sagoma

anche questa settimana non ho perso i pochi kg riacquisiti, almeno per questa piccola conservazione mi sento un minimo soddisfatto. Non è una magra consolazione

sagoma

ho qualche giorno di smart nel mese, è stata una specie di benedizione poterne usufruire, è meno stancante la sequenza settimanale. Dello smart ho parlato male in passato nel forum, e non mi rimangio tutto quello che ho detto, perchè a farlo 5 giorni su 5 mi sentivo come ai domiciliari. Ma lavorare in presenza tutti i giorni è di una pesantezza, e per molti lavori è proprio anacronistico.
Mi viene in mente la strada che devo fare ogni giorno feriale, i mezzi pubblici pieni di gente e soggetti a ritardi e malfunzionamenti vari, la folla che incontro sulla strada verso l'ufficio. Ma la cosa più inquietante è quella che ho notato negli ultimi giorni quando ho potuto prendere un treno che parte un po' più tardi ma sembra trasportare ancora più gente dell'altro. Scendi al capolinea e sulla banchina non puoi accellerare il passo perchè c'è un flusso di persone numericamente impressionante che allo stesso momento scende insieme a te e deve percorrere lo stesso percorso, quello racchiuso tra due binari, per arrivare all'area più interna della stazione. E' praticamente come l'accumulo di persone che si forma in una processione religiosa. Io tento e riesco in qualche 'sorpasso' ponendomi per esempio sull'estremità della banchina in un equilibrio a rischio caduta, ma a un certo punto non basta. C'è troppa gente che occupa tutta la larghezza del percorso, sei bloccato come nel traffico ma stai a piedi. Per colpa di questo ostacolo perdo dei minuti utili e mi aumenta l'ansia di arrivare in ritardo rispetto all'orario che mi sono programmato.

Pablo Escoalbar

Che pollo, stasera non ho colto una buona occasione...va così, se il prossimo sabato ricapita, stesso locale stessa situazione stessa ragazza, la colgo.

Maffo

Vieni a vivere in montagna, qui non abbiamo zanzare che ti pungono ma solo vespe e calabroni lunghi 4 cm

Maffo

Racconta un po', faceva la carina con te?

Pablo Escoalbar

sì, è un'amica di amici, l'ho conosciuta ieri sera, abbiamo un po' parlato in gruppo. Poi dopo un po' era dall'altra parte del locale con altra gente, mi lanciava gli sguardi. Poi al bancone mi si è avvicinata di fianco, io ho fatto finta di niente xd. Boh, forse la ribecco prima o poi

insiemealvento

Maffo se mi inviti da te io vengo, e non scherzo eh, fosse anche un fine settimana. :}
La montagna ha sempre esercitato un profondo fascino su di me.

insiemealvento

Pablo Escobar lo sento uno spirito affine.
Il fratello che non ho mai avuto.
Mi piacerebbe viaggiare via terra con lui, senza una meta: la meta sarebbe Il Viaggio.

Maffo

Che fobico DOC che sei

Adesso son qua che me la rido, ma la verità è che avrei fatto così anch'io

Maffo

Perché no, a me piace avere ospiti

Prima però mi serve un po' di tempo per assicurarmi che tu non sia un serial killer

dystopia

Continuo a leggere Jung, finché il cervello regge, anche se ho una soglia di attenzione molto bassa e fatico, ma quello che sto leggendo mi sta ispirando e mi entusiasma.

Devo dire che mi hanno sempre affascinato questi personaggi che passano la loro vita leggendo, studiando, riflettendo, scrivendo, anche io sono abbastanza così. Da quando ho incontrato i primi personaggi di questo genere (in alcuni romanzi) mi hanno sempre attratto.
A quanto sto leggendo, la vita di Jung è stata un continuo studiare, scrivere, autoesaminarsi, analizzarsi, rimaneggiare, rielaborare, perfezionare i suoi scritti, riguardo ai Libri Neri e al Libro Rosso. Al punto che lui stesso temeva di soffrire di psicosi, di ossessioni, era un continuo registrare i propri pensieri e fantasie per poterle studiare e trarne conoscenza. Però che lavoraccio, che bello. Una personalità interessantissima.
Aveva anche uno spiccato gusto e senso artistico, e si racconta che un giorno, sempre nell'esercizio di dare rappresentazione grafica ai suoi pensieri e al suo Sé, disegnò un mandala, in modo spontaneo, senza nemmeno sapere cosa fosse (lo scoprì dopo).
Al confronto Freud viene descritto come personaggio molto più umile, austero, modesto, rigoroso, senza fronzoli, invece Jung, da quello che leggo, era di un eccentrico allucinante e frequentava l'alta società, una persona completamente diversa. Erano anche di estrazione sociale del tutto diversa, questo è alla base di molte cose. Molto interessante.

Lost75

Devo mettermi al lavoro, devo distrarmi, appena sto fermo vengo sopraffatto da un senso di malessere che mi tormenta la mente

anahí

Apprezzo molto Jung. Lo vedo come un allucinato che non si faceva stordire dalle proprie allucinazioni, ma cercava seriamente di capire.

Leggendo la sua autobiografia alcuni punti sono ambigui, non era chiaro se aveva letteralmente delle allucinazioni o se erano immagini molto vivide psudo-ipnagogiche.

Pablo Escoalbar

Ho sempre percepito l'immaginazione attiva di Jung come una via di mezzo tra immaginazione coscientemente indirizzata verso delle forme, che travalica poi in pseudo-sogno in cui emergono forme dell'inconscio, individuale o collettivo.

anahí

Le pochissime volte in cui fumo mi capita qualcosa del genere, ho un certo controllo su quello che voglio immaginare ma poi l'immagine "va avanti da sola".

dystopia

@ anahí
@ Pablo Escoalbar

Sì anche a me piace, tempo fa avevo sentito parlare dei traumi collettivi, anche degli archetipi, l'ho conosciuto così e mi sono interessata.

Poi nel periodo post prima guerra mondiale ho letto che si diffuse il tema dello spiritismo, del ritorno dei morti, dei fenomeni paranormali, anche quello l'ha influenzato.

E' vero che cercava davvero di capire il suo mondo interiore, consigliava anche ai suoi pazienti di fare esperimenti simili su se stessi, di autoevocare delle visioni, trascriverle e interpretarle, anche come forma di attività creativa/artistica.

Vedeva il confronto con l'inconscio anche come strumento per aiutare meglio i pazienti. Diceva che quando si ha a che fare con il proprio inconscio esiste il pericolo della follia profetica, ma che bisogna rimanere oggettivi pur riconoscendo l'esistenza dell'irrazionale.

anahí

@dystopia prima stavo proprio per fare un esempio così, volevo dire che la persona che si fa stordire dalle allucinazioni dopo va nello stereotipo del profeta pazzo, un po' come quelli che prendono psichedelici o hanno momenti di ispirazione e poi ti raccontano la cosa in modo entusiasta ma tutto sconnesso.

gaucho

I würstel di pollo della Lidl non sono niente male, insieme alle vaschette di tiramisù sono nella top 3

pokorny

Potersi comprare i costumi della Arena è anche meglio Ah, no si parlava del pollo...

Hor

Domani visita psichiatrica.
L'ultima risale a tre mesi fa, che è un sacco di tempo.