo so, da una parte vorrei essere come loro ma non riesco...so solo che lo stipendio è lo stesso

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dystopia

Dopo tanti colloqui e cv inviati ovunque sono d'accordo con te. Una delle esperienze più brutte che abbia mai avuto: mi presento al colloquio, l'esaminatrice era una mia coetanea, parlando abbiamo scoperto di aver frequentato la stessa scuola. Il colloquio procede bene, poi mi chiede quali sono i miei difetti e io, presa alla sprovvista, le rispondo con sincerità, cioè che a volte ho momenti di ansia, che però riesco a superare. Vedo la sua espressione cambiare, prende un appunto. Come prevedevo alla fine mi hanno scartato, e hanno modificato l'offerta di lavoro scrivendo che i diplomati non erano più ammessi. Mi sono infuriata. Praticamente, come hai detto tu, il colloquio è una convenzione sociale, in cui bisogna mentire e nascondere i propri difetti, o al massimo presentarli in modo accettabile, fare giochi di parole e tramutarli in qualità, è una pagliacciata in cui conviene usare paroloni alla moda tipo resilienza ecc, però guai ad esprimere un problema vero, guai a dimostrare che sei un essere umano con difetti, devi dire quello che vogliono sentirsi dire. Quindi il colloquio non è più un momento per conoscere la persona per quello che è veramente, è una specie di momento teatrale stereotipato, in cui vince chi sa recitare. Si riempiono tanto la bocca di concetti di psicologia, poi se uno esce fuori dal tracciato ti mettono una croce sopra. Una pagliacciata imbarazzante. * Certe aziende addirittura spendono per far gestire i colloqui ad aziende esterne specializzate, quando basterebbe mettere i candidati in una stanza e fare delle simulazioni per capire se sono davvero in grado di svolgere il lavoro, così davvero emergerebbero le persone idonee, invece con questo esilarante teatrino dei colloqui hanno sempre la meglio le persone che sono brave con le parole, che si adattano velocemente all'interlocutore ecc.

DownwardSpiral2

E pensare che al csm una tirocinante voleva convincermi del contrario, cioè che conviene essere sinceri, se stessi ecc. ecc. Non ho voluto infierire ma mi stava salendo il sangue al cervello, ben consapevole che le cose stanno come avete scritto Chamomile e tu.

dystopia

Avendo fatto tanti colloqui posso dire che la verità non aiuta, purtroppo. Ogni volta che durante un colloquio si è toccato un nervo scoperto (la timidezza, il fatto che ho problemi in famiglia, il fatto che ho abbandonato gli studi, che non sono autonoma negli spostamenti), ogni volta questi elementi si sono rivelati pesantissimi punti a mio sfavore. Secondo me è giusto omettere certe cose che a loro non dovrebbero neanche interessare (salute mentale, famiglia ecc), l'importante è non mentire sulle competenze, alla fine sono quelle che contano, non i fronzoli e le chiacchiere.

Angus

E' frustrante sentire tante lamentele passive a cui non segue la minima forma di impegno. Capisco l'educazione alla virtù dell'umiltà e della modestia, il lavoro come valore, il rispetto cieco di chi è in posizione di comando, ecc., però santo cielo, un po' di dialetticità si può tentare. Il conflitto non è un demonio da cui scappare a gambe levate. In un colloquio si è sempre in due.

dystopia

Anche il tuo commento è frustrante per me. Cioè io durante un colloquio mi dovrei mettere a discutere sull'inadeguatezza dei loro criteri di selezione? È già tanto se mi presento al colloquio senza stare male.

Angus

Ma chi se ne dovrebbe occupare allora? E non è che stai male anche perché vivi la cosa come se ci fosse una disparità esasperata?

dystopia

Quindi tu durante un colloquio ti metti a discutere con l'esaminatore perché secondo te i criteri che usa per valutarti sono sbagliati? Solo una persona estremamente superba lo farebbe, e quella non sono io, mi dispiace. Anche perché finirei per impelagarmi in una discussione troppo difficile da gestire e sono convinta che mi sentirei ancora peggio e ancora più in difetto, più del normale. Probabilmente è vero che percepisco una disparità esasperata, però io non ho affatto l'istinto di scavalcare le gerarchie e di mettermi a tu per tu, cioè lo considero una cosa eccessiva e non è da me

Angus

Quando la tizia ha storto il naso sentendo parlare di ansia, avrei chiesto se si tratta di un problema, il perché e il percome. Non dico di iniziare una discussione sui massimi sistemi. Se però ti sembra di subire un'ingiustizia, perché non farlo presente o cercare di evitarlo?

Se la gerarchia la vivi come una cosa assoluta, facilmente ci rimetti.

dystopia

In effetti sarebbe stata una domanda da fare ma appena mi ha fatto la domanda sui difetti ho iniziato a sentirmi a disagio, ancora prima di rispondere avevo già perso il controllo dei pensieri, quindi ero già in modalità di difesa, cosa che sicuramente è stata notata

David Brent

Io per fortuna sono molto scarso nei lavori manuali così posso dire quello che appunto è verissimo, e se non è un lavoro manuale è una cosa che non influisce, comunque alla fine al colloquio ci si vende per davvero, vendiamo il nostro tempo al servizio di qualcun altro, così è...se la Ferrero pubblicizzasse la Nutella dicendo è piena di grassi, merda chimica e vi farà venire il diabete nessuno la comprerebbe, anche se tecnicamente tutti lo sanno comunque, vabè esempio stupido. Poi è un incontro di lavoro si ha davanti un estraneo non uno psicologo, io ho mentito pure sull'avere la macchina pensando prima mi faccio prendere, poi al limite prendo i mezzi...secondo il mio umilissimo e stupido parere è solo perdere tempo farsi castelli per aria sulla società che è ingiusta, come dovrebbe essere ecc, è meglio dire cavolate in quei 10 15 minuti e riservare la sincerità in terapia o con persone fidate

vikingo

Potrebbe essere una polmonite interstiziale nella radiografia del torace c'era interstizio diffuso,non ho febbre ma ho dolori e la tosse solo con l'aerosol si attenua,sto molto male di testa,lunedì faremo la tac poi inizieremo una cura,ma io non so che dire,sono giovane e non fumatore ma non so neanche cosa dire aspetto la tac..si curano le polmonite ma impanica4si non ci vuole niente

zoe666

i miei vicini di casa li ritengo due completi idioti.
Già avevo avuto l'intuizione quando arrivarono, un paio di anni fa, e lui si mise ad appendere i quadri col trapano elettrico alle dieci di sera di una domenica.
Dovetti bussargli per fargli capire che non era il caso, e continuò comunque dicendo che mancava poco per altri minuti.
Col trapano elettrico che rimbombava nel mio soggiorno impedendomi di vedere il film che stavo vedendo finchè non decise che gli aveva appesi tutti.

Comunque, due deficienti, penso sui 35 anni. Due bambinoni mai cresciuti che son andati a convivere e litigano metà del tempo e l'altra metà fanno le voci sceme, dicono cose sceme ( il mio soggiorno da sulla loro camera da letto, sento tutto ) o sentono musica stupida.
Lui una volta vide che stavo arrivando al portone e non fece manco la finta di lasciarlo aperto. E a me ste cose davvero danno sul cazzo, perchè sei un bimbo scemo se lo fai.

Insomma, è come sentire due bambini non particolarmente intelligenti che fanno i grandi.

claire

Ma hai avuto il covid? Quanto tempo fa?