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Vecchio 03-03-2017, 16:43   #50341
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Ma perché devo essere talmente sfigato che l'antidepressivo mi fa stare peggio di prima? Non è normale avere un tale livello di sfiga.
Vecchio 03-03-2017, 17:34   #50342
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Ho giocato a Plague Inc sul telefono e sono riuscito a uccidere oltre sei miliardi di persone, però non sono riuscito a sterminare tutta l'umanità, devo sviluppare meglio l'evoluzione del batterio.
Vecchio 03-03-2017, 17:45   #50343
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Che bello che il 57000esimo post di questo topic sia stato uno ai limiti della psicopatia, però se qualcuno ne cancella uno mi sa che sarà questo il 57000esimo.
Vecchio 03-03-2017, 18:05   #50344
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sempre in mezzo come il prezzemolo
Vecchio 03-03-2017, 18:24   #50345
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voglia di musica rock leggera allegra e rilassante tipo roxette
Vecchio 03-03-2017, 18:39   #50346
Esperto
 

L'album di Ed Sheeran è uscito oggi e l'ho già ascoltato tutto. Due canzoni sull'Irlanda, sono le mie preferite
Vecchio 03-03-2017, 18:58   #50347
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L'avatar di silenzio
 

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voglia di musica rock leggera allegra e rilassante tipo roxette
Se vuoi una musica rilassante prova la Michielin.
Ringraziamenti da
zzz (03-03-2017)
Vecchio 03-03-2017, 19:00   #50348
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"Pare che voglia una rumena ora, ha cacciato di casa la moglie e dice di non volerla più perché ingrassata e con le gambe rovinate dai capillari."
"Quel pezzo di imbecille è stato fin troppo fortunato a trovare una donna del genere che continuasse a seguirlo nonostante le sue follie, inoltre è convinto di essere un tipo che piace anche perché possidente."
"Ha intestato tutto al figlio, volendo può rovinarlo in un secondo."
"E meno male che in Chiesa si giura sulla buona e sulla cattiva sorte, finché morte non li separi."
"I tempi cambiano, si sta tornando ai tempi dell'antica Roma, tanta infedeltà e tanti divorzi, magari torneremo pure al paganesimo."
"Il Vaticano non lo permetterà mai."
"Beh, potrebbe essere proprio lui ad avviare questo processo, ti ricordo che quando il cristianesimo divenne religione ufficiale dell'impero romano fu l'imperatore che era anche capo spirituale ad avviare il cambiamento."
"Non torneranno quei tempi, il futuro è l'ateismo."
"Dubito fortemente, senza religione l'uomo non va da nessuna parte, gli stati atei sono crollati quasi tutti, ha vinto la libertà religiosa delle democrazie occidentali."
"La libertà religiosa è un vecchio vizio risalente ai tempi dell'impero persiano e secondo me non porta da nessuna parte, ci vuole una dittatura di stampo fascista dove la Chiesa abbia molto potere."
"Smettila di dire cazzate."
"Eccolo la, il compagno Sverso!"
"Tu confondi la leadership con la monarchia, mio caro fascio."
"E tu non scopi mai, alla fine nella vita va avanti chi si fa una famiglia, tu resterai solo fino alla fine dei tuoi giorni."
"In quel caso mi ammazzerei ma prima mi ricorderò di passare da casa tua, fucilata davanti all'uscio di casa come ai vecchi tempi."
"Non ne avresti le palle."
Vecchio 03-03-2017, 21:01   #50349
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L'avatar di illumi
 

Home sweet home.
Vecchio 03-03-2017, 21:05   #50350
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odio sentirmi snobbata e esclusa
Ringraziamenti da
illumi (03-03-2017)
Vecchio 03-03-2017, 21:23   #50351
Esperto
L'avatar di Balto
 

Rieccomi di nuovo a casa, che giornataccia
Vecchio 03-03-2017, 21:28   #50352
Esperto
L'avatar di Silent Bob
 

Di questi tempi passi veramente per un marziano se vai dicendo in giro che non hai uno smartphone e non guardi la TV.
Ma io me ne fotto.
Ringraziamenti da
berserk (03-03-2017), cancellato13564 (03-03-2017), silenzio (04-03-2017)
Vecchio 03-03-2017, 22:27   #50353
Esperto
 

Mi sono alzato da mezz'ora e vorrei già tornare a letto, non ho nulla da fare.
Vecchio 04-03-2017, 00:06   #50354
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L'avatar di Stella89
 

