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Ieri, 13:26
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#70801
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,928
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In questi giorni mi sono sentita soffocare da quanti auguri ho dovuto fare e ricevere, che sono in realtà pochissimi, ma per me sono già troppi.
Più cresco, più ho la conferma di ciò che già sapevo da tempo, che sono una persona per di più asociale che ha bisogno di nascondersi dal mondo, ho un senso di disagio e sfiducia nei confronti della società, vi prendo parte quel tanto che basta, giusto il minimo indispensabile, perché so che non è posto per me.
Stare in mezzo alle persone per tempi prolungati all'inizio mi può far sentire quasi ottimista, mi dà l'impressione di aver superato alcuni miei problemi, ma a distanza di ore viene fuori il solito senso di inadeguatezza, il contatto sociale eccessivo mi risveglia sempre pensieri amari.
Perché vedo che molte persone tendono ad essere gentili con il prossimo quando sono sotto i riflettori, quando sanno di essere osservate, oppure quando conviene a loro per ottenere qualcosa. Invece, quando sono libere di agire come vogliono, sembrano completamente diverse.
Vedo che alcuni sono perfettamente a loro agio nell'interpretare personaggi diversi a comando, a seconda del contesto e degli interessi che stanno perseguendo, è una specie di trasformismo, che ti lascia un'impressione anche macabra, di pericolo. Mi chiedo come facciano queste persone a cambiare faccia, identità e idee ogni tanti minuti, appena cambiano scenario, interlocutore e centri d'interesse. Questo continuo sovrapporsi di verità parallele mi lascia una brutta sensazione. Non vivo benissimo questa cosa. Per fortuna sono asociale e riesco a difendermi da queste insidie, sarebbe impossibile sentirsi a proprio agio in un contesto così minaccioso, dove i punti di riferimento cambiano continuamente.
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Ieri, 14:06
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#70802
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,399
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Quote:
Originariamente inviata da dystopia
Perché vedo che molte persone tendono ad essere gentili con il prossimo quando sono sotto i riflettori, quando sanno di essere osservate, oppure quando conviene a loro per ottenere qualcosa. Invece, quando sono libere di agire come vogliono, sembrano completamente diverse.
Vedo che alcuni sono perfettamente a loro agio nell'interpretare personaggi diversi a comando, a seconda del contesto e degli interessi che stanno perseguendo, è una specie di trasformismo, che ti lascia un'impressione anche macabra, di pericolo.
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In realtà si può trattare anche solo di strategie di adattamento, che magari anche in contesti dove ci si trova bene comportano una certa dose di socialità forzata.
Ma non sono cose fatte con malafede, può essere anche solo un cercare di adattarsi alle situazioni.
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Ieri, 14:17
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#70803
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Esperto
Qui dal: Feb 2023
Ubicazione: genova
Messaggi: 1,371
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Direi che ho smaltito bene, ho rischiato 4 infarti
Ero ubriaco da 2 giorni, non mi lavavo da 2 giorni e sono sfatto dal 2003
C ho rimesso un telefono, dignitá q.b. Qualche anno di vita e un pezzetto di fegato ma in compenso poteva andare peggio
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Ieri, 14:24
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#70804
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,585
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Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo
Ho scoperto che i video musicali dell'album dei Daft Punk dove è presente la canzone One More Time costituiscono un vero e proprio anime, Interstella 5555. È tipo un anime musicale, non so come chiamarlo.
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Del mitico Leiji Matsumoto, papà di capitan Harlock, una delle mie tante cotte infantili.
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Ieri, 15:22
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#70805
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,399
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Riguardo a questo concetto descritto da dystopia sul fatto che alcune persone sembra che si trasformino vorrei fare alcune precisazioni.
Prima di tutto questa è una cosa che secondo me dipende dal proprio vissuto.
In base al proprio vissuto si ha imparato ad adattarsi magari più facilmente in alcuni contesti rispetto ad altri.
