Originariamente inviata da JericoRose

A volte mi chiedo come sarei ora se la mia vita fosse stata diversa. Come sarei se fossi cresciuta con mia mamma? Lei è una persona introversa come me ed emotiva come me, non riesco ad immaginare come sarei ora se fossi cresciuta con lei al posto di essere cresciuta con mia nonna che è più estroversa, emotiva si, ma la sua è un'emotività più "tranquilla".

Mia nonna si agita quando le cose vanno male ma non cede all'isteria come mia madre, forse è stato meglio che io non sia cresciuta con mia madre ci saremmo alimentate questa isteria a vicenda e io adesso sarei estremamente meno controllata di quanto sono e allo stesso modo se fossi cresciuta con mio padre che è un tipo troppo "volubile" e non con mio nonno che mi ha dato "disciplina" ora probabilmente non sarei qui, non saprei auto-controllarmi.

E poi mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se avessi frequentato una scuola diversa. Io ho fatto la ragioneria indirizzo mercurio, ho sempre odiato la matematica, mi annoia, non avevo la minima intenzione di iscrivermi a questa scuola, mi hanno costretta, io volevo fare l'artistico solo perchè secondo me era un ambiente più interessante, con persone "diverse" ma forse è stato un bene che io abbia fatto al ragioneria, non che mi serva a qualcosa questo diploma ma mi ha dato una sorta di attitudine alla vita da "ragioniera" perchè sono cresciuta in mezzo a ragionieri e informatici invece che ad artisti (e infatti ora attiro solo informatici nell mia vita ), se avessi fatto ad esempio l'artistico ora sarei una tipa "più artistica" ma nulla imbriglierebbe quella energia emotiva estremamente potente e anche distruttiva (per me e per gli altri) in certi casi che ho naturalmente dentro.
Inoltre io andavo al doposcuola dalle suore da piccola, questo ha anche influenzato ciò che sono, se non ci fossi andata e non fossi cresciuta in un ambiente "mistico" ora non so se avrei questo mio lato "spirituale". E se non avessi vissuto la malattia di mio nonno e non avessi passato gran parte della mia adolescenza negli ospedali avrei questo rispetto per la vita che ho adesso?

A volte penso che la mia vita sia andata tutta storta, ma se invece fosse andata "dritta"?

Originariamente inviata da tersite

al mare coi genitori è il male

Originariamente inviata da Dahmer

@incompresa @peste nera

Conosco persone estroverse o comunque con amici che saltuariamente vanno al mare o fanno cose con i genitori, una mia conoscente/amica super estroversa oltre alle tremila foto con il ragaxxo, le amiche, le feste, pubblica spesso foto con la madre con scritte del tipo ''io e la mia mamy, sempre unite''. L'ultima era tipo ''io e mama se damo allo shopping, tienes una hija loka ma genial'' (una cosa simile, è di origini straniere). Un'altra che non conoscono di persona ma da un gruppo border si lamentava che al mare la madre gli ha criticato il culo flaccido, lasciando perdere che la madre è stata poco carina, questa è border non fobica, ha amici etc....vi giuro, fatto saltuariamente è una cosa normalissima.

Pure la mia migliore amica che non ha un grandissimo rapporto con la madre, o il mio ex, sono andati in vacanxa da soli con i genitori o con i parenti (che potevano benissimo essere scambiati per i loro genitori).