Parte 1

Non ce la faccio proprio più. Ieri ho dormito con i tappi nelle orecchie per via della perdita d'acqua al piano di sopra (l'amministratore non ha fatto ancora niente), mi sono addormentata intorno alle 2.00, mi sono risvegliata alle 5.30. Non avevo più sonno, ero disperata, mi sono svegliata disperata. Ho pensato di andare a fare due passi al mare prima di prendere il bus per il lavoro e di mollare tutta la roba ancora da lavare a sè stessa. Ho mollato tutto, mi sono divorata un intero avocado per la rabbia e metà tavola di cioccolato fondente, poi sono stata con le mani nei capelli e le lacrime agli occhi più di mezz'ora. Mi dicevo "ma dove vado".. Al lavoro avrei attaccato nel pomeriggio e il posto è lontano dal mare, che cosa avrei fatto tutta la mattina in giro? Mi sono messa a fissare il vuoto masticando tutto il malessere dovuto ad un disagio fortissimo. Poi mi sono detta che dovevo chiedere aiuto e dato che non dormo neanche più, avendo bisogno di staccare, ho pensato di andare da mia zia a dormire. Lei di solito non mi dice mai di no, ha sempre una stanza libera. Ho lasciato la borsa da passeggio con cui stavo uscendo e ho cominciato a preparare la sacca, mettendo dentro come una folle di tutto, anche la roba da mangiare, decidendo di andarmene via per qualche giorno, in un posto silenzioso, caldo e confortevole, stando in compagnia. Poi però mi sono resa conto che avrei dovuto portarla a casa di mia zia prima di andare al mare e che correvo il rischio di non fare in tempo poi a fare la passeggiata. Inoltre la valigia era molto ingombrante. Ho pensato di chiedere per una volta aiuto a mia zia. So che lei in serata sarebbe passata qui in zona, e le avrei chiesto di riportarmi da casa sua qui, per prendere la valigia e poi riaccompagnarmi a casa sua. Ho lasciato così la sacca a casa.

Ho preso il bus e sono partita con i tappi nelle orecchie per il rumore che ormai sento insopportabile. Sono scesa però prima di arrivare alla stazione, non so che mi è preso. Ho pensato di fare una seconda colazione. I miei mi hanno dato dei soldi, ed io sto sempre molto attenta, non faccio nulla. Stamattina sono impazzita. Mi partiva un pensiero e lo seguivo, senza riuscire a fermarmi. Ho preso un cornetto enorme pieno di cioccolata, e mentre lo mangiavo sentivo un vuoto dentro e mi dicevo che ero solo una demente. Sono uscita dal bar sempre più confusa e sono arrivata in stazione, da lì ho cominciato a camminare per arrivare in riva al mare. Ho camminato 1 ora circa. Il pensiero era azzerato. Provavo solo un senso di fine. Ho provato a fare delle foto, ma mi fissavo su ogni cavolata e pur dicendomi che non aveva senso fissarmi tanto su un soggetto senza significato, continuavo, sembravo quasi una maniaca. Poi ricominciavo a camminare. Ho sentito benessere ad un certo punto, per via forse dell'aria fresca, il rumore delle onde, il sole e l'attività fisica fatta. Vado poi dal tabaccaio e decido in via del tutto eccezionale (mi è balenata quest'idea e l'ho seguita) di prendere il biglietto per i mezzi giornaliero, quando di solito compro il biglietto alla bisogna. Dal tabacchi mi viene un'altra botta di compulsività, vedo dei baci perugina e così senza pensarci li compro e li divoro, dicendomi sempre che ero una demente, che non aveva senso perchè avevo mangiato il cornetto, che mi stavo rovinando di nuovo l'aspetto dopo che finalmente ero riuscita a ritrovare una forma invidiabile. Me lo dicevo quasi rassegnata alla mia disperazione.

Riprendo a camminare e mi arriva la telefonata dal lavoro, mi dicono che per un problema tecnico la campagna su cui lavoro con altre due colleghe è in stand by fino a lunedì. Avrei dovuto lavorare anche domani. La prendo abbastanza bene fino a che non penso che sto di nuovo in giro a zonzo e che ho buttato i soldi per un giornaliero di cui avrei potuto fare a meno. Ricomincio a camminare, si fa 12.00, penso che mi prendo un sacchetto d'insalata e lo vado a mangiare da mia zia, ma poi vedendo la lunga fila al supermercato, decido di prendere un pezzo di pizza. Entro in pizzeria e mi faccio del male. La prendo ripiena. Con tutte le mie forze però cerco di farmene tagliare solo un pezzettino. Esco con questo pezzo di pizza, ma non so dove andare. Alla fine come sempre, ho agito impulsivamente e sono uscita dalla pizzeria così...senza un un programma. Ricomincio a camminare, ma mi sento stanchissima, decido così di andare da mia zia. Mi incammino sentendomi allo stremo, molto confusa e angosciata. Le suono e le chiedo se la disturbo, erano le 14:00. Lei mi dice di no.

