Hor

Primo Novembre. Mancano ancora due mesi alla fine del 2021 e mi trovo già a fare bilanci mentali sull'anno non ancora del tutto trascorso. Non è detta l'ultima parola, ma nemmeno posso aspettarmi chissà quale rivoluzione nei due mesi che mancano, ma per me è comunque stato un anno di lotte su tutti i fronti, lavorativo e sociale. Il fatto è che mi sento sempre più stanco e sempre meno motivato dallo strappare alla vita quelle poche isole di benessere che potrei anche avere. Lotto, ma con sempre meno vigore e motivazione, sprofondando in un atteggiamento sempre più fatalista e rinunciatario. Non è l'evitamento (non solo), è proprio un progressivo spegnersi delle forze che un tempo (molto tempo fa) mi spingevano a buttarmi anche in situazioni ignote.
È anche per questo, forse, che pensando al 2022 mi aspetto davvero poco, se non altro di mantenere quello che ho conquistato negli anni passati, che è di per sé pochissimo.

Hor

Oggi finirò quel poco di lavoro che avevo da fare avanzato dalla seconda metà di ottobre. Questo significa che dopo non avrò nulla da fare, ergo: aumento della depressione.
Spero che con domani mi arrivi il nuovo materiale che sto aspettando da tempo.

Hor

Sì, ma ovviamente non riesco a passare l'intera giornata a leggere.

limitless

In questo giorni di ponte sono bloccato a casa con l'influenza, e se non mi calma dovrò mettermi in malattia .

In tutto ciò la cosa peggiore è che tra lo stare bene o essere influenzato cambia poco in quanto sempre a casa sarei rimasto

claire

Per chi è in vena di feste ha sempre senso festeggiare, ogni occasione è buona. Pure tante feste "nostre" vengono usate solo per fare baldoria e vendere, mica per il loro senso o significato. Ci sono quelli che odiano halloween perché non è nostro ma poi al Natale nostro mangiano tutto il giorno , fanno il babbo natale coca cola e shopping, non vedo dove stia la differenza.
E hanno pure rotto quelli che "ma halloween è una festa pagana di origini europee" per giustificare che hanno diritto di fare dolcetto scherzetto o andare in discoteca, ma fatelo e basta chi vi vieta di divertirvi in modo commerciale e capitalistico? Non è che serva sta grande ricerca di senso e legittimazione tradizionale.

limitless

A proposito di Halloween mia madre ieri mi ha fatto un mezzo sermone sul fatto che si tratta di una festa pagana e blablabla.

Me fa morì quando fa uscire l'ultracattolica che è dentro di lei

claire

Idem, e domani dovrei rientrare ma non sto bene per niente al momento.
Però avrei dovuto fare delle cose fuori casa in sto ponte, saltate.

Ezp97

calma calma claire...

cancellato22544

Per noi, tristi cronici.

Immagini allegate

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claire

Ma sono proprio calma non è nemmeno polemica la cosa, sul serio per me fanno bene a festeggiare, pure io lo festeggio a scuola e faccio i lavoretti, è una festa carina, non ho niente contro chi va in discoteca e alle feste, solo dico che non serve a niente star lì a giustificarla.
Gli ultracattolici la condannano perché é satanica, i sovranisti perché non è "nostra", chi la festeggia la difende perché "é pagana"...ma difendetela perché vi piace divertirvi e basta!
Non é che perché è pagana allora ha un senso razionale, sempre favolette sono (a meno che uno non sia politeista e creda negli antichi dei pagani)

Teach83

Ma alla fine Halloween ormai è concepita come un carnevale a tema horror dove ci si diverte e si fanno scorpacciate di film paurosi.

Riguardo al paganesimo vs culti monoteistici, c'è da dire che molti considerano il passaggio da epoca pagana al cattolicesimo come netto e totale, mentre non è così.
Il cattolicesimo dei contadini era impregnato di paganesimo e superstizioni.(alcune ancora vive)

E le tradizioni pagane sui morti che vengono a far visita ai vivi nel periodo di novembre sono antecedenti alla chiesa... senza scomodare zucche e maghi, il paganesimo non è mai scomparso del tutto.

Angus

In pratica genitori e nonni non ti lasciano in pace nemmeno da morti. #solounpuntodivista

Ezp97

ho trovato su internet la lettera di un ragazzo suicida 4 anni fa' che a 30 anni si tolse la vita, la posto perché racchiude quello che penso anch'io.

"Ho vissuto (male) per trent’anni, qualcuno dirà che è troppo poco. Quel qualcuno non è in grado di stabilire quali sono i limiti di sopportazione, perché sono soggettivi, non oggettivi.
Ho cercato di essere una brava persona, ho commessi molti errori, ho fatto molti tentativi, ho cercato di darmi un senso e uno scopo usando le mie risorse, di fare del malessere un’arte.

Ma le domande non finiscono mai, e io di sentirne sono stufo. E sono stufo anche di pormene. Sono stufo di fare sforzi senza ottenere risultati, stufo di critiche, stufo di colloqui di lavoro come grafico inutili, stufo di sprecare sentimenti e desideri per l’altro genere (che evidentemente non ha bisogno di me), stufo di invidiare, stufo di chiedermi cosa si prova a vincere, di dover giustificare la mia esistenza senza averla determinata, stufo di dover rispondere alle aspettative di tutti senza aver mai visto soddisfatte le mie, stufo di fare buon viso a pessima sorte, di fingere interesse, di illudermi, di essere preso in giro, di essere messo da parte e di sentirmi dire che la sensibilità è una grande qualità.