Tralaltro a proposito di questo mi vengono in mente due "confessioni" che mi hanno fatto un barista e una barista di un bar molto frequentato: un lavoro come il loro, dove per forza di cose ci si rapporta continuamente durante il giorno con una moltitudine di persone diverse, ed essere sempre gentili, neutri, anche se magari si sopportano sfoghi deliranti di alcuni clienti ecc.. li può portare ad assorbire tutto quello che viene detto durante il giorno.
Il risultato è che a fine giornata, nel privato, possono non avere più voglia di parlare con nessuno.
Cioè l'esatto contrario di quella persona sempre gentile e sorridente che si vede dietro a quel bancone.
Non diventano così perché hanno personalità multiple, sono pazzi o chissà che cose strane.
È la loro vita che li porta ad avere dinamiche molto diverse tra la vita lavorativa e la sfera privata.
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Ieri, 16:43
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#70806
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,928
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@Nightlights
Sì questo lo capisco, io mi riferivo ad un livello ulteriore rispetto a questo, di chi cambia faccia e personalità in base alla circostanza, in modo consapevole e in malafede.
Invece il fatto di cambiare un po' se stessi per quieto vivere, sopravvivenza sociale o adattamento, che è una cosa comune e molte volte necessaria, lo posso capire.
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Ieri, 16:48
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#70807
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Intermedio
Qui dal: Jun 2024
Messaggi: 219
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Quote:
l'ultima cosa buona che ha fatto il movimento 5 stelle è chiedere l'impeachment di Mattarella nel maggio 2018
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Non puoi essere serio
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Ieri, 17:08
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#70808
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Principiante
Qui dal: Dec 2024
Messaggi: 16
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Quote:
Originariamente inviata da dystopia
@Nightlights
Sì questo lo capisco, io mi riferivo ad un livello ulteriore rispetto a questo, di chi cambia faccia e personalità in base alla circostanza, in modo consapevole e in malafede.
Invece il fatto di cambiare un po' se stessi per quieto vivere, sopravvivenza sociale o adattamento, che è una cosa comune e molte volte necessaria, lo posso capire.
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Quelli che descrivi potrebbero essere gli empatici oscuri
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Ieri, 17:18
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#70809
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Intermedio
Qui dal: Jun 2024
Messaggi: 219
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Si può usare l’espressione ‘matrice patriarcale’? È matriarcale dire matrice patriarcale? O è politicamente corretto? O è semplicemente un ossimoro? Grande dilemma. Aprirei un dibattito in parlamento e occuperei i titoli dei giornali per qualche settimana.
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Ieri, 17:53
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#70810
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Esperto
Qui dal: Feb 2023
Ubicazione: genova
Messaggi: 1,371
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Sto cosi male che se avessi un terzo piede sarebbe dolorante pure quello
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Ieri, 18:00
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#70811
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Marche
Messaggi: 4,112
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Quote:
Originariamente inviata da 3stm
Si può usare l’espressione ‘matrice patriarcale’? È matriarcale dire matrice patriarcale? O è politicamente corretto? O è semplicemente un ossimoro? Grande dilemma. Aprirei un dibattito in parlamento e occuperei i titoli dei giornali per qualche settimana.
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Matrice in diverse materie è considerato solo come un punto di origine. Se a questo ci aggiungi patriarcale praticamente il risultato può essere:
"L'argomento di dibattito X che tratta come la matrice patriarcale abbia portato fenomeni di..."
Ecco, si parla di patriarcale, non mi pare centri il matriarcato.
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Ieri, 18:14
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#70812
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,140
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I medi coglioncelli sono quelli a cui la vita va bene
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Ieri, 19:06
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#70813
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,472
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Ogni volta che mi trovo di fronte a qualche problema concreto difficile da affrontare devo anche riflettere su quanto poco ho fatto fino a quel momento per rendere più solida e meno instabile la mia vita e quanto avrei potuto e dovuto far di più, ma appena quel problema è superato sprofondo di nuovo nell'apatia e nell'incapacità di impegnarmi per poter affrontare meglio i problemi che prima o poi inevitabilmente si presenteranno.
