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23-01-2017, 14:26
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#50101
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,328
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23-01-2017, 14:34
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#50102
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 574
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Get up. Take the pill. Go to work. Eat shit. Shut up. Go to bed. Repeat (until death).
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23-01-2017, 16:23
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#50103
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
La difficoltà è proporzionale all'argomento trattato in quanto il mezzo utilizzato ne limita il livello di comprensione e discussione a cui ti volevo far arrivare.
Potendo scegliere l'affronterei dal vivo con una lavagna, qualche libro didattico, quaderno e penna per prendere appunti, eventuale dizionario e tanta pazienza.
Quote:
Il tutto riporta al medesimo punto, "i problemi di questo mondo" son carburati dalla medesima materia prima, ciò che concerne la definizione di "emozioni negative" in quanto al mancare della stessa mancherebbero i suoi effetti; in buona sostanza: la maggior consapevolezza delle stesse porterebbero alla loro "eliminazione", e questo implica una parafrasi di quanto già scritto.
Per cortesia, analizza questi "altri problemi" presenti nel globo e cerca di provare che l'emotività (negativa) umana non ne sia artefice/complice... e visto l'argomento trattato, come scritto in precedenza (asterisco a fine post), ti invito a non commettere l'errore d'andar fuori traccia.
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Mi sono spiegato male. Ho già citato la correlazione che c'è tra emotività ed azioni, non sto quindi dicendo il contrario, e ciò è anche banale. Volevo dire che questi problemi possono essere affrontati, come già detto, con una maggior consapevolezza e una cultura diversa. Ma l'unico strumento che mi viene in mente per fare ciò è attraverso l'istruzione. Cosa non facile già nei Paesi sviluppati(e questo dovrebbe essere un dato di fatto), figuriamoci in Paesi in via di sviluppo o sottosviluppati dove sono presenti problemi primari come la fame o l'analfabetismo.
Inoltre non sono d'accordo che questa maggior consapevolezza porta alla loro eliminazione. Saper affrontare la paura o l'ansia non porta all'eliminazione della paura o dell'ansia(per esempio).
Se mi arrabbio e uccido 30 persone e classifichiamo la rabbia come una emozione distruttiva, la soluzione non è "eliminare"(in qualche modo) (TUTTA)la rabbia in se, così da non arrabbiarci mai più. Giacché non è la rabbia in se ad aver determinato la morte di 30 persone, ma l'azione o reazione(che si è correlata per ovvietà di cose alla rabbia) ma che in verità dipende anche da altre variabili, tant'è che non tutti quelli che si arrabbiano hanno la stessa reazione. Ciò dipende dal contesto in generale. E noi possiamo lavorare su queste variabili. E infatti il fatto stesso di arrabbiarci non dipende dalla rabbia come emozione, ma da altri fattori che ci provocano la rabbia. Quindi possiamo agire sia sugli elementi scatenanti l'emozione, sia sugli effetti.
Mi puoi dire che se non ci arrabbiamo possiamo evitare tutto ciò, così come se non abbiamo paura, ansia, angoscia, etc. Ma se non abbiamo paura, empatia, etc(è ciò è stato dimostrato) saremmo più vulnerabili. Se queste emozioni ci sono, c'è un perché e c'è una loro utilità. E i pericoli non derivano solo da noi essere umani così che un rimozione totale porterebbe al "non bisogno" di tali emozioni.
Se cado mi faccio male e istintivamente cercherò già subito di evitare di farmi male, molto più velocemente di quanto posso fare con la sola razionalità.
Se c'è un terremoto provo paura ed ansia e ciò attiverà vari strumenti del mio corpo(per esempio adrenalina) per essere più reattivo e attento per cercare un modo per salvarmi. (Quindi le emozioni non possono che essere funzionali al funzionamento del nostro apparato).
Sono elementi(questi esempi) estranei a noi, eppure ci sono e li affrontiamo tutti i giorni.
E in ogni caso, supponendo che si possono eliminare in qualche modo queste emozioni, e che queste servono esclusivamente nei nostri rapporti e in nessun altro caso(ipotesi assurda) non è detto che le cose vadano meglio, sarebbe tutto da dimostrare. Anzi intuitivamente non ci sono valide ragioni(a mio parere) per pensare che le cose vadano meglio, che in fondo è l'oggetto di questa discussione.
Quote:
Ma son le persone che gestiscono essendone più o meno coinvolti, nel loro insieme, l'andamento, la forma e alcune dinamiche degli ecosistemi.
