Vi darò il mio punto di vista sull'esperienza psicologa, spero che vi sia d'aiuto...
In generale parlare con una psicologa, qualunque problema abbiate, scarica la tensione e le stress, permette di dire a voce alta cose che magari ronzano in testa ma che non mettiamo mai nero su scritto o non diciamo ad alta voce. Da questo punto di vista, passa poca differenza tra "andare dalla psicologa" e " tenere un diario di quello che penso e di cosa mi succede ". pochissima.
L'abilità della psicologa è quindi quella di spronare e far emergere le contraddizioni e le inutili complicazioni dei giri mentali troppo ampi che fai quando hai un problema (di ansia, panico o depressione). In sostanza aiuta a riconsiderare il problema da un altro punto di vista, spinge a rompere le schema con cui in genere lo affrontiamo (paura della situazione temuta-avvenimento del disagio - depressione per non averlo saputo affrontare nemmeno stavolta).
Se lo psicologo è bravo, ti darà consigli pratici, tipo la respirazione, il pensare "che c'è di male se succede quella situazione che tanto temo" e in generale esorcizza le nostra paure, spesso senza voler cercare la motivazione profonda del perchè accadono.
Fin qua la mia esperienza. Io naturalmente credo che tutti gli psicologi abbiano un limite: spesso non hanno provato i disagi che vogliono curare. Questo potete metterla come volete,aiuterebbe molto a capire i propri pazienti, che spesso (succede anche a me) si vedono ripetere le stesse cose, sventolando miglioramenti che ci sono così come non ci sono, sentendosi profondamente incompresi. Servirebbe uno psicologo più da film ecco, che ogni tanto ti fa un discorso che ti fa capire che capisce al volo cosa stai passando.
E quindi la conclusione è più complicata di quanto sembra: lo psicologo serve ad imporci la voglia di continuare a lottare e non arrendersi, può dare un piccolo aiuto, può costringerci a mettere fuori quei pensieri che non metteremmo mai fuori (nonostante farsi un discorsetto tra sè e sè non costi nulla, ma quando mai lo facciamo ?). Ma il grosso del lavoro deriva da noi, dall'adattare e cercare tecniche efficaci per combattere il nostro disagio, e dall'affrontare di petto ogni situazione temuta che ci capiti di fronte, nel vivere felicemente nonostante tutto, perchè ci sono tanti che stanno peggio di noi (al contrario di quanto pensiamo).
Infine, uno dei miei metodi è semplice, un foglio in cui segno ogni situazione vissuta in cui potevo trovarmi a disagio e invece è andato tutto bene, e ogni volta che invece sono caduto nel panico. Può sembrare strano (ai miei occhi, ma la realtà è questa, visto che ci sottovalutiamo molto) ma il foglio in cui segno "le vittorie" è almeno dieci volte più lungo di quello delle "sconfitte".