SamueleMitomane

Anche io facevo ste decisioni in base a eventi simbolici, però non ho concluso mai niente.

alien boy

Le malattie fisiche non credo che si possano vivere immaginandosele, il decorso di un male che distrugge fino alla morte non può essere paragonato a un'esperienza di altro tipo già vissuta. Sul punto di morte uno può pure dire che ha preferito quello a un altro male già vissuto (sia esso psichico che fisico), anche se non so che senso avrebbe un tale pensiero in quel momento. L'essere umano, anzi l'essere vivente, rifugge per natura il dolore fisico e la morte; oltre certi livelli e tempi di sofferenza andrebbe bene qualsiasi cosa che lo faccia uscire seppur momentaneamente da quella condizione.

bukowskiii

Tienici aggiornati domani

super unknown

L'utilità del calcio... una promessa è una promessa, adesso ti tocca mantenere quello che hai scritto su tutta la linea...

SamueleMitomane

La questione non è il comparare tra malattia fisica terminale e malattia mentale (divisione comunque arbitraria ma vabè), ma è capire la sensazione che c'è dietro un sentimento del genere. La cosa va comparata alle tendenze suicidiare.
Togliersi la vita è un gesto diverso rispetto ad accettare la morte passivamente: augurarsi una malattia mortale è un modo di deresponsabilizzarsi dalla morte (e dalla vita). L'immagine è quella che il dottore ti dice che fra tot giorni morirai, e il sofferente può reagire a quest'idea in maniera quasi positiva, provocandogli sollievo. Non importa la natura e la gravità della malattia, nella testa di chi soffre si figura solo il fine ultimo e la sensazione di liberazione, di togliersi il peso della responsabilità di vivere e morire. Da questo viene la "preferenza", una preferenza molto alla lontana visto che sono affermazioni dette in momenti di poca lucidità, per quanto prolungati. Io stesso ci penso molte volte e sono d'accordo. E poi scusate se rompo le balle co sto atteggiamento però smettiamola di offenderci per gli altri, come se ci sono certe cose che "mamma mia non si possono dire perché non abbiamo idea". Bisogna saper individuare le affermazioni emotive, anche quando dicono qualcosa di concreto. Ciò che viene detto è per lo più una rappresentazione di quello che si prova, nemmeno un'opinione.

Unspecified

Non conosco le mezze misure: o non mangio nulla, o mi abbuffo come una scrofa.

Jai

Sì, era inteso esattamente questo da me, riferendomi a esse per mezzo di cosa le genera, ovvero lo stato depressivo in quanto patologia della mente (da qui il termine "malattia mentale").

idk

Altro giorno buttato...Altra pagina bianca da aggiungere in un libro vuoto.

alien boy

l'utente mi sembra che inizialmente aveva parlato solo di malattie mortali, senza far riferimento al tipo e gravità (idealmente una malattia può uccidere in pochi giorni senza altri 'effetti'), poi la discussione è seguita parlando di cancro, eccetera (per quello che ricordo, adesso mi scoccia andare a rivedere la discussione); nel prima caso era un'osservazione più comprensibile. Tra morire per mano di altri o del destino e basta, e morire con un male terminale che per mesi ti consuma e alla fine ti toglie anche a te stesso (intendo nell'utlimo periodo, non sei padrone di te), c'è molta differenza. Se si vuole fuggire la sofferenza, non se ne vuole incontrare di altra. Personalmente non avevo preso in considerazione in quel momento l'uscita a livello emotivo, mi sono limitato al concetto che poteva includere, cioè la mancanza di senso nel privilegiare, negli esempi da fare come modi per liberarsi, uno stadio 'infernale' piuttosto che una via più diretta (un fulmine, per esempio). Si può rispondere a un'affermazione anche se deriva da una fase di smarrimento di una persona, anche se è solo un modo di esprimere un malessere e non va presa alla lettera, perchè quello che si dice può avere una valenza negativa per alcuni (famigliari di vittime del cancro per esempio) e può rappresentare una mancanza di rispetto, seppur involontaria.

Varano

Interpreterò questa impresa sportiva come un segnale del destino, ho deciso che cambierò e sono deciso a mettermi in gioco. Seguiranno tragici aggiornamenti

Unspecified

Prima mi hanno chiamato da Pronto Pro, chiedendomi se avessi scelto di contattare uno dei professionisti ai quali avevo chiesto un preventivo, due settimane fa.
I preventivi non mi avevano convinto, quindi avevo lasciato perdere, eppure ecco che mi chiamano, per impicciarsi dei fatti miei.
Dopo avergli fatto notare l'assoluta invadenza della cosa, ho rifiutato di rispondere: Pronto Pro non è soltanto un tramite? Che gli frega di cosa accade dopo?

Non lo userò più.

Nightlights

Hai un hobby? Qualcosa che puoi fare di non ansiogeno, che non ti mette sotto pressione?

Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk

bukowskiii

Vado a vivere da solo, vediamo se mi gira bene...

SamueleMitomane

Buona fortuna. Spero di esserne in grado anche io, un giorno

Dorian Gray

Bene

Dorian Gray

Ahahah! Grande Liverpool! Mi piacerebbe che condividessi qui i tuoi progressi, successi e fallimenti.

SamueleMitomane

Credo che guarderò questo video almeno una volta al giorno, o forse anche più. È così sensato che quando lo guardo sembro ritrovare la pace per alcuni minuti, la "soluzione". Lo guarderò solo per ricordare perché divrei fare quello che faccio( e quello che non faccio). Forse è anche questo il problema. La mente mi riempie con così tanta negatività, distrazioni e pensieri, che finisco per scordarmi le cose importanti. La singola cosa importante. Quella che ti porta fuori dalle futili preoccupazioni e ti fa osservare il grande, spaventoso quadro.
https://youtu.be/MBRqu0YOH14

Dorian Gray

Bel video.

cancellato2824

Massi' anche io l'ho fatto, non so se proprio sperato, ma nemmeno pensare che mi sarebbe piu' di tanto dispiaciuto.
Pero' devo anche dire che quando ho temuto di annegare ce l'ho messa tutta perche' non succedesse, idem quando una persona mi ha messo le mani addosso che temevo potesse uccidermi e anche quando ho avuto alterazioni del battito son corsa al pronto soccorso... e credo chiunque reagirebbe cosi'... un conto e' magari una febbre che dolcemente porta via quasi trasognanti (almeno nell'immaginario), ma piu' spesso affinche' qualcosa porti alla morte ci son sofferenze da urlo e da panico che fan venir naturale voler invertire la rotta.

Quello si'.
Pero' se uno con un disturbo mentale (mettiamo anche semplicemente solo e senza amici) si piglia una malattia mortale non e' che improvvisamente compare dal nulla gente amorevole al suo capezzale, no, una malattia fisica complica solo (spesso anche parecchio) anche le relazioni. E' una cosa ovvia ma che val la pena ribadire perche' secondo me non tutti l'han ben chiaro.

claire

Beati voi che distinguete solo salute /malattie mortali.
Pensate che in 2-3 giorni di febbre ve ne andate e bon?
Ci sono malattie (fisiche e psichiatriche) che ti tengono in vita con dolori quotidiani cronici e acuti, malesseri invalidanti spesso non riconosciuti nelle tabelle di invalidità, per cui te ne devi inchiodato alla vita, una vita che non vuoi, non si sa per quanto.
La morte non é nulla, é l'agonia il problema, ma ovviamente chi non sa si permette di desiderare pure quella.