È l'essere umano ad avere il dominio sulla propria e l'altrui vita, anche al di fuori del proprio regno d'appartenenza; non puoi certamente aspettarti che lo facciano Yoghi e Bubu (mutazione genetica che lo consenta a parte).
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A ciò ho già risposto ed aggiungo che se si da una parte è vero che ormai "tutto" dipende dall'uomo, ciò non significa che ci sia una relazione diretta di tutto ciò che accade su questo pianeta con l'essere umano. L'hai detto tu stesso, ci sono reazioni dirette ed indirette; un esisto negativo potrebbe provenire da un comportamento umano "positivo" ma che per fattori esterni genera quel determinato problema, oppure potrebbe anche provenire da nessun comportamento umano. O sulla filosofia che tutto dipende dall'uomo(per assurdo), da una serie di reazioni indirette che agiscono una sull'altra che alla fine non avrebbe neanche senso darne una causa umana.
Quote:
Lo ripeto, non stiamo parlando di eventi ove le interrelazioni non possano far pendere l'ago della bilancia da una parte anziché dall'altra e, considerato questo, in quanto il fatto (o evento) è il prodotto finito di uno (o più) fattori, poniti questa domanda: cosa genera "i fatti" e cosa li rende distinguibili, moralmente parlando, alla mente umana? Ah, la risposta l'hai già scritta: i fatti son conseguenze di relative emozioni.
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Come ho già detto non tutti i fatti derivano dall'uomo e anche quelli che derivano dall'uomo non è detto che siano direttamente rappresentativi del tipo di emozione che li abbia generati, oltre al fatto(ripeto) che in questi fatti(scusate il gioco di parole) intervengono altri elementi come loro causa, oltre alle emozioni.
Quote:
Questo è un parere personale a cui non intendo discutere... è quel "ci stanno tutti" a crearmi un po' di sgomento, un girare a vuoto nell'origine di molti problemi evitabili che mutano al mutar delle ere; non sono certamente un estimatore del solito lupo che perdere il pelo meno che il vizio.
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Si, era un parere personale rispetto al quale non ha senso discutere.
Quote:
P.S.
Ho quotato i tuoi post togliendo ogni riferimento a te in modo tale da accordarmi in parte a quanto specificato nella tua firma.
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Hai fatto bene (;
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Ecco.
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23-01-2017, 16:31
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#50104
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 3,237
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"Da quant'è che sei single?"
"Da una vita."
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23-01-2017, 19:38
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#50105
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,940
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Quote:
Originariamente inviata da JaneAllison
"Da quant'è che sei single?"
"Da una vita."
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domanda odiosissima.
Ieri ho visto un programma di realtime in cui dicevano che lei era single da 5 anni,lo presentavano come un caso patologico, infatti la ragazza soffriva di un problema fisico.Altrimenti pare fantascienza.
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23-01-2017, 20:04
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#50106
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,327
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La scimmia
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23-01-2017, 20:49
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#50107
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Esperto
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 1,038
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23-01-2017, 20:49
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#50108
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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che giornata schifosa
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23-01-2017, 20:59
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#50109
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Esperto
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,439
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Il mondo è bello perché è vario. Sarà....
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23-01-2017, 22:02
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#50110
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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Quote:
Originariamente inviata da claire
domanda odiosissima.
Ieri ho visto un programma di realtime in cui dicevano che lei era single da 5 anni,lo presentavano come un caso patologico, infatti la ragazza soffriva di un problema fisico.Altrimenti pare fantascienza.
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solitamente a me fanno la combo " da quanto sei single, quante donne hai avuto e quanto è durata la tua storia più lunga"....
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23-01-2017, 22:07
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#50111
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,745
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Se qualcuno mi spiega il senso degli schermi smartphone inferiori a 5,5 pollici...
perché io non lo capisco xd
mentre capisco bene dai 5.6 a massimo 6.6 (tipo l'honor note 8)
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23-01-2017, 22:12
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#50112
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,385
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È strano a volte trovarsi bene con una persona che ha il carattere opposto al tuo. Ho un'amica che parla tantissimo e riesce a far parlare anche me, incredibile. Mi fa piacere uscire con lei, ma solo se si tratta di prendere un caffè o girare per negozi perché fare cose diverse tipo andare nei locali no. L'ho vista oggi e in qualche modo mi ha sollevato l'umore
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23-01-2017, 22:16
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#50113
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Principiante
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 68
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Raramente le persone hanno ciò che meritano...
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23-01-2017, 22:19
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#50114
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 3,237
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Che carine le stronze del liceo che sul gruppo (maledetto) di whatsapp scrivono "domani inizio il corso prematrimoniale!" con una gioia che a me fa più che altro venire ansia e intacca il sistema nervoso.