Salgo e trovo mio cugino e mio zio a tavola. Sento un'atmosfera pesante. Con molta probabilità mio cugino si è rotto di vedermi sempre tra le scatole. Mi brucia subito e con un tono un pò sprezzante e da interrogatorio, mi chiede " ma che ti hanno cacciato?", è stato veramente sgradevole il modo in cui l'ha insinuato e il modo in cui ha guardato mia zia dopo averlo detto. Mi sono pentita subito di essere passata da loro, ma mia zia mi dice di sedermi che era pronto il pranzo. Allora le dico che avevo già pranzato, ma lei insiste così tanto che accetto e mio cugino mentre mangiavo mi guardava sempre con quella espressione sprezzante. Mi aveva già chiesto del perchè e del per come avessi rinunciato al lavoro offerto da mia sorella, e insieme a mia cugina mi hanno fatto il giorno di capodanno un interrogatorio in cucina davanti a mia zia. Loro che mollano i figli alla madre in continuazione per andare in centri benessere, fare viaggi, cene fuori..(i miei zii li aiutano in tutto e per tutto), giudicano me. Non capiscono che se non sono ancora riuscita a tenere un lavoro in 15 anni è per i problemi che ho, non per fancazzismo. Casomai quello è il loro di caso, ma loro non hanno problemi, quindi fanno il minimo indispensabile con il massimo del risultato. Io di buona volontà ne ho da vendere, più di loro, sto sempre da sola, faccio tutto da sola e anche quando sto con i miei, loro non mi ascoltano, non mi stanno vicino, mentre loro appena starnutiscono hanno genitori e fratelli che accorrono.

Ultima modifica di Stella89; 04-03-2017 a 00:08.
Vecchio 04-03-2017, 00:07   #50355
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Parte 2

Mi vedono come una che ci marcia, e danno più credibilità alle mie sorelle e ai miei genitori, pur non avendo visto in prima persona il modo in cui mi hanno trattato in questi anni. Ho dovuto giustificare la mia assenza al lavoro a mio cugino, lo stesso che pur avendo finito i mesi di recupero stabiliti dal medico per il recupero della gamba operata per un incidente su un campo da gioco, si è preso un altro mese per stare a casa e non si capisce come l'azienda in cui lavora da poco abbia accettato senza contestare questa sua decisione. Sarà brillantissimo sul lavoro A casa gozzoviglia come un pupo felice, fa feste a base di birra e vino, fa lauti pranzi e cene preparati dai genitori e anche quando lavorava, se non stava fuori per feste o viaggi nel tempo libero, tornava a casa dei suoi che gli abitano di fronte per farsi stirare la roba e preparare cena/pranzo. I suoi l'aiutano moltissimo, così come aiutano i miei cugini. Hanno quasi 80 anni i miei zii, ma sono pieni di energie e fanno tutto per i figli. Non sa mio cugino che mi soffro.

L'atmosfera era diventata sempre più pesante a casa di mia zia, ho provato poi ad accennare al rumore forte della perdita d'acqua ma mio zio mi dice che "mi fisso". So quello che sento, e vi assicuro che è un rumore fortissimo e anche l'idraulico l'ha sentito. Non sapevo a quel punto con quale coraggio chiedergli di andare a dormire lì.

Nel frattempo per non andare via subito dopo pranzo, contatto le mie due amiche per sapere cosa stavano facendo e se ci potevamo vedere nel tardo pomeriggio. Una, mi dice che stava fuori città con il ragazzo e con il vivavoce in macchina e il ragazzo vicino, mi dice con un tono compassionevole di approfittare del giorno libero per mettermi nel lettuccio e riposare (?) ma che sono una rincojonita??Chiamo l'altra e mi dice "ciao ciccia, guarda sono in macchina con mamma che sto andando ad accompagnare Flavio (il marito) dal fisioterapista" (anche lui ha avuto qualche intoppo con la gamba)."Domani poi sto in campagna dai miei nonni con mamma, Flavio e il bambino", "mi dispiace, mannaggia..tu come stai?"

Rispondo:" Guarda sono rimasta a casa oggi" e le ho spiegato il motivo.
Lei: " Hai capito che mezzi prendere per arrivare lì? Ce l'hai fatta quindi ad arrivare? " E DUE, non sono rincojonita!! Le ho detto che sì, non avevo avuto problemi.

