limitless

La mia è molto di più una grande mancanza di voglia, questo soprattutto perché sono stato costretto.

PeppermintCandy

Amare qualcuno e non sapere come andrà a finire è la tortura più grande.

Selenio

non so quale sia la tua posizione in proposito ma se uno e' morto che se ne fa degli organi (a meno che uno non crede che gli servano per poter poi resuscitare il giorno del giudizio universale) ? ben venga per me se si possono salvare piu' vite, cio' non toglie che uno deve stare comunque attento allo stile di vita e all' alimentazione

Selenio

ieri sono andato a una scuola di salsa con un amico italiano. Tutti ballavano e io restavo al bancone a sorseggiare birra. Mi sentivo un po' un pirla ma era la prima volta che andavo e forse non e' stata una buona idea perche' non mi sento molto a mio agio a ballare salsa (in disco e' diverso perche' non c' e' un vero stile da seguire). Ho scambiato qualche parola con delle ragazze li al bar ma la maggior parte del tempo mi sentivo osservato dai ballerini perche' forse sembravo pure un po' imbarazzato.

Pero' mi diceva un altro italiano che era li che e' un ottimo modo per conoscere persone in tutti i campi e anche per rimorchiare. Il fatto e' che a ballare mi sentp a disagio. Cioe' magari uno col tempo impara pure ma vuoi mettere tutte le figure di merda che farei i primi tempi magari proprio con ragazze? no grazie

Morte.

Il male deve vincere..
La sofferenza deve vincere..
La morte deve vincere..
Basta speranze, basta tutte ste stronzate.. basta..
Godi adesso che in punto di morte rimpiangerai tutto e starai peggio..

cancellato15851

[

silenzio

Per chi magari non vede l'ora che si presenti la sua ora (scusa il gioco di parole) sicuramente non vuole che lo si salvi e magari si consola pensando che la sua morte salverà altre vite. Ma per chi è cosciente del fatto di vivere in una società che manipola le nostre scelte in mille-è-uno subdoli modi, facendo leva anche sulla generosità personale allo scopo di cavar denaro anche lì, può non essere affatto una scelta desiderabile, specialmente se non si ha alcuna fretta di essere accompagnato dalla mesta signora.
A prescindere dall'ideologia e dalle scelte personali sull'argomento io sono sempre stato dalla parte della verità, ed essere manipolato facendo leva sulla mancanza di informazione o, peggio, sulla distorsione delle parole, non rientra affatto negli ambiti della deontologia professionale.
Io personalmente ho una convinzione personale precisa sul tema della donazione, la quale esige che in un potenziale donatore per essere ritenuto idoneo all'espianto debba essere riconosciuta la cessazione effettiva di tutte le sue funzioni, non soltanto quella cerebrale. Sono altresì favorevole al trapianto di organi o parti di essi quando questo atto non provochi la morte o la grave e permanente invalidità del donatore, come ad esempio nei casi di trapianto di parti del fegato (il quale si rigenera) o di un rene o altro.
In ogni caso c'è davvero troppa mala-informazione sull'argomento e questo mi induce ad essere quantomeno molto diffidente.

Personalmente considero molto più opportuno finanziare la ricerca per la produzione di organi artificiali o, ancora meglio, per la cura contro le malattie che causano la necessità dei trapianti, piuttosto che mantenere un'attività stranamente anche troppo fiorente, soprattutto dal punto di vista economico, consideratane la gravità delle implicazioni.

E' un po' come dichiarare che la guerra è una cosa positiva perchè impone la costruzione di fabbriche dove produrre le armi e quindi aumenta il PIL e il livello di occupazione, peccato che la guerra sia una cosa tutt'altro che positiva, anche se c'è qualcuno che cerca di farla sembrare tale adducendo i motivi suddetti, ma indotto non certo da spinte patriottiche ma unicamente dall'avidità e dalla sete di denaro e potere.

Selenio

quindi vediamo se ho capito bene. Tu hai paura che in caso di incidente se uno va in morte cerebrale non dovrebbero essergli asportati organi finche' non e' morto del tutto? Ma in questo caso non e' possibile lasciare prima un manoscritto a persone care in cui affermi di non voler donare organi anche in casi estremi?

