Pregiudizi e convinzioni che si incrinano davanti a una stazione ferroviaria.
In attesa dell'ora di viaggiare, mi affaccio nella piazza antistante senza neanche sapere perché e con la testa carente di coscienza.
Un barbone schiacciato sotto una parete grida in continuazione il suo desiderio di avere una sigaretta, in modo psicotico e inquietante, tanto che mi chiedo se è il caso di rimanere lì a rischio di un'improvvisa esplosione di aggressività.
La gente guarda il tizio ma senza molta sorpresa né timore.
Una persona si avvicina per offrirgli una sigaretta, una di quelle di cui nel forum si dice siano altezzose ed egoiste, ovvero una donna
Ma intanto il barbone grida frasi senza senso e la signora dopo un po' si allontana.
Quindi il senzatetto chiede l'acqua ad un passante, questo senza neanche pensarci gli porge la bottiglia che aveva con sé. Era un tipo scuro in volto, di quelli che molti italiani disprezzano perché vengono da altri paesi.
A un certo punto un ragazzo con la barba fino allo stomaco prova a chiedermi dei soldi dicendo: "non lavoro da sei mesi", a cui rispondo con aria un po' seccata (ma involontariamente, è una mia peculiarità quando vengo colto impreparato): "neanch'io." (ma poi che sono 6 mesi? avrei voluto dirgli, io i 6 mesi di disoccupazione li ho passati da anni!). Insomma un fobico, e quindi sensibile e altruista
, non considera chi gli chiede aiuto.
Quindi davanti ai palazzi maestosi della piazza romana dove mi ero fermato, mentre uno sciame di persone si muove completamente scoordinata, il barbone inizia a lanciare urla di protesta e di denuncia verso l'ingiustizia sotto forma di bestemmie che fanno rimbombare le volte celesti che stanno in alto con disprezzo.
E niente... volevo dipingere un quadro.