Grazie mollusco per la risposta.
Voi date lo stesso valore ad un apprezzamento da parte di un gay rispetto a quello di una donna?
Ovviamente l’apprezzamento è sempre presunto. Perché non ricordo mai nella vita di aver ricevuto esplicitamente un apprezzamento da parte di nessuno (partner escluso, e comunque penso sempre che stia mentendo).
Con apprezzameno non parlo di chissà cosa, ma giusto ad esempio uno sguardo non disgustato, o comunque un gesto che ti faccia capire che l’altra persona ti ha notato per il tuo aspetto.
Ad esempio c’è un mio collega gay che ho avuto qualche volta la sensazione che gli sarei potuto piacere.
Si tenga presente che se io faccio un giro di 15 minuti in un centro commerciale trovo almeno 30-40 persone che mi potrebbero piacere.
E le guardo. Cioè non le guardo in maniera indiscreta, guardo tutti. Analizzo corpi, abbigliamento, viso, alla ricerca di qualcosa di gradevole esteticamente. E ce ne sono davvero tante.
E penso che se ne accorgano. Non di me proprio, ma in generale. Cioé loro lo sanno di essere belle, le guarda chiunque quando escono di casa.
A me ad esempio non capita mai di accorgermi che qualcuno mi guarda, anzi al massimo noto che mi evita di proposito.
Quindi potrei al massimo percepire una sorta di attrazione (superficiale) da parte di qualcuno con cui ho un contatto più prolungato, quindi clienti, colleghi. Perché comunque essendo obbligati a interagire, magari gli passa anche per la testa che io abbia una presenza estetica, diciamo.
Con questo collega gay mi è capitato. Con colleghe femmine mai, purtroppo.
Quindi stavo valutando di nutrire la mia autostima pensando che almeno a un gay potessi piacere esteticamente.
Parlo appunto solo ed esclusivamente di estetica.
Qualche volta uno sguardo, o quello che io chiamo “doppio sguardo” in giro per strada c’è stato.
Il doppio sguardo sarebbe quando una persona ti guarda per caso, poi si gira e poi ritorna con lo sguardo su di te perché appunto ti ha notato. È bello quando succede, ma magari ti ha notato perché sei particolarmente un cesso.
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