Xchénnpossoreg?

Euridice, potrebbe andare peggio.
Potresti avere un vicino che mette musica a palla dalle 7 del mattino in poi tutti i giorni.
Almeno la serenata dura poco e succede solo una volta ogni tanto.
Dai, non pensarci più

Unspecified

Mi sa proprio che andrò al pronto soccorso, tanto ora ho il via libera del mio psichiatra per guidare, quindi non disturbo nessuno.
Certo ogni volta che torno a casa dei miei la visitina al pronto soccorso non manca mai, *bestemmia*

Xchénnpossoreg?

Eh, la Novalgina è l'unico medicinale capace di farmi passare il mal di testa. Conta che ieri notte avevo persino la nausea da quanto stavo male

Tutta colpa del caldo, naggia a lui.

Nemmeno io. Solitamente vado a dormire verso mezzanotte o l'una.. cosa possiamo farci, ormai siamo abituati così

sagoma

ho paura della morte perchè non sono sicuro che garantisca una volta per tutte l'insensibilità, con la differenza, rispetto al prima, che in teoria avresti meno mezzi per difenderti dalla sofferenza. Quale psicologo potrebbe ad esempio aiutarmi a superare questa paura? Nessuno può dimostrare con certezza assoluta. nessuno può convincermi, che non si proverà niente dopo la morte, perchè chi dovesse tentare di farlo presumibilmente per la morte ancora non ci è passato.

sagoma

ok, devo farmi cremare...
ma pure quell'operazione mi lascia qualche dubbio

varykino

ho sempre pensato pure io a ste cose , e riguardo alla paura della morte in se , se ne potrebbe parlare per anni e anni ..... a volte ho cambiato focus pensando se in realtà la paura per la morte nn fosse in realtà la paura che nn sai quando muori ad essere piu angosciante della morte stessa e secondo me lo è di gran lunga

Unspecified

Sono in attesa, mi hanno detto di cercare di farla perché altrimenti mi dovranno mettere il catetere. Ho paura, tutte a me devono capitare...

sagoma

intendi che non sai perchè si potrebbe essere ancora coscienti dopo che si è "formalmente" morti o nel senso che non si sa quando si deve vivere ancora prima di morire?

Barker

.....................

varykino

si che nn sai quando ti tocca , a che età , il momento esatto , puoi saperlo solo in determinate condizioni che sono anch esse bruttissime e nn augurabili a nessuno , quindi l angoscia di nn sapere tutte ste cose alla fine almeno a me pare ancora piu brutta della morte stessa anche perchè poi quando succede succede e fine .... però vivere con la consapevolezza che nn sai mai quanto ti resta nn è bello , e poi nn sarei manco cosi sicuro di volerlo sapere alla fine , è un angoscia che si morde la coda e il fatto che il tutto è inevitabile ed è anche inevitabile pensarci, distrugge qualsiasi eventuale pensiero diverso.

a volte penso pure " che senso ha che ora esco a fare qualcosa se cmq nn potrò rispondere prima a quel quesito? , allora nn faccio un cazzo" o altre volte l opposto " nn posso rispondere a questa cosa quindi tanto vale fare qualsiasi cosa , uscire e fregarsene" .

però so sempre pensieri estremi che vengono comandati da sto fatto che nn posso rispondere a quel quesito. nn se puo vivere in base a quella cosa , eppure a volte so completamente trasportato e guidato da quella cosa.

forse nn è paura della morte , è piu angoscia di non sapere , e sei sicuro che nn lo saprai mai

infatti poi c ho comportamenti estremi opposti , tipo o ti devasti che mangi e bevi come se nn ci fosse un domani perchè tanto devi mori lo stesso , o magari preoccupazioni esagerate perchè in effetti vorresti cmq allontanare quell evento boh ..... lo so è un approccio sbagliato alla vita XD e alla fine manco me la godo realmente

sagoma

non vorrei essere nei panni dello psicologo che probabilmente contatterò.. Credo che non riuscirò ad evitare l'atteggiamento di 'sfida', di testarlo e provare a metterlo in difficoltà, per quanto sia controproducente un atteggiamento del genere. Di pensare a trascinarlo in questa melma. Non ci credo abbastanza nei risvolti positivi per mettermi con la volontà giusta del paziente. Però no, devo capire.. da solo ho fallito, servono degli input esterni

Unspecified

Alla fine sono riuscita a farla, poca e tendente al rosso, adesso dovranno analizzarla, che palle...

varykino

magari sei solo disidratato , quanto hai bevuto oggi? acqua intendo XD

dipende che rosso intendi perchè se è tipo colore del tea scuro è probabile che sei disidratato visto che cmq nn hai problemi al fegato , poi se è rosso certo nn è bello e puo essere tante cose , ma dalla foto che hai postato , dalla cera nn sembri uno malato in quel senso boh , speriamo bene ...... guarda il lato positivo , di sicuro nn hai il diabete di tipo 2 XD