Io personalmente da morto potrebbero prendermi gli organi o tutto quello di salvabile e bruciare il resto e scaricarmi nella tazza del cesso per quello che me ne frega

Onizuka

E lo capisco bene anche io, perché hai mollato.
Motivi simili ai miei.

Ti dirò, io con l'ansia sono molto migliorato in questi tempi, ce l'ho quasi soltanto alle interrogazioni. Il problema della concentrazione si è accentuato, ma non è tanto quello, quanto appunto la mancanza di voglia. Sto constatando su me stesso che è fortemente controproducente forzarsi. Inutile sostenere che faccia bene fare le cose controvoglia, che forzarsi è sempre la giusta, ecc ecc. C'era un post proprio sul forum che circolava fino a poco tempo fa, e parlava di questa cosa. Forzarmi non ha fatto altro che farmi finire come sto ora, ovvero malissimo. E' come se la mia mente e il mio corpo rigettasse questa cosa, non ce la faccio.

sardinia

che bello sarebbe tornare indietro nel tempo magari all'eta' 13 anni e rivivere la mia vita e le mie esperienze,essendo consapevole dei limiti che ho avuto e degli sbagli che ho fatto e quindi migliorarla partendo dalle origini dell'adolescenza

Morte.

La felicità dev'essere assassinata, la speranza bruciata, la gioia annullata la soddisfazione sventata.. l'importante è crepare solo crepare, la vita è un passatempo inutile, alla fine si crepa sempre e comunque ..sempre.. e comunque
non preoccuparti di oggi che domani sei in una bella bara rettangolare

PeppermintCandy

Ippo

Voglio essere amata e amare

limitless

Condivido pienamente

silenzio

tersite

non riesco ad immaginare un momento di affettuosità...

tersite

ansiolitici ...

Selenio

mi pare di capire che sta domenica siamo tutti belli allegri

silenzio

Veramente c'è un principio che si trova al di sopra della volontà dell'individuo, un principio che in sè sarebbe chiarissimo, ovvero che la sorte di un corpo non può essere arbitrariamente determinata da terze persone sinchè il suo alito vitale non si sia totalmente e irrimediabilmente estinto. Purtroppo, però, l'applicazione di questo principio sembra dover assurdamente sottostare alla definizione concettuale di una semplice parola, ovvero morte.
Il senso comune definisce la parola morte come la cessazione irreversibile di tutte le funzioni vitali che sia possibile rilevare con gli strumenti basati sulle attuali conoscenze tecnologiche. Tuttavia da un numero, tutto sommato, non molto cospicuo di anni, alcuni esponenti della classe medica hanno formulato un pensiero che per qualche strano motivo è stato decretato come lecito e immediatamnte attuabile, nonostante l'opposizione di una parte non trascurabile di cittadini, ovvero la "morte cerebrale". In sostanza secondo questa corrente di pensiero la vita di una persona risiede solamente nel cervello, quindi in caso venga decretato il coma irreversibile il paziente in esame cessa di detenere la dignità e i diritti di una persona e si trasforma automaticamente in una miniera di organi, senza che nessuno abbia facoltà di opporsi in alcun modo. E più passa il tempo e più quello che sembra ormai essere lo strapotere di un'oligarchia, di una certa casta di medici, tende ad allargarsi assorbendo e dissolvendo confini che avrebbero dovuto, per sicurezza, permanere tali. Tutto questo non ha un fine umanitario, anche se a prima vista può apparire tale, qualunque scopo sia mosso o anche solo accompagnato da lucro deve sempre essere soggetto alla possibilità di essere messo in dubbio, perchè il denaro corrompe, caro Selenio, per dirla in parole povere, e nessuno ne è immune.

MEandjustMe

Non sai quanto ti capisco anche io ho lasciato la scuola e ho deciso di studiare a casa per lo stesso motivo praticamente ogni mattina era un'incubo e miei genitori non riuscivano nemmeno a immaginare l'ansia che avevo ogni mattina prima di andare a scuola, non riuscivo a studiare e non assimilavo bene, inoltre l'unico motivo per cui comunque non mi sono ritirato definitivamente è stato per i miei che mi continuavano a ripetere senza diploma non si fa niente (e hanno perfettamente ragione) e a furia di ripeterlo mi è entrata nella testa questa frase ma di tornare a frequentare normalmente le lezioni non se ne parla proprio