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Vecchio 26-06-2023, 08:56   #44781
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Ogni 5 minuti un americano muore per overdose da Fentanyl
Vecchio 26-06-2023, 09:06   #44782
Esperto
 

Stanotte ho sognato un serpente arancione che cercavo di liberare non so da cosa ma poi è finito nella macchina ed è iniziato un combattimento
Vecchio 26-06-2023, 11:37   #44783
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Interessante vedere le mie reazioni istintive. Alcuni compagni cominciano oggi il periodo di apprendistato. Reazione istintiva: "awww che tati faccio loro gli auguri non posso essere invidioso di persone con 10 anni in meno di me poi guarda che carini tutti ansiosi e non è mica colpa loro se io fallisco continuamente". Va avanti il tempo e rimugino, rimugino, vedo che magari su whatsapp non rispondono agli auguri, e comincio a pensare "sì vabè ma quella l'han presa per amicizia (cosa comunque vera lol), rosico un po' ecc" chissà qual è il mio vero io...ho una interpretazione: penso che istintivamente io sia davvero uno che è contento per gli altri e prova simpatia ma il fatto che la mia vita va male e non me ne va bene una mi porti ad essere più rancoroso
Vecchio 26-06-2023, 12:27   #44784
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L'avatar di sagoma
 

io non so come la gente trovi la forza di superare difficoltà, paure e insicurezze varie (anche i cosiddetti normali ne hanno) per essere ancora attivi e intraprendenti, raggiungere nuovi traguardi, mantenere le relazioni sociali, curare i rapporti di amicizia, non voler mollare il lavoro anche ci stanno male, riuscire ad apprezzare non superficialmente i momenti che si distinguono positivamente dalla routine, ricaricarsi, credere in dei valori fino a dar loro un senso alla vita, sentirsi vicini agli altri e provare sentimenti forti verso persone reali e averne totale fiducia.
Io sto davanti a due schermi, il pc del lavoro da cui tendo a tenermi lontano per quanto possibile, e un altro che resto a guardare per molto tempo come si guarda il vuoto alla ricerca di parole nella mia testa che costruiscano un senso. Una finestra a cui vorrei tirare un pugno perchè dall'altro lato c'è il mondo esterno, con i suoi fastidiosi rumori provenienti dalla gente che per me è solo fonte di stress e di timore, o nel migliore dei casi di voglia di riconoscimento / validazione che però non arriva anche perchè non faccio niente per curare alcun tipo di possibile o attuale rapporto umano. Così come assisto apaticamente all'andamento non proprio incoraggiante che sta prendendo la situazione lavorativa.
Peccato, e pensare che 10 anni fa iniziava un periodo in cui avevo la percezione di poter dare una svolta, che poi si esaurì in un paio di anni. Adesso non credo in me stesso neanche per le cose per cui prima ci credevo, non vedo più niente di valido e di bello da conseguire. Resto ancora un po' vigile solo perchè ho paura di finire peggio. Ma si può 'lottare' solo per un motivo come questo?
Vecchio 26-06-2023, 13:09   #44785
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io non so come la gente trovi la forza di superare difficoltà, paure e insicurezze varie (anche i cosiddetti normali ne hanno) per essere ancora attivi e intraprendenti, raggiungere nuovi traguardi, mantenere le relazioni sociali, curare i rapporti di amicizia, non voler mollare il lavoro anche ci stanno male, riuscire ad apprezzare non superficialmente i momenti che si distinguono positivamente dalla routine, ricaricarsi, credere in dei valori fino a dar loro un senso alla vita, sentirsi vicini agli altri e provare sentimenti forti verso persone reali e averne totale fiducia.
Io sto davanti a due schermi, il pc del lavoro da cui tendo a tenermi lontano per quanto possibile, e un altro che resto a guardare per molto tempo come si guarda il vuoto alla ricerca di parole nella mia testa che costruiscano un senso. Una finestra a cui vorrei tirare un pugno perchè dall'altro lato c'è il mondo esterno, con i suoi fastidiosi rumori provenienti dalla gente che per me è solo fonte di stress e di timore, o nel migliore dei casi di voglia di riconoscimento / validazione che però non arriva anche perchè non faccio niente per curare alcun tipo di possibile o attuale rapporto umano. Così come assisto apaticamente all'andamento non proprio incoraggiante che sta prendendo la situazione lavorativa.
Peccato, e pensare che 10 anni fa iniziava un periodo in cui avevo la percezione di poter dare una svolta, che poi si esaurì in un paio di anni. Adesso non credo in me stesso neanche per le cose per cui prima ci credevo, non vedo più niente di valido e di bello da conseguire. Resto ancora un po' vigile solo perchè ho paura di finire peggio. Ma si può 'lottare' solo per un motivo come questo?
Mi sono posta la stessa domanda. Prima ero più idealista e gli ideali non sempre si possono mettere in pratica completamente, perché ti trovi ad agire in contesti diversi, con interlocutori diversi, gli interessi in gioco cambiano di continuo. Se tu hai un blocco di ideali e non riesci a scendere a compromessi su nulla ti sentirai stanchissimo, sempre snaturato. Il vivere sociale è fatto anche di ipocrisia, di frasi di convenienza, di atteggiamenti che metti in pratica senza crederci... non devi per forza agganciare questioni morali ad ogni cosa che dici e che fai, non ti devi sempre mettere sotto processo.
Per me è utile imparare a tenere separati i vari personaggi che interpreti (quello sociale, quello professionale e gli altri), è impossibile mantenere sempre una rigida coerenza tra i personaggi (non parlo di cinismo estremo ma semplicemente di non mescolare gli ambiti, di capire che ti muovi su più terreni e le regole possono variare). Per esempio, se io sono molto idealista, convinta che l'impegno venga sempre ripagato e apprezzato e mi trovo a lavorare in un ambiente pieno di squali, io finisco sfruttata, è quasi scontato, perché non conosco il nuovo contesto, nel dubbio applico strumenti che in quel contesto risultano inadeguati. La forza di andare avanti sta nel fatto che tu sai di avere un tuo nucleo di valori e idee, che resiste nonostante le difficoltà e non lo devi condividere sempre con gli altri. Invece quando ti trovi in contesti mossi da regole diverse ti sai adattare senza traumi. Non devi per forza attenerti alle imposizioni sociali astratte (per dire, non è obbligatorio avere tanti amici, non è obbligatorio provare sentimenti forti sempre, non è obbligatorio fissarsi troppi traguardi).
Vecchio 26-06-2023, 13:15   #44786
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Il topic più divertente ora non è più quello sulla politica
Vecchio 26-06-2023, 13:18   #44787
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L'avatar di Crepuscolo
 