Lei che senza tom tom in macchina è perduta e che dai tempi del liceo non prende un bus o una metro (a detta sua). Mi dice sempre che al posto mio non ce la farebbe, che deve essere proprio una vita di inferno, e che una volta sola ha dovuto attendere il bus e voleva morire per l'attesa estenuante.

Come ciliegina sulla torta al termine della chiamata mi chiede poi se ce la faccio con il lavoro... lei che non lavora e che il bambino lo sta crescendo con la madre, lei che ha vissuto sempre nella bambagia, in una bella famiglia e non conosce le difficoltà (per sua stessa spudorata ammissione). Le dico che sì va tutto bene e lei "bene, dai mi fa piacere, così finalmente guadagni anche anche tu i tuoi soldini e poi è un modo per uscire un pò, passare il tempo...". Dopo quest'ultima affermazione volevo morire.

Io sono stata normale. Non ero vista in questo modo. Ora tutti i miei conoscenti,compresa questa mia amica mi trattano come se fossi andata.

Ero molto brava al liceo, una delle prime della classe.
La mia amica era una compagna del liceo. Io studiavo, ero brillante, ma sempre presa di mira dai prof perchè avevo quel qualcosa di diverso dagli altri (il trauma subito da piccola ed una vita assurda?). Questa mia amica si inventava di stare male al momento delle interrogazioni, faceva così ogni volta, poi faceva molta amicizia con le prof, e alla fine veniva interrogata raramente. Nei compiti scritti copiava. Inutile dire che è uscita con 10 punti in più di me non avendo mai aperto un libro in assoluto e avendo sempre e solo passato i pomeriggi a cazzeggiare davanti ad mtv e pane e nutella. Così fa anche ora, anche non c'è più mtv. Il marito si è innamorato subito di lei e le ha fatto una corte spietata sin dal primo momento in cui l'ha vista. La mamma di lei poi l'ha ospitato più volte a casa quando era ancora amico della figlia, trattandolo come un figlio. Mi ricordo che lui rimase molto colpito dalla famiglia di lei. Lui è un bell'uomo, lei non è decisamente una bella donna, sembra la classica patata, ma è serena e curata, molto viziata e spensierata. Il marito tra le altre cose non mi ha mai potuta vedere e me l'ha detto apertamente. Secondo lui sono troppo "triste". Così mi pensa ora anche tutta la gente del liceo che continua a sentirsi e a vedersi alle cene di classe, ignorandomi. Mi hanno sempre detto che la mia vita era strana, che non facevo le cose come gli altri. Ma come potevo apparire normale, se i miei mi hanno cresciuta facendomi vivere una quotidianità assurda e una serie di eventi fortemente traumatici?

Hanno sempre poi concepito tutto quello che fa la gente normale come un capriccio( gite fuori porta, uscite nei centri commerciali, portare la macchina, andare in palestra/cinema/ristorante, viaggi), secondo loro è tutto un extra, anche un gelato, che se concesso era sempre in via del tutto eccezionale. Che colpa ho io d'essere come sono?

Comunque interrotta la conversazione con la seconda amica decido di andarmene da casa di mia zia, tanto non mi filava nessuno dei tre. Mio zio era intento con mio cugino a cercare una bici su amazon per mia cugina.

Me ne vado e mi ritrovo di nuovo in giro per strada come una vagabonda, mi riparte l'angoscia, telefono a mia madre e le urlo tutto il mio dolore, le dico che le persone mi trattano come una scema, che devo proteggermi in questo momento di vulnerabilità, lei mi dice che ho ragione, che mi capisce, poi però mi lascia perchè stava pranzando Inizio a piangere per strada e mi sento tremendamente abbattuta nel vedermi caduta così in basso davanti a tutti. Mi vedo poi camminare confusa, senza una meta. Mi sale una rabbia fortissima e impazzisco di nuovo, vedo un bar, mi ci fiondo e compro due pacchi da 150 gr. di caramelle haribò (dico che sono per i miei figli, la prima volta che sparo una cazzata del genere), poi richiama mia madre e io mi ritrovo ad urlare mangiando caramelle dicendo che vengo trattata come una scema, ma non mi accorgo che mentre sto in queste condizioni, passo di fronte ad un gruppo di ragazzi seduti su una scalinata. Uno di loro lo sento bene che dice: " no raga questa è matta". Sento una pugnalata al cuore, attacco subito il telefono e sento salire un terrore fortissimo. Sono diventata proprio così, giro, urlo, mangio caramelle, torno in una casa che casca a pezzi, sono emarginata.