Tutte balle. Se la sensibilità fosse davvero una grande qualità, sarebbe oggetto di ricerca. Non lo è mai stata e mai lo sarà, perché questa è la realtà sbagliata, è una dimensione dove conta la praticità che non premia i talenti, le alternative, sbeffeggia le ambizioni, insulta i sogni e qualunque cosa non si possa inquadrare nella cosiddetta normalità. Non la posso riconoscere come mia.
Da questa realtà non si può pretendere niente. Non si può pretendere un lavoro, non si può pretendere di essere amati, non si possono pretendere riconoscimenti, non si può pretendere di pretendere la sicurezza, non si può pretendere un ambiente stabile.

A quest’ultimo proposito, le cose per voi si metteranno talmente male che tra un po’ non potrete pretendere nemmeno cibo, elettricità o acqua corrente, ma ovviamente non è più un mio problema. Il futuro sarà un disastro a cui non voglio assistere, e nemmeno partecipare. Buona fortuna a chi se la sente di affrontarlo.

Non è assolutamente questo il mondo che mi doveva essere consegnato, e nessuno mi può costringere a continuare a farne parte. È un incubo di problemi, privo di identità, privo di garanzie, privo di punti di riferimento, e privo ormai anche di prospettive.
Non ci sono le condizioni per impormi, e io non ho i poteri o i mezzi per crearle. Non sono rappresentato da niente di ciò che vedo e non gli attribuisco nessun senso: io non c’entro nulla con tutto questo. Non posso passare la vita a combattere solo per sopravvivere, per avere lo spazio che sarebbe dovuto, o quello che spetta di diritto, cercando di cavare il meglio dal peggio che si sia mai visto per avere il minimo possibile. Io non me ne faccio niente del minimo, volevo il massimo, ma il massimo non è a mia disposizione.

Di no come risposta non si vive, di no si muore, e non c’è mai stato posto qui per ciò che volevo, quindi in realtà, non sono mai esistito. Io non ho tradito, io mi sento tradito, da un’epoca che si permette di accantonarmi, invece di accogliermi come sarebbe suo dovere fare.

Lo stato generale delle cose per me è inaccettabile, non intendo più farmene carico e penso che sia giusto che ogni tanto qualcuno ricordi a tutti che siamo liberi, che esiste l’alternativa al soffrire: smettere. Se vivere non può essere un piacere, allora non può nemmeno diventare un obbligo, e io l’ho dimostrato. Mi rendo conto di fare del male e di darvi un enorme dolore, ma la mia rabbia ormai è tale che se non faccio questo, finirà ancora peggio, e di altro odio non c’è davvero bisogno.
Sono entrato in questo mondo da persona libera, e da persona libera ne sono uscito, perché non mi piaceva nemmeno un po’. Basta con le ipocrisie.

Non mi faccio ricattare dal fatto che è l’unico possibile, il modello unico non funziona. Siete voi che fate i conti con me, non io con voi. Io sono un anticonformista, da sempre, e ho il diritto di dire ciò che penso, di fare la mia scelta, a qualsiasi costo. Non esiste niente che non si possa separare, la morte è solo lo strumento. Il libero arbitrio obbedisce all’individuo, non ai comodi degli altri.

Io lo so che questa cosa vi sembra una follia, ma non lo è. È solo delusione. Mi è passata la voglia: non qui e non ora. Non posso imporre la mia essenza, ma la mia assenza si, e il nulla assoluto è sempre meglio di un tutto dove non puoi essere felice facendo il tuo destino.

Perdonatemi, mamma e papà, se potete, ma ora sono di nuovo a casa. Sto bene.

Dentro di me non c’era caos. Dentro di me c’era ordine. Questa generazione si vendica di un furto, il furto della felicità. Chiedo scusa a tutti i miei amici. Non odiatemi. Grazie per i bei momenti insieme, siete tutti migliori di me. Questo non è un insulto alle mie origini, ma un’accusa di alto tradimento.

P.S. Complimenti al ministro Poletti. Lui sì che ci valorizza a noi stronzi.
Ho resistito finché ho potuto".

Michele

Surrounded

Com'eri romantica JR... Poi sei guarita per fortuna

claire

Ma sì ma ci sono pure le cartomanti in televisione se è per questo, c'è gente che crede ai fantasmi (e al vaccino col 5g ) io dico va bene festeggiate pure tutto, ma siccome lo fate in modo commerciale e capitalista, non state a tirare in ballo tradizioni e religioni per giustificare che andate a ubriacarvi e a scopare anziché in cimitero a pregare!
(É un tu generico, lo so che tu sei un virtuoso non gozzovigliatore)

Hor

Entro oggi ho da fare un'operazione burocratica estremamente ansiogena, e ho molta voglia di rimandare. Se rimando, sarebbe la prima cosa che rimando da quando mi ero impegnato per smettere di procrastinare, cioè dal I Settembre. In pratica interromperei due mesi netti in cui non ho rimandato nulla.
Il problema di questa cosa è che se penso di rimandarla a domani poi so già che rischio di rimandarla in maniera indefinita...

Delta80

Ho già abbastanza sonno

cancellato22544

Dai forza, pensa alla soddisfazione dopo.
E al senso di leggerezza di esserti liberato di un'incombenza.
Forza!!!!!

Crepuscolo

Buon per lui che ha trovato il coraggio (o forse è merito della follia), se è quello che desiderava veramente. Io nonostante sono consapevole che probabilmente sarebbe la cosa migliore da fare (parlo per me) sono frenato dall'istinto di sopravvivenza, dall'illusione di un futuro migliore e da un buon grado di sopportazione di alcune situazioni.

Hor

E con domani ricomincia l'ansia.
Aspetto delle mail di lavoro. Sarebbe già qualcosa se arrivassero, poi se il contenuto fosse positivo sarebbe, ovviamente, ancora meglio.