Qualcuno può brevemente dirmi di cosa si parla sui topic dell'empatia e perché vanno così forte?
Vecchio 26-06-2023, 13:23   #44788
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Qualcuno può brevemente dirmi di cosa si parla sui topic dell'empatia e perché vanno così forte?
No meglio che li leggi
Vecchio 26-06-2023, 13:26   #44789
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Qualcuno può brevemente dirmi di cosa si parla sui topic dell'empatia e perché vanno così forte?
C'è l'incazzo alla risposta, invece che lo scatto ( litigano tutti)
Ringraziamenti da
sparatemi (26-06-2023)
Vecchio 26-06-2023, 13:36   #44790
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L'avatar di Wrong
 

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Ogni 5 minuti un americano muore per overdose da Fentanyl
È una piaga l'abuso di antidolorifici negli USA. Non so se dipenda dal tipo di sanità (di merda) dove non tutti possono curarsi e quindi si "tampona" con l'antidolorifico. Anche per andare dal dentista ti drogano in maniera assurda :S
Vecchio 26-06-2023, 13:42   #44791
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L'avatar di Ezp97
 

Magari crepo
Vecchio 26-06-2023, 13:56   #44792
Esperto
L'avatar di Maffo
 

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Qualcuno può brevemente dirmi di cosa si parla sui topic dell'empatia e perché vanno così forte?
Cose a caso, buona parte del tempo andiamo OT
Vecchio 26-06-2023, 14:05   #44793
Esperto
L'avatar di Maffo
 

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io non so come la gente trovi la forza di superare difficoltà, paure e insicurezze varie (anche i cosiddetti normali ne hanno) per essere ancora attivi e intraprendenti, raggiungere nuovi traguardi, mantenere le relazioni sociali, curare i rapporti di amicizia, non voler mollare il lavoro anche ci stanno male, riuscire ad apprezzare non superficialmente i momenti che si distinguono positivamente dalla routine, ricaricarsi, credere in dei valori fino a dar loro un senso alla vita, sentirsi vicini agli altri e provare sentimenti forti verso persone reali e averne totale fiducia.
Io sto davanti a due schermi, il pc del lavoro da cui tendo a tenermi lontano per quanto possibile, e un altro che resto a guardare per molto tempo come si guarda il vuoto alla ricerca di parole nella mia testa che costruiscano un senso. Una finestra a cui vorrei tirare un pugno perchè dall'altro lato c'è il mondo esterno, con i suoi fastidiosi rumori provenienti dalla gente che per me è solo fonte di stress e di timore, o nel migliore dei casi di voglia di riconoscimento / validazione che però non arriva anche perchè non faccio niente per curare alcun tipo di possibile o attuale rapporto umano. Così come assisto apaticamente all'andamento non proprio incoraggiante che sta prendendo la situazione lavorativa.
Peccato, e pensare che 10 anni fa iniziava un periodo in cui avevo la percezione di poter dare una svolta, che poi si esaurì in un paio di anni. Adesso non credo in me stesso neanche per le cose per cui prima ci credevo, non vedo più niente di valido e di bello da conseguire. Resto ancora un po' vigile solo perchè ho paura di finire peggio. Ma si può 'lottare' solo per un motivo come questo?
Quello stato di attività e reattività a cui ti riferisci è come si sentono molte persone normalmente.

