|
|
19-05-2018, 10:12
|
#72821
|
Banned
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Nord
Messaggi: 7,038
|
|
|
19-05-2018, 10:22
|
#72822
|
Banned
Qui dal: Mar 2018
Ubicazione: tra le nuvole
Messaggi: 732
|
Il nostro tempo sta finendo.
È scandito da ogni fottuto respiro.
Sbrighiamoci...
|
|
19-05-2018, 10:29
|
#72823
|
Banned
Qui dal: Mar 2018
Ubicazione: tra le nuvole
Messaggi: 732
|
Quote:
Originariamente inviata da deepblue
..
|
È un'opzione
|
|
19-05-2018, 10:41
|
#72824
|
Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 131
|
Quote:
Originariamente inviata da Shjatyzu
Ammetto la mia totale ignoranza, pensavo che il pianoforte fosse stato inventato molto, molto prima, massimo 1200-1300 d.C.
Adesso scopro che, invece, i primi pianoforti sono nati nel 1700-1720, anche se il moderno pianoforte soltanto agli inizi dell'800...
Solo 200 anni, eppure data la mole impressionante di opere non me l'aspettavo proprio...
|
Pure lo stesso Pleyel tanto lodato da Chopin è uno strumento diverso da uno Steinway o da un Fazioli di oggi.
Oggi si è soliti eseguire brani risalenti al diciottesimo secolo o addirittura al diciassettesimo su pianoforti gran coda che hanno una meccanica ed un timbro completamente diversi da quelli degli strumenti dell'epoca: pertanto, si potrebbe dire di commettere una sorta di falso storico agendo in questo modo, perché destinando quegli strumenti particolari alla esecuzione di quei brani il compositore intendeva sfruttarne le caratteristiche potenzialità sonore per produrre certi effetti che non sono sicuramente replicabili in maniera filologicamente conforme alla sua volontà usando un altro strumento, poiché dotato inevitabilmente di altre caratteristiche. Si potrebbe dire, anzi, che la stessa composizione di quei brani era fortemente condizionata dai pregi e dai limiti di questi strumenti, con le dovute eccezioni (si pensi alle sonate di Beethoven, che sfidavano apertamente questi limiti. Una di queste, inoltre, e mi riferisco all'Op. 106, venne concepita espressamente per essere eseguita su uno strumento moderno, vicino al pianoforte così come è inteso oggi, la cosiddetta "tastiera a martelli" che dà il nome a questa sonata).
Eppure bisogna riconoscere che il pianoforte moderno è uno strumento assai più versatile e completo rispetto ai suoi antenati, ed è questa la ragione del suo successo e del fatto che sia adoperato pure in un repertorio originariamente concepito per clavicembalo, clavicordo, fortepiano. Certi elementi di questa produzione, peraltro, risultano essere imprescindibili per la formazione di un qualsiasi pianista - si pensi a Bach -, ragione per cui commettere questa specie di errore storico sia talvolta opportuno.
|
|
19-05-2018, 10:45
|
#72825
|
Banned
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 3,779
|
Vorrei una casa mia
|
|
19-05-2018, 11:05
|
#72826
|
Banned
Qui dal: Mar 2018
Ubicazione: tra le nuvole
Messaggi: 732
|
Quote:
Originariamente inviata da Badblues
Vorrei una casa mia
|
Quello è il mio sogno.
Una tana tutta mia...
|
|
19-05-2018, 11:10
|
#72827
|
Principiante
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 92
|
Quote:
Originariamente inviata da XuX
Pure lo stesso Pleyel tanto lodato da Chopin è uno strumento diverso da uno Steinway o da un Fazioli di oggi.