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Ieri, 19:11
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#70814
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,472
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Oggi mi è venuto un lampo di una storia a fumetti che avevo letto un sacco di anni fa, probabilmente su Topolino, ma potrebbe essere anche una di quelle storie orrende di Braccio di Ferro fatte in Italia.
Comunque ricordo che i personaggi camminavano in quello che credo fosse un Mondo fantastico, a un certo punto passano degli esserini correndo e viene detto loro che sono i "minuti" (nel senso di minuti come misura del tempo), e di seguito passano degli esserini che corrono ancora più velocemente, e viene detto loro che sono i "secondi", che com'è noto trascorrono più rapidi.
Purtroppo a parte questo non ricordo nient'altro. Non saprei neanche come sfruttare Google per individuare che storia fosse, le eventuali parole chiave da usare sono troppo vaghe.
Adesso sarò costretto a spremermi le meningi per giorni finché non ci arrivo.
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Ieri, 20:12
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#70815
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Regno dei fini
Messaggi: 1,667
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Oggi mi è venuto un lampo di una storia a fumetti che avevo letto un sacco di anni fa, probabilmente su Topolino, ma potrebbe essere anche una di quelle storie orrende di Braccio di Ferro fatte in Italia.
Comunque ricordo che i personaggi camminavano in quello che credo fosse un Mondo fantastico, a un certo punto passano degli esserini correndo e viene detto loro che sono i "minuti" (nel senso di minuti come misura del tempo), e di seguito passano degli esserini che corrono ancora più velocemente, e viene detto loro che sono i "secondi", che com'è noto trascorrono più rapidi.
Purtroppo a parte questo non ricordo nient'altro. Non saprei neanche come sfruttare Google per individuare che storia fosse, le eventuali parole chiave da usare sono troppo vaghe.
Adesso sarò costretto a spremermi le meningi per giorni finché non ci arrivo.
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Ma ti ricordi di una storia in cui Paperone e Rockerduck iniziavano a fare pubblicità uno alla Pepsi e l’altro alla Coca Cola? Anche se le bevande avevano altri nomi?
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Ieri, 21:07
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#70816
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,472
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Quote:
Originariamente inviata da cosechenonho
Ma ti ricordi di una storia in cui Paperone e Rockerduck iniziavano a fare pubblicità uno alla Pepsi e l’altro alla Coca Cola? Anche se le bevande avevano altri nomi?
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Certo che me la ricordo.
Storia degli anni Ottanta, disegni di Massimo de Vita. Lo sceneggiatore non me lo ricordo.
Le bibite se non ricordo male si chiamavano Rocksy Cola e Paperepsi.
La storia dovrebbe intitolarsi Paperinik e la disfida analcolica.
Adesso la cerco.
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Ieri, 21:08
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#70817
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,472
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Certo che me la ricordo.
Storia degli anni Ottanta, disegni di Massimo de Vita. Lo sceneggiatore non me lo ricordo.
Le bibite se non ricordo male si chiamavano Rocksy Cola e Paperepsi.
La storia dovrebbe intitolarsi Paperinik e la disfida analcolica.
Adesso la cerco.
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Ricordavo bene.
È questa:
https://inducks.org/story.php?c=I+TL+1643-A
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Ieri, 21:12
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#70818
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Esperto
Qui dal: Feb 2023
Ubicazione: genova
Messaggi: 1,371
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c ho 39.8 sto evaporando, mi sa che tra poco mi butto sotto l acqua fredda, aspetto n attimo che ho mangiato un bufalo
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Ieri, 21:13
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#70819
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Esperto
Qui dal: Feb 2023
Ubicazione: genova
Messaggi: 1,371
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il migliore era cuordipietra famedoro
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Ieri, 21:16
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#70820
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Esperto
Qui dal: Feb 2023
Ubicazione: genova
Messaggi: 1,371
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Flexo la febbre, sono n animale
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