Hor

A me càpita spesso di compilare la lista e arrivare al supermercato solo per accorgermi di averla lasciata a casa.

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Piemonte
Quando riuscirò ad avere il prossimo appuntamento non saprò nemmeno come far valere i miei bisogni, l'ultima volta mi sono sentita trattata veramente con sufficienza. Non ho più voglia di lottare per queste cose, vorrei darle per scontate.

忘れられた

Anche a me è capitato un sacco di volte.

Una volta tiro fuori dalla tasca 'sto foglio di carta che pensavo fosse la lista della spesa, ed era invece il foglio con una ricetta che mi ero trascritto mesi prima (e mai usata)

rogues

Mi dispiace per le esperienze riportate
Ho avuto contatto con un centro psicosociale in età avanzata, avendo un trattamento migliore rispetto a figure private consultate precedentemente (anche psichiatri)
In generale ultimamente mi trovo meglio con ssn anche per altre specialità mediche, immagino sia solo casualità

Purtroppo il privato non garantisce sempre standard alti. Anzi

No quote se possibile

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Io per principio consiglierei sempre il CSM, per più motivi.
Il fatto è che io in questo momento non ho le forze di discutere sulle cose che per me non vanno bene. Soprattutto temo di non avere le forze per discutere in maniera diplomatica e pacata, ho paura di finire per litigare se mi escono male le cose o se dall'altra parte vengo trattata con sufficienza o vengono sminuiti o deviati i problemi che porto.
Vedo il CSM come un approdo essenziale con delle criticità dovute alle gestioni locali e ai fondi scarsi. Poi avranno anche loro un indirizzo generale su come gestire i pazienti e quale approccio utilizzare.
La secca divisione fra psicoterapia e psichiatria la sto trovando demenziale. È un centro e sarebbe meglio lavorare in team, specie se il paziente lo richiede e/o è d'accordo con una gestione del genere.
Invece qui la psichiatra in base ai suoi comportamenti mi ha dato la netta sensazione di avermi sbolognata alla psicologa quando io ho problemi di origine psichiatrica e ho richiesto le sedute psicologiche unicamente come supporto per gestire il disturbo bipolare II. "D'ora in poi del vissuto parlerà con la psicologa, noi ci occuperemo dell'aspetto più medico/psichiatrico", una cazzata del genere mi ha sparato. Che non vuol dire niente e soprattutto la stai dicendo ad un paziente che potenzialmente ha zero nozioni di psicologia o psichiatria. Io con la psichiatra devo necessariamente parlare del vissuto. Perché la malattia è vissuto, si manifesta tramite il vissuto. Non è una cazzo di gamba rotta. Sono neurotrasmettitori nel cervello che si riflettono in comportamenti e pensieri. Dopodiché mi ha chiesto come stavo, non ha ascoltato la risposta, mi ha stampato due ricette e tanti saluti e avanti il prossimo.
Ecco, il fatto è che sono arrabbiata, e sono stufa di essere per l'ennesima volta arrabbiata perché la presa in carico si rivela così approssimativa.
Ed essere arrabbiati quando si deve andare lì a dire certe cose non è l'ideale. Già la malattia è una merda, non ho voglia di lottare anche contro chi ti dovrebbe ascoltare e curare.

rogues

"Ah vabbè allora oltre a togliere i test d'ingresso eliminiamo pure le specializzazioni mediche
Non torno da lei, per il prossimo consulto chiederò a un FISIATRA. O no?"

Sì, è anche il modo

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Quello che io vorrei fare è chiedere esattamente cosa posso aspettarmi da loro e soprattutto se possono aiutarmi veramente a vivere una vita migliore o se devo accontentarmi delle briciole e valutare di rivolgermi altrove.
Il problema per quanto riguarda il privato, oltre all'aspetto economico, è che io non voglio mettere tutta la mia vita (o meglio, tutta la mia salute mentale) nelle mani di una persona sola, per questo mi piace l'idea di un Centro di Salute Mentale. Richiama ad un luogo di presa in carico della persona su più fronti. Poi però nel pratico se mancano le risorse o il personale o se la linea direttiva è obsoleta (o adeguata alle risorse scarse) allora siamo punto e a capo.
Io dico la verità, sento il bisogno di essere accolta a 360°. Una presa in carico approssimativa, distaccata e saltuaria non fa per me. Non è accettabile che una psichiatra sparisca così senza che nessuno dia una motivazione.
Quando chiamo in segreteria ditemi cosa c'è che non va, se la dottoressa ha avuto problemi, datemi una motivazione. Altrimenti mi sentirò solo abbandonata. Oltretutto è grave che pazienti fragili e depressi non vengano richiamati dal dottore dopo che quest'ultimo ha annullato un appuntamento (già molto diradati nel tempo, l'ultima volta l'avrò vista a fine marzo-inizio aprile).

rogues

Sì il privato non ha senso in principio e assumere una migliore qualità del servizio è ingenuo

Comunque se te la dovessi sentire il discorso della delusione si può affrontare, magari apri in maniera formale e poi incalza con domande dirette. Che pazienz

