Vorrei fare tutto ma non posso fare niente. Non ho una lira, sono stremata anche se sto ferma, se provo a forzarmi anche solo a fare qualcosa di pratico, mi viene sonnolenza sempre più marcata, mi si alza la pressione, sento mal di ossa, mi sento collassare, non vedo bene. Tutto mi fa sforzo. Esame cuore ok senza guai gravi in apparenza, anche se a breve con soldi che mi vengono passati torno dal cardiologo spendendo meno di 50 euro. Mi ripeterà come gli altri medici che il cuore è sotto sforzo e non pompa bene, di uscire da una situazione di stress
Penso che gli scoppierò a ridere in faccia isterica quando me lo consiglierà. Me lo dicono tutti, ma hahhahahhahah. Se voglio staccare e passare un giorno fuori porta, uscire anche solo la sera... non posso, da anni. Se voglio svagarmi o avere il tempo e la possibilità di curarmi per bene non posso, 1- perchè non ho i soldi, 2- perchè non ho un contesto stabile, 3- perchè non ho un contesto sereno e si bruciano tutti i tentativi di cura. Il malessere peggiora e si sta trasformando in qualcosa di ormai incurabile. Uno strazio. La beffa è che con poco potrei uscirne dopo 36 anni che sto così.
Basta andare al mare, avere qualcuno con cui andare che non si vergogni che sembro una disadattata alle prime armi a contatto con acqua e spensieratezza. Basta avere 1 settimana dopo anni e anni e anni passati chiusa tra 4 mura a soffrire, di svago in cui dovrei solo non pensare stando all'aria aperta. Poi la seconda settimana cominciare piano piano a cercare un punto di appoggio in qualche convento anche pagando. Partecipare ad eventi culturali che mi interessano anche gratuiti condividendoli e progettando qualcosa insieme con qualcuno o più senza ansie o aspettattive, come fosse un gioco. Ecco se tornassi a giocare, e trovassi gente su questa lunghezza d'onda, questo "cancro" regredirebbe, non avrebbe più terreno fertile su cui crescere.
Come il cancro fisico, quello psicologico cresce in assenza di ossigeno, aria, libertà. Le cellule cancerose crescono in ambiente acido, infatti io ho un'acidità elevatissima, ma lo so che tanto finirà così, finirà male in una maniera o nell'altra. Lo stress e la mancanza di aria per mente e corpo fa ammalare prima la mente e poi il corpo. In questo gli orientali hanno ragione. Siamo noi occidentali dei criminali puri. Degli idioti, punto.
Ora dormirei profondamente perchè tengo gli occhi aperti a forza con un mal di testa molto forte, mollerei sto lavoro al pc perchè non sono lucida, ma le persone da cui mi appoggio mi stanno chiedendo ogni minuto a che punto sto visto che non avendo una lira mi stanno aiutando loro con pranzo... . Se non avessi queste pressioni, e non dovessi render conto a nessuno, ora dormirei, poi mi concederei del tempo all'aria aperta e dentro per ritrovare un pò minimo stato di benessere. Se i malesseri continuassero mi rivolgerei al medico escludendo però lo stress nel frattempo curato se pure piano piano.E passo dopo passo presumo che riacquisterei lucidità, un pò di forza sempre che non abbia qualche malattia che conduce a questa stanchezza infinita. Poi tutto verrebbe da sè, perchè in fondo sono forte e voglio vivere.
Recuperei fottendomene di chi mi dice che ho 36 anni e che sono in là con gli anni. Mi circonderei a quel punto, avendo riacquistato più vitalità per gestire e tenere i rapporti, di gente positiva ma intelligente, che non risponde sempre come rispondono tutti in questa società, ai problemi che ci pone la vita. Farei squadra con queste persone, ed entrerei in cura perchè avrei sempre uno scompenso "energetico"procurato dallo stare troppo a contatto con gli altri. Adotto schemi sbagliati e rendo le situazioni invivibili. Quindi per non ricreare altri mostri, entrerei in cura ma questa volta per lo psicoterapeuta sarebbe tutto più facilitato perchè io già sarei su una una lunghezza d'onda diversa, più positiva ed io stessa sarei più trattabile. Tutto diventerebbe più ricco, così come le mie giornate, perchè io recupererei forza , desiderio e prospettiva. Ma tutto questo sembra impossibile.
Rimango qui ingabbiata da anni, senza lavoro retribuito perchè sto troppo male (poco lucida, stanca, irritabile fino alla nausea) e sempre troppo male perchè senza lavoro non ho un soldo per curarmi. Nel pubblico le visite stabilite sono troppo poche e superficiali (fatto esperienza in questo). Continuando a peggiorare, peso sugli altri, i miei genitori si sono tirati del tutto indietro e non avendo un soldo dipendo dagli altri che hanno sempre a che ridire, si impicciano, giudicano ed io non posso fermarli, perchè non sono neanche i miei genitori. Brutta storia, ma brutta brutta.
Di colpe e limiti forti ne ho, su questo non ci piove, ma il mondo che mi sta intorno non mi piace per niente.
Penso come pensava Carmelo Bene, ,ma carmelo bene aveva un mestiere , aveva testa e cultura, aveva spudoratezza e sicurezza. Io dico A e lo dico bofonchiando con la paura dentro, sgattaiolo, mi nascondo per non soffrire e prendere bastonate, ma dove vado io in un mondo così.
Come me la conquisto la mia isola felice, che non sia tossica. Vorrei smetterla di sentire tutta questa gente che mi circonda che continua a dire che la società è questa, che purtroppo è così, che bisogna farsi il c...o, che anche se si sta male si sputa anche il sangue piuttosto e se crepi amen. Ma il valore della vita santo iddio dove è finito? Se devo crepare tanto vale che lo faccio subito. Anzi mi chiedo perchè sono nata a questo punto. La vita è un miracolo, e ora tutti gli avvelenati frustrati, quelli che si smazzano dalla mattina alla sera dicendoti che si smazzano incazzati neri con lo sprezzo, avranno a che ridire. Sapeste come sto. Anch'io mi smazzo. Ma quando ti devi fermare, ti devi fermare se pensi che la vita è un miracolo e vuoi goderne perchè una ne hai.
Se scrivo questo qualcuno dirà che allora la voglio fare facile, e insomma...se non sei stato fortunato rimani nell'inferno sempre a testa bassa con una forca che pesa su di te come una spada di damocle. Non ti puoi muovere, non puoi nulla, devi soffrire. Se vuoi stare decentemente devi fare ciò che si aspettano gli altri. Un angelo custode ce l'ho di sicuro, quella forca e spada di damocle, non riesco a liberarmi.