Originariamente inviata da sagoma

quello di non poter applicare gli ideali nei diversi contesti è un problema ma non penso che sia quello il punto principale della frustrazione di cui parlavo. In ogni caso il non poter dare sempre una direzione morale alle proprie azioni si può imparare ad accettare, però in qualche situazione ci può essere comunque un conflitto tra quello e cosa è ritenuto di buon senso comune, o la convenienza sociale, e non è detto che si possa risolvere costruttivamente (si può invece evitare, per esempio).
In realtà non mi preoccupo tanto degli ideali in sè, ma della mancanza di volontà e della passività dovuta (anche) a una mia confusione sugli ideali. Vedo che (così sembra almeno) altri sono mossi da dei valori e invidio principalmente questo, glieli invidio come mezzo (anche se poi penso pure che sono imprudenti, molto amore per esempio significa maggiore possibilità di sofferenza, e allora però gli invidio pure il coraggio).
Ma magari più che parlare di valori, o di ideali, dovrei definirli interessi per spiegare meglio cosa intendo (premesso che anch'io non ho proprio le idee chiare rispetto alle mie stesse sensazioni).
Attualmente sento che l'unico interesse che mi è rimasto è l'istinto di sopravvivenza, qualche valore meno elementare c'è ancora sparso qua e là, moralmente parlando il senso del dovere mi è diventato secondario, anche se il fatto che lo sottolinei significherà pure che lo vedo come un problema (?). E poi resta qualche mini-passione che rimane non coltivata nella pratica.

Originariamente inviata da Norlit

Mi ha scritto una tipa carina su fb ma come immaginavo era un bot

Originariamente inviata da Hor

Ho fatto spazio sulla scrivania, mi sono messo sopra il ventilatore, ma alla fine non lo accendo mai perché ho paura di consumare troppa elettricità.
Praticamente l'emblema della mia vita e il frutto di un'educazione familiare in cui qualsiasi concessione al piacere veniva colpevolizzata come "ingiusta" e "immeritata".

Originariamente inviata da David Brent

Ormai è tutto finito perchè anche conoscessi persone empatiche ecc si aspetterebbero che alla mia età sia già fuori da problemi famigliari non che ne sia ancora dentro, l'unica sarebbero questi posti ma ormai sono morti, dovevo capitalizzare al massimo gli anni passati in cui avevo più possibilità di scappare ora dovrei fare tutto da solo ed è impossibile, ma vi pare che a 30 anni posso lamentarmi che sono in una certa situazione familiare, un conto è a 20 25, ora posso trovare anche la persona più empatica del pianeta ma le farei soltanto pena e non si avvicinerebbe

Originariamente inviata da Maffo

Guarda... I problemi familiari li avrai (li avremo tutti) a vita, quando mia zia (65) anni va a trovare mia nonna (93), la nonna le dice ancora come fare spazzare a terra, come stirare i vestiti, che il caffè nella moka va mischiato con un cucchiaino prima di berlo altrimenti rimane il fondo ecc ecc.

Se è questo il tipo di cose a cui ti riferivi sappi che son cose normali che tutti i genitori fanno (anche quando a noi danno fastidio)

Originariamente inviata da David Brent

che tato che sei che pensi che i problemi familiari possano ridursi a quello, ti invidio

la bella italia con la famigggghia che non può mai essere niente di male sono solo genitori buon temponi

perchè non me ne sono rimasto al nord europa non lo so

Originariamente inviata da Maffo

Prova a spiegarmi che tipo di problemi sono

Originariamente inviata da David Brent

se vuoi ti scrivo mp