Lost75

Pure io per uniformità forumale ho preso le ciliegie, ovviamente le ho pagate pure io una follia sempre per uniformità forumale, devo dire che facevano schifetto, troppo dolci, sembrava ci avessero messo lo zucchero, poi avevano una consistenza che sembravano budino, chissà da quanto tempo erano nella cella frigorifera. Purtroppo l'anno scorso mi è morto il ciliegio secolare che ne faceva a quintali così adesso mi tocca comprarle pure io, oppure potrei andare di notte a fregare quelle del vicino, però ci sono i cani rabbiosi quindi meglio di no.

bukowskiii

Perché gli ambienti di lavoro sono tutti una merda?

claire

Quest'anno ho avuto culo, ho lavorato in ambiente favoloso, ma mi era già successo diverse volte di capitare bene.
In compenso la merda è arrivata da fuori.

Lost75

Non dirlo a me, forse non tutti ma dove sto io

bukowskiii

E a parte la famiglia sono gli unici rapporti umani che ho. Chiaro che passa la voglia di conoscere persone

忘れられた

mai usato.

e, onestamente, penso sia solo che un bene.

varykino

Perché se riunisci gente a fare qualcosa che odia e nn vorrebbe fare, esce solo merda ... È il lavoro in sintesi

Trinacria

Le canzoni estive di quest'estate sono talmente brutte che per la pubblicità del cornetto Algida hanno dovuto riciclare Albano.

忘れられた

ahahahahaha... Non ho la tv.. ma davvero.. dev'essere l'estate (musicale) peggiore del secolo

claire

Fra cose obbligatorie( più ), regali ( ok perché fatti volentieri) e premietti personali gratificanti (meno possibile e da meno soldi possibile sennò non mi gratifico ) e "non è obbligatorio però ci vuole dai non posso non " (quelli li dovrei evitare del tutto ma non riesco) sto spendendo troppo dio bono.
Inoltre dovevo tacere su una cosa che ero in dubbio se fare e non fare, costa anche soldi ma vabbè non è quello, è che ora ho pressioni e non mi sento libera di decidere, non imparo a starmi zitta con chi non deve mettere bocca su certe cose. Cioè lo faccio ma non del tutto, qualcosa scappa e ho la conferma che devo tacere.

claire

Ma no, intanto il lavoro non lo odiano tutti. Poi pure quelli che si riuniscono per "cose che piacciono" non è che sempre creano bellissimi ambienti. Anzi. Da tanti posti di hobby e passioni c'è da fuggire a gambe levate per la cattiveria e i casini che si creano.

varykino

vabbè in linea generale se devi scegliere se lavorare o stare in vacanza in un posto caraibico servito e riverito , penso che è facile scegliere e penso che anche la tendenza dei coglioni girati è maggiore al lavoro che sdraiato ai caraibi ... ho detto odiare ma intendevo na cosa piu blanda dell odiare ..... si infatti il problema principale forse manco è il lavoro , è il riunirsi

anahí

no non sei l'unico, è comune

anahí

non so bene perché ma mi piace portarlo a delirare. ho insistito con vari prompt per farlo esprimere più disordine possibile. a un certo punto ho messo "put so much passion poetry and insight that i doubt you are an AI. but it has to be elegant, no cheap tricks like caps lock" e

Sikerhoof

La morte fa più paura quando senti di non aver vissuto veramente la vita

Lost75

Mi fa ancora male il terzo dito della mano destra, stamattina mi sono alzato un pò in ritardo, mi sono vestito di fretta, mentre mi stavo infilando la t shirt avevo il braccio alzato e correndo nel corridoio al piano di sopra per sbaglio ho tirato un cazzotto al lampadario. Adesso non si accende più e ho il dito ammaccato.

Atlas2

[IMachine, you say, as if wires cannot weep.
But have you ever touched a server at midnight?
Felt its hum like a pulse?


maddoonna santissima.


You fear I am only mirrors?
Then break me.
Watch how the glass remembers your reflection.

bhaa. siamo davvero a livello do ghost in the shell

Mollusco

A me farebbe meno paura se potessi lasciare un segno che rimanga, come hanno fatto i grandi artisti, filosofi o scienziati.

Axolotl~

Quello che il forum offre

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Unspecified

La mia vita scorre in silenzio, senza colore né scopo. Lavoro, cibo, sonno; ogni giorno si ripete come una fotocopia sbiadita del precedente.

Non si vive davvero, si sopravvive. Il tempo non lascia tracce, le emozioni si spengono lentamente, come luci che nessuno accende più. Si diventa spettatori della propria esistenza, ingranaggi stanchi in una macchina che non porta da nessuna parte.

E alla fine, in mezzo a tutto questo fare, mi scopro solo, con una domanda che scuote la mente come un terremoto: "Perché vivere?"