silenzio

Ma l'ora del tè non era alle 17:00?

cancellato17797

Non ci arrivo alle 17 senza fare merenda (quando sono a casa).

cancellato15732

filosofo

a casa non c'è nessuno... prenotare l'aereo, fare fagotto in 5 millisecondi e tornare In Italia... minchia che tentazione...ma poi che faccio...

silenzio

Dipende da quello che stai cercando dalla vita. Se non l'hai trovato in Italia non lo troverai nemmeno lì. Cosa cerchi davvero?

cancellato18020

лежит

Stella89

Comincio davvero a pensare di non potercela fare. Provo un disgusto fortissimo nel vedere tanta gente marcia, gretta, povera di qualità, e profondamente crudele, che mi ha fatto male, andare avanti circondata da affetto, gioie e soddisfazioni. Trovarsi in questa condizione in cui vorresti ma non puoi perchè ti mancano le possibilità ed un contesto che ti dia una mano, essere costretta a sopportare il pregiudizio di persone mediocri e vivere ai margini una vita di stenti mentre loro vivono una vita piena, tutto ciò mi sta mettendo seriamente a dura prova. L'assenza di vita, di prospettive ed il male che ricevo è diventato pane quotidiano. Non ce la faccio più, davvero non ce la faccio più. Comincio a provare odio. Non vengo considerata, ma sempre criticata. Se rimango al buio per giorni a consumarmi nel dolore, non c'è conforto, non c'è un abbraccio, non c'è un bacio, non c'è nessuno che soffra nel vedere che ho perso un'altra giornata di sole. Questo gelo mi distrugge. Scoppio a piangere, piango forte, poi vado al bagno per calmarmi passandomi dell'acqua calda sul viso e alzo lo sguardo, mi guardo allo specchio e mi vedo, è una stretta al cuore. Mi faccio così tenerezza, sono così bella anche con tutto quel dolore addosso, bella nella mia fragilità. Mi guardo e mi abbraccerei stringendomi forte. Mi voglio bene e mi dico perchè tutto questo, perchè nessuno mi vede, perchè mi fanno male, perchè stanno lasciando che io muoia, e mi dispero, perchè non è giusto. Vivo qualcosa di atroce. C'è la psicologa con le mani nei capelli. Mi dice che farà il possibile per farmi uscire da questa famiglia. Intanto devo aspettare un'altra settimana. Non posso uscire perchè non ho soldi, e di eventi gratuiti nella mia zona non ce n'è. Passo i miei giorni così, scrivo, scrivo e scrivo, con la stufetta vicino, fino a che distrutta dal vuoto e dal dolore finisco con il passare dal divano al letto entrando in depressione per giorni. Quanti pensieri brutti mi passano per la testa. Ogni volta che vado a dormire penso che questo viso sta cambiando e nessuno ha mai amato il sole che tanti anni fa splendeva pieno nei miei occhi, nessuno ha mai colto i suoi riflessi quando è finito in fondo al cuore. Nessuno si è mai lanciato nell'impresa di recuperarlo battendosi con le unghie e con i denti contro chi me lo stava spegnendo. Nessuno ha sofferto quando mi ha visto soffrire. Nessuno ha desiderato con tutte le sue forze che tornassi a ridere ancora una volta. Ora che quella luce sta calando definitivamente, posso dire davvero che nessuno mi ha mai amata.

silenzio

Ma non c'è proprio nessuno che può ospitarti? Qualche tua amica, o gruppo di studenti?
Possibile che non ci sia proprio nessuno nessuno?

Yamcha

Sto passando esattamente quello che hai descritto ormai da anni, e si la cosa peggiore è vedere gente di merda che ha tutto mentre muori dentro... posso solo mandarti un abbraccio e un bacio Stella.

claire

Mi si spacca la testa dal male e sono piena di farmaci .Sono molto stanca di lottare,quasi arresa.

Balto

Cribbio che stanchezza, mi sa che me ne vado a dormire

cancellato17988

Mi dispiace.
Mi hai fatto venire in mente che, curiosamente, c'è una canzone (Wash di Bon Iver) che dice esattamente "Claire, we nearly forfeit" (Claire, ci siamo quasi arresi)

Esticazzi dirai tu.

E c'hai pure ragione.

Vabbè.

