Sintra

Se ci metti la cover bianca diventa bianco. La mia nuova cover bianca è bellissima * -*

Nightlights

Ho la netta sensazione che ormai mi sono abituato a vivere in un modo che è lontano anni luce da quasi tutti.
Vedo i tipici scenari di festività in tv e mi sento veramente un alieno (periodo di lockdown a parte, era già da prima così).
Comunque oggi ho fatto pulizia generale a casa, in camera, nei cassetti ecc.
Ho buttato via tanta di quella roba inutile che manco un trasloco.

Bluevelvet93

Non ce la faccio a non cercare su Internet roba che tanto so che poi mi farà solo stare male...

HelterSkelter

È sempre bello e sorprendente constatare che la mia migliore amica mi cerca sempre per questioni legate al lavoro.
Nonostante abbia fatto mille cose, tutte diverse tra loro, mi vede come una persona seria e affidabile, qualcuno su cui contare per dei consigli.
Non credo di meritarlo ma apprezzo tanto il suo gesto.

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Silent Bob

31/12/2020

Bluevelvet93

Non riesco a dormire.

Crepuscolo

Anche a me il pensiero di fuggire altrove fa sentire meglio. Però nel mio caso è più una fantasia, concretamente non ho i requisiti per avere un buon lavoro in un posto lontano da qui che mi permetta di mantenermi da solo. Mi servirebbe almeno un appoggio iniziale di qualcuno.

zoe666

Che sonno.
Ora lavoro un bel pò, poi pranzo leggero, penso nel pomeriggio farò giusto i piatti e poi giocherò qualche ora a rdr2, e stasera cena con stuzzichini vari ( tartine, pizzette, castagne, patatine, etc ) qualcosa di tranquillo in tv e vediamo se riesco ad arrivare a mezzanotte.

HelterSkelter

Sempre

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Silent Bob

I topic sul lavoro mi fanno venire voglia di tagliarmi la gola.

Silent Bob

Non aspetterò mica la mezzanotte per l'alcool.
Cazzo me ne frega.

Teach83

Dal 2021 mi aspetto un attacco massivo di Kaiju, prontamente contrastato dal Gundam versione Conte.
Un anno frizzante e croccante.

Onizuka

Mi fa un po' ansia questo clima di attesa che si crea ogni volta nell'ultimo dell'anno, con relativi conti alla rovescia e quant'altro. Alla fine è solo un numero, una data, il tempo continua a scorrere esattamente come prima e non guarda di certo invenzioni umane come le date, per migliorare o peggiorare a seconda del nostro volere.
Ma ingenuamente come quasi tutti conservo anche io un minimo di speranza che quel poco che ho conquistato quest'anno, quei piccoli passi avanti, siano l'inizio di qualcosa di migliore.

IO&EVELYN

-12 ore...

Locharb

Come fa la gente a fare le cose? qualsiasi cosa
Io non ho mai voglia di far nulla, non riesco a portare a termine niente

Delta80

Dormirei tutto il giorno

Elle_

Come sono brutta, ci vorrebbe una ricostruzione totale della mia faccia 😭😭😭😭

DownwardSpiral2

Accorpo in un unico post diverse considerazioni che hanno deciso di assalirmi tutte contemporaneamente stamattina:

1)Ho i pensieri che mi vagano nella testa come una pallina da flipper. Cercano di trovare una via d'uscita (inesistente) rimbalzando in continuazione da una parte all'altra e scontrandosi sempre con le solite considerazioni invalicabili (realtà, traumi, rimpianti). Appena cerco di prendermi una pausa da questo meccanismo infernale la pallina ritorna inesorabilmente giù mandandomi in game over (pensieri depressivi).
Come si fa a uscire da questa scatola?

2)Di solito faccio sogni ad alto contenuto simbolico, ricordandomeli abbastanza precisamente mi ritrovo spesso a cercare le interpretazioni su internet per riuscire a capirne il significato (trovando quasi sempre riscontro nella realtà).
Stanotte però ne ho fatto uno così chiaro, seppur simbolico, che è come se il cervello avesse voluto darmi una spiegazione generale riguardo a tutta la mia esistenza, come se avesse voluto rispondermi quasi in maniera letterale a tutta una serie di dubbi e domande che mi porto appresso (ho appena avuto una specie di dejavu nello scrivere queste parole in questo momento).
Cervello caro, cosa me ne faccio di questa spiegazione se poi non mi dai una chiave di lettura per poter andare oltre tutto questo?