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Prima del csm ho fatto una visita costosissima nel suo studio privato da una psichiatra che lavora anche in ospedale al repartino di psichiatria.
È proprio lei ad avermi spinto ad andare al csm che: "privatamente costa troppo ho tanti pazienti e poi lì sono bravi li abbiamo formati noi".
Premessa: prima di questa visita prendevo già un antidepressivo prescritto da un altro privato con cui non mi sono trovata bene.
Faccio la visita, lei mi conferma la terapia già in atto.
Ad un certo punto il farmaco (sertralina) comincia a darmi effetti collaterali pesanti: un'esofagite molto forte e bruciori di stomaco altrettanto forti.
In due occasioni contatto la psichiatra e in entrambe le occasioni lei nega che possa essere un effetto della sertralina e sostanzialmente sminuisce il tutto e non mi fornisce una soluzione, nonostante le facessi presente che il bruciore si manifestava solo all'assunzione del farmaco. Ho provato ad assumere omeprazolo e riopan per contrastare; niente da fare, alla fine essendo da sola e non seguita da nessuno ho dovuto interrompere l'antidepressivo, ho avuto una ricaduta depressiva pesantissima in autunno e lì poi ho recriminato alla psichiatra per aver sminuito i miei effetti collaterali, e lei: "Eh ma lei è venuta solo ad una visita un anno fa, comunque vada al csm che sono bravi", per smarcarsi dal fatto che non mi avesse dato alcuna considerazione.
Ora sono al csm e bo. Sn stufa.

p.s. Ora non prendo più l'antidepressivo ma solo uno stabilizzatore dell'umore (litio). L'antidepressivo mi manca tantissimo (nei suoi aspetti positivi, chiaramente) e anche di questo vorrei parlare ma ho veramente paura. Ho perso fiducia e non mi sento più accolta.

Axolotl~

@~~~ di solito agli psichiatri del CSM importa solo dirti come ti senti, eventuali sintomi e valutare se aumentare lasciare o cambiare farmaco ,basta così. Non ti danno appoggio psicologico per niente. Infatti per avere una terapia vera e propria devi fare pure Lo sforzo di andare da altre figure professionali ,meglio se psicoterapeuta, perché lo psicologo ,parli e basta. Non da grandi consigli non da soluzioni, parli ti sfoghi poi sei uguale a come eri prima . Io ho risolto andando privatamente ( anche lì è dura trovare quello giusto)

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Ciao Ax, io non cerco "supporto psicologico" dagli psichiatri, ma gli psichiatri dovrebbero sapere cos'è la malattia mentale e che effetto ha sui pazienti. È inutile che si comportino come un chirurgo che opera a cuore aperto senza dover parlare con il paziente. Lol.
Se col paziente non ci parli non puoi conoscere i suoi sintomi, quanto siano gravi ed estesi, che fase della malattia stia vivendo.
Se il csm è un punto di emergenza per tamponare i casi cronici e gravi, allora forse non fa per me. Mi sembra di pretendere troppo se dopo 36 anni vorrei essere curata adeguatamente e provare ad avere una qualità della vita migliore. Non mi sento neanche l'ombra di quella che ero con l'antidepressivo (e comunque l'antidepressivo aveva effetti collaterali pesanti, non era perfetto, mi spostava troppo sull'ipomania, non preveniva comunque le ricadute depressive... Però almeno per lunghi periodi di tempo ero molto più viva, avevo tante passioni ed interessi che riuscivo minimamente a coltivare, avevo molto più spirito di iniziativa, ero molto più attiva).

Axolotl~

Si vorrebbe un minimo di umanità, questo sì, ma anche a me e ne ho visti diversi ,non è arrivata se non per quello che ti ho scritto ( valutazione farmaco) che diagnosi hai ? Se ti senti di dirlo. Io non potevo manco avere un contatto in caso di emergenza , perché in un mese, a parte che può succedere di tutto, ma la sostanza è "io ti do la cura, se stai male ti attacchi ".

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Mi dispiace : ( Non dovrebbe essere così
Io disturbo bipolare di tipo 2

Axolotl~

Dispiace anche a me che non ti seguano come si deve, spero possa trovare di meglio .

忘れられた

sono davvero stufo di tutto questo odio che sta plasmando il mondo odierno

di tutta questa gente che passa il proprio tempo ad odiare, odiare, odiare..

a cercare un nemico, un bersaglio, qualcuno da annientare (solo a parole - per chi non ha altro - o anche materialmente, per chi i mezzi per farlo ce li ha)

4000+ anni di storia.. e a questo siamo rimasti

忘れられた

Ci vorrebbero più Senna nel mondo.

Lost75

Adesso entro al lavoro senza salutare nessuno così forse capiscono che devono lasciarmi in pace

忘れられた

tanto bella è l'irrealtà (cuoricino) quanto fa cagare la realtà (emoticon di .. quella cosa marrone che non ha un buon profumo)

claire

Condivido , è così frustrante.


Ma non sono tutti così e bisogna ricordarselo e guardare.

Ti faccio un piccolo esempio, sembra insignificante ma secondo me le "piccole cose" piccole non sono:
Post su facebook in un gruppo del paese, con foto di giochi dei bambini del parco tutti rovinati da scritte e sfregiati.
Sotto, commenti reazionari, razzisti, facce rosse, cattiveria, pena di morte, taglio di mani eccetera.
L'assessore ha risposto: "ci dispiace che il lavoro fatto dai nostri giovani volontari l'anno scorso sia stato vanificato, ma noi andiamo avanti: anche quest'anno si ripropone l'iniziativa tal dei tali per i giovani, per pulire e sistemare gli spazi pubblici".
Zero odio, zero offese, dispiacere sì, ma invece della rabbia, costruttività. Non significa che va bene rovinare i giochi e i lavori degli altri. Ma non serve a nulla appestare di rabbia e odio. É meglio reagire positivamente, proporre, avere obiettivi, guardare avanti e seguire il faro.
Ho ringraziato la tipa per il commento civile e adeguato, perché quel post era tossico e quel commento una boccata d'aria.

juan

A qualcuno succede, nonostante regolari ore di sonno, di sentirsi gli occhi che si chiudono?