Penso che sia una cosa normale se si ha un buon rapporto con i genitori, pure bella, se una persona andasse al mare *solo* con i genitori e ''si sapesse'' verrebbe giudicata strana dai soliti che hanno una visione limitata della vita, ma se non andate sempre negli stessi posti (e anche se ci andate, non credo ci siano sempre le stesse identiche persone, e son più concentrate su sè stesse che su gli altri di solito)....le persone mica lo possono sapere che andate solo con i vostri genitori, daranno per scontato che siete persone che hanno un buon rapporto con i genitori e stanno dedicando un momento a loro. Secondo me. Cercate di pensare che chi vi vede per strada, in giro, o al mare, a meno che non siano conoscenti o non vivete in un paesello iper soffocante dove purtroppo ci si conosce tutti, non sanno niente di voi, tutti tendono a dar per scontato che chiunque abbia una vita sociale anche minima, pure i più timidi, quindi se vedono una persona adulta al mare coi genitori pensano semplicemente che si tratta di una persona che ha un buon rapporto con essi e ogni tanto ci fa cose insieme. O più probabilmente, non vi pensano affatto...pensano al lavoro...alla tinta...alla foto figa da mettere su instagram...al tipo che gli piace....

Io invidio (in senso buono, non auguro nulla di male nè provo rabbia) chi va da adulto in vacanxa con i suoi, o fa altre cose con i suoi come lo shopping, il cinema, perchè ho un rapporto di merda con i miei.

Originariamente inviata da Peste Nera

Io non vado in vacanza con i genitori per i seguenti motivi: mia madre ha un caratteraccio (che ho ereditato purtroppo) ed è difficilissimo parlare con lei di qualsiasi cosa, mio padre a parole vorrebbe fare un sacco di cose ma poi passa la giornata sul divano, è un problema solo fare le valigie perché nascono discussioni solo su cosa metterci dentro, andiamo sempre nei soliti posti da anni ormai. Se devo essere nervoso pure in vacanza e addirittura durante la preparazione della stessa resto nervoso a casa mia senza buttare via soldi per un viaggio inutile.

Originariamente inviata da Dahmer

fai benissimo allora, avevo capito che magari ci volevi andare ma ti vergognavi. il mio post era per dire il mio punto di vista a chi magari andrebbe o va volentieri al mare con i suoi, ma è infastidito dal giudixio diciamo.

Originariamente inviata da Peste Nera

E dovevi vedere gli sguardi delle persone come dire: "ma questo a 40 anni ancora con mamma e papà va in vacanza?". Comunque in sintesi non ci voglio andare e mi vergognavo ad andarci.

Originariamente inviata da incompresa88

Ecco, quegli sguardi mi uccidono… Mi sale una rabbia ogni volta…

Originariamente inviata da Peste Nera

Fosse solo la rabbia nel mio caso… Oltre a quella provo tanta tristezza e una grandissima vergogna vedendo poi persone della mia età con amici, fidanzata/o, marito/moglie ecc... Ora poi sono disoccupato, dovrei farmi pagare la vacanza dai genitori a 40 anni e subire un umiliazione ulteriore? No grazie.

Originariamente inviata da incompresa88

Nel mio caso, la rabbia è sempre l'emozione dominante (con annessi pensieri molto violenti, di cui ovviamente nessuno sospetterebbe mai). Sì, poi c'è tutta una serie di altre emozioni (vergogna, senso di umiliazione, tristezza, eccetera) in sottofondo, ma quelle le gestisco meglio. La rabbia è quella che mi logora di più, perché non riesco a sfogarla (e per fortuna, sennò finirei in prigione).

Originariamente inviata da JericoRose

Io ci andrei volentieri se i miei fossero persone normali, credo che per un adolescente o un ventenne uscire con i genitori sia brutto, ma per una persona di 30/40 anni non è una cosa così terribile, vedo persone della mia età che vanno a cena con i genitori senza problemi, certo bisogna essere sereni a livello personale, è quello che fa la differenza, se tu sei indipendente uscire con i genitori non lo vedi come qualcosa di negativo ma come un modo per passare del tempo col loro, se vivi con loro invece si.

