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Originariamente inviata da Lionel Asbo
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Io ho avuto per tantissimo tempo questo problema, non riuscire a sopportare lo sguardo degli altri, perché lo caricavo di significati negativi.
La visione che si ha di sé è strettamente legata al contesto dove siamo cresciuti e abbiamo imparato a rapportarci e creare legami con gli altri, perché la famiglia ci trasmette sempre un complesso di idee e valori dominanti all'interno di quella determinata cerchia. Ad esempio ci sono famiglie/gruppi dove esiste ed è importante la polarità buono/cattivo, oppure generoso/egoista, forte/debole, dipendente/indipendente e via dicendo, sempre coppie di concetti opposti, che si alimentano a vicenda, ed esistono in virtù dell'esistenza del concetto opposto. In ogni famiglia i vari membri hanno ruoli reciproci, c'è il figlio sempre bravissimo, geniale, di successo, che rende orgogliosi i genitori, e dall'altra parte ci sarà un figlio che è deboluccio, che fa fatica, che non si realizza, che crea pensieri ai genitori ecc. Ognuno di noi ha costruito la sua visione di sé anche in base a queste dinamiche, in base alla "semantica familiare".
Quello che descrivi tu è il comportamento definito "lettura della mente", cioè tu, osservando gli altri, intuisci ed anticipi il significato del loro comportamento, ma queste tue conclusioni potrebbero basarsi su premesse che esistono solo nella tua mente (non per forza le persone ti considerano inferiore, alcune potrebbero, alcune per niente).
Quindi, se tu nella tua mente hai una specie di sistema/universo/costellazione di idee eccessive/non realistiche (idee che però tra di loro sono coerenti, perché si sono intrecciate tra di loro fino a diventare coerenti, si danno forza a vicenda, sono diventate una teoria verosimile per te, che tu riconfermi quotidianamente attraverso le tue riflessioni), stai costruendo delle certezze relative alla realtà, sulla base però di premesse non per forza completamente affidabili.
In base a questo, tu inizi a comportarti nella realtà, non in base a cose che sai per certo, ma in base a cose che hai immaginato/supposto in base al tuo sistema di credenze interne.
Alcune volte le persone potrebbero avere davvero un'idea negativa di te, altre volte invece non è così. L'importante è indebolire questo riflesso spontaneo di convincersi che qualunque cosa ti viene in mente sia vera.