Maledetti gruppi che non ti danno la possibilità di filartela senza dare nell'occhio.
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23-01-2017, 22:20
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#50115
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 3,237
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Quote:
Originariamente inviata da Grale
Raramente le persone hanno ciò che meritano...
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Io direi anche mai..
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23-01-2017, 22:23
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#50116
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,940
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
solitamente a me fanno la combo " da quanto sei single, quante donne hai avuto e quanto è durata la tua storia più lunga"....
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A me in aggiunta a queste anche "quanti anni aveva l'uomo più giovane con cui sei stata e quanti il più vecchio" come se una avesse la lista chilometrica
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23-01-2017, 22:29
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#50117
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Esperto
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,439
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Domani mattinata impegnativa. Niente cazzeggio.
Spero che sarà cmq piacevole.
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23-01-2017, 22:31
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#50118
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 1,099
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Basta veramente poco.
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23-01-2017, 23:45
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#50119
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
solitamente a me fanno la combo " da quanto sei single, quante donne hai avuto e quanto è durata la tua storia più lunga"....
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Quote:
Originariamente inviata da claire
A me in aggiunta a queste anche "quanti anni aveva l'uomo più giovane con cui sei stata e quanti il più vecchio" come se una avesse la lista chilometrica
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Grazie a Dio non ho mai ricevuto queste domande nella vita reale. Conoscendomi, se succedesse sarebbe la fine, la vivrei malissimo.
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24-01-2017, 00:44
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#50120
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,885
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Quote:
Mi sono spiegato male. Ho già citato la correlazione che c'è tra emotività ed azioni, non sto quindi dicendo il contrario, e ciò è anche banale.
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Ovvero la loro interdipendenza e che ogni azione è conseguenza di uno o più stati d'animo applicati in un contesto sociale fatto di scambi interpersonali diretti o indiretti... indiretti significa appunto l'utilizzo di emozioni che divengono azioni che, oltre a centrare l'obbiettivo della loro espletazione, di riflesso si ripercuotono al resto del sistema o gruppo sociale in cui si è, anche qui direttamente o meno, immersi. Questo è il motivo per il quale culture e abitudini di una particolare società vengono considerati "inusuali" da un'altra avente differenti modi di vivere e quindi differenti modi nel considerare cosa sia la normalità.
Ma questo svia leggermente dal tipo di argomento preso in esame.
Quote:
Volevo dire che questi problemi possono essere affrontati, come già detto, con una maggior consapevolezza e una cultura diversa. Ma l'unico strumento che mi viene in mente per fare ciò è attraverso l'istruzione. Cosa non facile già nei Paesi sviluppati(e questo dovrebbe essere un dato di fatto), figuriamoci in Paesi in via di sviluppo o sottosviluppati dove sono presenti problemi primari come la fame o l'analfabetismo.
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Caro utente, rimaniamo saldi sul senso di tutto questo discorso senza perderci.
A fine post troverai condensato, in un video, il fulcro principale su cui si basa questo scambio di opinioni che, magari per colpa mia, ti portano a conclusioni di per sé condivisibili ma che risultano fuori luogo.
Mi riallaccerò a quanto da te scritto tra non molto, giusto per "tenere il segno".
Quote:
Inoltre non sono d'accordo che questa maggior consapevolezza porta alla loro eliminazione. Saper affrontare la paura o l'ansia non porta all'eliminazione della paura o dell'ansia(per esempio).
Se mi arrabbio e uccido 30 persone e classifichiamo la rabbia come una emozione distruttiva, la soluzione non è "eliminare"(in qualche modo) (TUTTA)la rabbia in se, così da non arrabbiarci mai più. Giacché non è la rabbia in se ad aver determinato la morte di 30 persone, ma l'azione o reazione(che si è correlata per ovvietà di cose alla rabbia) ma che in verità dipende anche da altre variabili, tant'è che non tutti quelli che si arrabbiano hanno la stessa reazione. Ciò dipende dal contesto in generale.
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L'esempio da te esplicitato dovrebbe darti tutto l'occorrente per osservarne la nascita delle sue dinamiche. Essendo l'ecosistema umano una rete di interazioni, ognuno è sensibile al feedback esterno che gli viene consegnato, esso genera un cambiamento interiore e questo si ripercuote inevitabilmente alla creazione di un nuovo input da rivolgere al nostro esterno. A prescindere della natura distruttiva o costruttiva delle proprie emozioni esse si relazioneranno, direttamente e indirettamente, di conseguenza ai vari rapporti ai quali si è esposti. Essendo che l'essere umano ha sempre avuto possibilità di scelta se confrontarsi positivamente o negativamente in quanto individuo "neutro" (e matematicamente una vastissima fetta delle persone, nel corso della propria vita, si approccerà verso sé e verso gli altri in ambo i modi), ecco che al mondo venne reso edotto del bipolarismo di questo essere enormemente intelligente quanto capriccioso ed egocentrico. Ma proseguiamo...
