Hor

Oggi alla coop, mentre mi servivo di frutta e verdura, ho notato due donne, una sulla quarantina, e l'altra sulla trentina, con la prima che sembrava stesse "insegnando" alla seconda il funzionamento del supermercato nel dettaglio: dove si trovano i sacchetti per la verdura, come si insacca, come individuare il numero da premere sulla pesatrice, e via dicendo. Era evidente che la seconda persona vive con difficoltà il quotidiano, e la prima la stava assistendo.
Mi ci sono riveduto, perché anch'io ho dovuto imparare in età avanzata molte pratiche che la gente "normale" svolge in maniera scontata, anch'io ho avuto degli assistenti che mi hanno guidato a fare questi primi passi. Nel mio caso, una volta che imparo, in seguito riesco a svolgere il compito anche da solo, acquisisco sicurezza e l'ansia se ne va. Non so se questo sia anche il caso della donna che ho visto oggi, o se non abbia piuttosto bisogno di assistenza permanentemente. Però ho osservato che la donna che la aiutava lo faceva con impegno, pazienza, persino quasi con brio e piacere, come se per lei fosse qualcosa di naturale aiutare gli altri senza giudicare. Ho ripensato al mio ambiente familiare, in cui le mie incapacità mi venivano fatte costantemente pesare se non peggio, venivano colpevolizzate, fatte oggetto di vergogna, tanto che ho imparato presto a nasconderle e chiudermi in me stesso, riuscendo solo in età avanzata ad aprirmi con altre persone su questi problemi. La scena che ho visto oggi, in cui una persona aiutava un'altra in maniera semplice e naturale, con generosità e disponibilità, così come dev'essere, mi ha messo di buon umore.

Ezp97

Vecchie tirchie di merda. Ho potato la pianta di albicocca a una tizia e per un'ora e mezza mi ha dato 10 euro, gliene ho chiesti 15 che non sono nemmeno tanti...che cazzo dovete farci con i soldi che tanto mica campate in eterno.

cancellato22544

Anche il mio lavoro è così. Ma per me è prioritario il rispetto del mio tempo e di me stessa.
Ma ripeto, ognuno la vive come vuole, però non vi capisco proprio. È un lavoro, ti pagano per le ore che fai, e già nella maggior parte dei casi te le pagano troppo poco per quel che in realtà valgono.

badwolf

no no, è un prestigiossimo avvocatissimo che per ingraziarmi mi scrive dandomi del tu con un bel Ciao iniziale (probabilmente per ingraziarmi e avere una mancetta) e mi scrive dalla sua mail personale con dominio @gmail.com ...

direi che è sicurissimo!

badwolf

ma da piccoli siete stati picchiati da parcheggiatori-sopra-i-marciapiedi ?

cmq ho già ordinato un garage, non preoccuparti, mica posso permettere ai poVeri di alitarci sopra

badwolf

libero professionista ....


o almeno finche non arriva il bonifico dall'avvocato ...

cancellato22544

Se uno è un libero professionista è un conto, posso solo dispiacermi per lui. Se uno è dipendente non ha senso. È proprio un regalare il proprio tempo.

Crepuscolo

Quando passa davanti al mio negozio e si incrociano i nostri sguardi sono sempre io quello che guarda da un'altra parte, lei non si fa problemi, invece io in quegli attimi sento un nodo allo stomaco.

Blue Sky

Si tratta di fare una scelta tra cosa si preferisce, conoscendo se stessi, tra fare più sacrifici del proprio tempo (che poi comunque domani e domenica mi farò le mie cose senza lavorare) ma avere una maggiore sensazione di controllo ed essere più tranquilli, oppure essere più rigidi su certi paletti, ma sapendo che si vive male il fatto che poi le cose si accumulano, le scadenze incombono, la gente ti pressa, le cose vengono fatte male o peggio ancora tu stesso le fai male, rischiando di fare danni.
Io soffro di più il secondo scenario. Ho bisogno di sentire di avere più controllo possibile sulle mie attività, perché so che altrimenti ho problemi di ansia difficili da gestire, e so che quando sbaglio qualcosa mi arrabbio molto con me stesso quindi sono molto scrupoloso.
Ti faccio un esempio: ieri erano le 17 e mi è arrivato un contratto da controllare. Potevo farlo velocemente e dare l'ok entro le 18, senza seguire le procedure che mi do solitamente (doppio controllo, checklist eccetera). Ho preferito portarmelo a casa e guardarlo bene oggi. Oggi sono sicuro di averlo guardato bene e andrò a dormire più sereno, se lo avessi guardato e confermato ieri di corsa no. E' tutto così...