Oggi si è soliti eseguire brani risalenti al diciottesimo secolo o addirittura al diciassettesimo su pianoforti gran coda che hanno una meccanica ed un timbro completamente diversi da quelli degli strumenti dell'epoca: pertanto, si potrebbe dire di commettere una sorta di falso storico agendo in questo modo, perché destinando quegli strumenti particolari alla esecuzione di quei brani il compositore intendeva sfruttarne le caratteristiche potenzialità sonore per produrre certi effetti che non sono sicuramente replicabili in maniera filologicamente conforme alla sua volontà usando un altro strumento, poiché dotato inevitabilmente di altre caratteristiche. Si potrebbe dire, anzi, che la stessa composizione di quei brani era fortemente condizionata dai pregi e dai limiti di questi strumenti, con le dovute eccezioni (si pensi alle sonate di Beethoven, che sfidavano apertamente questi limiti. Una di queste, inoltre, e mi riferisco all'Op. 106, venne concepita espressamente per essere eseguita su uno strumento moderno, vicino al pianoforte così come è inteso oggi, la cosiddetta "tastiera a martelli" che dà il nome a questa sonata).
Eppure bisogna riconoscere che il pianoforte moderno è uno strumento assai più versatile e completo rispetto ai suoi antenati, ed è questa la ragione del suo successo e del fatto che sia adoperato pure in un repertorio originariamente concepito per clavicembalo, clavicordo, fortepiano. Certi elementi di questa produzione, peraltro, risultano essere imprescindibili per la formazione di un qualsiasi pianista - si pensi a Bach -, ragione per cui commettere questa specie di errore storico sia talvolta opportuno.
|
Una volta ho sentito un concerto con clavicembalo, pensavo avrei avuto una specie di senso del sublime invece dopo un po' ti senti frastornato da quel suono gracchiante.
|
|
19-05-2018, 12:10
|
#72828
|
Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 131
|
Quote:
Originariamente inviata da ErwinP
Una volta ho sentito un concerto con clavicembalo, pensavo avrei avuto una specie di senso del sublime invece dopo un po' ti senti frastornato da quel suono gracchiante.
|
Credo sia una questione di abitudine. Anche a me inizialmente non andava molto a genio, poi però grazie a ripetuti ascolti ho cominciato ad apprezzarlo. Ancora mi deve capitare l'occasione di ascoltarlo dal vivo, e spero di rimediare quanto prima.
Col fortepiano, invece, le sensazioni sono state completamente diverse. Ho adorato il timbro di questo strumento già al primo approccio. Ascoltare Staier, Badura-Skoda e Brautigam cimentarsi nel repertorio beethoveniano e schubertiano al fortepiano è stata una esperienza magnifica per me, quasi un'autentica riscoperta di questa produzione.
|
|
19-05-2018, 12:25
|
#72829
|
Esperto
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 4,644
|
Quote:
Originariamente inviata da XuX
Pure lo stesso Pleyel tanto lodato da Chopin è uno strumento diverso da uno Steinway o da un Fazioli di oggi.
Oggi si è soliti eseguire brani risalenti al diciottesimo secolo o addirittura al diciassettesimo su pianoforti gran coda che hanno una meccanica ed un timbro completamente diversi da quelli degli strumenti dell'epoca: pertanto, si potrebbe dire di commettere una sorta di falso storico agendo in questo modo, perché destinando quegli strumenti particolari alla esecuzione di quei brani il compositore intendeva sfruttarne le caratteristiche potenzialità sonore per produrre certi effetti che non sono sicuramente replicabili in maniera filologicamente conforme alla sua volontà usando un altro strumento, poiché dotato inevitabilmente di altre caratteristiche. Si potrebbe dire, anzi, che la stessa composizione di quei brani era fortemente condizionata dai pregi e dai limiti di questi strumenti, con le dovute eccezioni (si pensi alle sonate di Beethoven, che sfidavano apertamente questi limiti. Una di queste, inoltre, e mi riferisco all'Op. 106, venne concepita espressamente per essere eseguita su uno strumento moderno, vicino al pianoforte così come è inteso oggi, la cosiddetta "tastiera a martelli" che dà il nome a questa sonata).
Eppure bisogna riconoscere che il pianoforte moderno è uno strumento assai più versatile e completo rispetto ai suoi antenati, ed è questa la ragione del suo successo e del fatto che sia adoperato pure in un repertorio originariamente concepito per clavicembalo, clavicordo, fortepiano. Certi elementi di questa produzione, peraltro, risultano essere imprescindibili per la formazione di un qualsiasi pianista - si pensi a Bach -, ragione per cui commettere questa specie di errore storico sia talvolta opportuno.
|
Ti ringrazio per questo intervento, davvero molto appropriato.