Però non c'è un segreto, sono semplicemente nati così o hanno avuto esperienze in giovane età che li hanno portati a comportarsi in un certo modo.

Io credo che ognuno di noi debba puntare a fare del proprio meglio con quel che ha, il carattere può cambiare nel corso degli anni, ma i cambiamenti avvengono talmente lentamente che generalmente non ce ne accorgiamo nemmeno
Vecchio 26-06-2023, 14:11   #44794
Esperto
L'avatar di Maffo
 

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Originariamente inviata da Wrong Visualizza il messaggio
È una piaga l'abuso di antidolorifici negli USA. Non so se dipenda dal tipo di sanità (di merda) dove non tutti possono curarsi e quindi si "tampona" con l'antidolorifico. Anche per andare dal dentista ti drogano in maniera assurda :S
Da quel che ho capito i dottori prescrivono antidolorifici con più facilità rispetto ai nostri, e quindi se ti rompi una gamba ad esempio e fai un ciclo di antidolorifici (legali) ti ritrovi ad esser dipendente da quella roba ed è difficile smettere.
Vecchio 26-06-2023, 14:32   #44795
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L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da Ezp97 Visualizza il messaggio
Sono uscito in paese in macchina e stavano tutte a culo di fuori
Concentrati sulla guida!
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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Ogni 5 minuti un americano muore per overdose da Fentanyl
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Originariamente inviata da Maffo Visualizza il messaggio
Da quel che ho capito i dottori prescrivono antidolorifici con più facilità rispetto ai nostri, e quindi se ti rompi una gamba ad esempio e fai un ciclo di antidolorifici (legali) ti ritrovi ad esser dipendente da quella roba ed è difficile smettere.
Che bello sarebbe vivere in america
Vecchio 26-06-2023, 16:46   #44796
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Giornata di merda
Vecchio 26-06-2023, 17:00   #44797
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Originariamente inviata da dystopia Visualizza il messaggio
Mi sono posta la stessa domanda. Prima ero più idealista e gli ideali non sempre si possono mettere in pratica completamente, perché ti trovi ad agire in contesti diversi, con interlocutori diversi, gli interessi in gioco cambiano di continuo. Se tu hai un blocco di ideali e non riesci a scendere a compromessi su nulla ti sentirai stanchissimo, sempre snaturato. Il vivere sociale è fatto anche di ipocrisia, di frasi di convenienza, di atteggiamenti che metti in pratica senza crederci... non devi per forza agganciare questioni morali ad ogni cosa che dici e che fai, non ti devi sempre mettere sotto processo.
Per me è utile imparare a tenere separati i vari personaggi che interpreti (quello sociale, quello professionale e gli altri), è impossibile mantenere sempre una rigida coerenza tra i personaggi (non parlo di cinismo estremo ma semplicemente di non mescolare gli ambiti, di capire che ti muovi su più terreni e le regole possono variare). Per esempio, se io sono molto idealista, convinta che l'impegno venga sempre ripagato e apprezzato e mi trovo a lavorare in un ambiente pieno di squali, io finisco sfruttata, è quasi scontato, perché non conosco il nuovo contesto, nel dubbio applico strumenti che in quel contesto risultano inadeguati. La forza di andare avanti sta nel fatto che tu sai di avere un tuo nucleo di valori e idee, che resiste nonostante le difficoltà e non lo devi condividere sempre con gli altri. Invece quando ti trovi in contesti mossi da regole diverse ti sai adattare senza traumi. Non devi per forza attenerti alle imposizioni sociali astratte (per dire, non è obbligatorio avere tanti amici, non è obbligatorio provare sentimenti forti sempre, non è obbligatorio fissarsi troppi traguardi).
quello di non poter applicare gli ideali nei diversi contesti è un problema ma non penso che sia quello il punto principale della frustrazione di cui parlavo. In ogni caso il non poter dare sempre una direzione morale alle proprie azioni si può imparare ad accettare, però in qualche situazione ci può essere comunque un conflitto tra quello e cosa è ritenuto di buon senso comune, o la convenienza sociale, e non è detto che si possa risolvere costruttivamente (si può invece evitare, per esempio).
In realtà non mi preoccupo tanto degli ideali in sè, ma della mancanza di volontà e della passività dovuta (anche) a una mia confusione sugli ideali. Vedo che (così sembra almeno) altri sono mossi da dei valori e invidio principalmente questo, glieli invidio come mezzo (anche se poi penso pure che sono imprudenti, molto amore per esempio significa maggiore possibilità di sofferenza, e allora però gli invidio pure il coraggio).
Ma magari più che parlare di valori, o di ideali, dovrei definirli interessi per spiegare meglio cosa intendo (premesso che anch'io non ho proprio le idee chiare rispetto alle mie stesse sensazioni).
Attualmente sento che l'unico interesse che mi è rimasto è l'istinto di sopravvivenza, qualche valore meno elementare c'è ancora sparso qua e là, moralmente parlando il senso del dovere mi è diventato secondario, anche se il fatto che lo sottolinei significherà pure che lo vedo come un problema (?). E poi resta qualche mini-passione che rimane non coltivata nella pratica.