Mi avvio verso la stazione, ma nel tragitto mi fermo davanti ad un bar, accorgendomi di un bel pacco di patatine highlanders in dispensa davanti al banco.

Alla fine, facendo due conti, oggi ho mangiato due pacchi da 2 etti di haribò, mezza tavola di cioccolato fondente, l'avocado, la pizza, la pasta di mia zia ed un pacco di patatine piene di grassi, sale ,olio di palma e conservanti.

Non mi è mai successo di avere attacchi bulimici così violenti, ravvicinati e per di più fuori casa, ma non è finita.

Vedo una gelateria, entro e chiedo una coppa grande (anche se nel mentre pensavo e guardavo la coppa piccola ). Senza pensarci neanche, chiedo i gusti più pesanti (cioccolato fondente, whisky e panna- io che la panna non la mangio mai-). Al termine della coppa ero davvero nauseata.

Dalla mattina fino al pomeriggio avevo mangiato chili di zucchero e grassi da far paura. Faccio per tornare in stazione, ma non avendo chiaro cosa sarei andata a fare a casa, decido di camminare ancora per tentare di bruciare un pò di zuccheri. Cammino altri 40 minuti, poi comincia a fare freddo, sento salire una profonda stanchezza e decido di andare in stazione per prendere il bus di ritorno.

Facevo continue smorfie, non riuscivo a guardare negli occhi le persone. Nella mia testa era tutto un accumulo di pensieri negativi, dalla consapevolezza del tempo che passa senza essere vissuto, ai miei quasi 40 anni, ad una vita buttata nel cesso a soffrire, a tutto l'inferno che mi si è ora creato intorno.

Ho realizzato che sto nel pieno di una vera tragedia. La mia mente mi riportava mentre camminavo, agli psicologi, ai loro fallimenti, e in generale a tutte le cose brutte del passato e del presente.

Ogni minuto io mi sento scartata, sputata, rigettata dal mondo intorno e non c'è ricordo/esperienza vissuta che sconfermi questa impressione. Mi hanno lasciato tutti dicendo tutte cose negative. "Triste" "handicappata" "sfigata" "senza palle". Mi ritrovo a girare fragile con tutta questa merda che mi pesa sulle spalle, e ad ogni passo inciampo o barcollo.

Mi sono detta che devo trovare un altro modo di vivere.
Ci saranno pure persone un pò più intelligenti in giro, persone che abbiano davvero delle risorse interiori e forza per darmi una mano. Ho pensato ai monaci buddhisti, quelli originari del tibet, che seguono uno stile di vita completamente diverso da quello folle occidentale.

Vorrei cambiare modo di vivere, cambiare approccio e persone, vivere ad un altro livello, ritrovare la sintonia con me stessa.
Ringraziamenti da
Krieg (04-03-2017)
Vecchio 04-03-2017, 00:29   #50356
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Voglio andare a vivere in Bhutan
Vecchio 04-03-2017, 00:43   #50357
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Originariamente inviata da lifeisnow Visualizza il messaggio
Voglio andare a vivere in Bhutan
Indaga meglio. Mi hanno detto che vogliono una tassa di soggiorno di 200 dollari al giorno. Sara' uno posto pieno di fricchettoni della Silicon Valley alla Zuckerberg che fanno meeting motivazionali, o cercano di stare lontano da telecamere e social network. Che bella gente del cazzo.
Vecchio 04-03-2017, 02:45   #50358
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Quote:
Originariamente inviata da no-body Visualizza il messaggio
Indaga meglio. Mi hanno detto che vogliono una tassa di soggiorno di 200 dollari al giorno. Sara' uno posto pieno di fricchettoni della Silicon Valley alla Zuckerberg che fanno meeting motivazionali, o cercano di stare lontano da telecamere e social network. Che bella gente del cazzo.
Ma va non c'entrano niente i fricchettoni,giustamente non fanno entrare la gente specialmente gli occidentali così facilmente in un posto ancora incontaminato,che c'entrano gli americani, è uno stato dell' Asia.Spero che in futuro non si vendano pure loro e sacrifichiamo la loro cultura e stile di vita x adottare il nostro bel modello del cavolo occidentale.Se rimane così ci farei la firma x andarci
Vecchio 04-03-2017, 07:21   #50359
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L'avatar di silenzio
 

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Originariamente inviata da Headache94 Visualizza il messaggio
I miei genitori sono così perbenisti,sdolcinati,buonisti,gni gni gni che fanno venire il voltastomaco,ma dove cazzo hanno vissuto fino ad adesso?
Sono alla moda
Vecchio 04-03-2017, 09:02   #50360
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Ogni tanto una buona notizia
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