Hor

Prima di morire mi piacerebbe assistere all'unificazione tra Repubblica di Irlanda e Irlanda del Nord.

Hor

E anche se è più difficile, mi piacerebbe assistere anche a una rivoluzione democratica in Cina che spazzi via il PCC, però senza far precipitare il paese in qualche interminabile guerra civile.

Wrong

Tripudio di "ringrazia" per Hor. Aggiungere anche libere elezioni in Russia è troppo?

Crepuscolo

Ma alla fine cosa cambierebbe? Hanno entrambi un sistema democratico e possono muoversi liberamente.
L'unificazione coreana sarebbe rivoluzionaria invece e viste le ultime azioni e provocazioni di Kim forse tra non molto succederà qualcosa di grosso.
Poi c'è anche Cipro ad essere diviso.

Hor

Da quel che so io la Brexit ha causato dei problemi tra le due parti.

Crepuscolo

Non è affatto detto che i russi vorrebbero per politici democratici e filo-occidentali. Secondo me pure con elezioni libere e trasparenti sceglierebbero il classico "uomo forte" che piace tanto da quelle parti.

Crepuscolo

Sono intenzionati a riunirsi? Non mi sono informato.

gaucho

Visto che una monarchia costituzionale è ormai da nostalgici, spero almeno di vedere un giorno l’Italia come repubblica presidenziale alla francese

Hor

Oggi, dopo mesi di stallo, l'Irlanda del Nord un nuovo governo capeggiato da una prima ministra fedele alla riunificazione. Diciamo che è da dopo la Brexit che un po' alla volta si sta andando in quella direzione.

Hor

Mi ero fissato come impegno di cominciare a rivedere il mio racconto questo pomeriggio e visto che ho da lavorare su un testo da 25.000-30.000 battute pensavo di sbrigarmela in tre pomeriggi, ma adesso che dovrei mettermi all'opera mi ha assalito la solita sensazione di essere incapace di far alcunché di valido.
Adesso apro il testo di quanto ho scritto finora e provo a rileggerlo, di solito funziona per darmi lo sprone a modificarlo e migliorarlo.

Keith

Belllo. Cantando "sunday bloody sunday"
Bello anche questo. Manderei fleximan a distruggere tutte le telecamere per il riconoscimento facciale.
Beh magari, questo è veramente difficile. Quelli sono terrorizzati dalla democrazia.

Hor

Alla fine ci sto lavorando.
Visto che il racconto si basa sull'alternarsi di due punti di vista diversi, con dei rimandi contenutistici tra un punto di vista e l'altro, devo stare molto attento a curare la struttura e decidere cosa mettere prima e cosa dopo (anche perché la narrazione non segue la cronologia degli eventi).
Intanto credo di aver stabilito una buona struttura.
Magari questa sera riesco a riscriverne un terzo, l'ambizione è sempre di concludere questa revisione per lunedì pomeriggio.

Keith

Se i vicini fan schiamazzi.. no, non chiamare Olindo e Rosa Bazzi, mettigli "No quarter" dei Led Zeppelin con un sub in cassa reflex alimentato con amplificatore professionale da concerto da 1100W RMS.

Unspecified

Vado dal cinese e chiedo dei piatti. Mi rispondono entrambi quelli alla cassa con un entusiasmo assurdo: "PIATTI DI PLASTICA?!?!", e io: "No, di ceramica..."
La delusione nei loro occhi è stata decisamente tragicomica, mi chiedo perché cavolo volessero vendere dei piatti di plastica a tutti i costi

CamillePreakers

chi ha ragione?

Immagini allegate

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cancellato25407

Wittgenstein, l'inferno è una cosa soggettiva e si può dire che per tutti noi del forum i veri problemi partono dalla nostra testa.

Hassell

Queste frasi sono decontestualizzate, quindi sicuramente nel loro ragionamento originale, hanno ragione entrambi.

claire

Quella di Wittgenstein è grammaticalmente scorretta credo.

Hor

Trovo anch'io le due frasi troppo generiche, com'è inevitabile coi filosofi, o forse com'è inevitabile quando decontestualizzi le frasi. Magari all'interno dell'opera di Sartre la sua frase diventa perfettamente condivisibile.
In ogni caso mi rifugio nel buon vecchio: "Dipende da persona a persona".
Per quanto mi riguarda, a volte ho trovato l'inferno negli altri ma a volte l'ho trovato nel cuore profondo di me stesso.

C'è da dire (mi viene in mente ora) che sé stessi e gli altri interagiscono, e anche chi vive isolato ha comunque conosciuto per un tot di anni, e sono anni fondamentali, sicuramente l'interazione all'interno della propria famiglia e poi molto probabilmente quella dell'ambiente scolastico. È difficile concepire un sé senza gli altri, i pochi casi di individui cresciuti in forte isolamento (tipo i bambini selvaggi adottati dagli animali, o il famoso Kaspar Hauser) e ritrovati e socializzati ad adulti riuscivano ad apprendere a parlare in maniera estremamente limitata.
Quindi forse l'inferno non sono né gli altri né il sé, ma gli eventuali modi in cui questi due poli finiscono per interagire.

Volevo scrivere due righe e mi è venuto fuori un pippone probabilmente abbastanza sconclusionato e magari contraddittorio.
Meglio che la tagli qui.

CamillePreakers

diciamo che è così escludendo le situazioni di oggettivo bullismo/maltrattamento (anche solo psicologico). visto che non tutti incontrano le stesse persone o vengono trattati allo stesso modo.