Ultima modifica di sagoma; 26-06-2023 a 17:07.
Vecchio 26-06-2023, 17:11   #44798
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Quello stato di attività e reattività a cui ti riferisci è come si sentono molte persone normalmente.

Però non c'è un segreto, sono semplicemente nati così o hanno avuto esperienze in giovane età che li hanno portati a comportarsi in un certo modo.

Io credo che ognuno di noi debba puntare a fare del proprio meglio con quel che ha, il carattere può cambiare nel corso degli anni, ma i cambiamenti avvengono talmente lentamente che generalmente non ce ne accorgiamo nemmeno
e come si deve fare il proprio meglio con quel che si ha rientra tra i miei dubbi perchè non mettendomi quasi mai in gioco non conosco bene i miei limiti e le mie potenzialità reali, e allora mi limito a pensare perchè un evitante non può fare altro
Vecchio 26-06-2023, 17:35   #44799
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Originariamente inviata da sagoma Visualizza il messaggio
quello di non poter applicare gli ideali nei diversi contesti è un problema ma non penso che sia quello il punto principale della frustrazione di cui parlavo. In ogni caso il non poter dare sempre una direzione morale alle proprie azioni si può imparare ad accettare, però in qualche situazione ci può essere comunque un conflitto tra quello e cosa è ritenuto di buon senso comune, o la convenienza sociale, e non è detto che si possa risolvere costruttivamente (si può invece evitare, per esempio).
In realtà non mi preoccupo tanto degli ideali in sè, ma della mancanza di volontà e della passività dovuta (anche) a una mia confusione sugli ideali. Vedo che (così sembra almeno) altri sono mossi da dei valori e invidio principalmente questo, glieli invidio come mezzo (anche se poi penso pure che sono imprudenti, molto amore per esempio significa maggiore possibilità di sofferenza, e allora però gli invidio pure il coraggio).
Ma magari più che parlare di valori, o di ideali, dovrei definirli interessi per spiegare meglio cosa intendo (premesso che anch'io non ho proprio le idee chiare rispetto alle mie stesse sensazioni).
Attualmente sento che l'unico interesse che mi è rimasto è l'istinto di sopravvivenza, qualche valore meno elementare c'è ancora sparso qua e là, moralmente parlando il senso del dovere mi è diventato secondario, anche se il fatto che lo sottolinei significherà pure che lo vedo come un problema (?). E poi resta qualche mini-passione che rimane non coltivata nella pratica.
La confusione sui propri ideali si può risolvere anche così, rendendoti conto delle tue reazioni istintive quando ti trovi a contatto con delle situazioni. Se ti trovi in una situazione che va contro i tuoi ideali potrebbe capitare di sentire disagio improvviso, in quel caso capirai che stai andando contro un tuo principio. È un modo di scoprirli. Accumulando informazioni di questo tipo inizierai a capire sempre meglio. Io nemmeno saprei definire i miei ideali ma ci sono sicuramente cose che mi procurano reazioni negative e le sto identificando Ovviamente le cose che ti provocano reazioni negative dicono molto di te e dei tuoi ideali. Anche l'ansia può essere vista come un indicatore di qualcosa che non va o di disagio, può significare che è stato oltrepassato un limite, è un avvertimento interiore, ti avverte che qualcosa ti ha destabilizzato e puoi usare queste informazioni per regolarti meglio.
Vecchio 26-06-2023, 18:49   #44800
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Stasera giretto al bar
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