Vorrei aggiungere qualcosa, ma credo che ripeterei soltanto concetti già espressi da te, per cui mi limito a fare un confronto concettuale, siccome ho notato la somiglianza del fenomeno, con gli strumenti odierni.
Io sono un amante del genere Ambient-Electronique, genere musicale in cui i brani vengono composti utilizzando unicamente strumenti elettronici.
Ebbene, anche in questo caso il fenomeno si è ripetuto; gli strumenti degli anni '70 (i primi strumenti elettronici "moderni"), con tutti i limiti della tecnologia dell'epoca, avevano un suono particolare ed espressivo in una certa maniera, espressività mai più replicata dagli strumenti più "evoluti".
Penso al Clavinet (derivato dal clavicordo), al Moog, agli organi Farfisa, al fin troppo trascurato Eminent 310U; strumenti con suoni caratteristici, unici, che sono andati dispersi con l'evoluzione.
Certo gli strumenti più evoluti sono molto più versatili e potenti (come nel caso dell'evoluzione del pianoforte), però quei suoni caratteristici non esistono più.
Difficile stabilire quale sia la migliore "scelta" tra le due cose.
|
|
19-05-2018, 12:41
|
#72830
|
Esperto
Qui dal: Dec 2017
Ubicazione: Nel mondo virtuale
Messaggi: 2,694
|
Sono abbastanza convinto che da fuori io sia considerato uno antipatico e che se la tira, invece è sola la fobia che mi rende così incapace di stare tranquillo
|
|
19-05-2018, 12:51
|
#72831
|
Esperto
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 4,644
|
Ecco perché guardo il gore, ogni volta che pare di aver raggiunto il limite della malvagità umana, sbuca fuori un video che supera tale limite.
Il concetto di Zamasu (quello di Dragon Ball Super ), forse non era così folle come si è voluto far credere nella serie.
|
|
19-05-2018, 12:57
|
#72832
|
Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
|
Quote:
Originariamente inviata da Yumenohashi
Quello vestito di nero è un figo. Se dovesse leggere io e Hazel Grace siamo a disposizione.
|
Avvertito subito il romano, non coinvolgere la Fra nella tua lussuria.
|
|
19-05-2018, 12:59
|
#72833
|
Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
|
Proviamo ste sigarette Pueblo, però sono fortissime, hanno il dosaggio limite di legge cioè 10 catrame, 1 nicotina e 10 CO.
|
|
19-05-2018, 13:18
|
#72834
|
Banned
Qui dal: Mar 2018
Ubicazione: tra le nuvole
Messaggi: 732
|
Quote:
Originariamente inviata da Svers0
Proviamo ste sigarette Pueblo, però sono fortissime, hanno il dosaggio limite di legge cioè 10 catrame, 1 nicotina e 10 CO.
|
Una marmitta catalitica consuma di meno
|
|
19-05-2018, 13:22
|
#72835
|
Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
|
Quote:
Originariamente inviata da Yumenohashi
Quello vestito di nero è un figo. Se dovesse leggere io e Hazel Grace siamo a disposizione.
|
Se se eccomi
|
|
19-05-2018, 13:33
|
#72836
|
Banned
Qui dal: May 2017
Messaggi: 4,279
|
Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace
Se se eccomi
|
#bastacommistioni
|
|
19-05-2018, 13:36
|
#72837
|
Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
|
Escimelo
|
|
19-05-2018, 13:38
|
#72838
|
Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
|
Quote:
Originariamente inviata da hazel grace
escimelo
|
#bastacommistioni #bastacommistioni #bastacommistioni
|
|
19-05-2018, 13:39
|
#72839
|
Banned
Qui dal: Nov 2017
Messaggi: 1,182
|
|
|
19-05-2018, 13:39
|
#72840
|
Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
|
Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace
Se se eccomi
|
|
|
|
|
|