Quote:
E noi possiamo lavorare su queste variabili. E infatti il fatto stesso di arrabbiarci non dipende dalla rabbia come emozione, ma da altri fattori che ci provocano la rabbia. Quindi possiamo agire sia sugli elementi scatenanti l'emozione, sia sugli effetti.
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Bravissimo. Ma cosa ha dato possibilità a quei "fattori" di nascere se non, a loro volta, la negatività emozionale dai quali provengono? E bene tenere presente che le situazioni, i fatti, sono proiezioni di idee e stati d'animo altrui divenuti tangibili e interconnessi nel tempo. In poche parole siamo immersi in un sistema ad effetto domino, nutrito fin dall'alba dei tempi dalla medesima "materia prima", e nessuno può considerarsi un outsider.
Quote:
Mi puoi dire che se non ci arrabbiamo possiamo evitare tutto ciò, così come se non abbiamo paura, ansia, angoscia, etc. Ma se non abbiamo paura, empatia, etc(è ciò è stato dimostrato) saremmo più vulnerabili. Se queste emozioni ci sono, c'è un perché e c'è una loro utilità. E i pericoli non derivano solo da noi essere umani così che un rimozione totale porterebbe al "non bisogno" di tali emozioni. Se cado mi faccio male e istintivamente cercherò già subito di evitare di farmi male, molto più velocemente di quanto posso fare con la sola razionalità.
Se c'è un terremoto provo paura ed ansia e ciò attiverà vari strumenti del mio corpo(per esempio adrenalina) per essere più reattivo e attento per cercare un modo per salvarmi. (Quindi le emozioni non possono che essere funzionali al funzionamento del nostro apparato).
Sono elementi(questi esempi) estranei a noi, eppure ci sono e li affrontiamo tutti i giorni.
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E sei andato fuori traccia...
Comunque:
- Emozione negativa, e di carattere distruttivo, è tutto ciò che volge alla creazione di attriti e difficoltà in un ecosistema e sue relazioni.
- Emozione positiva, e di carattere costruttivo, è tutto ciò che volge alla creazione di pace e collaborazione reciproca in un ecosistema e sue relazioni.
Quindi, negli esempi da te esplicitati, cos'è e cosa non è accostabile col termine di "emozione negativa"?
Lo ripeto per renderlo ancor più semplice: l'appellativo di "emozione negativa" è tutto ciò che lede la propria e/o altrui individualità in un contesto sociale in cui il protagonista non è il singolo individuo ma l'insieme dei singoli; in un contesto "positivo", invece, la paura per un evento catastrofico non causerebbe l'atrofizzarsi del buon senso ma catalizzerebbe la sua reazione divenendo coraggio nell'affrontarlo ignorando, nell'attimo, l'occasione di pensare solo a sé stessi (e lo ripeto: dall'altra parte vi si renderebbe la pariglia).
Riposizionandoci al senso e al contesto da cui è nato questo discorso, eliminare le prime significherebbe far pendere l'ago della bilancia verso le seconde assecondandone il loro effetto; va da sé che non dev'essere prerogativa di qualcuno anziché di un altro.
In merito ai rapporti umani non posso adirarmi se non v'è nulla che possa provocarmi poiché mancherebbe, a rigor di logica, la possibilità (quindi volontà) all'altro di esercitarla a sua volta. E siccome si è immersi in un sistema, come ho già detto, ove tutto si ripercuote su tutto allora vi sarebbe una privazione a monte di potenziali difficoltà in ambito relazionale.
Quote:
E in ogni caso, supponendo che si possono eliminare in qualche modo queste emozioni, e che queste servono esclusivamente nei nostri rapporti e in nessun altro caso(ipotesi assurda) non è detto che le cose vadano meglio, sarebbe tutto da dimostrare. Anzi intuitivamente non ci sono valide ragioni(a mio parere) per pensare che le cose vadano meglio, che in fondo è l'oggetto di questa discussione.
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Perdona se non ho riportato il resto del tuo commento, ma ciò che si legge subito dopo è un ripetere di quanto già scritto.
Qui mi ricollego a quanto da me annunciato qualche riga più sopra, e il collegamento, che è il senso intrinseco del discorso, viene definito e conosciuto da molti col termine di: Legge Morale.
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