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Originariamente inviata da incompresa88

Lo so, infatti la mia è più che altro una paranoia, perché ormai davvero non mi conosce più nessuno. Il problema era più evidente in passato, quando ancora studiavo e frequentavo le persone, perché alla fine se su FB metti solo foto da sola o con i genitori, la gente che ti conosce qualche domanda se la fa… Ora comunque non è più un problema, perché ho rotto i rapporti con tutti quelli del passato. Nessuna sa più niente della mia vita e per fortuna, direi. Più che altro mi vergogno quando vado con i miei in qualche ristorante, perché lì noto che a volte i camerieri mi guardano come per compatirmi, e questa non è paranoia, mi è successo realmente diverse volte, ma vabbè. Evidentemente pensano "ma questa non ha una vita? Il sabato va a pranzo con i genitori come i bambini piccoli?". Ecco, a me questi atteggiamenti fanno molto male, anche se poi me ne frego e continuo ad andare a pranzo fuori con i miei come ho sempre fatto.
Capisco la tua situazione… io ho un buon rapporto con i miei (che tuttavia non mi ha aiutato, perché mi sono appiccicata a loro evitando gli altri) e non ho idea di come dev'essere non avere un buon rapporto con i propri genitori, ma posso dirti che io invece invidio molto chi ha degli amici. Ormai me ne sono fatta una ragione e l'ho accettato (anche perché, parliamoci chiaro, in gruppo non ci so stare e non potrei mai avere un gruppo di amici. Se anche qualcuno mi invitasse, non ci andrei, perché rovinerei solo l'umore altrui e non mi pare il caso), ma ancora oggi mi sento male quando vedo gruppetti di adolescenti o di coetanei che stanno insieme e si divertono. Ormai non provo nemmeno più l'odio di un tempo, anche perché non è colpa loro né mia se sono nata così asociale e se non riesco a fare amicizia. Semplicemente le cose sono andate così, però la tristezza c'è sempre e un po' di invidia anche, ma è anche normale invidiare cose che non si hanno e che si desiderano.

Originariamente inviata da Wonderlust76

Fai in modo di cercarti un po' di fresco e ti accorgi che tutti hanno avuto la stessa idea.... sul Penice manco trovi da sedersi al tavolo....per chi non lo sapesse è un monte che sta nella mia provincia e in vetta si sta da dio.. è che c'è sempre troppa gente in mezzo alle balle.... sempre...😥

Originariamente inviata da Wonderlust76

è che c'è sempre troppa gente in mezzo alle balle.... sempre...😥

Originariamente inviata da Daytona

...se una persona trova piacevole passare del tempo coi propri genitori,e si riesce a incastrare gli impegni di tutti per organizzare materialmente,la trovo una bella cosa da fare . Forse il problema è che in un'estate si fa "solo" quello e si teme il giudizio altrui,ma questo lo metterei in secondo piano se si trova piacevole stare in famiglia

Originariamente inviata da incompresa88

Sono andata sempre in vacanza con loro e ci vado ancora ora, che ho 30 anni. Sinceramente mi vergogno molto, più che altro perché non credo che la cosa sia ben vista, soprattutto dai coetanei. Magari è una mia paranoia, ma non credo. Secondo me non c'è niente di male ad andarci a patto che si abbiano anche degli amici o comunque una vita normale, e in quel caso non ci vedrei niente di male, ma nel mio caso l'ho sempre vissuta male, perché ero e sono costretta ad andare con loro per mancanza di alternative. In realtà io mi trovo davvero bene con i miei genitori e se potessi andrei con loro pure a 60 anni, però più passano gli anni più mi vergogno e alla lunga sì, è abbastanza umiliante. D'altra parte, che devo fare? A me la gente stressa, i gruppi non li sopporto, amici non ne ho mai avuti. Nei periodi in cui sono fidanzata, tipo ora, vado in vacanza col ragazzo, ma sinceramente mi stressa anche quello e sotto sotto preferisco quando sono single, perché così ho meno stress e non sono costretta a fare cose che normalmente non farei e a nascondere la fobia.
Insomma, fosse per me starei sempre con i genitori, ma mi vergogno, e quando capita l'occasione cerco di trasformarmi in una persona normale, che viaggia, va in vacanza come tutti, eccetera, ma non sto bene in ogni caso