Originariamente inviata da Hor

Mi guardo un anime, provo a scrivere due righe di romanzo, ceno e poi mi infilo a letto alle 22:00 come al solito.

Originariamente inviata da Architeuthis-

Tra pochi giorni mi toccherà uscire vivo da questo:

Pranzo io, un amico e ragazza, sua mamma, i miei genitori.

Lui non lo vedo da anni, più giovane di me, lavora all'estero da 3 anni ed ha pure viaggiato abbastanza, guida la macchina etc, mi toccherà passare ore a sentire i racconti di quanto è bella la sua vita e di cosa sta facendo, ragazza anche lei più giovane di me ed è pure una dottoranda.

Sua mamma che ascolterà ammirata e i miei genitori a vedere me che a suo confronto sono una MERDA SCHIFOSA fallita., vergine, mai vista una donna, non viaggio da anni, ancora studio.

Io mi ammazzo, basta, non ce la faccio più.

Originariamente inviata da Dorian Gray

Le ragazze mi assaltano! Aiuto!

Originariamente inviata da Shjatyzu

Originariamente inviata da SamueleMitomane

È Natale e sto fantasticando di andarmene di casa. Lo faccio pure con un certo desiderio, con tutte le possibili conseguenze e sacrifici (tipo che la mia famiglia soffrirebbe, soprattutto mia madre, che fino ad adesso è stata il motivo principale per cui mi sono sempre fermato all'idea di accopparmi)
Perché? Boh
Forse perché voglio scappare da questa vita che mi ha deluso e cominciarne da zero una nuova, con le sole mie forze. Appunto, forse anche perché mi sento in colpa verso la mia famiglia, che deve sostenere un peso emotivo legato alla mia presenza difficile, per non parlare delle difficoltà economiche: fallendo l'uno, devo ridare indietro i soldi della borsa. Hanno fatto un prestito, e mi hanno fatto pure un regalo oggi. Gliel'ho detto mille volte che non mi piacciono i regali a sorpresa e per di più costosi, l'hanno fatto col cellulare, con la chitarra che non ho mai suonato, e altre stronzate che non mi merito, che mi fanno sentire ancora più in colpa e un fallito. Vorrei che mi ascoltassero di più, ma come dirglielo ora? Follia pura, uno mi fa un regalo a Natale ed io vado a dirgli "guarda ti ho detto già che non voglio regali". Ovviamente è stato mio fratello, che in un modo o nell'altro mi contraddice sempre. Non lo voglio il suo bene, francamente me ne frega poco di lui. Non mi è mai stato vicino quando ne avevo bisogno, anzi, ha sempre accentuato quanto fossi problematico. Ora il rancore l'ho superato, anche perché mi prosciuga le energie mentali. Ma appunto, non mi interessa molto, non ha bisogno di me e del mio bene, ed io non ho bisogno dei suoi regali materiali del cazzo che mi fanno stare male. Lui sta bene dove sta, a Bologna, con la sua ragazza e la sua vita. Di fatto, è sempre stato lontano, sempre a uscire e a vedersela da solo. E ora per Natale mi vuole tormentare con la sua risata scimmiesca che mi fa venire voglia di scoppiare di rabbia.
Io ovviamente non ho fatto regali perché... non lo so, questo Natale mi sta facendo sentire una nullità, oppure semplicemente sono fatto così, menefreghista, immagino però che se stessi un po' più in pace col mondo e con me stesso sarebbe diverso. Però allo stesso tempo uno non può fare buone azioni e comportarsi bene solo se prima non sta bene egli stesso, bisogna anche non essere egocentrici (si tratta di egocentrismo? Boh trovatela voi la parola).

E niente oggi sono triste cazzo, non depresso, solo triste. E non mi piace sta gioia obbligata di sta cippa. Quanto vorrei che fosse tutto diverso. Avrei potuto riuscirci, e spero di riuscirci ancora, anche se le possibilità sono veramente minime.

Originariamente inviata da Dorian Gray

Quello che hai spedito l'hanno pubblicato alla fine?