Ezp97

Più hanno soldi più sono spilorci, gente di merda. La gente che lavora va pagata porco Zeus.

cancellato22544

Secondo dovresti lavorarci su questa cosa. Sei un dipendente, l'azienda non è tua, tu sei a posto nel momento in cui fai le tue 40 o 38 ore o quante sono al meglio. Se rimane del lavoro da fare sono solo cazzi dei capi, che dovranno rendersi conto che il lavoro non è fattibile, nelle modalità richieste, in quei tempi.
In questo modo vedo anche un peggiorare le condizioni di lavoro della comunità, perché per i datori di lavoro è ormai consuetudine aspettarsi questo atteggiamento da parte del lavoratore, per stranirsi invece davanti a chi si comporta come me.
E anche per te, baratti una tranquillità momentanea per un peggioramento sul lungo termine. Ci vedo molta poca lungimiranza in questo atteggiamento.

cancellato22544

Rigiri al capo e gli dici che il tuo orario finisce alle 18 e fai prendere a lui la decisione: lo guardo in fretta io o lo guardi con calma tu? Sollevati da responsabilità non tue.

Blue Sky

Ah scusa tanto.

Comunque non ho detto di essere uno psicopatico che lavora alle tre di notte. Si tratta solo di trovare un equilibrio leggermente diverso dalle 40 ore.

cancellato22544

No, sei solo uno che usa metà del suo giorno di ferie per lavorare in smart.

Hank Moody

Vuoi la disperazione delle bambine su tik tok che tra l'altro, visto le quote, hanno già deciso chi vincerà.

gaucho

Io boh ormai è tutto assurdo, uno stress e un carico che tutti i giorni mi viene mal di testa, mai un euro in più, sfruttamento alle stelle.

gaucho

È che poi se dico non pensarci mi viene ancora più agitazione

Blue Sky

Ecco, questa è una situazione DIVERSA dalla mia (giusto per chiarire...).

Mi dispiace. Il problema è che molti posti di lavoro sono così, molti datori sono poco lucidi e sono a loro volta in difficoltà, e trovare un posto che ti permette di stare più in equilibrio è difficile. Si genera poi quell'effetto "trappola" per cui molti giovani preferiscono tenere stretto il posto che hanno per la paura di non trovarne altrove.

idk

Che bellezza leggere i travagli degli impiegati per portare a casa la pagnotta. Stasera non sono dell'umore ma uscirò comunque. Sento proprio il bisogno fisico di distrazione, devo esorcizzare le brutte notizie che un mio affezionato mi ha portato. Chissà poi quando li rivedrò quei soldi... Forse rischio ma negare sarebbe infame.

Hor

C'è un mio contatto su Facebook che ha la bellezza di 749 "amici", continua tutto il giorno a postare roba a raffica su qualunque argomento, di solito atteggiandosi a esperto degli argomenti in questione. Insomma, su Facebook è iper-iper-iperattivo, eppure, nonostante la grande quantità di "amici" non se lo fila quasi nessuno, la stragrande maggioranza della roba che posta non ottiene alcuna reazione e, quando ne ottiene, sono al massimo due o tre (per dire, io quando scrivo qualcosa, e non lo faccio spesso, ottengo tra le cinque e le dieci reazioni sui cinquanta "amici" che ho). C'è da dire che questo tizio è iperpolemico, cavilloso e aggressivo nell'argomentare, incapace di ammettere quando sbaglia, e quindi il mio sospetto è che quasi tutti i suoi "amici" non reagiscano apposta a ciò che posta oppure l'abbiano direttamente eliminato dal newsfeed. In ogni caso mi fa tristezza. Eppure lui continua imperterrito, anche se quasi mai qualcuno gli risponde, continua imperterrito a postare a raffica, spesso anche post lunghissimi. Mi chiedo chi glielo faccia fare.