3)Questa sera la passerò a casa dell'unico amico storico che mi è rimasto (anche lui evitante abbestia, ma meno sofferente per questa condizione) per non farlo rimanere a casa da solo. Questo amico (ci conosciamo da vent'anni) ha iniziato dall'anno scorso a chiamarmi con una storpiartura nel mio soprannome che trovo dispregiativa e non affettuosa (se storpiassi il suo alla stessa maniera la parola più simile che ne verrebbe fuori sarebbe "inguacchio", a voi piacerebbe essere chiamati così?). E' da un po' che vorrei dirgli di non chiamarmi così perchè non mi piace (e anche perchè nomi storpiati e soprannomi offensivi e perculanti sono stati uno dei miei tormenti quotidiani delle medie, e lui tra l'altro questo lo sa, e non vorrei ritrovarmi a 32 anni a dover combattere ancora contro ste cose), ma alla fine ci stiamo frequentando così raramente che non ho mai voluto tirare fuori la questione. Questa sera però son sicuro che se la cosa si ripetesse me ne risentirei e allo stesso tempo non vorrei pregiudicare la serata per questo motivo tirando fuori questo discorso subito non appena ci incontriamo. Voi che fareste?

4)Una delle cose per me più dolorose è venire accusato di avere secondi fini,retropensiero, di non essere onesto con me stesso, di mancanza di coerenza, di fingere i miei sentimenti o di agire per tornaconto personale (colpevole fino a prova contraria).Questo tipo di accuse mi portato a rimettermi continuamente in discussione e hanno minato nel profondo la considerazione che ho di me stesso e quel poco di autostima che avevo, anche perchè sono sempre "cascato dal pero" nel momento in cui venivano formulate (a meno che io non conviva con un entità maligna con cui non c'è nessuna comunicazione di sorta e che agisce e pensa al posto mio). Questo curiosamente è iniziato a succedere quando la mia sofferenza è diventata manifesta a me e agli altri al punto di necessitare di cure (psicoterapia,farmaci) e quando la mia vita ha subito una battuta d'arresto (da cui alla fine non mi sono più ripreso). Mancanza di fiducia cronica da parte della mia ex fidanzata, accuse di vittimismo e ipocrisia da parte di mia madre (che era pure psicologa), messa in discussione dei miei sentimenti e della mia sofferenza da parte del suo compagno con cui ero più in confidenza che con lei e perfino da parte del mio psicoterapeuta poco prima di abbandonare la terapia (ma che ci andavo a fare se nemmeno credeva alle mie parole?). Questo praticamente nel periodo più grave della mia vita dal punto di vista della sintomatologia psichiatrica (piena depressione-ansiosa con incubi, tachicardie fortissime nel pieno della notte, claustrofobia e attacchi d'ansia paralizzanti, chi ci è passato sa di cosa parlo). Il bello è che prima di tutto questo (a partire dai 27 anni) questo tipo di considerazioni e di sfiducia non mi erano mai arrivate da parte di nessuno, proprio nessuno, mai una volta nemmeno da parte della mia ragazza precedente con cui ho vissuto per quasi sette anni. A causa della mia infanzia, sono sempre stato abituato a tenermi tutto dentro, a non lamentarmi mai, a non piangere mai (ho ricominciato a piangere l'anno scorso, dopo 23 anni dall'ultima volta) nonostante i problemi e il malessere, quindi ho sempre appunto manifestato poco la mia sofferenza, sia nei comportamente che con le parole e solo quando ho iniziato a crollare queste, forse proprio a causa della mia attitudine precedente, non sono state a quanto pare degne di essere credute. Volevo ribadire quanto è brutto non essere creduti riguardo ai propri sentimenti e alla propria sofferenza (o quando viene sminuita confrontandola con quella altrui) dalle persone che ti sono più vicine e con cui ti confidi. Sono state mazzate una più pesanti dell'altra e ora ho completa sfiducia in me stesso e negli altri tanto che sono arrivato a credere di non essere in grado di amare e fare del bene.

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Nel caso in cui si ripetesse la cosa, non appena lo dice cercherei di far presente che quel soprannome non è cosa gradita, o chiederei di non essere chiamato così, con un tono pacato ma comunque serio (cioè nel senso per far capire che davvero preferisco che non lo faccia e che non mi fa piacere)

zoe666

probabilmente lo farei notare con una battuta, mentalmente mi preparerei la cosa da qualche ora prima, così da essere pronta con le parole appena capita ( perchè di solito non ho la battuta pronta ). Se detta col giusto tono, di solito se la persona non è stupida capisce che è si una battuta, ma c'è un leggero risentimento dietro. E si, farei anche l'esempio della storpiatura del suo nome, perchè di solito quando l'esempio riguarda se stessi, fa più presa.