Originariamente inviata da MeStessa93

Ironia.

Originariamente inviata da tersite

un ragazzo trevigiano di 17 anni uccide a calci un giovane capriolo ferito , per 'finirlo' sotto gli occhi esterrefatti di due studentesse universitarie , il capriolo investito da una macchina era incapace di rialzarsi sulle gambe ...
fin qui la notizia uan cronaca di ordinaria violenza , ma perché a me fa così male questa notizia? Prob perchè il capriolo è un simbolo dolce e senza difesa , quasi fosse una parte di me o io stesso e il 17enne ben rappresenta gli altri la società violenta è spietata

Originariamente inviata da Stella89

Prima di vivere a Pescara, ho vissuto in un posto dove faceva molto freddo, non avevo il riscaldamento. Avevamo un piccolo camino e tiravamo avanti con quello, ma le stanze erano grandi e i soffitti alti, si moriva. Lascia scorrere un pò l'acqua della doccia, aspetta che si riscaldi mentre sei coperto con un accappatoio, ogni tanto allunghi la mano nella cabina e senti se si è riscaldata, poi ti fiondi dentro con un salto d'antilope. Compra le tisane e un pò di vino rosso. Al calar del sole bevi solo un bicchiere di vino accompagnato alla cena e ti riscaldi. Il freddo forte stordisce lo so. L'unico periodo nell'arco di 24 ore in cui puoi respirare senza ritrovarti due iceberg al posto dei polmoni è la notte. Ti metti sotto un cumulo di plaid e stai da re. Il problema è arrivarci a letto, è togliersi i vestiti ed infilarsi il pigiama il più in fretta possibile, mentre sbatti i denti e tremi come una foglia. La mattina poi è veramente un'impresa. Abbandonare il tepore del letto per tornare al gelo non è facile. Anche mettersi il deodorante in bagno diventa un'impresa eroica, io mi applaudo da sola ogni volta. Ci vuole coraggio. Ogni tanto la butto sul ludico, e congelata come un polaretto la sera saltello fino al letto immergendomi tra le coperte con un fischietto. Fischio finchè non vedo arrivare qualcuno alla porta che solitamente è mia madre, la quale si precipita in camera puntandomi contro la torcia del suo cellulare, chiedendomi cosa diamine sto facendo. Le dico di lasciarmi in pace, che sto giocando a jack e rose, e al titanic che affonda. Si commuove,se ne va e io continuo a giocare. Infine mi addormento. Altre volte invece saltello sul letto con le coperte in testa, mi sdraio a pancia in su con la testa sul cuscino, e contemplo beata il lampadario storto davanti a me, immaginando che sia un bel sole svizzero stagliato su di un cielo vestito di nuvolette rosa. Poi saluto le caprette e vado al gregge a contar pecore, mandando ogni tanto a quel paese il nonno che vuole che conti più veloce. Mi addormento sognando di ri-addormentarmi su un letto di lana calda. Capisci bene che il comfort è massimo perchè dormo sia sotto le coperte della veglia che sotto quelle di lana del sogno. I modi per riscaldarsi come vedi non mancano. Non mi resta che augurarti in bocca ai lupi e buonanotte o a questo punto, buongiorno

Originariamente inviata da alien boy

ero già sotterrato sotto le coperte quando hai scritto, testa inclusa, lasciando giusto qualche spiraglio per respirare. Appena mi sono appoggiato sul letto ho sentito il cuscino soffice come un manto nevoso e il materasso privo di calore, solo le coperte davano conforto, tanto che ne afferravo le estremità laterali per fissarle sotto al materasso per isolarmi termicamente almeno dalla frescura esterna e permettere il riscaldamento delle superficie su cui stavo donando parte del calore che mi era rimasto internamente.
A quel punto varcando la soglia del sonno ho iniziato a vedere dei lupi artici con denti affilati fatti di ghiaccio perenne (il tuo augurio prima della buonanotte ha sortito un brutto effetto , ma aspetta a leggere più avanti che qualche aiuto me l'hai dato), terrorizzato mi guardo istintivamente intorno e vedo un calice brillante di un vino rosso intenso che giace su una pozzanghera di ghiaccio lì vicino, al che penso di dare un ultimo sorso alla vita prima di morire e lancio la mia mano deformata dall'artrite verso il contenitore di vetro. Bevo e all'improvviso vedo apparire un uomo barbuto di bianco sfrecciare su una slitta trascinata da pecore, con una frusta sferzante e tagliente che agita violentemente contro i lupi lì presenti, cacciandoli via. Nel rimorchio della slitta stava in piedi una figura femminile con elmo vichingo che si toglie di dosso una coperta spessissima (lasciandosi in bikini, ma poi di tali questioni si tratterà in un altro sogno di altro genere) che mi lancia con un nobile gesto. Al che ricoperto da quel tessuto mi addormento e mi sveglio che tutto il ghiaccio intorno si è sciolto e mi trovo in una calda isola del Pacifico.

Adesso dovrei andare a studiare, buona giornata

Originariamente inviata da Stella89

Ogni tanto la butto sul ludico, e congelata come un polaretto la sera saltello fino al letto immergendomi tra le coperte con un fischietto. Fischio finchè non vedo arrivare qualcuno alla porta che solitamente è mia madre, la quale si precipita in camera puntandomi contro la torcia del suo cellulare, chiedendomi cosa diamine sto facendo. Le dico di lasciarmi in pace, che sto giocando a jack e rose, e al titanic che affonda. Si commuove,se ne va e io continuo a giocare. Infine mi addormento. Altre volte invece saltello sul letto con le coperte in testa, mi sdraio a pancia in su con la testa sul cuscino, e contemplo beata il lampadario storto davanti a me, immaginando che sia un bel sole svizzero stagliato su di un cielo vestito di nuvolette rosa. Poi saluto le caprette e vado al gregge a contar pecore, mandando ogni tanto a quel paese il nonno che vuole che conti più veloce. Mi addormento sognando di ri-addormentarmi su un letto di lana calda. Capisci bene che il comfort è massimo perchè dormo sia sotto le coperte della veglia che sotto quelle di lana del sogno. I modi per riscaldarsi come vedi non mancano. Non mi resta che augurarti in bocca ai lupi e buonanotte o a questo punto, buongiorno

Originariamente inviata da DownwardSpiral2

Mannaggia a cristo alla madonna e a tutti i santi.