Unspecified

Un sacco, proprio per provare a farla.
Sì era tipo tè scuro, ma non ero disidratato, sto bevendo moltissimo con questo caldo...
Lol, l'ultima volta che ho fatto le analisi del sangue avevo la glicemia a 100 che è già pre-diabete, non escludiamo nulla

varykino

no no 100 è apposto , pure io c avevo 100 e il medico di famiglia ha detto che è giusta , c è gente che c ha di base una glicemia verso l alto ma tipo quando mangi nn ti si alza poi di tanto ...... per essere sicuri di quel dato basta guardare l emoglobina glicata , se sta apposto quella sei apposto col diabete almeno per ora lol .... io c avevo 4.5 di glicata o qualcosa del genere ed è giusta , se stai sopra i 6 devi un po preoccuparti , ma dovresti cmq avere a digiuno sopra i 100 diciamo pure 120 con glicata alta allora c hai tipo quasi sicuramente prediabete.

cmq il dato principale per il diabete tipo 2 è l emoglobina glicata

per il resto boh roba di reni ? boh o vescica cazz speriamo di no , prendi ste robe come dette da uno al bar a parte la glicata che so sicuro che è un dato fondamentale per il diabete tipo 2

Pablo Escoalbar

Abbelliiiii
Ciao a tutti, non penso che tornerò qui regolarmente. In ogni caso ci tenevo a salutarvi, tutti voi. Mi auguro che non ve la stiate passando peggio del solito.
Mesi fa ho chiesto un ban di 6 mesi perchè mi ero reso conto che stavo passando troppo tempo qui, stava diventando una distrazione-anestetico un po' logorante.
Ma al di là di tutto ciò, ci tengo a raccontarvi una cosa. Qualche mese fa uno dei miei migliori amici si è ammazzato. Questo evento ha messo in moto degli effetti sua positivi che negativi che hanno cambiato la mia vita non di poco. Non entrerò nei particolari. Vi dirò solo di non darvi per vinti, qualsiasi sfida stiate affrontando nella vita, e che l'imprevedibilità del futuro dovrebbe spingere tutti noi a non perdere speranza alcuna.

Un abbraccio, fobiconi

claire

PERCHÉ QUALCUNO ODIA IL CALDO?

Ci sono persone per cui l’estate è un incubo. Non riescono a dormire, si sentono oppresse, il caldo sembra penetrargli dentro come una minaccia. Sudano più degli altri, hanno bisogno d’ombra, silenzio, aria fresca. Evitano il sole diretto, spesso non sopportano il rumore delle cicale o la luce troppo intensa.

Chi soffre il caldo ha spesso un sistema nervoso più reattivo, una sensibilità termica più sviluppata, un bisogno profondo di protezione.

Sono spesso persone introverse, che tendono a ricaricarsi nel silenzio e nella solitudine, che sentono tutto “troppo”. Troppo rumore, troppo sudore, troppo movimento.

Il caldo può risvegliare emozioni antiche: senso di costrizione, ansia, claustrofobia, ricordi di momenti in cui mancava l’aria, fisicamente o simbolicamente. È il corpo che reagisce, ma dietro c’è un mondo.

Chi odia il caldo spesso non è solo infastidito dalla temperatura: è una persona che vive il calore come un’invasione.

Il caldo toglie respiro, rallenta, appiccica. E chi lo detesta ha quasi sempre un bisogno fondamentale di aria, spazio, controllo e contenimento. Sono persone che tendono ad avere:

– una mente iperattiva, che mal tollera l’inerzia e la stasi fisica che il caldo porta con sé
– una forte sensibilità al sovraccarico sensoriale: sudore, rumori forti, odori, luci intense… tutto diventa “troppo”
– un forte bisogno di confini: il caldo, che scioglie, espande, toglie le distanze, è vissuto come qualcosa che invade il perimetro personale
– un sistema nervoso attivo in modalità di allerta: spesso sono persone che hanno vissuto traumi, esperienze di ansia o iperstimolazione e faticano a “sciogliersi” o a lasciarsi andare
– una tendenza al controllo emotivo e corporeo: il caldo fa perdere forma, equilibrio, lucidità. E questo, per chi ha bisogno di tenere tutto “sotto controllo”, è insopportabile
– un’anima introspettiva, talvolta malinconica, che predilige le stagioni lente, i ritmi intimi, le atmosfere più contenute dell’autunno o dell’inverno

Il caldo estivo, simbolicamente, rappresenta l’espansione, l’esteriorizzazione, l’apertura. Chi lo detesta, spesso fatica con tutto ciò che è estroversione, esposizione, caos, socialità imposta.

Non a caso, molti amanti del freddo raccontano di sentirsi più lucidi, più concentrati, più “presenti” con le basse temperature. Come se il freddo gli restituisse la forma, il margine, la chiarezza mentale.

In chi soffre il caldo c’è quasi sempre un desiderio nascosto di rifugio, contenimento, distanza dal mondo. Non è solo una questione fisica. È la temperatura del mondo che chiede troppo. E il corpo, con grande saggezza, si ribella.

ClaudiaCrispolti

Syd90

Ohhhhhhhh maledetto, hai ricominciato a fumare o sei ancora integro?

Hor

Mi domando se gli editori sono cialtroni e carogne solo in Italia o anche negli altri paesi.

Hor

Leggo che Vannacci dal suo libro ha ricavato più di un milione di euro. Forse dovrei cominciare anch'io a scrivere libri contro ghei e stramunitari.