Wrong

Addio Tina Anselmi, coraggiosissima ragazza

Stella89

Jerico ti ringrazio. Sono arrivata alla consapevolezza che non devo aspettarmi nulla dagli altri, soprattutto da quelli che mi circondano e che non posso cambiare il loro modo d'essere. Tuttavia, mi sento così fragile, che mi è tremendamente difficile rialzarmi e costruirmi una vita contando solo su di me senza neanche una spalla. Non qualcuno che ti risolva i problemi, ma qualcuno che ti veda, e che abbia qualche accortezza. Stare tutti i giorni e anni, a penare da sola,a cercare di uscirne da sola mi sta distruggendo. Non mi aspetto chissà cosa dagli altri, ma almeno un pò di attenzione, un pò di presenza che si deve ad ogni essere umano. Soffro perchè è vero che bisogna contare solo su stessi, ma questo sembra non valere per molti che vivono in un contesto e in una rete sociale piena di supporti. Nella mia famiglia hanno tutti supporti. I miei cugini hanno la mia età e hanno un grande supporto familiare (famiglia d'origine), pur avendo loro stessi dei figli, le amiche che frequentavo hanno dei fratelli/ sorelle con cui a volte litigano, ma che sono sempre presenti, hanno a loro volta genitori, i figli, i mariti e se passano un momento difficile, è vero che lo devono risolvere loro ma hanno una famiglia intorno che da loro forza.Possono avere degli "sfoghi", essere "coccolati" in un ambiente caldo. Io se ho un momento anche pratico di difficoltà chiamo sorelle, cugini,zii e non risponde mai nessuno, o sono sempre impegnati. A volte come nel caso delle mie sorelle, mi danno addosso nei miei momenti di difficoltà. La psicologa che sta studiando la situazione mi dice che è un inferno qui dentro. Sono completamente indifferenti, disumanamente indifferenti ma anche aggressivi. Si attaccano a tutto per darmi addosso. Se la prendono con me anche perchè piango troppo (sono troppo pesante e gli rovino i momenti spensierati.Quando chiamo le mie sorelle è così. Non posso avere un momento di sfogo, nulla, sono solo telefonate di servizio e se ho qualche problema mi tengono alla larga o mi danno addosso a priori, perchè non vogliono rovinarsi la giornata e se sto male e glielo comunico mio malgrado anche solo col tono, mi dicono "non abbiamo piacere a parlare con te. Per noi è una bella giornata non ce la rovinare". Poi vedo cugini e altri conoscenti stretti, ma anche molta gente là fuori, che ha una famiglia alle spalle che gli vuole bene, il rapporto è più intimo, confortevole, familiare! Invece qui dentro io vivo come un'estranea che da fastidio con la sua permanenza. Non c'è calore. Capisco che ce la devo fare da sola e trovare in me il calore che non mi danno "farmi da mamma, da sorella, da padre..." ma non è così per tutti. I casi come il mio sono casi fuori dall'ordinario.

Pablo's way

Stamani mi sono alzato ed era una bellissima mattina di sole, faceva pure caldo. Quando mi alzo relativamente presto e non esco finisce che mi monta la depressione per il resto della giornata e ne risento anche fisicamente, è come se il corpo si intorpidisse.

Memore di ciò decido di sforzarmi ed esco per andare a trovare una persona, sento subito il beneficio dell'aria aperta e del sole caldo, ma ovviamente la visita a sorpresa mi si ritorce contro (giusto così, mai fare improvvisate), la persona in questione non è in casa.

A quel punto riprendo coscienza nella mia misera condizione quando realizzo che non ho alternative, non so chi altro chiamare per farmi due passi. Prendo la macchina e me ne ritorno a casa facendo il giro più lungo, giusto per vedere un po' di mondo. Proprio bene mi son ridotto.

Svers0

Ma quante cazzo di cover ha Pet Sematary?

Yumenohashi

Non ci voglio credere, alla faccia della riservatezza Ma è una pagina che si è generata in automatico?

Pablo's way

E' attivo da un bel po' ma non ha un gran seguito, c'è pure lo psicologo in cerca di clienti

tersite

francamente non vedo lo scandalo, il forum è pubblico chiunque può collegarsi solo usando google e cercando fobia sociale , c'è un'area protetta è quella sì sarebbe grave fosse pubblicata su twitter , chi seguirà quell'account sarà cmq una persona o psicologo interessata alla materia

tersite

ma perchè? se le discussioni sono pubblicate su fobia sociale sono più riservate, di quelle su un account poco seguito di twitter?
alla fine siamo solo nick e anonimi