Unspecified

Dipende da cosa si intende per "essere una persona".

SugarPhobic

Assolutamente si', anche perchè questo ti permette di consapevolizzare la normalità di quel gradiente di "sgradevolezza" che puoi avvertire negli altri.
Anche loro sono persone, e possono essere spiacevoli. Fare tuo questo concetto te lo fa vivere con meno pesantezza, senso di colpa... e meno giudizio.

Da qui potrai capire che è possibile addirittura non essere stati un granché come figli, come compagni, o comprendere il fallimento delle proprie figure genitoriali. E molto altro.

Il punto è riuscirci per davvero.

Hor

Quando ero piccolo (non troppo piccolo) e frugavo nella collezione di vinili dei miei genitori, più che la musica mi affascinavano la grafica e i disegni delle custodie dei vinili stessi. Ne ho ritrovate alcune cercando in rete e hanno dato la stura, più che a dei ricordi precisi, a tutta una serie di sensazioni indefinibili.
Tra l'altro mi è venuto in mente che a un certo punto, sempre da piccolo, avevo pensato che i simboli degli animali sulla custodia di L'arca di Noè di Battiato fossero un codice cifrato, e avevo pure provato a cercarvi una logica basate sulle frequenze.

sagoma

sono molto stanco e non mi do il tempo di riposare sufficientemente

sagoma

quando c'è un ascensore che arriva e ci sono altre persone in attesa con te, mettiamo che all'interno dell'ascensore già sono presenti altre persone e non ci sarebbe lo spazio per tutte, non dovrebbe entrare chi è arrivato prima tra quelli in attesa o non c'è una regola?
L'altra volta si è aperto l'ascensore, c'erano 4 ragazze dentro. 2 ragazze che si trovavano ad attendere, ed erano arrivate dopo di me si buttano e a quel punto io non sono entrato, anche perchè qualcuna ha come fatto capire, rivolta a me, che non c'era spazio.
Ma c'era una terza ragazza che aveva aspettato, lei invece si è buttata ed è entrata, ma non le hanno detto niente. Evidentemente perchè era femmina anche lei come le altre già all'interno, e si sarebbe stati molto attaccati visto lo spazio ristretto. Ci sta come motivazione però lo stesso mi è sembrata una piccola "ingiustizia"

sagoma

che roba allucinante quando c'è uno sciopero dei mezzi o un inconveniente alla linea che fa saltare tutti gli orari e tu stai in stazione insieme a centinaia di persone che si sono raccolte a causa dei ritardi e delle cancellazioni dei treni. Dove da più parti trovi gente che procede proprio come un treno nella sua direzione a causa della fretta e del nervosismo per raggiungere il mezzo che sta per partire. Si perdono le forme abituali di rispetto degli spazi e dei posti che occupano gli altri, pur di rispettare i tempi calpesterebbero anche un uomo caduto a terra. Lì si vede quanto prevale il proprio interesse su tutto il resto. Si avverte nervosismo e ostilità nell'aria, ci si scaglierebbe contro un altro per una mancanza di riguardo, percepita o effettiva, data dall'aver fatto una cosa simile a quello che si è fatto o si farà a qualche secondo di distanza con un terzo.
Uno già si sente distante dal resto dell'umanità, quando avverte questa tendenza dell'essere umano (ma di tutti gli animali suppongo) vorrebbe catapultarsi direttamente in un bosco. Le piante e gli alberi sono esseri così tranquilli e rilassanti

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